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[[File:scout.ponsi.wiki.jpg]] | [[File:scout.ponsi.wiki.jpg|thumb]] | ||
{{Gruppo AGESCI | {{Gruppo AGESCI | ||
|nomegruppo = Ponsacco I | |nomegruppo = Ponsacco I | ||
|zona = Pisa | |zona = Pisa | ||
|provincia = Pisa | |provincia = Pisa | ||
|regione = Toscana | |regione = Toscana | ||
|capigruppo = Valentina Falchi, Beatrice Orsini e Luca Fornaini | |capigruppo = Valentina Falchi, Beatrice Orsini e Luca Fornaini | ||
|colori = Rosso e blu | |colori = Rosso e blu | ||
|indirizzo = Via Traversa Livornese Ponsacco | |indirizzo = Via Traversa Livornese Ponsacco | ||
|email = grupposcoutponsacco@gmail.com | |email = grupposcoutponsacco@gmail.com | ||
|web = | |web = https://www.facebook.com/scoutponsacco/ | ||
}} | }} | ||
== Storia == | == Storia == | ||
Lo scautismo a Ponsacco nasce nel 1963 con Don Bruno Nuti, un giovane cappellano che si trova | Lo scautismo a [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Ponsacco Ponsacco] nasce nel 1963 con Don Bruno Nuti, un giovane cappellano che si trova a operare in una realtà locale caratterizzata da un forte sviluppo economico e da un calo, da parte dei giovani di partecipazione alla vita religiosa. Lo scopo del cappellano era quello di cercare di affiancare al gioco, allo scherzo e alla gioia, i valori cristiani che avrebbero creato dei cittadini attivi per la comunità. | ||
In questo modo i ragazzi ponsacchini, affascinati dall'avventura e dall'aiuto verso il prossimo, | In questo modo i ragazzi ponsacchini, affascinati dall'avventura e dall'aiuto verso il prossimo, iniziano a intraprendere questo "viaggio". Qui si impara a responsabilizzarsi, a condividere e a dedicarsi ai problemi relativi alla pace e a quelli sociali. | ||
I collaboratori dell'Associazione Scout di Ponsacco miravano a portare avanti una formazione fisica, civica e morale per tutti quei giovani che volevano acquisire dei valori forti che avrebbe | I collaboratori dell'Associazione Scout di Ponsacco miravano a portare avanti una formazione fisica, civica e morale per tutti quei giovani che volevano acquisire dei valori forti che li avrebbe formati a una vita adulta. | ||
Come dice Baden Powell lo scautismo è una scuola di vita, alla quale i ragazzi partecipano tramite il gioco e tramite il contatto con la natura. Gli | Come dice [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Baden-Powell Baden Powell] lo scautismo è una scuola di vita, alla quale i ragazzi partecipano tramite il gioco e tramite il contatto con la natura. Gli scout ponsacchini imparano l'importanza dell'ordine: quello esteriore, ma soprattutto quello interiore, grazie agli impegni presi nella [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Promessa_scout Promessa Scout] e alla [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_scout Legge Scout]. In particolare quest'ultima, invita a un'autonomia e al sapersi gestire all'interno di un gruppo che mira alla condivisione, alla solidarietà, alla lealtà e alla sincerità. Agli scout viene insegnato che la vita è una cosa positiva e che bisogna sempre cercare divedere il lato bello delle cose. Viene inoltre insegnato loro, l'importanza dell'essere diversi e il modo in cui questa diversità può essere un tesoro nella vita scautistica. | ||
== Aiuto pontederese == | == Aiuto pontederese == | ||
Gli | Gli scout ponsacchini navigano sulla stessa scia degli scout pontederesi (già esistenti e già formati) riuscendo a esordire sotto la loro protezione. | ||
Don Bruno Nuti riceve nel 1963, da Don Amedeo Deri, il titolo di Cappellano. Così a 29 anni, viene accolto molto bene dalla comunità locale e limitrofa, soprattutto da giovani e giovanissimi. Don Bruno, originario di Fucecchio, aveva già intravisto qualche attività scautistica e ne | Don Bruno Nuti riceve nel 1963, da Don Amedeo Deri, il titolo di Cappellano. Così, a 29 anni, viene accolto molto bene dalla comunità locale e limitrofa, soprattutto da giovani e giovanissimi. Don Bruno, originario di [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Fucecchio Fucecchio], aveva già intravisto qualche attività scautistica e ne era rimasto affascinato. | ||
