Aquile randagie: differenze tra le versioni

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(Aquile Randagie)
 
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Le '''Aquile Randagie''' erano i giovani del gruppo scout milanese che svolgeva attività scoutistiche clandestine durante gli anni del fascismo. Una delle cosiddette leggi fascistissime aveva decretato infatti lo scioglimento dei reparti scout, costretti a deporre definitivamente i guidoni nell'aprile del 1928.
Su Google è possibile scaricare in formato pdf due raccolte di memorie, fotografie e corrispondenza che riguarda questo mitico reparto Scout:
- "L'inverno e il rosaio" http://www.monsghetti-baden.it/ar_oscar_dopoguerra/inverno_e_rosaio.pdf
- "Penne d'aquila" http://scoutortona2.massarinet.it/doc/PdA.pdf''


Si facevano chiamare Aquile randagie i ragazzi del gruppo scout milanese che svolgeva attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Una legge (la n. 5 del 9 gennaio 1927), una delle cosiddette Leggi Fascistissime, aveva decretato infatti lo scioglimento dei Reparti Scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti, e l'obbligo di inserire l'acronimo ONB (Opera Nazionale Balilla) nelle insegne dei rimanenti. Papa Pio XI fu costretto a dichiarare sciolto lo scautismo il 24 gennaio dello stesso anno. Il 9 aprile 1928 lo scoutismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei Ministri.
== La nascita ==
Alcuni ragazzi del gruppo scout Milano 2, con astuzia e caparbietà, ricorrendo ad una serie di stratagemmi per non essere scoperti (compresi messaggi in codice, travestimenti ecc.), continuarono a ritrovarsi regolarmente in barba ai divieti, per oltre 17 anni, fino alla definitiva caduta del fascismo. In taluni casi non poterono sottrarsi ad angherie di vario genere, che non li fecero però retrocedere dal fermo proposito di portare avanti e seguire con fermezza gli ideali dello Scoutismo. Non mancarono loro comunque occasioni appropriate per prendersi beffa dell'ottuso e tracotante regime e dei suoi roboanti cerimoniali.


Anche il gruppo scout Milano 2 depose ufficialmente il proprio guidone. Ma usando anche messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi d'estate in Val Codera (provincia di Sondrio), dove svolgevano regolari attività scout. Li guidavano, fra gli altri, Monsignor Andrea Ghetti, del gruppo Milano 11 e detto Baden, e Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly durante la resistenza. Ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scautismo.
== Il gruppo ==
Si ritrovano in oratori milanesi e nella campagna alla periferia di Milano. Nella bella stagione organizzavano regolari campi estivi, ovunque fosse possibile sfuggire ai rigidi controlli delle autorità.
L'isolata [[Val Codera]] divenne poi il loro territorio preferito d'azione, comprese impegnative escursioni sui monti circostanti. Li guidavano, fra gli altri, [[Andrea Ghetti]] (successivamente ordinato sacerdote), del gruppo Milano 11, detto Baden, e [[Giulio Cesare Uccellini]], capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly durante la resistenza. Ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scoutismo.


Con la fine del fascismo componenti delle Aquile Randagie hanno rifondato lo scoutismo italiano cattolico che è attivo ancora oggi.
== L'OSCAR e la rinascita ==
Durante l'occupazione nazista le Aquile Randagie organizzarono un efficiente servizio di assistenza ad ebrei e perseguitati, facilitando la loro fuga in Svizzera. Questa attività costò purtroppo il sangue ad un ragazzo diciannovenne, Peppino Candiani, ucciso dai nazifascisti. Con il ritorno della libertà, componenti delle Aquile Randagie hanno rifondato l' [[Associazione Scouts Cattolici Italiani|ASCI]].


