Scautismo e guidismo in Italia

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Il movimento scout e guide in Italia è presente con più di 70 differenti associazioni e federazioni (ma contando anche quelle non più esistenti si supera il centinaio) aventi circa 220.000 aderenti. Insieme a Germania, Francia e Russia, l'Italia è il paese con il movimento scout più frammentato.

Storia dello Scautismo in Italia

Le origini

Il primo esperimento italiano di scautismo fu fatto nella primavera del 1910 ad opera di sir Francis Vane, baronetto di Hutton, e si tenne a Bagni di Lucca. Il 12 luglio 1910, con l'aiuto di un maestro locale, Remo Molinari, fondò ufficialmente un primo reparto scout col nome di «Ragazzi Esploratori» (noti su molta carta stampata come Boy Knight, Ragazzi Patrioti, Piccoli Esploratori della Pace, Giovani Esploratori, Piccoli Cavalieri del Mondo), da cui presero origine i Ragazzi Esploratori Italiani (REI), sezione italiana dei British Boy Scouts. Il 6 novembre il reparto fu presentato al Re Vittorio Emanuele III, che villeggiava nella vicina tenuta di San Rossore.

Vane, convinto pacifista, era uscito qualche tempo prima per dissidi dall'associazione scout di Robert Baden-Powell (la Boy Scout Association), che considerava all'epoca troppo legata all'ambiente militare, e nel dicembre 1909 aveva accettato la carica onoraria di presidente dei British Boy Scouts e delle British Girl Scouts. Nel febbraio 1910 aveva creato una solida alleanza con la Boys' Life Brigade, sotto il nome di National Peace Scouts. Le due associazioni dissidenti vissero un paio di anni di forte crescita, per poi essere nuovamente eclissate dall'associazione di Baden-Powell. Fu a questo punto che il Vane venne in Italia, aprendo appunto il primo reparto di cui si è detto.

In precedenza, nel 1905, un giovane maestro di nome Mario Mazza aveva fondato a Genova una piccola associazione giovanile chiamata «Juventus Juvat», composta da altri quattro giovani universitari che si dedicavano all'educazione di un gruppo di ragazzi denominato «Gioiose». Alla notizia delle iniziative scout di Vane, Mazza gli scrisse una lettera di adesione. Quegli gli rispose di prendere contatto con il suo connazionale, il dottor James Richardson Spensley.

Spensley, medico di varie società inglesi di navigazione e popolare sportivo, fu uno dei principali promotori del gioco del calcio in Italia, entrando nel 1896 nel Genoa Cricket and Athletic Club. Nell'estate del 1910, in Inghilterra, aveva conosciuto Baden-Powell, che gli aveva donato una copia autografata del libro Scouting for Boys. Tornato a Genova, Spensley aveva iniziato a pensare al modo di introdurre lo scautismo in Italia e, venuto a conoscenza della prima iniziativa di sir Francis Vane, con cui era in contatto, lo invitò a Genova per tenere una conferenza sullo scautismo, che si svolse il 13 novembre 1910. Dopo la conferenza di Vane si costituì, per iniziativa di Spensley, un comitato per fondare una sezione dei REI. Il consiglio direttivo della sezione di Genova era composto, oltre che da Spensley in qualità di commissario, dal colonnello Ottavio Reghini come presidente e da Mario Mazza come segretario.

Il 18 e 19 dicembre dello stesso anno Vane organizzò a Firenze un convegno delle sezioni REI operative nel centro-nord Italia, durante il quale fu ufficialmente fondato il comitato regionale toscano e la struttura operativa dei Ragazzi Esploratori Italiani, che da quel momento assunsero in forma ufficiale questa denominazione. Furono inoltre nominati i componenti del «comitato centrale» e sir Francis Vane fu confermato «ispettore generale», figura equivalente a quella di capo scout d'Italia usata oggi. La REI, posta sotto l'alto patronato del Re, si diffuse ed ebbe ramificazioni in diverse località e regioni italiane, pertanto può essere considerata la prima associazione scout italiana. Nel 1911 essa contava sezioni a: Albinia (GR), Brescia, Bardi (PR), Bagni di Lucca, Firenze, Genova, Gallura (OT), Giarre (CT), Lucca, Messina, Milano, Modena, Molinella (BO), Napoli, Perugia, Pisa, Pavia, Palermo, Pontedera (PI), Roma, Venezia, Viareggio (LU).