In questo modo, grazie all'aiuto dell'Associazione Scout di Pontedera si inizia a gettare le basi per gli Scout di Ponsacco. | In questo modo, grazie all'aiuto dell'Associazione Scout di [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Pontedera Pontedera] si inizia a gettare le basi per gli Scout di Ponsacco. | ||
I primi documenti ufficiali dell'attività ponsacchina (estate del 1964) li troviamo nell'archivio degli scout di Ponsacco. Don Bruno parla in questo modo: ''"Inizialmente le difficoltà furono tante. Mancavano giovani, adulti preparati, elementi che facessero da capi istruttori e da guida ai ragazzi, non esisteva una sede dove poterci riunire, mancavano tutte quelle cose personali e di gruppo indispensabili per le attività che dovevano essere svolte. Dettero incoraggiamento e furono di aiuto alcuni [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Roverismo ''Rover''] di Pontedera, che ogni settimana venivano a insegnare i primi elementi di vita scout ai nostri ragazzi. L'ambiente di ritrovo era il salone delle Suore francescane che ci ospitavano sempre gentilmente.”'' | |||
== Fazzolettone == | == Fazzolettone == | ||
Il "fazzolettone" non è altro che un pezzo di stoffa arrotolato intorno al collo uguale per tutti i ragazzi | Il "fazzolettone" non è altro che un pezzo di stoffa arrotolato intorno al collo. E' uguale per tutti i ragazzi appartenenti a uno stesso gruppo. | ||
Nel 1963, Don Bruno Nuti | Nel 1963, Don Bruno Nuti sceglie con accuratezza i colori rosso-blu. Il rosso simboleggia il vigore, l'energia, la carica interiore che il giovane doveva acquisire giorno dopo giorno; il blu indica la fatica, la sofferenza e la prova, ma anche la generosità che il giovane deve vivere e affrontare con la gioia che lo contraddistingue. | ||
== | == Tradizioni == | ||
I ragazzi sono sempre più curiosi e vogliosi di farsi conoscere e una delle prime uscite di gruppo viene fatta nella processione del Gesù Morto, il venerdì santo del 1964. | I ragazzi sono sempre più curiosi e vogliosi di farsi conoscere e una delle prime uscite di gruppo viene fatta nella processione del Gesù Morto, il venerdì santo del 1964. | ||
Ancora molti ponsacchini non avevano visto questo nuovo mondo: le uniformi, i loro simboli, le loro bandiere e il loro modo di proporsi. | Ancora molti ponsacchini non avevano visto questo nuovo mondo: le uniformi, i loro simboli, le loro bandiere e il loro modo di proporsi. L’[http://https://it.wikipedia.org/wiki/Uniforme_scout uniforme] era l’elemento di unione, che li rendeva tutti uguali per sottolineare l’unione che c’era tra tutti gli scout. | ||
Così come avveniva per la Pasqua, avveniva anche per il Natale: gli | Così come avveniva per la Pasqua, avveniva anche per il Natale: gli scout assistevano compatti e in fila lungo la navata centrale della chiesa durante la messa di mezzanotte e inoltre creavano iniziative come il Babbo Natale a domicilio, specialmente per i bambini. | ||
Per il “Babbo Natale” | Per il “Babbo Natale” si passa da avere un solo equipaggio che fa il giro del paese in vespa, a una dozzina di Babbi Natale che vanno a far visita ai bambini sia all’interno di Ponsacco, sia nelle zone limitrofe. Negli ultimi anni questa tradizione si è migliorata sempre di più a livello organizzativo: adesso ogni Babbo Natale è affiancato da un elfo che lo aiuta nella consegna di doni. Le coppie sono solitamente una quindicina che si dividono le zone di Ponsacco e qualcuna di Pontedera. | ||
== Piccoli progressi == | == Piccoli progressi == | ||
Dal 1965 | Dal 1965 anche gli adulti iniziano a guardare con ammirazione e di buon occhio questa associazione, che dal 1974 aprirà le iscrizioni anche alle ragazze dagli 8 ai 12 anni prendendo il nome di Coccinelle. | ||
Questa novità non scombussola particolarmente il gruppo ponsacchino poiché, anche se in molte associazioni italiane maschi e femmine venivano tenuti divisi, nel gruppo di Ponsacco | Questa novità non scombussola particolarmente il gruppo ponsacchino poiché, anche se in molte associazioni italiane maschi e femmine venivano tenuti divisi, nel gruppo di Ponsacco faranno sempre le loro attività insieme. | ||
