Roma 108 AGESCI

Da ScoutWiki, il wiki sullo scautismo.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bozza gruppi
Questa voce concernente gruppi e sezioni scout è solo una bozza.
Sei pregato di modificare la pagina per migliorarla.


Gruppo AGESCI
Roma 108
AGESCI.svg

Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona La Fenice
Provincia Roma
Regione Lazio
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Blu con strisce bianche
Dedica Fazzolettone N/A
Capi Gruppo Enzo Sciamanna e Antonella Sciamanna
Recapiti
Indirizzo Via Felice de Andreis snc
Email roma108@lazio.agesci.it
Telefono N/A
Collegamenti Web
Instagram N/A
Facebook N/A
Youtube N/A
Sito Web [[Roma 108] Sito Web Ufficiale]
Realizza/Migliora la Pagina del tuo Gruppo
Gruppo Link al Template ScoutWiki per Gruppi AGESCI


Il Roma 108 ha posto le proprie fondamenta nel quartiere di Tor Sapienza, nella periferia est di Roma. Ha le proprie sedi nella parrocchia "San Vincenzo De Paoli e Santa Maria Immacolata".

Il gruppo è formato da tre branche, che prendono i nomi da tre stelle dell'Orsa Maggiore...e per questo il nome del gruppo è "URSA MAJOR". Le branche hanno i nomi: "Alioth","Mizar"e"Merak".

Le Branche

Lo scoutismo adotta una terminologia un po' particolare, a volte non comprensibile per i non addetti ai lavori, che si tramanda dal momento della nascita del Movimento Scout ad opera del fondatore Baden Powell: ecco allora che gli educatori si chiamano Capi e svolgono la loro opera confrontandosi tra loro nella Comunità Capi, preparando e gestendo le attività proposte ai ragazzi facendo Staff di Branca. Branca? Sì, perché dall'ingresso verso gli otto anni all'uscita dallo scoutismo verso i 21 anni, lo scout vive tre "momenti" diversi chiamati "branche" che lo accompagnano nelle fasi della sua crescita:

Il Branco

La branca L/C si rivolge ai bambini dagli 8 ai 12 anni, fa vivere al Lupetto/a esperienze di gioco e di comunità nell'ambiente fantastico della Giungla, con l'intento di far socializzare i bambini, dando loro il senso delle regole e della lealtà per poter vivere serenamente insieme, spronandoli a "fare del loro meglio", motto dei Lupetti, accompagnati dalla figura di S. Francesco.L'ambientazione scelta nel nostro gruppo è quella del Branco. Nello spirito della famiglia felice e con l'aiuto dei loro Capi i bambini vengono messi nelle condizioni di sviluppare pienamente la propria personalità. I bambini si assumono gradualmente delle responsabilità ed acquisiscono la capacità di vivere insieme agli altri e di aiutare gli altri, secondo i principi Cristiani e la Legge del Branco. Si incontrano una volta alla settimana, il sabato, e una Domenica al mese escono per la caccia; una volta all'anno, durante le vacanze di branco, i bambini partecipano ad un campo di 7 giorni, durante i quali vengono ospitati in case.

Motto dei lupetti

"Del nostro meglio"!!!!!!!! Il motto può essere considerato come la sintesi della Legge e Promessa del Lupetto, è strettamente legato al grande urlo e come quest'ultimo esprime la propria volontà di impegnarsi. Nell'FSE il motto Del Nostro Meglio prende il nome di Parola Maestra.

Il grande urlo

Il grande urlo è il richiamo all'impegno assunto dai lupetti nel prestare la loro promessa. Di solito viene svolto all'inizio e/o alla fine di ogni giornata di attività e ogni qual volta Akela lo ritenga opportuno. Lo svolgimento di questa breve ma intensa cerimonia varia nella forma a seconda delle associazioni. I vecchi lupi escono dal cerchio e danno l'incarico ad uno o piu' lupi di guidare il grande urlo. VL= vecchi lupi , L= lupo che guida , LL= lupetti

VL Lupi del nostro.. LL ... meglio!

