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Unione Nazionale Giovani Esploratrici Italiane: differenze tra le versioni

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Tra il [[1927]] e il [[1928]] il regime fascista sciolse le Associazioni scout italiane. Il 10 febbraio 1927 per ordine del segretario generale del Partito Nazionale Fascista, Augusto Turati, l'Unione Nazionale Giovinette Volontarie Italiane fu sciolta. Malgrado ciò, in varie località d'Italia, in vario modo ed in varia misura, diversi gruppi decisero di continuare a praticare un'attività clandestina o mascherata, che spesso arrivò a sfiorare l'aperta ribellione, dando vita alla cosiddetta "[[Giungla silente]]" (il nome dato dal CNGEI, ma anche a tutte le altre "resistenze" scout nel periodo della clandestinità). L'UNGVI continuò quindi a vivere per qualche anno sotto altra forma e diversa denominazione, per realizzare pellegrinaggi nei campi della Grande Guerra. Nel 1927 per questo scopo fu fondata un'opera chiamata "Libere Escursioni ai Campi di Guerra" che fino al [[1930]] tenne ancora unite le giovinette volontarie.
Tra il [[1927]] e il [[1928]] il regime fascista sciolse le Associazioni scout italiane. Il 10 febbraio 1927 per ordine del segretario generale del Partito Nazionale Fascista, Augusto Turati, l'Unione Nazionale Giovinette Volontarie Italiane fu sciolta. Malgrado ciò, in varie località d'Italia, in vario modo ed in varia misura, diversi gruppi decisero di continuare a praticare un'attività clandestina o mascherata, che spesso arrivò a sfiorare l'aperta ribellione, dando vita alla cosiddetta "[[Giungla silente]]" (il nome dato dal CNGEI, ma anche a tutte le altre "resistenze" scout nel periodo della clandestinità). L'UNGVI continuò quindi a vivere per qualche anno sotto altra forma e diversa denominazione, per realizzare pellegrinaggi nei campi della Grande Guerra. Nel 1927 per questo scopo fu fondata un'opera chiamata "Libere Escursioni ai Campi di Guerra" che fino al [[1930]] tenne ancora unite le giovinette volontarie.


Solo alla caduta del regime fascista nel [[1943]], grazie all'incoraggiamento del governo provvisorio alleato, le associazioni scout poterono iniziare a riorganizzarsi e riprendere le loro attività. L'UNGEI riaprì ufficialmente in tutta Italia nel [[1945]], riacquisendo la denominazione originale. Il 27 luglio di quell'anno, insieme all'''[[Associazione Guide Italiane]]'' (AGI), diede vita alla ''[[Federazione Italiana Guide ed Esploratrici]]'' (FIGE), che fu ufficialmente riconosciuta dall'[[Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici]].
Solo alla caduta del regime fascista nel [[1943]], grazie all'incoraggiamento del governo provvisorio alleato, le associazioni scout poterono iniziare a riorganizzarsi e riprendere le loro attività. L'UNGEI riaprì ufficialmente in tutta Italia nel [[1945]], riacquisendo la denominazione originale, ma con la parola "Giovani" al posto di "Giovinette". Il 27 luglio di quell'anno, insieme all'''[[Associazione Guide Italiane]]'' (AGI), diede vita alla ''[[Federazione Italiana Guide ed Esploratrici]]'' (FIGE), che fu ufficialmente riconosciuta dall'[[Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici]].


Altri campi nazionali furono organizzati nel [[1954]] a Castiglione d'Intelvi, nel [[1961]] a Cervarezza e nel [[1968]] a Pianello di Cagli. Infine, il 26 maggio del [[1976]], dopo alcune sperimentazioni sulla coeducazione, comprese le [[pattuglie]] miste, fu approvato con Decreto del Presidente della Repubblica lo statuto con cui si stabiliva l'unificazione totale con il CNGEI. Avvenne così la nascita del '''[[Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani]]''' di oggi.
Altri campi nazionali furono organizzati nel [[1954]] a Castiglione d'Intelvi, nel [[1961]] a Cervarezza e nel [[1968]] a Pianello di Cagli. Infine, il 26 maggio del [[1976]], dopo alcune sperimentazioni sulla coeducazione, comprese le [[pattuglie]] miste, fu approvato con Decreto del Presidente della Repubblica lo statuto con cui si stabiliva l'unificazione totale con il CNGEI. Avvenne così la nascita del '''[[Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani]]''' di oggi.
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