== Sede == | == Sede == | ||
[[File:sede.ponsi.wiki.jpg|thumb]] | |||
La città di Ponsacco prende l’aspetto di una vera e propria cittadina. | |||
Sia in centro, sia in periferia, inizia la costruzione di capannoni e case. | Sia in centro, sia in periferia, inizia la costruzione di capannoni e case. | ||
Questo porta una diminuzione degli spazi verdi, poiché i campi dove i ragazzi si ritrovavano a giocare erano ormai pieni di ruspe e di nuove costruzioni | Questo porta una diminuzione degli spazi verdi, poiché i campi dove i ragazzi si ritrovavano a giocare erano ormai pieni di ruspe e di nuove costruzioni. Questo portò gli scout ponsacchini a non avere più una sede e un posto dove stare. | ||
Inizia così la disperata ricerca di spazi dove poter stare a contatto con la natura e di una stanza, che però non esistono se non fuori dal Paese. | Inizia così la disperata ricerca di spazi dove poter stare a contatto con la natura e di una stanza, che però non esistono se non fuori dal Paese. | ||
Per qualche anno vengono accolti nei “fondi” di qualche famiglia generosa, successivamente in una saletta delle Suore francescane e poi anche al “Circolo Toniolo”, ma per un brevissimo tempo. | Per qualche anno vengono accolti nei “fondi” di qualche famiglia generosa, successivamente in una saletta delle Suore francescane e poi anche al “Circolo Toniolo”, ma per un brevissimo tempo. | ||
Questa situazione viene risolta dall’Arciprete, che interviene mettendo a loro disposizione il terreno adiacente alla Casa di Riposo “A. Giampieri”. Questa struttura presenta diverse sale e stanze che possono essere adibite a magazzino per il deposito di attrezzature che fanno parte del corredo scout. | Questa situazione viene risolta dall’Arciprete, che interviene mettendo a loro disposizione il terreno adiacente alla Casa di Riposo “A. Giampieri”. Questa struttura presenta diverse sale e stanze che possono essere adibite a magazzino per il deposito di attrezzature che fanno parte del corredo scout. | ||
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== “Bivacco” == | == “Bivacco” == | ||
L’archivio degli scout ponsacchini conserva alcune copie del “Bivacco”,un giornale ideato da Leonardo Mattolini e Andrea Gasperini, pubblicato in occasione delle uscite più importanti. Questo giornale è un | L’archivio degli scout ponsacchini conserva alcune copie del “Bivacco”, un giornale ideato da Leonardo Mattolini e Andrea Gasperini, pubblicato in occasione delle uscite più importanti. Questo giornale è un “ciclostilato in proprio”, formato da mini-tabloid avente la copertina verde (colore della natura) sulla quale spiccano disegni ispirati alla vita scautistica e il giornale era a cura dell’[http://https://it.wikipedia.org/wiki/Alta_squadriglia Alta sq.] di Ponsacco. | ||
Inizialmente questo giornale si presentava con la narrazione di piccole storielle e aneddoti di lieve rilevanza. Con il passare del tempo diventa un punto di riferimento, un giornale dove venivano raccontati fatti che andavano a scuotere l’opinione pubblica. Questi fatti avevano un certo spessore, erano riflessioni su problemi o su fatti contemporanei. Vennero scritte argomentazioni sull’obiezione di coscienza, sulla scuola,sui programmi di intrattenimento. Si parla inoltre di sociologia, ma continuando a dare notizie sul mondo scout e le sue attività | Inizialmente questo giornale si presentava con la narrazione di piccole storielle e aneddoti di lieve rilevanza. Con il passare del tempo diventa un punto di riferimento, un giornale dove venivano raccontati fatti che andavano a scuotere l’opinione pubblica. Questi fatti avevano un certo spessore, erano riflessioni su problemi o su fatti contemporanei. Vennero scritte argomentazioni sull’obiezione di coscienza, sulla scuola, sui programmi di intrattenimento. Si parla inoltre di sociologia, ma continuando a dare notizie sul mondo scout e le sue attività. | ||
== Scautismo femminile == | == Scautismo femminile == | ||
Lo scautismo femminile, rappresentò un | Nel 1988 il reparto Ponsacco I presenta due squadriglie femminili: le Antilopi e le Koala. | ||