Altri gruppi scout clandestini sono rimasti attivi in Italia in quegli anni (uno di essi si riuniva addirittura a Palazzo Venezia, lo stesso dal cui balcone il Duce si affacciava per i suoi discorsi), ma le loro vicende non hanno avuto una così grande risonanza successiva.
== Collegamenti esterni ==
* [[wp-it:Aquile randagie|Wikipedia]]
* [[wp-it:Aquile randagie (film)|Aquile randagie (film del 2019, sulla Wikipedia)]]
* [http://www.monsghetti-baden.it Associazione Mons. Ghetti]
* [http://www.monsghetti-baden.it/ar_oscar_dopoguerra/inverno_e_rosaio.pdf "L'inverno e il rosaio"]
* [http://scoutortona2.massarinet.it/doc/PdA.pdf "Penne d'Aquila"]
* [http://it.youtube.com/watch?v=BVg4TnrwE6w "Video Aquile Randagie"]


Indice
[[Categoria:Storia scout]]
1 L'ascesa del Fascismo
[[Categoria:Personalità]]
2 La guerra
2.1 L'attività dell'OSCAR
3 Il dopoguerra
4 Collegamenti esterni
 
 
L'ascesa del Fascismo
Nel 1912 viene fondata la prima organizzazione scout italiana: l'ARPI (Associazione Milanese Ragazzi Pionieri), nello stesso anno viene fondato il CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani) di indirizzo più prettamente militare. Nel nel 1916 viene fondato l'ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) che sarà la più importante delle associazioni italiane fino al 1974.
 
Nell'ottobre del 1922 sale al potere il partito fascista che si prefigge uno stato totalitario e dunque un controllo sulle idee della popolazione italiana, per raggiungere questo obiettivo pone subito molta attenzione all'educazione dei giovani, e quindi, il 14 gennaio 1923 nasce l'ONB (Opera Nazionale Balilla) e vengono sciolte tutte le organizzazioni a carattere o inquadramento militare. Alcuni prefetti applicano questa classificazione anche alle organizzazioni scoutistiche, nonostante spesso le autorità ecclesiastiche intervengano in loro difesa, e molte camicie nere cominciano a compiere atti di violenza contro appartenenti a gruppi scout, tanto che ad Argenta viene ucciso Don Minzoni, fondatore del gruppo scout locale.
 
Per poter arginare i comportamenti fascisti nel 1924 l'ASCI confluisce, anche grazie a Pio XI, nell'AC (Azione Cattolica italiana) rimanendo comunque totalmente autonoma. Il 3 aprile del 1926 vengono approvate le cosiddette leggi fascistissime che prevedono tra le altre cose anche lo scioglimento dei reparti scout nei centri con meno di 20000 abitanti. Questa legge, a causa dei fragili rapporti con la Chiesa, viene applicata solo dal gennaio del 1927. È un duro colpo per lo scoutismo che vede drasticamente ridotto il numero dei suoi gruppi.
 
Da questo punto in avanti la vita degli scout si fa sempre più difficile finché due anni più tardi l'ASCI viene ufficialmente chiusa e il 22 aprile del 1928 vengono deposte in duomo a Milano le fiamme, insegne dei reparti. In quello stesso giorno Ciacco, un lupetto del MI2, fa la sua promessa entrando nella famiglia scout: è il primo simbolico atto di rivolta.
 
La resistenza vera e propria inizia però un mese più tardi, il 20 maggio, quando un gruppo scout guidato da Giulio Cesare Uccellini compie un'uscita ai Corni di Canzo testimoniata da varie fotografie. Su una di queste è scritto: "È l'inizio Scout della Resistenza contro il fascismo", la resistenza durerà 16 anni 11 mesi e 5 giorni, che saranno chiamati, basandosi sul linguaggio kiplingiano, il periodo della giungla silente. Questo piccolo nucleo di scout cerca in poco tempo di creare un'organizzazione di facciata per coprire le proprie attività, fondando nel 1929 il Convegno cattolico Pierino Del Piano, ma presto, in seguito a discussioni di natura metodologica col sacerdote della parrocchia ospitante, Uccellini crea intorno a sé le Aquile Randagie (AR), un gruppo formato da una ventina di ragazzi tra gli undici e i diciassette anni legato soltanto dai valori dello scoutismo. Una delle AR di maggior rilievo è sicuramente Andrea Ghetti (Baden) il quale, dopo aver avvicinato lo scoutismo nel 1927, vi aderisce pienamente e diventa dal 1939 in poi assistente ecclesiastico del gruppo milanese intrattenendo contatti anche con le alte cariche ecclesiali (i vari cardinali di Milano che si avvicendano in quegli anni sono a conoscenza dell'esistenza delle AR e le sostengono anche se non apertamente).
 