Tra il 1911 e il 1912 Mazza lasciò l'associazione per contrasti ideologici sorti con il presidente della sezione genovese, Ottavio Reghini, riguardanti l'aspetto confessionale. Mazza ricostituì quindi le sue Gioiose Liguri, questa volta in chiave scout, e successivamente, nel 1915, le denominò Ragazzi Esploratori Cattolici Italiani (RECI). Nonostante il nome, quest'associazione non andò mai oltre i confini della Liguria. Alla piccola RECI, che confluì in seguito nell'Associazione Scautistica Cattolica Italiana (ASCI), è da attribuire la primogenitura dello scautismo cattolico italiano.

I REI liguri, invece, confluirono in seguito in buona parte nel CNGEI ed il colonnello Reghini diventò presidente della sezione CNGEI di Genova. Spensley, in qualità di commissario delegato ligure dei REI, continuò a occuparsi della costituzione delle sezioni di Genova e Savona e inoltre, in più occasioni, collaborò col CNGEI fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Nel febbraio del 1913 Baden-Powell, ritornando dal viaggio di nozze insieme alla giovane moglie Olave, fece scalo a Napoli, per una visita alla città, agli scavi di Pompei e alla Reale Scuola Superiore di Agricoltura di Portici. Alla stazione di Portici ebbe la sorpresa di incontrare gli esploratori nautici della sezione locale dei REI collegata a quella di Napoli, i quali lo condussero a visitare la loro sede nel porto. Nel luglio del 1913 una pattuglia formata da sette esploratori REI, condotta da Spensley, partecipò al primo grande raduno scout internazionale che si tenne nel Regno Unito, a Birmingham.

Altra iniziativa, intesa ad attuare e diffondere il movimento scout in Italia, si tenne a Milano nel 1910 ad opera di un insegnante, Ugo Perucci. L'organizzazione assunse nel 1915 - dopo varie denominazioni - il nome di Associazione dei Ragazzi Pionieri Italiani (ARPI).

La prima associazione scout in Italia a diffusione nazionale e riconosciuta dagli organismi mondiali nacque nel 1912 ad opera del dottor Carlo Colombo. Nel gennaio del 1912 Colombo terminò di scrivere lo statuto del suo movimento, diviso in due sezioni, maschile e femminile, che chiamò «Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani» (Boy Scout d'Italia) e «Unione Nazionale delle Giovinette Esploratrici Italiane» (Girl Scout d'Italia), con lo scopo d'essere strumento educativo per tutti i ragazzi e le ragazze italiane. Con un gruppo di giovani della «Società Sportiva Podistica Lazio», egli compì un esperimento, conclusosi nell'ottobre del 1912, ai prati della Farnesina a Roma. Fu un gran successo e da quell'iniziativa ebbe origine, all'interno della società, la quarta sezione, dedicata «all'istruzione premilitare, al tiro a segno e agli allievi esploratori». Quando si sentì pronto, Colombo si staccò dalla società sportiva dando vita al CNGEI, ufficialmente fondato a Roma il 30 giugno 1913. Nel Corpo Nazionale confluirono gran parte delle sezioni dei Ragazzi Esploratori Italiani. I giovani esploratori, in omaggio ai primi gruppi scout, usarono il giglio dei REI della sezione ligure, a cui fu aggiunto il cartiglio col motto «Sii preparato».

Nel novembre del 1914 risultava già costituita, a Roma, sempre a cura del Colombo, la sezione femminile che accoglieva le girl scouts, anche se i primi esperimenti di scautismo femminile furono condotti fin dal 1913. La presidenza della sezione di Roma fu assunta dalla baronessa Ferrero, con al suo fianco Mary Rossi (già collaboratrice in Inghilterra di Baden-Powell) in qualità di capo reparto e commissaria. Nella primavera del 1915 la sezione romana delle esploratrici fu sciolta e prontamente ricostituita il 29 giugno 1915, quando si svolse l'assemblea costituente della nuova sezione di Roma delle giovinette esploratrici, che segnò la data ufficiale della nascita dell'UNGEI. Assunse la presidenza la principessa Anna Maria Borghese de Ferrari, mentre Mary Rossi fu rieletta commissaria.

Dal 5 maggio 1915 il CNGEI fu posto sotto l'alto patronato del Re, del Presidente del Consiglio e di cinque Ministeri. Il 21 dicembre 1916 il capo dello Stato, su proposta del ministro della Pubblica Istruzione Francesco Ruffini, eresse il CNGEI in ente morale con decreto luogotenenziale, a riconoscimento della sua funzione educativa nei confronti della gioventù.

