Lupetto: differenze tra le versioni
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Versione delle 19:54, 4 giu 2009
Nello scautismo il lupetto è un bambino che sta vivendo la fase educativa del branco. Il termine analogo per le bambine è lupetta. In quasi tutte le associazioni l'età è compresa tra gli 8 e gli 11/12 anni, nell'Assoraider invece si va dai 6 ai 10 anni.
Metodo Educativo
Il lupettismo é un metodo educativo che ha lo scopo di aiutare a crescere il/la bambino/a seguendo i principi dell'impegno e della solidarietà con un metodo originale. Fu proposto per la prima volta nel 1916 dal fondatore dello scautismo Robert Baden-Powell e nacque dopo il successo dello scautismo (inizialmente rivolto ai ragazzi di età più alta) con l'intento di trasmettere anche ai bambini un'educazione retta e pragmatica attraverso strumenti semplici ma efficaci, come la condivisione di alcune regole basilari per una quieta e proficua convivenza nel gruppo. Questo metodo venne fortemente sviluppato da Vera Barclay, prima Akela d'Inghilterra, che ideò una vera e propria Legge del gruppo (Legge del Branco) e capì che un elemento fondamentale per la buona riuscita delle attività coi bambini doveva essere l'atmosfera respirata all'interno del gruppo. Essendo il primo ambiente formativo la propria casa natale, la Barclay ha coniato la dicitura famiglia felice per esemplificare l'ambiente vissuto dai fanciulli. Nei movimenti o associazioni scout cattoliche, al cui metodo ha largamente contribuito l'opera di Fausto Catani, ha particolare rilievo la figura di San Francesco d'Assisi, santo patrono e guida spirituale dei lupetti.
La proposta educativa scout non si ferma al lupettismo, ma continua con il Reparto (per ragazzi/e tra i 11/12 e i 16 anni) e poi con il Clan/Fuoco o Compagnia (dai 16 ai 19/21 anni), fino al raggiungimento dell'età adulta.
La Giungla
La Giungla è l'atmosfera fantastica in cui vive il Branco. È tratta da una riduzione del testo Il Libro della Giungla di Rudyard Kipling e rappresenta un elemento fondamentale in quanto, grazie ad essa, non solo si riesce ad andare incontro alla fantasia del Lupetto, ma permette anche all'adulto educatore di riuscire ad entrare nel mondo del bambino, di farsi accettare e di proporre modelli da seguire. Nella vita del branco tutto è riferito ad essa, ad esempio, i capi sono detti Vecchi Lupi e vengono chiamati con i nomi dei personaggi positivi del libro, ad esempio Akela, Bagheera, Kaa, Fratel Bigio, Baloo, ecc.
Si è deciso di basare la maggior parte delle attività proposte su una riduzione del libro. Questa è una scelta mirata, effettuata tenendo conto dei molteplici aspetti formativi che permeano i racconti, che uniscono nella narrazione la struttura del romanzo di formazione, il confronto continuo con ostacoli e avversità, l'utilità della morale per tipi.
Il Gioco
Per un bambino il gioco è vita, è l'occupazione più importante come per un adulto lo è il lavoro. Insegnandogli a giocare bene, gli si insegna a "vivere bene". Essenzialmente, la vita di Branco è puro "gioco". La cosa più importate da ricordare per i capi è: dobbiamo fare tutto "col gioco" ma niente "per gioco".
La parlata nuova
La parlata nuova è uno strumento con il quale i Vecchi Lupi si mettono sullo stesso piano dei bambini per avere un dialogo biunivoco. Ciò avviene tramite i giochi, i riti, le ambientazioni e il clima.
La morale per tipi
Per farsi capire meglio dal bambino, le scelte morali vengono presentate in modo semplificato tramite le figure "buone" e "cattive" dei personaggi del Libro della Giungla e non tramite una morale diretta.
La famiglia felice
Strumenti
La Legge
La legge del lupetto è molto più semplice della legge scout ed è studiata per essere comprensibile e, soprattutto, adeguata alla fascia d'età a cui si fa riferimento.
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(Legge AGESCI)
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(Legge CNGEI)
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(Legge FSE)
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(Legge AGES)
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La Promessa
« Prometto, con l'aiuto e l'esempio di Gesù, | |
(Promessa AGESCI)
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« Io (Nome) mi impegno a fare del mio meglio | |
(Promessa CNGEI)
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« Con l'aiuto di Dio, | |
(Promessa FSE)
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« Prometto di fare del mio meglio | |
(Promessa AGES)
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Il Motto
« Del nostro meglio » | |
(Motto)
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Il motto può essere considerato come la sintesi della Legge e Promessa del Lupetto, è strettamente legato al Grande Urlo e come quest'ultimo esprime la propria volontà di impegnarsi. Nell'FSE il motto Del Nostro Meglio prende il nome di Parola Maestra.
Le Parole Maestre
Per approfondire, vedi la voce Parola Maestra. |
Le parole maestre sono dei "motti" di alcuni personaggi della giungla.
Le Massime
Nel lupettismo AIGSEC-FSE alla Legge vengono affiancate 5 Massime. Esse costituiscono altrettante "consegne morali" per il Lupetto e, in un certo senso, una sorta di "specificazione" della Legge del Branco; ma non vanno confuse con quest'ultima, che rappresenta sempre il valore massimo e più importante. Le Massime, in sostanza, sono dei suggerimenti pratici e particolari per aiutare il Lupetto ad osservare meglio la Legge.
- Il Lupetto pensa prima agli altri;
- Il Lupetto apre occhi ed orecchie;
- Il Lupetto è sempre pulito;
- Il Lupetto dice sempre la verità;
- Il Lupetto è sempre di buon umore.
Il saluto
Il saluto del lupetto viene effettuato portando alla tempia l'indice e il medio della mano destra aperti a formare le orecchie del lupo. Le due dita ricordano i due punti della legge. Il pollice poggiato sull'anulare e sul mignolo simboleggia l'impegno del Lupetto a proteggere ed aiutare i più piccoli.
Il Grande Urlo
« I vecchi lupi escono dal cerchio e danno l'incarico ad uno o piu' lupi di guidare il grande urlo. | |