La repressione fascista prosegue sempre più efferata e, per proteggersi, le aquile randagie si coprono con degli pseudonimi: Uccellini è Kelly o Tigre, Andrea Ghetti è Baden, Vittorio Ghetti è Cicca, e sfruttano tutte le tecniche apprese nello scoutismo per comunicare senza essere capiti, posizionando i propri avvisi scritti con l'ausilio di vari codici (dal morse al linguaggio del bosco) in una colonna. Questi primi anni sono caratterizzati da violenze ancora limitate e le intimidazioni, pur non mancando, sono comunque relativamente rare (la perquisizione in casa Luppi non è molto severa, e Fracassi riesce a sfuggire senza problemi agli agguati). Tuttavia la vita clandestina è vissuta con serenità e come parte integrante del gioco.
 
Ogni domenica si svolge un'uscita nella pianura vicino a Milano o in Brianza; si parte infagottati in doppi vestiti per raggiungere il luogo prefissato dove si rimane in perfetta uniforme a svolgere attività semplici di gioco e tecnica, mentre in settimana l'attrezzatura rimane a casa di don Fusi che la custodisce in un sotteraneo di S. Sepolcro, proprio il luogo dove era stato firmato il Manifesto dei Fasci di combattimento.
 
Durante tutto il periodo della giungla silente vengono realizzati campi estivi, settimane passate in cammino o in campi stabili totalmente dedicate allo scoutismo, se si fa eccezione per gli anni 1933 e 1937 in cui alcune AR parteciparono ai jamboree mondiali di Ungheria e Olanda.
 
Nel 1930 viene fondato il giornale Estote parati (il nome riprende il motto scout “siate pronti”), nel quale vengono descritte le attività svolte e raccolti canti e appunti di tecniche scout. Questo giornale è oggi molto utile in quanto dà anche la possibilità di comprendere i rapporti instaurati con le autorità diocesane e il numero dei membri che compongono le AR, dati che mostrano un continuo sviluppo del movimento. I nuovi membri vengono sempre scelti fra famiglie provatamente antifasciste, anche perché, vivendo lo scoutismo, si rischiavano pestaggi da parte delle camicie nere e talvolta addirittura il carcere.
 
Nonostante il regime cercasse di reprimerli, gli scout italiani non erano isolati nella loro clandestinità, infatti alcuni di essi divennero presto membri onorari di reparti francesi e svizzeri e nel 1933 tre Aquile Randagie, don Violi (Denvi), Kelly e Bertoletti (un operaio scout, il cui pseudonimo è "Tulin de l'oli", reclutato come dattilografo sebbene non avesse mai visto una macchina da scrivere), parteciparono al jamboree di Ungheria dove poterono confrontarsi con altri scout di tutto il mondo.
 
Le repressioni non intaccarono l'umorismo e lo spirito goliardico di Kelly, come mostra una "beffa" operata nel '35 dalle AR nei confronti dei fascisti: alla fine di una messa svoltasi in divisa nella chiesa di S. Sepolcro, gli scouts di trasferiscono in piazza Cordusio dove stanno sfilando tutte le organizzazioni fasciste e naziste in occasione di una manifestazione della Hitlerjugend. Kelly, seguito da don Violi e dal commissario internazionale ungherese sale sul palco d'onore e si posiziona indisturbato a fianco dei grandi gerarchi nazisti e fascisti dileguandosi poco prima della fine della parata.
 
Due anni più tardi il jamboree si tiene in Olanda, a Vogelenzang: anche in questa occasione una delegazione delle Aquile Randagie partecipa aggregata agli scout della Corsica. Essa è composta da Kelly e i due fratelli Ghetti; il gruppo ha anche l'onore di incontrare Baden-Powell che elogia le AR e le invita a continuare affidando a Uccellini l'incarico di nominare i futuri capi scout italiani; ciò mostra come le Aquile Randagie e la delicata situazione italiana fossero note a vari gruppi europei.
 
