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Ponsacco 1 AGESCI: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
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In questo modo, già nel 1999, il reparto era aumentato di numero ed era costituito da ben sette squadriglie maschili e femminili: Antilopi, Koala, Cervi, Lupi, Orsi, Scoiattoli e tigri. Fu un vero e proprio record!
In questo modo, già nel 1999, il reparto era aumentato di numero ed era costituito da ben sette squadriglie maschili e femminili: Antilopi, Koala, Cervi, Lupi, Orsi, Scoiattoli e tigri. Fu un vero e proprio record!
Al San Giorgio del 2002, le squadriglie femminili diventarono famose e rimasero nella memoria dei presenti. Cervi e Tigri fecero un lusinghiero remake del film “Sister Act” e di una importante commedia.
Al San Giorgio del 2002, le squadriglie femminili diventarono famose e rimasero nella memoria dei presenti. Cervi e Tigri fecero un lusinghiero remake del film “Sister Act” e di una importante commedia.
== Don Bruno lascia Ponsacco ==
Nel 1969 gli scouts debbono far fronte ad una grave defezione, quella di Don Bruno, il quale, obbedendo alle disposizioni della curia, prepara le sue valigie per dirigersi verso Cevoli dove è destinato a sorreggere la parrocchia.
Don Bruno è stato un grandissimo punto di riferimento per gli scouts ponsacchini, poiché, oltre ad essere stato il fondatore degli scouts nella cittadina di Ponsacco ne è stato un convinto ed entusiasta ptotagonista.
Nessun altro sacerdote, avvicinatosi a Ponsacco dopo di lui, forse per i tanti ed eccessivi impegni della parrocchia, mai ha potuto dedicarsi come lui alle attività degli scouts dedicando loro attenzioni e tempo per creare la loro formazione.
Sin dal 1963, Don Bruno diede vita a importante iniziative che facevano assumere una maggiore responsabilità agli scouts. C’era, infatti, il bisogno di creare un’organizzazione intelligente, creare e stabilire i contatti con i dirigenti regionali e nazionali, compiere viaggi a Firenze per l’acquisto delle divise, tende, zaini e di tutto il materiale e accessori di cui gli scouts non possono fare a meno, specie quando vanno via per qualche giorno per le uscite sia invernali, sia estive.
Così, il 20 dicembre 1969, Don Bruno lascia Ponsacco diretto verso il paesino di Cevoli. I cevolesi lo accolgono calorosamente, addobbando la chiesa e facendolo sentire il benvenuto. A questa importante cerimonia non poteva mancare la presenza degli scout di Ponsacco che si recarono a Cevoli con il loro pullmino. Questo viaggio non godeva dell’allegria di cui godevano tutti i viaggi scout (anche i tragitti più brevi), ma vi era un velo di tristezza sui volti dei ragazzi che erano molto affezionati a Don Bruno.
La cerimonia riesce bene, ma si capisce che nel cuore di Don bruno resta addosso un po’ di nostalgia di Ponsacco.
Don Bruno cerca comunque di mantenere più contatti possibili con gli scouts, per continuare a stare loro vicino e cercare di aiutare loro in qualunque modo, come aveva sempre fatto. Infatti una volta a settimana si recava a Ponsacco per far visita ai suoi scouts.
I ragazzi iniziarono a sentire il bisogno di dimostrare quello che negli anni avevano incominciato a imparare, mettendo in campo la forza di reagire, la volontà, il sacrificio e il coraggio per far procedere il gruppo ponsacchino per la sua strada.
Nonostante il sostegno di Don Bruno (anche se a distanza), gli scouts si avviano verso una crisi che apparentemente sembra essere irreparabile.
I capi iniziano ad allentare e alcuni addirittura a mollare il servizio fatto all’interno dell’associazione, chi per impegni diversi, chi per motivi anagrafici. Inoltre alcuni avevano messo su famiglia e c’è il bisogno di una loro sostituzione, di qualcuno pronto a una nuova formazione per intraprendere questa nuova strada.
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