All'inizio gli ambienti e la stampa cattolica di stretta osservanza assunsero toni virulenti contro lo scautismo, avanzando argomenti di natura dottrinale, ed in particolare contro lo scautismo femminile che fu definito una «sconvenienza» ed una «incredibile audacia». Inoltre molte polemiche furono sollevate dai cattolici circa il legame dello scautismo, ed in particolare del CNGEI, con la massoneria. Nonostante ciò, dall'entusiasmo di pochi convinti estimatori, che riuscirono a smorzare e superare le diffidenze e i toni delle gerarchie cattoliche, si pensò di costituire un'associazione scout specificatamente cattolica e maggiormente legata alla gerarchia ecclesiastica, essendo le prime organizzazioni scout non confessionali. Ci furono quindi degli accordi tra la presidenza del CNGEI e le organizzazioni della «Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane» (FASCI) e della «Società della Gioventù Cattolica Italiana» (SGCI), che diedero vita alla nascita di alcune sezioni e sottosezioni del Corpo Nazionale (come a Fermo, Milano, Roma, Siena e Spoleto) formati esclusivamente da giovani cattolici e che, di fatto, furono le prime unità della futura associazione scout cattolica.

Nell'aprile del 1915, però, questi accordi fallirono, così il 16 gennaio 1916 nacque l'Associazione Scautistica Cattolica Italiana - Esploratori d'Italia (ASCI), che ebbe ben presto l'approvazione pontificia. Il primo commissario centrale fu il conte Mario di Carpegna, guardia nobile del papa. Uno dei punti fondamentali della nuova associazione scout fu la catechesi. Alla fondazione l'ASCI adottò una bandiera bianca con giglio verde, per distinguersi dal CNGEI, che aveva bandiera verde con giglio giallo o bianco. Al verde, considerato indizio di influenze massoniche (ma era verde anche la bandiera dello scautismo inglese), l'ASCI volle contrapporre il bianco, colore del papa. Inoltre l'ASCI adottò il giglio dei REI, e quindi del Corpo Nazionale, con la sola differenza della scritta «Estote Parati» nel cartiglio. La sede centrale del CNGEI, dopo alcune polemiche, nell'ottobre del 1917 decise di modificare il proprio simbolo.

Alcuni giornali cattolici continuarono a battersi contro lo scautismo indistintamente, con immutato ardore, anche dopo la fondazione dell'ASCI, fino al momento in cui non intervennero i primi documenti pontifici. Qualche mese più tardi, il 28 maggio 1916, nel Palazzo dei principi Doria a Fassolo (Genova), alla presenza del commissario centrale, avvenne la festa del rinnovo della promessa scout delle Gioiose Liguri dei RECI di Mazza, che di fatto si unirono all'ASCI, con il diritto però di mantenere la denominazione di «Gioiose».

Nel 1916 nel CNGEI venne costituita la classe speciale degli esploratori marini, fluviali e lacuali, sviluppando le attività già avviate dal 1915 e formando dei reparti autonomi e separati da quelli degli esploratori comuni. Il primo convegno a carattere nazionale dei nautici del CNGEI si svolse nel 1917. Campi marini nazionali si svolsero nel 1918, nel 1919, nel 1920 e nel 1922, a cui seguirono altri incontri nazionali. Importanti furono anche le imprese di questi reparti. Tra le specialità degli esploratori marini e fluviali è da ricordare gli «idro-ski», cioè speciali scivolatori sull'acqua, che destarono l'interesse di Baden-Powell. Nell'UNGEI non era invece prevista la classe nautica, infatti le attività marine non erano una caratteristica del reparto ma un'attività.

Nel 1918, il vice presidente e commissario generale del CNGEI, professor Vittorio Fiorini, nella sua relazione al Convegno nazionale tenutosi a Roma, propose l'istituzione della classe «Seniori», vale a dire gli adulti scout. La proposta di Fiorini, approvata dagli Organi Statutari, ebbe pratica attuazione nel 1919 con l'istituzione degli Esploratori Seniori.

Nel 1920 si tenne il primo Jamboree mondiale, ospitato nell'area espositiva di Olympia, a Londra. Furono presenti anche le delegazioni italiane dell'ASCI, composta da diciotto scout guidati da Mario Mazza e Mario di Carpegna, e del CNGEI, formata da Carlo Ratti e Bruno Cavalieri Ducati con altri quattro esploratori. In contemporanea al Jamboree si tenne la prima conferenza internazionale per discutere sulla costituzione di un comitato internazionale permanente. L'ASCI ed il CNGEI furono, in seguito alla loro partecipazione, dichiarate e registrate come soci fondatori della conferenza internazionale scout.

Nel luglio 1920 nel St. Hugh's college di Oxford, in Inghilterra, si tenne il primo convegno delle associazioni scout femminili esistenti. Il convegno, che fu considerato la prima Conferenza internazionale dello scautismo femminile, vide la partecipazione dell'Italia con l'UNGEI. Nel 1924, in seguito alla Conferenza internazionale scout di Parigi del 1922, che diversificò il movimento maschile e quello femminile, l'UNGEI modificò il proprio nome in Unione Nazionale Giovinette Volontarie Italiane (UNGVI), dandosi una fisionomia propria ed autonoma.