 
La guerra
L'anno successivo, proprio una settimana dopo l'invasione della Polonia, le AR visitano una valle che definiranno “il paradiso perduto” e con cui intesseranno un forte legame: la Val Codera, situata poco sopra Novate Mezzola. Qui si svolgono i campi del 1941 e del 1942, e grazie alla complicità della guardia di finanza non fascista e dei valligiani si possono svolgere le tipiche attività scout in perfetta divisa senza troppe preoccupazione, cosa che non accadeva da alcuni anni a causa della paura di “soffiate” ai fascisti.
 
Nel 1940 però, a seguito dell'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania, molte delle AR sono richiamate nell'esercito. Le attività tuttavia non diminuiscono, grazie anche all'interessamento di Mons. Montini, che invita Baden a continuare nonostante i rischi della vita clandestina aumentino, come dimostra l'attacco a Kelly del 3 ottobre 1942, a causa del quale perderà in parte l'udito e rimarrà vari giorni in ospedale.
 
Nel 1942 iniziano anche i rapporti con la famiglia Osio, il cui figlio è allievo di Baden, che offre la propria villa a Montecchio di Colico prima come terreno per il campo del 1943 e, finita la guerra, come campo-scuola intitolato a Kelly (destinazione che rimane tuttora, facendone un posto caro agli scout di tutt'Italia).
 
Durante l'inverno 1942-1943 gli alleati bombardano Milano causando 171 morti civili e la distruzione di parte della città, fra cui anche le case di alcuni scouts. In questo clima drammatico ci si avvia verso il declino e la successiva caduta del fascismo che avviene proprio durante il campo estivo a Colico (25 luglio).
 
 
L'attività dell'OSCAR
Dopo la firma dell'armistizio (8 settembre 1943) l'invasione tedesca e la formazione della Repubblica Sociale Italiana (RSI), vengono subito promulgate leggi sulla consegna alle autorità nazi-fasciste dei prigionieri di guerra, alcuni dei quali sono rifugiati da don Bigatti che si rivolge a Baden. Si propone subito il dilemma se subire passivamente o diventare partigiani e la risposta viene data seguendo i principi dello scoutismo: “Noi non spariamo, noi non uccidiamo… noi serviamo!”. Viene quindi combattuta una resistenza disarmata e passiva. Baden istituisce già il 12 settembre del 1943 l'OSCAR (la dicitura esatta, tanto era segreta, è andata perduta, si suppone sia: Opera Scautistica Cattolica Aiuto Ricercati, Scautistica viene poi cambiano in Soccorso per motivi di sicurezza), la cui attività consiste principalmente nell'espatrio di ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici in Svizzera. È da sottolineare come questa non sia l'unica rete di aiuto ai profughi presente in Italia ma sicuramente una tra le più attive, organizzate e veloci.
 
Una fondamentale attività dell'OSCAR è la continua fabbricazione di documenti falsi, ottenuti grazie anche alla collaborazione di timbrifici e amici che lavorano in questura. Il rischio maggiore tuttavia consiste nel varcare il confine, costantemente sorvegliato e recintato con filo spinato; un esempio della pericolosità di questo tipo di azioni può essere l'espatrio di 10 greci, durante il quale, a causa della disattenzione di uno di questi, Kelly e Baden rischiano la vita riuscendo però a non essere visti e a far passare i profughi oltre il confine. Un altro episodio significativo è il finto rapimento di Gabriele Balcone, bambino con madre ebrea, avvenuto nel dicembre 1943. La famiglia, mentre tenta di varcare il confine, viene catturata e il piccolo è lasciato dalle SS nella Casa S. Giuseppe di Varese in attesa di essere deportato a Buchenwald. L'OSCAR si mobilita e fa trasferire il piccolo in ospedale col pretesto di un intervento chirurgico; qui dopo che ne è determinata con esattezza la posizione, Kelly e Baden, l'uno travestito da medico l'altro che lo attende in macchina, rapiscono Gabriele e, dopo averlo nascosto qualche tempo, lo restituiscono al padre col quale emigrerà in Australia.
 