VL Pronti per il grande... LL ..Urlo!

( tutto il branco alla parola urlo si accovaccia, apoggiando le due mani che fanno il saluto a terra, tra le gambe)

L Akela del nostro.. LL ...meglio!

(tutto il branco si alza in piedi)

L( facendo il saluto e girandosi a destra e poi a sinistra) Nostro meglio nostro meglio, Nostro meglio nostro meglio LL Sì meglio meglio meglio meglio meglio

Il Reparto

La Branca E/G si rivolge ai ragazzi dagli 11-12 ai 16 anni che si uniscono in Unità chiamate Reparti. Guide ed Esploratori sono organizzati in Squadriglie: piccoli gruppi formati da 6/8 ragazze e ragazzi di differenti età. Ogni Squadriglia ha il Caposquadriglia, spesso la ragazza o il ragazzo più anziano. Ogni Squadriglia programma ed organizza le proprie attività, le "uscite" all'aperto e altre attività. Ragazze e ragazzi giocano, pregano e discutono. I Capi aiutano le ragazze ed i ragazzi a sviluppare le loro personalità, principalmente attraverso il Caposquadriglia. Le ragazze ed i ragazzi più anziani dell'unità costituiscono l'Alta Squadriglia: un gruppo che conduce proprie attività ed uscite all'aperto con i Capi per poter affrontare problemi e dibattere di interessi tipici dell'adolescenza. Alcune attività vengono realizzate dall'intero Reparto: un fine settimana all'aperto ogni mese; i campi; gli eventi religiosi. Le attività e la salute del Reparto sono controllate dal Consiglio della Legge.

Gridi di Reparto

Il grido di pattuglia spesso comprende anche il richiamo (cioè il verso) dell'animale di cui porta il nome. In molti reparti c'è la tradizione che quando il capo fischia per chiamare a raccolta tutte le pattuglie, man mano che esse arrivano in ordine gridano soltanto il proprio richiamo, per indicare che sono pronte. L'alta squadriglia, invece, è bene che non abbia nessun proprio grido né altri segni distintivi, onde evitare la creazione di fratture all'interno delle pattuglie o del reparto.

  • Grido di reparto : i capi "reparto Miazar", reparto "estote parati".
  • Grido antilopi : Entai - sheri - we all for all = Antilopi noi tutte per tutte.
  • Grido aquile : Eagles - bellarunt - furore incendi = Aquile combattiamo con furore.
  • Grido castori : Castori we are - for the best = Castori verso il meglio .
  • Grido pantere : Pantere - decima legio - caveazum = Pantere decima legione, attenzione!!!!
  • Grido tigri : Tigri - always - speed = Tigri sempre veloci.

Dove abbiamo fatto i campi

Il Clan

I Rovers e le Scolte sono persone, tra i 16 e 19/21 anni, che aderiscono alla proposta che lo Scoutismo fa alla loro età. Le Scolte ed i Rover formano un gruppo detto Clan. Il Clan è una comunità di amici che vivono i valori dello Scautismo ed a questo ispirano la loro vita, con l'obiettivo di imparare, scoprire ed aiutare gli altri. La Route, un campo di una settimana che si realizza alcune volte ogni anno, è la più importante attività all'aperto del Clan. La Route è uno strumento educativo e rappresenta allo stesso tempo un simbolo di scoperta dell'essenzialità in contrapposizione alle comodità quotidiane e alle cose superflue. Insieme ai loro Capi (che condividono i medesimi valori), Scolte e Rover progettano e organizzano le loro attività. Essi discutono eventi e problemi sociali e scelgono gli ambiti nei quali possono offrire il loro servizio, prima in gruppo poi a livello individuale. Il servizio è un'attività libera, concreta e costante, che deve essere animata da spirito di collaborazione.

