Mesagne 1 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Mesagne 1 "Don Daniele"

Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona Messapia
Provincia Brindisi
Regione Puglia
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Azzurro e Rosso
Dedica Fazzolettone Don Daniele Cavaliere
Capi Gruppo Carmelo Distante & Giuseppina Locorotondo
Recapiti
Indirizzo c/o Parrocchia Tutti i Santi Mesagne
Email info@mesagneuno.com
Telefono ND
Collegamenti Web
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Youtube N/A
Sito Web [www.mesagneuno.com Sito Web Ufficiale]
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Il movimento scout si ripresenta a Mesagne nell'anno 1966, voluto dall'Arciprete Don Daniele CAVALIERE e di recente a lui intitolato, con l'intento di favorire nei giovani una formazione umana e cristiana autentica, libera, convinta e responsabile. Con la speranza, anche di immettere nella comunità-Chiesa un forte spirito di novità evangelica, una rinnovata giovinezza di fede. I primi maestri di vita scout furono i Capi dell’ASCI del FRANCAVILLA1 (Gianni Martina, Tani Roma, Peppino Tripaldi, Piero Lia, Padre Ballarano) i quali furono perciò padrini e testimoni alla nascita delle prime unità scout, il “Riparto Esploratori” STELLA DEL MATTINO e il Branco dei Lupetti. Grande era l'entusiasmo dei ragazzi nell'imparare facendo, nel preparare le "uscite" e notevoli erano le perplessità e le preoccupazioni dei genitori nel permettere ai figli una vita scout autentica, in cammino con lo zaino in spalla, fuori casa, sotto la tenda, con il sole e con la pioggia... E in seguito, quando nell'anno 1974, le Associazioni scout maschile e femminile (ASCI e AGI) decisero di fondersi nell'unica Associazione AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) le preoccupazioni dei genitori aumentarono per la compresenza di ragazzi e ragazze, coinvolti nella stessa attività gomito a gomito. L'Associazione, retta con generosità e tenacia dalla Comunità Capi, è cresciuta per numero di adesioni e per competenza nelle più varie "specialità". Il Gruppo AGESCI Mesagne 1, ora, è articolato come "famiglia felice" dei più piccoli (Branco dei Lupetti), degli adolescenti (Reparto delle Guide e degli Esploratori), dei giovani (Clan dei Rover e delle Scolte).


Dal 1966 ai primi anni '70: E' il periodo della fondazione alla Chiesa Madre, della scoperta del servizio educativo volontario, dell'entusiasmo dei primi passi, della costruzione di un’autonoma identità associativa e della consapevolezza di dover andare contro corrente con le proprie forze;


Dal 1971 al 1975: E' il periodo del trasferimento a Materdomini, della meravigliosa costruzione di una rete di relazione e di solidarietà in quel territorio, del pieno e fattivo inserimento della vita associativa provinciale, della crisi per la mancanza di Capi;


Dal 1976 al 1985: E' il periodo dell’AGESCI, del ritorno alla Chiesa Madre nel territorio del Centro Storico e della dimensione cittadina del Gruppo, della novità data dalla presenza delle donne, dello sforzo di lanciare col roverismo-scoltismo una proposta valida per il mondo giovanile, della piena fiducia di Don Daniele e Don Angelo;


Dal 1986 al 1996: E' il periodo del boom con 2 branchi 2 reparti e 2 clan, dell’affermazione di un solido roverismo-scoltismo, dello straordinario contributo dato dall'ingresso di molti adulti di provenienza non associativa, della dimensione nazionale ed internazionale nell'esperienza della vita di Gruppo, della fantastica presenza dei Lupetti.


Dal 1997 al 2005: E’ il periodo del consolidamento nato da una seria verifica dopo un momento di difficoltà e sofferenza per una scissione interna, dell’assunzione da parte dei giovani capi di ruoli dirigenziali, dell’affidamento di incarichi associativi a livello provinciale regionale e nazionale, del dialogo e collaborazione con le istituzioni, dell’affermazione sul territorio. Una cosa bella da sottolineare è che sempre c'è stata la comprensione e l'aiuto di persone che, senza far parte dell'Associazione, hanno sostenuto con discrezione le attività scout. L'hanno fatto concedendoci l'uso di campagne, pinete, case, legna, acqua; ospitando di notte ragazzi in Hike; prestandosi come autisti in mille attività; cucendo e ricamando i nostri fazzolettoni; accogliendo con disponibilità le nostre più varie richieste; interessandosi alle nostre iniziative e incoraggiandole. Quante persone abbiamo avuto vicine, quanti capi e capo hanno seminato e coltivato il seme dello scoutismo Mesagnese, quanti ragazzi hanno indossato quel fazzolettone AZZURRO e ROSSO segno dell'aver promesso di "Fare del proprio meglio. ".Gli Scouts di Mesagne hanno avuto molte occasioni per soddisfare negli anni il piacere di incontrarsi, l'esigenza di manifestare la propria solidarietà, la voglia di partecipare alla vita degli altri.