In quegli anni si ebbe la prima idea di costituire in Italia una federazione dello scautismo, grazie alla piccola associazione dell'ARPI che propose al CNGEI ed all'ASCI di gettare le basi per una intesa federativa, ottenendo in cambio un deciso rifiuto. Probabilmente i tempi non erano ancora maturi, anche perché nuvole minacciose si delineavano all'orizzonte, infatti tra il 1927 ed il 1928 il regime fascista sciolse le associazioni scout italiane per far confluire tutti i ragazzi nei Balilla.

Il 14 gennaio 1927, in seguito all'entrata in vigore della «Legge Balilla», il commissariato centrale dell'ASCI informò i dirigenti locali di sciogliere i reparti nei centri inferiori a ventimila abitanti non capoluoghi di provincia, inoltre comunicò di applicare sulle bandiere e le fiamme dei reparti rimasti il simbolo del fascio littorio con la scritta ONB (Opera Nazionale Balilla) e di esporre nelle sedi un ritratto di Mussolini. Per di più l'Associazione fu costretta a cambiare il proprio nome in "Giovani Esploratori Cattolici Italiani", mantenendo la sigla ASCI nella sottodenominazione di «Associazione Scolte Cattoliche Italiane».

Il 10 febbraio del 1927, per ordine del segretario generale del Partito Nazionale Fascista, Augusto Turati, l'UNGVI fu sciolta. Il 31 marzo dello stesso anno, dopo le prime pressioni della polizia su alcune sezioni, la presidenza generale del CNGEI prevenne l'azione del Governo, disponendo la sospensione delle attività di tutte le sezioni e reparti del Corpo Nazionale. Il 4 novembre 1927 anche la sede centrale dell'ARPI fu costretta a sciogliere i propri aderenti da ogni vincolo associativo. Il 22 aprile 1928 il commissariato centrale dei Giovani Esploratori Cattolici Italiani emanò la circolare di scioglimento di tutti i reparti dell'ASCI in Italia.

Nonostante ciò alcuni gruppi scout, in varie località d'Italia, continuarono a praticare clandestinamente lo scautismo, dando vita alla cosiddetta Giungla silente, il nome dato dal CNGEI a questo periodo. Alcuni degli scout clandestini presero parte alla Resistenza. Il più famoso di questi gruppi fu quello delle Aquile randagie, a Milano. Inoltre alcuni scout sia dell'ASCI che del CNGEI parteciparono ai tre jamboree del periodo fra lo scioglimento e lo scoppio della seconda guerra mondiale.

Il dopoguerra

Alla caduta del regime fascista nel 1943, grazie all'incoraggiamento del Governo provvisorio alleato, le associazioni scout italiane (per prime l'ASCI ed il CNGEI e poi l'UNGEI) poterono iniziare a riorganizzarsi e riprendere le loro attività, nel 1944 nel Meridione liberato e nel 1945 in tutta Italia.

Il 28 dicembre del 1943, nelle Catacombe di Priscilla in Roma, in gran clandestinità, vennero pronunciate le prime promesse delle guide italiane che avrebbero portato alla fondazione del guidismo cattolico dell'Associazione Guide Italiane (AGI). Il commissariato centrale dell'AGI venne ufficialmente fondato il 13 agosto del 1944 e l'8 dicembre dello stesso anno l'associazione fu riconosciuta dalla Santa Sede.

Vi fu in quel periodo un ulteriore fallito tentativo di dare vita ad una sola associazione scout italiana, poi finalmente, dopo laboriose trattative, il 21 novembre 1944 a Roma venne firmato tra le due associazioni ASCI e CNGEI l'atto costitutivo della Federazione Esploratori Italiani (FEI), seguito più tardi, il 27 luglio 1945 dal ramo femminile dell'AGI e dell'UNGEI, che diedero vita alla Federazione Italiana Guide Esploratrici (FIGE). Le due federazioni furono ufficialmente riconosciute dai movimenti mondiali scout e guide, WOSM e WAGGGS.

Nel 1945 nel CNGEI oltre alle tre classi giovanili dei lupetti, degli esploratori e dei pionieri, erano previsti i Seniori. Anche l'UNGEI nel 1946 prevedeva oltre alle tre classi giovanili delle primule, delle esploratrici e delle scolte, le Seniores (o Fiamme). Nel 1949 il CNGEI inquadrava i Seniores nella quarta classe dell'organizzazione scout. Nel 1951 a Firenze nacque il Gran Clan Nazionale Seniores, che nel 1954 divenne Clan Nazionale Seniores Scout Italiani.