La Comunità Capi

Comprende i Capi e gli Assistenti che lavorano nel medesimo Gruppo locale. La loro età è di almeno 20/21 anni. Gli adulti educatori divengono Capi solo dopo due Campi-Scuola ed un anno di tirocinio. Il conseguimento del "Brevetto Internazionale di Capo" è: sancito dall'AGESCI, a nome dell'Organizzazione Mondiale dello Scautismo, con la consegna di un foulard rosa con due carboncini ("Wood Badge"). La Comunità analizza i bisogni delle ragazze e dei ragazzi e le caratteristiche dell'ambiente nel quale essi vivono, quindi pianifica le azioni educative e gli obiettivi da raggiungere nel "Progetto Educativo di Gruppo". I Capi di ogni singola unità, inoltre, tracciano un quadro particolareggiato delle attività delle risorse e degli strumenti educativi. Tutti i Capi sono responsabili dell'azione educativa di ogni unità, in spirito di servizio ed in totale gratuità.

La Storia

Il gruppo scout “Roma 108” è nato da esperienze salienti che hanno determinato la mia vita. Il mio cammino all’interno dello scoutismo è iniziato nel 1950 nel gruppo “Matelica 1”. Nel 1976 c’è stato il terremoto in Friuli. Assieme al gruppo scout di cui facevo parte ho partecipato ai soccorsi alla popolazione proposti dall’AGESCI. Tornato a Roma mi sono reso conto che era giunto il momento per me di ricominciare un servizio associativo che, per un certo periodo, avevo affrontato in maniera discontinua. Tale discontinuità era stata legata principalmente alla priorità che avevo voluto dare alla mia sistemazione familiare e professionale. Pervenuto alla decisione di fondare un gruppo scout nel mio quartiere, ho cominciato a parlarne in parrocchia dove ho trovato da parte di Don Riccardo un apprezzamento per l’iniziativa che volevo intraprendere. Subito dopo sono stato affiancato da Don Gino con il quale ho cominciato una sorta di ricognizione presso alcuni dei gruppi scout di Roma con lo scopo di aggiornarmi sulla situazione dell’associazione che in quel momento storico stava vivendo una fase di cambiamento. La nascita del nostro gruppo, il “Roma 108”, è stata subito accolta con entusiasmo dal quartiere, tanto che in meno di un mese avevamo già raggiunto i cinquanta iscritti. Svolgere le prime attività è stato molto impegnativo, sia perché il movimento scout non era ancora molto conosciuto e sia perché ci affliggeva una quasi totale mancanza di mezzi sia finanziari che logistici. In questo frangente ci è stato prezioso l’aiuto e la vicinanza delle famiglie, caratteristica questa che ci ha accompagnato in tutta la nostra storia. Un’altra caratteristica che ci ha sempre contraddistinto è la volontà di autofinanziare le nostre attività. Una delle prime attività di autofinanziamento è stata quella della raccolta nel quartiere, casa per casa, della carta straccia. In seguito abbiamo anche voluto porre l’accento, nella nostra azione educativa, sull’esercizio e l’utilizzo dell’abilità manuale. Durante il primo anno di vita del gruppo si sono affiancati a me altri adulti, in seguito diventati capi, che hanno permesso la realizzazione dei primi campi estivi ed un’organizzazione di unità all’interno del gruppo stesso: il “branco" per i più piccoli, il “reparto” per i ragazzi e poi il “noviziato” e il “clan” per i più grandi. Dei primi due campi estivi, fatti assieme al gruppo “Matelica 1”, ricordo il vento che fece volar via tutte le tende a Garulla e la mancanza d’acqua che abbiamo patito a Prati di Tivo. Eventi salienti in questi trenta anni sono stati: la visita del Papa Giovanni Paolo II nel 1983, che ebbe da noi in dono il suo