Ceggia 1 FSE

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Gruppo FSE
Ceggia 1
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Localizzazione
Distretto Treviso Est
Provincia Venezia
Regione Veneto
Il gruppo
Numero censiti numero censiti
Fazzolettone Blu e Bianco
Orifiamma orifiamma del gruppo
Dedicato a Ivo Poggiani
Ente promotore Associazione Gruppo Scout Ceggia 1
Recapiti
Indirizzo via Roma, 76




Nel comune di Ceggia (VE) sono presenti due realtà scautistiche. Una è lo storico gruppo scout, le cui attività iniziarono nel 1947. L'altra realtà è l'Associazione Gruppo Scout Ceggia 1 che è una associazione di promozione e tutela dello scoutismo nata nel 2009 al fine di garantire la continuità delle attività scout nel comune in seguito alla fuoriuscita del Gruppo Scout Ceggia 1 dall'AGESCI. L'Associazione Gruppo Scout Ceggia 1 non è mai stata una associazione scout in senso stretto prevedendo per statuto la promozione di unità scout a se stessa affiliate o facenti parte di altra associazione nazionale. Le unità Gruppo Ceggia 1 sono state quindi indipendenti da qualsiasi associazione per buona parte del 2009.

Storia

La fondazione, l'ASCI e i primi tentativi di guidismo Nel 1947 un gruppo di ragazzi iniziarono spontaneamente ad organizzarsi nel comune di Ceggia per la creazione di un gruppo scout. Tra loro era presente il toscano Ivo Poggiani che aveva vissuto lo scoutismo ai tempi della clandestinità imposta dal regime fascista e dalla guerra. Le attività iniziarono con tre squadriglie: Aquile, Scoiattoli e Volpi. Nel 1949 Ivo Poggiani ottenne il brevetto di capo ASCI e così il gruppo potè essere ufficialmente censito in quella associazione. In questi anni vi furono alcuni tentativi di aprire un locale ceppo AGI che tuttavia fallirono per la diffidenza del clero ciliense nella proposta del guidismo. Tra gli anni 50 e 60 gli scouts a Ceggia bonificarono un'area situata dietro la chiesa parrocchiale e li edificarono la propria sede (che è ancora quella attuale). Come in tutto il resto d'Italia e del mondo a cavallo tra anni sessanta e settanta anche lo scoutismo ciliense è attraversato da notevoli tensioni che portano il gruppo ad essere uno dei più convinti sostenitori della necessità di fondere l'ASCI con l'AGI. Alcuni dei capi di Ceggia del tempo furono presenti al consiglio generale che determinò la fusione.

L'AGESCI Nel 1974 il gruppo aderisce convintamente all'AGESCI, ma si dovranno attendere gli anni 80 per le prime guide. Diversamente da molti altri gruppi che aderirono all'AGESCI il gruppo di Ceggia fu più sperimentatore negli anni 80 che negli anni 70 (quando invece poteva essere considerato un gruppo legato alla tradizione). Con le sperimentazioni negli anni si determinò in seno alla comunità capi una frattura tra l'ala fedele al metodo di BP e quella "progressista" che tuttavia iniziò a manifestarsi con forza nella prima metà degli anni 90. In questo periodo infatti i contrasti tra diverse visioni si acuirono e portarono all'uscita in massa dal gruppo di molti capi (spesso giovani). Verso la fine del secolo il gruppo entrò in fortissima crisi, i numeri si ridussero drasticamente e vi fu la quasi totale perdita della componente femminile del gruppo. Il 2000 vede l'inizio della ripresa, la creazione di una comunità capi giovanissima che determinò una forte cesura con gli anni appena trascorsi (visti a torto o a ragione come l'inverno del gruppo). La formazione capi riprese con forza e i numeri iniziarono a salire. Permaneva il problema delle capo donna e di conseguenza il problema se mantenere o meno in piedi la proposta del guidismo. Nel 2004 con molto dolore il gruppo si vide costretto a chiudere il proprio reparto guide e pertanto la presenza femminile rimase solo nel fuoco fino al 2009 (anno di partenza dell'ultima scolta).

LA FSE Fino a tutto il 2008 il gruppo fece parte dell'AGESCI, ma già da qualche tempo l'interesse metodologico della comunità capi si era spostato verso uno scoutismo più tradizionale sul modello FSE. Nell'autunno 2008 la comunità capi del gruppo con voto unanime determinò la ferma volontà di far passare l'intero gruppo alla FSE. Tale precisa scelta associativa che inizialmente era stata accolta abbastanza serenamente da tutte le parti in causa, nel giro di poco scatenò una bufera tra la comunità capi del gruppo e il comitato di zona. In particolare la crisi si accentuò quando la comunità capi presentò su richiesta del comitato di zona un documento esplicativo della propria scelta associativa. Tale documento che prende in nome di "perchè vorremmo essere scouts d'Europa" ebbe un forte eco ben oltre il territorio diocesano, coinvolgendo zone, regioni, direzioni nazionali e vescovi. In seguito a tale crisi il gruppo, nonostante avesse comunque chiesto il censimento in AGESCI al fine di garantire la continuità, si vide rifiutare l'iscirzione all'associazione. Dopo un momento di iniziale sconformto nel marzo 2009 venne convocata un'ampia assemblea composta da capi, rover, genitori, amici e interessati alla sopravvivenza del gruppo con il preciso scopo di dar vita ad una associazione indipendente per la tutela e la promozione dello scoutismo a Ceggia. In quella stessa sede con voto quasi unanime l'assemblea approvò lo statuto della Associazione Gruppo Scout Ceggia 1 che si prefiggeva come principale obiettivo la salvaguardia dello scautismo di Ceggia. L'associazione era intenzionata, senza estinguersi, a far confluire le proprie unità in una realtà scout di respiro nazionale. Dopo mesi di trattative, crisi, lotte e difficoltà nel settembre 2009 l'Associazione Gruppo Scout Ceggia 1 convoca una assemblea con la partecipazione di Fulvio Janovitz, Andrea Padoin e il commissariato del distretto Treviso est FSE. Dopo un lungo dibattito l'assemblea approvava unanime l'adesione del gruppo alla FSE. In seguito alla richiesta operata dall'Associazione Gruppo Scout Ceggia 1, con la quale si chiedeva all'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici l'ammissione delle unità direttamente a se affiliate, il 7 novembre il Consiglio Direttivo della FSE ha approvato la richiesta. Da tale data pertanto esite ora ufficialmente il Gruppo FSE Ceggia 1, che ha assunto la denominazione "Ivo Poggiani" per rivendicare la continuità ideale e materiale del gruppo nei sessant'anni di storia trascorsi. Attualmente il gruppo si compone della sola sezione maschile così suddivisa: - Branco di Seeone; - Riparto San Sebastiano; - Clan Santa Cecilia.