Nel 1949 nel CNGEI iniziarono le attività degli scouts dell'aria, a cui seguì l'organizzazione di un primo corso di cultura aeronautica scout, organizzato presso la Scuola di Guerra Aerea di Firenze-Cascine. Alla fine degli anni Sessanta evidenti difficoltà materiali e logistiche bloccarono lo sviluppo e le attività degli scouts dell'aria all'interno del Corpo Nazionale.

Nell'ottobre del 1952 era ridata vita a Torino all'ARPI, col nome «più consono ai tempi» di Associazione Boy Scout d'Italia (ABSI) e d'ispirazione pluriconfessionale. Tra il 1958 ed il 1959, però, l'associazione cessò le sue attività.

Nel 1953 a Lucerna venne fondata l'Amicizia internazionale degli Adulti Scout e Guide (l'attuale Organizzazione internazionale ISGF) ed il Clan Nazionale del CNGEI ne fu uno dei membri fondatori. Nel giugno del 1954 le Compagnie dei Cavalieri di san Giorgio, quarta branca dell'ASCI nata nel 1944, diventarono autonome, fondando il Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani (MASCI). Questo si federò con il Clan Nazionale CNGEI nella Federazione Italiana Adulti Scout (FIAS), organizzazione che fu riconosciuta dall'ISGF.

Le riforme e le divisioni

Tra la metà degli anni Sessanta e Settanta lo scautismo italiano visse una profonda crisi relativa all'applicazione del metodo scout, conoscendo sconvolgimenti e scissioni che portarono al moltiplicarsi di nuove realtà associative parallele allo scautismo «ufficiale». Si cominciò il 22 giugno del 1965, quando l'ing. Aldo Marzot, già capo scout del CNGEI e fuoriuscitone nel 1962, fondò a Roma l'Associazione Italiana di Scautismo Raider (Assoraider), d'ispirazione «aperta» (pluriconfessionale) e non riconosciuta a livello internazionale. Peculiarità dell'Assoraider è l'attivazione della cosiddetta "quarta branca" dopo i rover, ovvero quella raider, che mira a completare il percorso formativo del giovane scout fino all'età adulta.

All'interno all'ASCI, come pure nell'AGI, si aprì un dibattito teso al rinnovamento, che portò a numerose novità nell'ASCI: nuovo sentiero, smitizzazione del capo, istituzione delle comunità capi, passaggio all'uniforme grigia in quanto meno militaristica. Questa evoluzione non fu indolore, infatti quello che la maggior parte dell'associazione ritenne un utile progresso causò comunque forti controversie e molti capi uscirono dall'ASCI. L'AGI, addirittura, arrivò quasi sul punto di abolire l'uniforme.

Il 4 maggio 1974 per decisione dei Consigli generali dell'ASCI e dell'AGI, nacque l'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), che tenendo conto delle evoluzioni educative e pedagogiche del tempo, introdusse la coeducazione, la possibilità cioè di educare insieme i ragazzi e le ragazze prevedendo anche attività in comune. Alcuni capi romani dell'ASCI e dell'AGI, contrari all'unificazione dei due rami maschile e femminile, fondarono il 14 aprile del 1976 una seconda associazione scout dichiaratamente cattolica, l'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici, conosciuti più comunemente come FSE o «Scouts d'Europa». Questa organizzazione, come si evince dal nome, aderì alla Unione Internazionale delle Guide e Scouts d'Europa - Federazione dello Scoutismo Europeo (UIGSE-FSE), struttura internazionale non riconosciuta dai movimenti mondiali scout e guide. La FSE è caratterizzata da un metodo educativo fondato sull'intereducazione. La Conferenza Episcopale Italiana riconobbe quasi immediatamente (1976) l'AGESCI come associazione ecclesiale. La FSE ottenne il medesimo riconoscimento da parte della CEI con decreto del 15 ottobre 1998. Il 26 agosto 2003, inoltre, il Pontificio Consiglio per i Laici concesse il riconoscimento alla UIGSE-FSE, riconoscendo per la prima volta nel mondo un movimento scout cattolico oltre alla Conferenza Internazionale Cattolica dello Scautismo (CICS) ed alla Conferenza Internazionale Cattolica del Guidismo (CICG).

Il 26 maggio del 1976, con l'approvazione del nuovo statuto con Decreto del Presidente della Repubblica, avvenne l'unificazione totale del CNGEI e dell'UNGEI nel Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani. Il nuovo CNGEI si orientò ad una sempre maggior qualificazione in senso laico e pluralista ed inoltre applicò le scelte di democrazia partecipativa, coeducazione, scelta adulta e impegno civile. Inoltre, nello stesso anno, per motivi di politica associativa, il Clan Nazionale Seniores Scout Italiani confluì nel CNGEI e diede origine alla «Quarta Branca». Nel 1986 si eliminò tale dicitura, sostituendola con quella di «Branca Senior». Dal 1992 non esiste più nemmeno la Branca Senior ma solo i «Senior».