Le ragazze risultano molto brave, anche più dei ragazzi nei seguenti campi: gli allestimenti teatrali, i canti, il saper cucinare, l’ordine che avevano sia negli svolgimenti logistici, sia dei vari lavori e del loro grandissimo affiatamento. | |||
In questo modo, già nel 1999, il reparto era aumentato di numero ed era costituito da sette squadriglie maschili e femminili: Antilopi, Koala, Cervi, Lupi, Orsi, Scoiattoli e Tigri. Fu il numero massimo di componenti che l'associazione ponsacchina ha registrato fino ad oggi! | |||
Al San Giorgio del 2002, le squadriglie femminili diventarono famose e rimasero nella memoria dei presenti. Cervi e Tigri fecero un remake del film [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Sister_Act_-_Una_svitata_in_abito_da_suora ''"Sister Act"''] e di un'importante commedia. | |||
Lo scautismo femminile, rappresentò un modo di impiegare il tempo libero al di fuori di ogni schema tradizionale e proprio per questo dovevano essere affrontate e superate le molte difficoltà di ordine psicologico e logistico. | |||
== Don Bruno lascia Ponsacco == | == Don Bruno lascia Ponsacco == | ||
[[File:imm.ponsi.wiki.jpg]] | [[File:imm.ponsi.wiki.jpg|thumb]] | ||
Nel 1969 | Nel 1969 Don Bruno, obbedendo alle disposizioni della curia, prepara le sue valigie per dirigersi verso [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Cevoli Cevoli] dove è destinato a sorreggere la parrocchia. | ||
Don Bruno è stato un grandissimo punto di riferimento per gli | Don Bruno è stato un grandissimo punto di riferimento per gli scout ponsacchini, poiché, oltre ad essere stato il fondatore degli scout nella cittadina di Ponsacco, ne è stato un convinto ed entusiasta protagonista. | ||
Nessun altro sacerdote | Nessun altro sacerdote avvicinatosi a Ponsacco dopo di lui, forse per i tanti ed eccessivi impegni della parrocchia, mai ha potuto dedicarsi come lui alle attività degli scout. | ||
Sin dal 1963, Don Bruno diede vita a importante iniziative che facevano assumere una maggiore responsabilità agli | Sin dal 1963, Don Bruno diede vita a importante iniziative che facevano assumere una maggiore responsabilità agli scout. C’era infatti, il bisogno di creare un’organizzazione intelligente, creare e stabilire i contatti con i dirigenti regionali e nazionali, compiere viaggi a Firenze per l’acquisto di uniformi, tende, zaini e di tutto il materiale e accessori di cui gli scout non possono fare a meno. | ||
Così, il 20 dicembre 1969, Don Bruno lascia Ponsacco diretto verso il paesino di Cevoli. I cevolesi lo accolgono calorosamente, addobbando la chiesa e facendolo sentire il benvenuto. A questa importante cerimonia non poteva mancare la presenza degli scout di Ponsacco che si recarono a Cevoli con il loro pullmino. Questo viaggio non godeva dell’allegria di cui godevano tutti i viaggi scout (anche i tragitti più brevi), ma vi era un velo di tristezza sui volti dei ragazzi che erano molto affezionati a Don Bruno. | Così, il 20 dicembre 1969, Don Bruno lascia Ponsacco diretto verso il paesino di Cevoli. I cevolesi lo accolgono calorosamente, addobbando la chiesa e facendolo sentire il benvenuto. A questa importante cerimonia non poteva mancare la presenza degli scout di Ponsacco che si recarono a Cevoli con il loro pullmino. Questo viaggio non godeva dell’allegria di cui godevano tutti i viaggi scout (anche i tragitti più brevi), ma vi era un velo di tristezza sui volti dei ragazzi che erano molto affezionati a Don Bruno. | ||
La cerimonia riesce bene, ma si capisce che nel cuore di Don | La cerimonia riesce bene, ma si capisce che nel cuore di Don Bruno resta un po’ di nostalgia di Ponsacco. | ||
Don Bruno cerca comunque di mantenere più contatti possibili con gli | Don Bruno cerca comunque di mantenere più contatti possibili con gli scout, per continuare a stare loro vicino e cercare di aiutarli. Infatti una volta a settimana si reca a Ponsacco per far visita ai suoi scout. | ||
I ragazzi | I ragazzi iniziano a sentire il bisogno di dimostrare quello che negli anni avevano incominciato a imparare mettendo in campo la forza di reagire, la volontà, il sacrificio e il coraggio per far procedere il gruppo ponsacchino per la sua strada. | ||