primo fazzolettone, la partecipazione ai campi nazionali per esploratori e guide e alle route razionali e regionali per i rover e le scolte. Merita di essere citata anche la partecipazione all’operazione umanitaria organizzata a livello nazionale denominata “Volo d’Aquila” in Albania. Abbiamo nel tempo realizzato numerosi spettacoli musicali e teatrali che hanno messo in luce un’altra peculiarità del nostro gruppo: l’abilità espressiva, che in gergo scout è detta “espressione”. Abbiamo partecipato a due Giornate Mondiali della Gioventù: a Parigi e a Roma, nel 2000. Durante il Giubileo abbiamo anche svolto diversi servizi richiestici dalla segreteria centrale dell’AGESCI. Già in passato e tuttora riceviamo richieste e fiducia, da parte di organi nazionali e regionali associativi, per la partecipazione ad eventi importanti vista la nostra competenza e disponibilità. In tutti questi anni le attuali sedi, di cui siamo molto orgogliosi e che sono prese come modello anche da altri gruppi, sono state rese tali grazie all’apporto dei ragazzi e di diversi genitori. Come gruppo interno alla parrocchia animiamo la Santa Messa del sabato alle ore 7:00. Momenti liturgici importanti come: la Via Crucis all’aperto, la veglia di Pasqua e la Santa Messa di Natale a mezzanotte, vedono la nostra attiva partecipazione e organizzazione. Il “Roma 108” è radicato, conosciuto e apprezzato nel quartiere anche grazie alla costante attenzione che il gruppo stesso ha avuto nei confronti dei bambini e dei ragazzi. Il principale mezzo di cui ci siamo serviti a tal fine e stato quello della creazione dell’evento del Carnevale di Tor Sapienza, che nel tempo è cresciuto fino a diventare associazione di volontariato e i cui membri sono quasi tutti genitori dei nostri ragazzi. La fiducia guadagnata attraverso queste e tante altre attività ha fatto sì che la nostra competenza sia stata spesso richiesta anche da altre associazioni del quartiere. Com’è normale che sia, il nostro gruppo ha vissuto momenti di difficoltà, temporanee mancanze d’obiettivi educativi e crisi d’identità da cui però è uscito sempre rinvigorito e tuttora gode d’ottima salute. Ne sono dimostrazione tra l’altro i circa seicento iscritti che nel tempo sono stati con noi ed i ventidue capi riconosciuti a livello internazionale, ovvero brevettati, che il nostro gruppo ha formato. Concordemente al nostro essere scout vogliamo vivere questi, oramai, 35 anni di vita, non come un punto d’arrivo, ma come occasione per guardare avanti con ottimismo e fiducia nel Signore e per porci nuovi obiettivi. Enzo Sciamanna

Eventi salienti del nostro gruppo

  • 1976 : Formazione del gruppo Roma 108.
  • 8 marzo 1983 : Visita del Papa Giovanni Paolo II che ha ricevuto da noi il primo fazzolettone scout.
  • 1986 : Spettacolo "Dream into the wall".
  • 1989 : Spettacolo "Guerra e Pace".
  • 1993 : Partenza del clan per l'operazione "Volo d'Aquila" in Albania.
  • Dal 19 al 24 agosto 1997 : Servizio durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Parigi.
  • Dal 15 al 20 agosto 2000 : Servizio durante il Giubileo.
  • 2002 : Spettacolo "La vera Storia di Robin Hood".
  • 2006 : Trentennale del Gruppo Roma 108.
  • 2007 : Centenario dello scautismo.
  • 19-20 maggio 2007 : "scout in piazza" festeggiamenti del centenario con la zona la Fenice nel quartiere di Centocelle.
  • 1 agosto 2007 : servizio "l'Alba del Centenario".
  • 2011 : Festeggiamenti del centenario nella parrocchia Santa Maria Immacolata e San Vincenzo de Paoli.
  • 2011 : Festeggiamenti 35 anni del gruppo Roma 108.