Nel 1986, con lo scioglimento delle strutture federali maschile della FEI e femminile della FIGE, si diede vita all'attuale Federazione Italiana dello Scautismo (FIS), riconosciuta in Italia come unico membro dell'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (OMMS) e dell'Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (AMGE).

A partire dalla fine degli anni Settanta nello scautismo italiano continuarono a formarsi ulteriori realtà associative, spesso a carattere locale. Queste derivano in parte da frammentazioni dalle associazioni maggiori, in parte da situazioni contingenti delle realtà locali. Nel 1986 quattro di queste piccole associazioni italiane si riunirono su base federativa, dando vita alla FederScout, originariamente denominata Federazione Scautistica Italiana e successivamente ribattezzata Federazione del Movimento Scout Italiano. Essa aderisce alla World Federation of Independent Scouts (WFIS), un'organizzazione scout internazionale non riconosciuta dai Movimenti Mondiali dello scautismo e del guidismo.

Associazioni scout e guide italiane cessate o confluite in altre

A

  • Associazione Boy Scout Italiani (ABSI) - fondata nel 1952 da ex capi dell'ARPI, era apolitica e pluriconfessionale e comprendeva anche un ramo femminile. Si sciolse nel 1958.
  • Associazione dei Ragazzi Pionieri Italiani (ARPI) - fondata nel 1912 a Milano dall'insegnante Ugo Perucci, proseguì le attività in maniera autonoma fino allo scioglimento nel 1927 per opera del Fascismo.
  • Associazione Giovani Esploratori di Sicilia (AGES) - fondata nel 1944 a Palermo da ex capi del CNGEI aderenti al movimento separatista siciliano.
  • Associazione Giovani Esploratori Italiani (AGEI) - chiamata in seguito "AGE - Italia", fu un tentativo di unificare ASCI e CNGEI, nel 1943, in un'unica associazione, dopo la ripresa delle attività del dopoguerra, ma durò poco.
  • Associazione Guide Italiane (AGI) - fondata nel 1943, confluita insieme con l'ASCI nel 1974 nell'AGESCI.
  • Associazione Nazionale Boy Scout d'Italia - nata a Roma nel 1962, probabilmente ad opera di ex capi dell'ABSI, e attiva solo per poco tempo.
  • Associazione Privata Esploratori Italiani (APEI) - attiva a Nola fra il 1968 ed il 1973.
  • Associazione Scautistica Cattolica Italiana - Esploratori d'Italia (ASCI), in seguito Associazione Scouts Cattolici Italiani - fondata dal conte Mario di Carpegna nel 1916, sciolta nel 1928, ricostituita nel 1944, confluita insieme con l'AGI nel 1974 nell'AGESCI. Il nome fu ripreso nel 1997 da un'altra associazione (la Nuova ASCI).
  • Associazione Scout e Guide d'Europa (ASGE) - separatasi dall'FSE nei primi anni ottanta, il 5 agosto del 1997 l'ASGE cambiò nome in Associazione Scautistica Cattolica Italiana - Esploratori d'Italia, meglio conosciuta come Nuova ASCI.
  • Associazione Unionista Giovani Esploratori – Italia (AUGE) - di provenienza GEI, nacque a Firenze nel 1947 e aveva anche una sezione femminile. Era sotto l'alto patronato dell'Ordine Capitolare di S. Huberto di Lorena e di Bar.

C

E

  • Esploratori e Guide Cattolici Pontederesi (EGCP) - fondata a Pontedera (PI) nel 1994 e proveniente dall'AGESCI, confluì nel 1995 nella FSE.
  • EUELPI - fondata a Milano nel 1912.