Non sempre però le cose vanno bene: Peppino Candiani, appena diciannovenne, perde la vita sul fiume Tresa mentre cerca di far espatriare un lituano che, preso da vertigini, si mette a urlare richiamando l'attenzione dei nazifascisti che crivellano il giovane.
 
A causa dell'attività sempre più intensa, la repressione fascista nei confronti dell'OSCAR diviene sempre più aspra e proprio Baden subisce quella più violenta. Infatti, dopo che il cardinale Schuster gli comunica che le Brigate Nere e le SS lo stanno cercando con l'ordine di sparare a vista, è costretto a nascondersi per vario tempo nella bergamasca, e grazie a un errore di battitura del suo cognome nei rapporti della polizia riesce a sfuggire ai militari.
 
Anche in un periodo travagliato dai rastrellamenti e nonostante le attività con l'OSCAR le AR proseguono, seppur tra mille difficoltà, le loro attività scoutistiche comprese uscite e campi: questi si svolgono nel 1943, come già detto, a Montecchio di Colico (Lecco) e nel 1944 Baccanello di Calusco d'Adda (Bergamo).
 
L'OSCAR non era l'unica attività extra scoutistica: Natale Verri, detto “Nino”, dopo aver disertato, diviene partigiano ma per non abbandonare un compagno ferito sul campo viene catturato e, il 16 aprile del 1943 fucilato.
 
 
Il dopoguerra
Pochi giorni dopo questo fatto arriva l'attesa liberazione. Inizia il periodo della ricostruzione. Non ci sono trionfalismi per le AR o per l'OSCAR il cui bilancio è sicuramente molto interessante: nei 20 mesi di occupazione nazista ci sono stati 2116 espatri tra i quali anche quello di Indro Montanelli, 3000 documenti falsi stampati e una spesa complessiva di 10 milioni di lire di allora.

Versione attuale delle 23:02, 28 lug 2022

Le Aquile Randagie erano i giovani del gruppo scout milanese che svolgeva attività scoutistiche clandestine durante gli anni del fascismo. Una delle cosiddette leggi fascistissime aveva decretato infatti lo scioglimento dei reparti scout, costretti a deporre definitivamente i guidoni nell'aprile del 1928.

La nascita

Alcuni ragazzi del gruppo scout Milano 2, con astuzia e caparbietà, ricorrendo ad una serie di stratagemmi per non essere scoperti (compresi messaggi in codice, travestimenti ecc.), continuarono a ritrovarsi regolarmente in barba ai divieti, per oltre 17 anni, fino alla definitiva caduta del fascismo. In taluni casi non poterono sottrarsi ad angherie di vario genere, che non li fecero però retrocedere dal fermo proposito di portare avanti e seguire con fermezza gli ideali dello Scoutismo. Non mancarono loro comunque occasioni appropriate per prendersi beffa dell'ottuso e tracotante regime e dei suoi roboanti cerimoniali.

Il gruppo

Si ritrovano in oratori milanesi e nella campagna alla periferia di Milano. Nella bella stagione organizzavano regolari campi estivi, ovunque fosse possibile sfuggire ai rigidi controlli delle autorità. L'isolata Val Codera divenne poi il loro territorio preferito d'azione, comprese impegnative escursioni sui monti circostanti. Li guidavano, fra gli altri, Andrea Ghetti (successivamente ordinato sacerdote), del gruppo Milano 11, detto Baden, e Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly durante la resistenza. Ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scoutismo.

L'OSCAR e la rinascita

Durante l'occupazione nazista le Aquile Randagie organizzarono un efficiente servizio di assistenza ad ebrei e perseguitati, facilitando la loro fuga in Svizzera. Questa attività costò purtroppo il sangue ad un ragazzo diciannovenne, Peppino Candiani, ucciso dai nazifascisti. Con il ritorno della libertà, componenti delle Aquile Randagie hanno rifondato l' ASCI.

Collegamenti esterni