Bivacco: differenze tra le versioni

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La parola ''bivacco'' può essere intuita in vari modi:
Nella terminologia specifica della branca [[esploratori]]/[[guide]] il '''bivacco''' è un'uscita con pernottamento, fatta sia in tenda che in accantonamento, che solitamente si fa durante un fine settimana. Può essere sia di [[reparto]] che di [[pattuglia]] ed in quest'ultimo caso tutta l'organizzazione viene curata dai ragazzi della pattuglia stessa, per mezzo del [[consiglio di pattuglia|consiglio]]. I capi reparto supervisionano i progetti ed alla fine danno il loro benestare alla realizzazione, ma non vi partecipano in maniera diretta.
* Nella terminologia specifica della branca E del [[CNGEI]], il bivacco indica un'attività con [[pernottamento]], che può essere di [[pattuglia]] o di [[reparto]].
 
* Nel linguaggio comune scout, con questa parola si intende il '''[[fuoco di bivacco]]'''.
Il bivacco si può fare per realizzare una [[missione]] o un'[[impresa]] (e quindi portare a termine degli obiettivi specifici) oppure anche solo per cementare i rapporti tra i componenti della pattuglia, magari sperimentando qualche tecnica nuova per la conquista di [[specialità]], in vista anche del [[campo estivo]]. È pertanto un'occasione per verificare se [[incarichi]] e posti d'azione funzionano e se tutti sanno lavorare bene nel piccolo gruppo, collaborando tra di loro per la migliore riuscita delle attività.
 
Non esiste una periodicità stabilita per farne uno, ma è a discrezione della pattuglia, cioè quando essa si sente pronta ad affrontarlo. Dato che il capo reparto non è presente fisicamente sul posto, il capo pattuglia deve fargli sapere con estrema precisione il luogo prescelto e fargli visionare il programma delle attività in ogni dettaglio. Quest'ultimo deve essere ben equilibrato, nel senso che non deve essere troppo carico, altrimenti è molto stancante, né troppo libero, altrimenti non serve a nulla.
 
Per quanto riguarda il bivacco di reparto, invece, sarebbe buona norma farne almeno uno al mese, per vivere quanto più possibile la vita all'aria aperta tipica della metodologia di questa fascia d'età.
 
==Curiosità==
Avendo questa parola la radice ''bi-'', alcuni pensano che derivi dal fatto che indica un periodo di due giorni, per cui sembra lecito chiamare "trivacco" un pernottamento di tre giorni e due notti.
 
In realtà bivacco deriva dal tedesco ''bei-Wache'', dove la particella ''bei'' significa "presso, vicino" e la parola ''Wache'' indica "veglia, guardia, sentinella".
 
==Voci correlate==
*[[Pattuglia]]
*[[Reparto]]
*[[Uscita]]
 
[[Categoria:Reparto]]

Versione delle 16:17, 13 giu 2009

bussola Nota disambigua - Se cerchi la pagina sull'attività serale scout intorno al fuoco, vedi Fuoco di bivacco

Nella terminologia specifica della branca esploratori/guide il bivacco è un'uscita con pernottamento, fatta sia in tenda che in accantonamento, che solitamente si fa durante un fine settimana. Può essere sia di reparto che di pattuglia ed in quest'ultimo caso tutta l'organizzazione viene curata dai ragazzi della pattuglia stessa, per mezzo del consiglio. I capi reparto supervisionano i progetti ed alla fine danno il loro benestare alla realizzazione, ma non vi partecipano in maniera diretta.

Il bivacco si può fare per realizzare una missione o un'impresa (e quindi portare a termine degli obiettivi specifici) oppure anche solo per cementare i rapporti tra i componenti della pattuglia, magari sperimentando qualche tecnica nuova per la conquista di specialità, in vista anche del campo estivo. È pertanto un'occasione per verificare se incarichi e posti d'azione funzionano e se tutti sanno lavorare bene nel piccolo gruppo, collaborando tra di loro per la migliore riuscita delle attività.

Non esiste una periodicità stabilita per farne uno, ma è a discrezione della pattuglia, cioè quando essa si sente pronta ad affrontarlo. Dato che il capo reparto non è presente fisicamente sul posto, il capo pattuglia deve fargli sapere con estrema precisione il luogo prescelto e fargli visionare il programma delle attività in ogni dettaglio. Quest'ultimo deve essere ben equilibrato, nel senso che non deve essere troppo carico, altrimenti è molto stancante, né troppo libero, altrimenti non serve a nulla.

Per quanto riguarda il bivacco di reparto, invece, sarebbe buona norma farne almeno uno al mese, per vivere quanto più possibile la vita all'aria aperta tipica della metodologia di questa fascia d'età.

Curiosità

Avendo questa parola la radice bi-, alcuni pensano che derivi dal fatto che indica un periodo di due giorni, per cui sembra lecito chiamare "trivacco" un pernottamento di tre giorni e due notti.

In realtà bivacco deriva dal tedesco bei-Wache, dove la particella bei significa "presso, vicino" e la parola Wache indica "veglia, guardia, sentinella".

Voci correlate