Teresio Ferraroni

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Nato a Gaggiano (Milano) l’8 dicembre 1913, è stato ordinato sacerdote dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster il 6 giugno 1936. Inviato a Roma si è laureato in diritto canonico presso l’Università Gregoriana. Giunto a Lecco nel ‘40 come insegnante al collegio Volta e all’Istituto tecnico per ragionieri Parini, svolse il suo ministero sacerdotale presso il Santuario della Vittoria. Durante la guerra, in particolare dopo l’8 settembre ‘43, ha collaborato nella Resistenza e si è impegnato nella formazione nei "raggi" di Azione cattolica, gruppi di lavoratori che coltivavano, accanto all’impegno religioso, ideali di libertà e giustizia sociale, preparandosi per il post-fascismo. Saranno le future Acli, fondate subito dopo la liberazione, dallo stesso don Ferraroni insieme a Giovanni Fossati (che ne diventerà il primo presidente), Corrado Bertelé, Rosina Porta e numerose altre persone. Ma don Teresio Ferraroni non si occupò solo delle Acli; si può dire che non esistesse a Lecco associazione cattolica o impegno ecclesiale che non lo vedesse presente: dalla corrente sindacale cristiana (la futura Cisl), alle Guide scout, alla Fuci, dagli Uomini di Azione cattolica, alla Pontificia opera di assistenza, al Gruppo Maria Cristina, alla Casa dei Ragazzi di Olgiate Molgora. Aveva assunto anche la presidenza del Tribunale ecclesiastico regionale, l’insegnamento al Liceo classico, e dal 1954 l’impegno di assistente delle Acli milanesi.

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Nel ‘58 divenne prevosto a Sesto San Giovanni, nella parrocchia centrale di S. Stefano rimanendovi sette anni. Eletto vescovo da Paolo VI il 7 dicembre 1966, è stato consacrato dal cardinale Giovanni Colombo l’8 gennaio 1967 con l’incarico di ausiliare e provicario generale in Diocesi. Successivamente venne nominato da Paolo VI come coadiutore di mons. Felice Bonomini (1970 al 1972), poi amministratore apostolico "sede plena" (dal 1972 al 1974) e, dal 1° novembre 1974, come 112° Vescovo della Diocesi di Como. Come Vescovo di Como compì due "visite pastorali". Provvide ai restauri del Palazzo vescovile di Como (esterno e cappella S. Michele). Riunì nel seminario di Muggiò, debitamente adattato, tutti i seminaristi. Trasformò gli edifici dell’ex seminario maggiore e vi costituì il Centro Sociopastorale card. Ferrari (25.1.1989) come sede per varie associazioni. Promosse l’Anno Feliciano nel 1600° anniversario della diocesi (386/1986).

«Sono diventato vescovo a Concilio ormai terminato – disse in un’intervista -. L’entusiasmo suscitato dall’annuncio e dai primi anni del Concilio si scontrava con le difficoltà e la grande crisi istituzionale del dopo. Ho avuto la fortuna di fare due visite pastorali complete, che hanno contribuito a far accettare generosamente le novità conciliari e a far maturare nella gente il senso della fede, considerata non solo e non tanto eredità dei padri ma espressione del proprio vissuto quotidiano».

Al compiersi del 75° anno di età, nel 1989, dopo le dimissioni a norma del Diritto canonico, tornò a Lecco, risiedendo presso le suore Misericordine di via Bovara. Muore serenamente a Lecco il 4 settembre 2007 poco dopo mezzogiorno all'età di 93 anni. Le esequie, celebratesi giovedì 6 settembre 2007 alle ore 10.45 nella Basilica di S. Nicolò (Lecco) sono state presiedute da monsignor Carlo Redaelli, Vicario Generale della Diocesi di Milano. Omelia tenuta da monsignor Angelo Mascheroni, vescovo Ausiliare della Diocesi di Milano.