Chil

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« Siamo di uno stesso sangue, tu ed io. »
(Parola maestra di Chil)

Chil è un personaggio dei racconti de Il libro della giungla e Il secondo libro della giungla di Rudyard Kipling. Nonostante sia ritenuto dai più un avvoltoio, nella versione originale inglese è denominato "kite", che non è propriamente un avvoltoio ("vulture"), ma un rapace più simile ad un gheppio o ad un falco. Nella traduzione italiana, o almeno in alcune, è divenuto avvoltoio e tale è rimasto anche nelle Storie di Mowgli versione in capoversi del Libro della giungla adottato dai gruppi scout dell'AGESCI, del Cngei e degli Scout d'Europa.

Storia

Chil viene apostrofato da Bagheera come «il migliore degli avvoltoi», e il suo ruolo è quello di messaggero della giungla.

Appare per la prima volta nel racconto La caccia di Kaa, quando viene chiamato da Mowgli mentre viene rapito dalle Bandar-log: il cucciolo d'uomo lo chiama con la sua parola maestra e gli chiede di avvisare Bagheera e Baloo che le scimmie lo stanno portando alle Tane Fredde. Chil porta a termine il suo compito, venendo ringraziato dai destinatari del messaggio.

Citazioni

  • Illo! Illo! (Chil)
  • Questo è il messaggio. Buona caccia a tutti voi, laggiù. (Chil)
  • Gozzo pieno e sonno profondo a te, Chil. (Bagheera)

Proverbi e detti della giungla

  • Chil non abbandona un bue morto né un Dhole una traccia di sangue.
  • La bocca di Jacala, il gozzo dell'avvoltoio, le mani della scimmia e gli occhi degli uomini non sono mai stati sazi da quando cominciarono le rugiade.

Figura nello scautismo

Chil, pur apparendo poco nella storia, rappresenta un grande esempio disponibilità e cortesia. Per queste sue caratteristiche positive i capi dei lupetti all'interno dello scautismo possono prendere il suo nome. La sua importanza è testimoniata anche dal fatto che è uno dei pochi personaggi a possedere una propria parola maestra. Inoltre il suo ruolo di messaggero della giungla fa sì che a volte l'angolo della posta in una sede dei lupetti sia ambientata con il suo personaggio.

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