F

G

  • Giovani Esploratori Cattolici Italiani (GECI) - fondati nel 1913 a Udine, confluirono nel 1916 nell'ASCI.
  • Giovani Esploratori Friulani (CNGEF) - fondati nel 1924 a Udine.
  • Giovani Esploratori Siciliani (GESI) - fondati nel 1924 a Catania da alcuni scout usciti da altre associazioni maggiori.
  • Gioventù Nuova Scout (GNS) - fondata a Castelnuovo di Val di Cecina (PI) nel 1979 e proveniente dall'AGESCI, ha svolto attività scout durante gli anni ottanta e novanta in collaborazione con i locali gruppi AGESCI.
  • Gruppo Esploratori Stella Polare - Nato nel 1985 da un gruppo AGESCI a Prosecco (precisamente nella frazione di Bigolino, TV), nel 2004 è entrato a far parte dell'Associazione Veneta Scout Cattolici (AVSC).
  • Gruppo Giovani Escursionisti (GGE) - fondato a Messina il 4 febbraio 1974 da Antonio Dolci, sciolto dopo 8 anni.
  • Gruppo Scout Collegio Armeno Mechitarista - fondati nel 1925 a Milano, in realtà era un gruppo ASCI di liturgia Armena.
  • Gruppo Scout San Vigilio Trento 1 - Gruppo Scout San Giovanni Bosco Pergine 1 - i gruppi Trento 1 e Pergine 1 non crearono nessuna Associazione, ma proseguirono le attività in autonomia reciproca dal 1973 al 1983, anno in cui entrambi aderirono alla FSE.
  • Gruppo Scout Valdelsa "Alberto d'Albertis": con sede a Poggibonsi (SI), presso il Castello della Magione, nacque nel 1968 in seno all'ASCI, non aderì all'AGESCI nel 1974 e divenne indipendente. Nel 1976 fu tra i gruppi fondatori della FSE, dove rimase per numerosi anni. Successivamente sorsero alcuni contrasti con una parte della dirigenza nazionale, che portarono negli anni '90 all'uscita dalla FSE e alla adesione alla Nuova ASCI. Il gruppo aveva come Ente Promotore la Militia del Tempio, associazione ispirata ai valori dei cavalieri templari di cui fu fondatore e Gran Maestro il conte Marcello Alberto Cristofani, storico capo del gruppo scout. Il gruppo adottava uniformi ed una metodologia scout molto simile a quella degli Scout d'Europa: era caratterizzato nella spiritualità e nella Liturgia dall'uso del Rito tridentino e del Canto gregoriano.

I

  • Istituzione Scautistica Italiana (ISI) - creata nel 1921 da Ugo Perucci con lo scopo di creare colonie climatiche estive organizzate a sistema scout.

O

  • OPFB - scout nautici di Trieste, fondati nel 1915 mentre la città faceva parte dell'Impero Austro-Ungarico.

M

  • Movimento Adulti Scout del Trentino-Alto Adige - nato nel 1972 e sciolto nel 1992.

P

  • Piccoli Esploratori della Pace - fondati nel 1909-1910 a Milano dall'insegnante Ugo Perucci e poi divenuta ARPI dopo vari cambiamenti di nome (Associazione Milanese Ragazzi Pionieri; Associazione Nazionale Ragazzi Pionieri).
  • Piccoli Esploratori Italiani - fondati a Genova del 1925 e conosciuti anche come le Seconde Gioiose di Mario Mazza.

R

S

  • Scout Volantini - fondati a Viareggio nel 1924.
  • Slovenske Goriške Skavtinje: Guide Slovene di Gorizia nati nel 1963. Associazione cattolica femminile degli sloveni di Gorizia fusasi nel 1976, insieme alle altre associazioni scout di sloveni in Italia, nella SZSO.
  • Slovenski Goriški Skavti (SGS): Scout Sloveni di Gorizia nati nel 1964. Associazione cattolica maschile degli sloveni di Gorizia fusasi nel 1976, insieme alle altre associazioni scout di sloveni in Italia, nella SZSO.
  • Slovenske Tržaške Skavtinje: Guide Slovene di Trieste nati nel 1957. Associazione cattolica femminile degli sloveni di Trieste fusasi nel 1976, insieme alle altre associazioni scout di sloveni in Italia, nella SZSO.
  • Slovenski Tržaški Skavti (STS): Scout Sloveni di Trieste nati nel 1951. Associazione cattolica maschile degli sloveni di Trieste fusasi nel 1976, insieme alle altre associazioni scout di sloveni in Italia, nella SZSO.

U

Organizzazioni ed associazioni italiane attualmente esistenti appartenenti ad organismi internazionali

Organizzazione Mondiale del Movimento Scout (OMMS) e Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (AMGE)

Confederazione Europea dello Scautismo (CES)

  • Federazione Italiana del Movimento Scout (FSI) - raggruppa due associazioni:
    • Associazione Scautistica Cattolica Italiana - Esploratori d'Italia (ASCI) - conosciuta anche come "Nuova ASCI", per distinguerla dall'associazione con lo stesso nome esistita dal 1916 al 1974 e che prosegue tuttora le sue attività nell'AGESCI.
    • Opera Scautistica Pellegrinaggi Internazionali Trasporto Ammalati A Lourdes (OSPITAL)

Foulards bianchi

Hashomer Hatzair

  • Hashomer Hatzair - in italiano "La Giovane Guardia", associazione ebraica attiva in Italia dal 1973 e con sedi a Roma, Milano, Firenze e Torino.