Nel Dicembre '85 - Gennaio '86 un esploratore quattordicenne (Gianluca Aresta) vola in Australia al Jamborèè, fantastico raduno mondiale degli scouts delle varie associazioni (-"marmellata di popoli"-lo definisce Baden Pawell ): lingua, religione e usi diversi non rappresentano ostacoli ma stimolo alla comprensione dell'altro, scoperta di un’umanità comune, impegno di pace e di rapporti di amicizia, superamento dei conflitti, esperienza di convivenza.


Aprile '89: un Capo (Gianni Sardelli) si sposa e con la moglie veneta, scout anche lei, se ne parte in Uganda, fra gli ultimi della Terra, per due anni di servizio in un ospedale nella savana; gli anni poi diventano tre e i figli due.


Tornati da Lourdes, nel Settembre '89, il Clan “delle Ginestre”(giovani di 17-20 anni) incontra i giovani d'Europa a Strasburgo, durante la visita di Giovanni Paolo II alla Comunità Europea.


Un Rover (Giovanni Iaia) va nell'Agosto '91 in Polonia a Czestochowa, per vivere la VI Giornata Mondiale della Gioventù.


Due anni dopo, nell'Agosto '93 a Denver negli USA, in occasione della VII Giornata Mondiale della Gioventù, un altro Rover (Angelo Ducano) partecipa con il contingente italiano a quest’appuntamento fra i giovani del mondo ed il Pontefice.


Ad Agosto '93 un gruppo di tre Capi (Melina Guarini, Paola Antonucci, Mino Falcone) una Scolta (Federica Rinaldi), due Rover (Angelo Ducano, Umberto Magrì) e quattro amici attraversano l'Adriatico verso l'Albania, la "terra delle aquile", per un campo di lavoro a Valona


Nel Luglio '94 il Clan “delle ginestre” va in Slovenia, ambasciatore dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'ONU, a portare in un campo profughi di Postojna finalmente un pò di sorriso ai bambini, tanti, che là si trovano sfuggiti alle bombe di una guerra che nessuno ha ancora capito bene (ammesso che ci siano guerre che si possano capire).


Nel Gennaio 1995 tutto il gruppo si mobilità per i "pacchi della pace", una ventina; pacchi standard contenenti ciascuno 10 corredi per vestirsi, scrivere e giocare, destinati dall'UNICEF ai bambini scampati ai genocidi del Rwanda.


Agosto 1995: un altro esploratore (Fabio Zurlo) partecipa al Jamborèè in Olanda col numeroso contingente italiano. "Future is now" - il futuro è adesso - è lo straordinario messaggio lanciato in quell’incontro, una scommessa da far vivere anche nella propria realtà.


Agosto 1997: il Clan “delle ginestre” e il Noviziato percorrono le strade della Francia per vivere la VIII Giornata della Gioventù a Parigi con Giovanni Paolo II.


Nel dicembre 1998 sempre con il contingente italiano per il Jamboree, un esploratore quattordicenne (Antonio Rubino) raggiunge il Cile.


Nel Giugno 2002 un giovane Capo (Fabio Perrucci) rappresenta l'Italia partecipando in Danimarca ad un Workshop Europeo su Scautismo ed Handicap.


Nel Dicembre 2002 due esploratori (Raffaele Caramia, Francesco DiPietrangelo) col contingente italiano volano in Thainlandia per partecipare ad un altro Jamboree.


Nel Luglio 2007 due esploratori (Gabriele Caramia, Francesco Sole), due Guide (Verdiana DiPietrangelo, MariaRita LaMarina) e due Capi (Cosimo Aresta, Luigi Molfetta) con il contingente italiano volano in Inghilterra, per partecipare al Jamboree del Centenario.


Un elenco che sicuramente non finirà, perché è ormai diventato patrimonio degli Scouts di questo Gruppo allargare i propri orizzonti e portare se stessi, con l'orgoglio di essere mesagnesi, all'incontro - confronto - scambio con i Popoli della terra.