Esploratore

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Un esploratore (dall'inglese scout) è un ragazzo appartenente al movimento scout, generalmente di età compresa tra i 12 e i 16 anni, che fa parte di una pattuglia (o squadriglia), inserita a sua volta in un reparto (o riparto). Il termine corrispettivo per le ragazze è esploratrice in Assoraider, CNGEI ed MSS, guida in tutte le altre associazioni di lingua italiana.

In passato si parlava anche di giovani esploratori, traduzione letterale dell'espressione inglese "boy scouts", infatti ancora oggi esistono associazioni (come il CNGEI) che portano questa dicitura nel loro nome.

Metodo educativo

Gli esploratori costituiscono il nucleo originario dello scautismo, in quanto il primo campo scout si tenne nell'agosto 1907 sull'isola di Brownsea e vi parteciparono una ventina di adolescenti inglesi guidati da Robert Baden-Powell. L'anno successivo uscì il libro Scautismo per ragazzi, sul quale è basato il metodo di questa branca, poi opportunamente adattato ed attualizzato nel tempo.

Il punto di forza del metodo è vivere l'avventura, possibilmente all'aria aperta, in cui i ragazzi/e non solo si cimentano in prima persona in attività originali che difficilmente si ritrovano all'esterno dello scautismo, ma possono diventare essi stessi gli ideatori di queste attività, attraverso il sistema delle pattuglie. Obiettivi finali dello scautismo in età esploratori/guide sono: lo spirito di gruppo, la responsabilità, l'autonomia, il corretto sviluppo fisico, la formazione del carattere, il senso civico, la ricerca della propria spiritualità.

Il sistema di pattuglia

Per approfondire, vedi la voce Pattuglia.

Esploratori e guide sono organizzati in piccoli gruppi chiamati pattuglie, formati da 6-8 ragazzi/e guidati da uno di loro, detto capo pattuglia, generalmente scelto tra chi ha più esperienza scout. Ad esso è affiancato un vice capo, in qualità di collaboratore e futuro sostituto.

Le tecniche

Le tecniche scout costituiscono un aspetto fondamentale dello scautismo in età E/G, poichè attraverso di esse si scoprono i propri limiti e si prova a superarli poco per volta. Inoltre contribuiscono ad accrescere le proprie capacità personali, sia fisiche che intellettuali, per essere utili a sé stessi e agli altri. Le tecniche non si studiano sui libri né vengono spiegate da un capo che sale in cattedra, ma si apprendono attraverso l'imparare facendo attuato col trapasso delle nozioni, in cui i ragazzi più grandi fanno vedere direttamente con la pratica ai più giovani come si fa. Alcuni esempi sono: la pionieristica, il pronto soccorso, l'orientamento...

Ingresso in reparto

Il ragazzo/a che entra in reparto effettua un periodo di conoscenza dell'ambiente, per lui completamente nuovo, solitamente della durata di pochi mesi. In questo tempo viene inserito in una pattuglia, all'interno della quale comincia da subito a confrontarsi con altri ragazzi/e di età variabile. Quando si sente pronto, chiede al capo reparto di poter pronunciare la propria promessa e diventare esploratore a tutti gli effetti. Se proviene dal branco si tratta invece di un rinnovo della promessa prestata in quell'unità.

Strumenti

La legge

Per approfondire, vedi la voce Legge scout.

La legge scout si compone di dieci articoli e contiene una serie di principi fondamentali a cui il ragazzo/a deve tendere, espressi in forma positiva e non con divieti

La promessa

Per approfondire, vedi la voce Promessa.

La promessa sancisce l'ingresso ufficiale nel movimento scout, dato che con essa ci si impegna a rispettarne la legge. Dopo averla pronunciata, nel corso di una adeguata cerimonia, il ragazzo/a può portare il fazzolettone con i colori caratteristici del gruppo.

Il motto

Il motto originario pensato da Baden-Powell era:

« Be prepared »

Tra le associazioni di lingua italiana, alcune lo hanno tradotto letteralmente, facendolo diventare Sii preparato/a, altre invece hanno adottato la forma latina Estote parati.

Il saluto

Per approfondire, vedi la voce Saluto scout.

Il saluto è il segno di riconoscimento tra gli scout di tutto il mondo. Si esegue portando la mano destra all'altezza delle spalle, tenendo l'indice, il medio e l'anulare tesi e uniti, il mignolo ripiegato sotto il pollice.

La progressione

Voci correlate