Nonostante il sostegno di Don Bruno (anche se a distanza), gli | Nonostante il sostegno di Don Bruno (anche se a distanza), gli scout si avviano verso una crisi che sembra irreparabile. | ||
I capi iniziano ad allentare e alcuni addirittura a mollare il servizio fatto all’interno dell’associazione, chi per impegni diversi, chi per motivi anagrafici. Inoltre alcuni avevano messo su famiglia e | I capi iniziano ad allentare e alcuni addirittura a mollare il servizio fatto all’interno dell’associazione, chi per impegni diversi, chi per motivi anagrafici. Inoltre alcuni avevano messo su famiglia e c’era il bisogno di una loro sostituzione, di qualcuno pronto a una nuova formazione per intraprendere questa nuova strada. | ||
Malgrado la crisi che gli | Malgrado la crisi che gli scout ponsacchini stavano attraversando, riescono comunque a partecipare a delle iniziative molto importanti a livello sociale, come le operazioni di soccorso per le popolazioni colpite dal terremoto del 1976 in Friuli. Queste operazioni di aiuto vennero fatte insieme alle associazioni scautistiche di Peccioli e di Casciana Terme. | ||
Più recentemente viene fatta un’importante operazione in tema di solidarietà e di assistenza. Gli | Più recentemente viene fatta un’importante operazione in tema di solidarietà e di assistenza. Gli scout ponsacchini si dedicarono alla distribuzione di razioni di viveri e abiti alla parte della popolazione più bisognosa. Inoltre continuarono il loro servizio di aiuto quando le calamità naturali colpivano le zone limitrofe, come le alluvioni nella Garfagnana. | ||
Il gruppo dovette affrontare non pochi problemi | Il gruppo dovette affrontare non pochi problemi dopo l’allontanamento di Don Bruno; ma le difficoltà sono fatte per essere affrontate e superate con saggezza contribuendo così a temprare i giovani educandoli e insegnandoli la strada per un’autogestione, in una parola, per la loro formazione. | ||
== Gemellaggio == | == Gemellaggio == | ||
Dal 2015 il Clan del Ponsacco | Dal 2015 il Clan del Ponsacco I, chiamato “Clan La Vecchia”, si è gemellato con il Clan del [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Casciana_Terme Casciana Terme], chiamato “Clan Chicco di Grano”. | ||
Questi due Clan si sono uniti per un’insufficienza di numero di ragazzi del Casciana Terme. Essendo un numero molto ridotto hanno chiesto al Clan ponsacchino un aiuto e questi | Questi due Clan si sono uniti per un’insufficienza di numero di ragazzi del Casciana Terme. Essendo un numero molto ridotto hanno chiesto al Clan ponsacchino un aiuto e questi hanno accettato la loro richiesta. | ||
Tra i due gruppi si sono creati degli | Tra i due gruppi si sono creati degli ottimi rapporti di amicizia e i due Clan sono molto affiatati tra di loro. Questo ha portato la fusione dei due gruppi e il Clan ha cambiato nome in “Clan Pietra Focaia”. | ||
Durante la [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Route_Nazionale_2014 Route Nazionale] del 2014, il Clan del Ponsacco si è gemellato (durante la parte mobile) con il gruppo [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Bozzolo_(Italia) Bozzolo] (in provincia di Mantova) e un gruppo di Torino. | |||
Il Reparto è stato gemellato con il Casciana Terme durante numerosi campi estivi e campi invernali. Inoltre gli ultimi [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_San_Giorgio San Giorgio] sono stati fatti di Zona e l’ultimo campo estivo (nel 2017) è stato fatto con l’[http://https://it.wikipedia.org/wiki/Orentano Orentano]. | |||
== Unità == | == Unità == | ||
Lupetti (branca L/C): i bambini | Lupetti (branca L/C): sono i bambini di età compresa tra gli 8 e 12 anni. Nel gruppo degli scout di Ponsacco, i lupetti, sono chiamati "Orsi Gioiosi". | ||
Reparto (branca E/G): i ragazzi | Reparto (branca E/G): sono i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 16 anni. Nel gruppo degli scout di Ponsacco, il reparto, è chiamato “Stella Polare”. | ||
Clan (branca R/S): i ragazzi | Clan (branca R/S): sono i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 20-21 anni. Nel gruppo degli scout di Ponsacco, il Clan, si chiama “Pietra Focaia”. |
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