International Scout and Guide Fellowship (ISGF)

LDS Scouting

  • Aaronic Priesthood Scout (AP Scout) - "Scouts del Sacerdozio di Aronne", fondata a Roma il 18 giugno 1988. Gli AP Scout appartengono ad una organizzazione della Chiesa Mormone, a sua volta affiliata ai Boy Scouts of America, molto diffusa negli Stati Uniti e che in Italia fa capo alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. La sezione italiana ha operato in varie città italiane e dopo qualche anno di inattività era stata rifondata nel 2002 a Torino. Dal 2005 gli A.P. torinesi erano affiliati alla FederScout, ma il gruppo ha terminato le attività nel 2006. Oltre a Torino, sono rinati dei gruppi a Milano e a Taranto e sono attualmente attivi ma non membri della FederScout.

Ordine degli Scouts del Mondo (OWS)

  • Scuola Nazionale Formazione Scout (SNFS) - con sedi in Liguria e Puglia.

Pathfinder Scouts Association (PSA)

  • Associazione Italiana Scout Avventista (AISA) - fondata a Firenze nel 1995.

Royal Rangers

  • Royal Rangers Italia - Associazione Scout Evangelica attiva in Sicilia dal 1999.

Unione Internazionale delle Guide e Scouts d'Europa - Federazione dello Scautismo Europeo (UIGSE-FSE)

World Federation of Independent Scouts (WFIS)

  • ASCI - Esploratori e Guide d'Italia (AEGI) - nata per scissione dalla nuova ASCI nel 2008. Dal 30 gennaio 2010 è membro effettivo della WFIS, il cui ingresso è avvenuto con votazione unanime.
  • Associazione Indipendente Scout (ASSISCOUT) - nata nel 1986 come "ARCISCOUT", è un'associazione laica e pluriconfessionale con unità miste. Nel 2000 ha cambiato nome in quello attuale.
    • Associazione Esploratori (AE) - fondata nel 1992 come associazione indipendente, nel 2001 è entrata a far parte dell'ASSISCOUT come "Gruppo 12", pur mantenendo un proprio statuto.
  • Federazione del Movimento Scout Italiano (FederScout) - fondata nel 1986, comprende associazioni locali e/o regionali e ha circa 4.000 soci. Fino a giugno 2006 era denominata Federazione Scautistica Italiana. Dal 1987 a gennaio 2008 ha aderito alla CES.
    • Associazione Gabbiano Jonathan - Scout Cattolici Italiani (AGJSCI) - il Gruppo nasce nel Comune di Monticello Conte Otto (Vicenza) nel 1991. Ha tutte le Branche ed è fortemente radicato nel territorio. Ha aderito alla FederScout nel novembre 2008.
    • Associazione Giovani Esploratori ed Esploratrici delle Alpi Apuane (AGEA) - fondata a Massa Carrara nel 1990, dopo aver fatto parte del CNGEI ed esserne uscita, dal 2007 ha aderito alla FederScout.
    • Associazione Giovani Esploratori Sardi - Boy Scouts de Sardigna (AGES) - fondata nel 1979 da alcuni capi scout provenienti dalla sezione CNGEI di Cagliari-Quartucciu, conta vari gruppi operanti nella Sardegna centro-meridionale. L'AGES è Socio Fondatore della FederScout.
    • Associazione Giovani Scout (AGISCOUT) - nata nel 1997 da una sezione del CNGEI di Bisceglie (BA), ma in realtà con una storia molto più antica, partita dalla "Squadriglia libera Volpi", affiliata all'ASCI nel 1964, il 10 ottobre 1998 ha aderito alla FederScout. Unisce alle attività scout tradizionali un impegno particolare in un servizio pubblico di vigilanza e di accompagnamento turistico ai siti archeologici della Puglia, sensibilizzando i propri giovani soci alla conoscenza ed alla tutela del patrimonio artistico, culturale e archeologico pugliese.
    • Associazione Gruppo Scout Albalonga 1 - gruppo nato nel 2008 ad Albano in provincia di Roma. Ha aderito alla FederScout nel 2009.
    • Associazione Italiana Scout Nautici "Antares" - nata nel 1970/71 come associazione di scautismo nautico non legata ad altre organizzazioni, nel 1980 entrò nel CNGEI del Lazio. Nel 1990 è ritornata indipendente e il 24 ottobre 1992 ha aderito alla FederScout. Ha tre Gruppi e la propria base nautica è sul Lago di Nemi
    • Associazione Scautistica Europea (ASE) - fondata nel 1998 dai gruppi Frascati 10 (poi divenuto Marino 1) e Roma 51 della nuova ASCI, già ASGE.
    • Associazione Scout Damanhur Italia – fondata a Baldissero Canavese nel 2002, in Valchiusella vicino ad Ivrea e in provincia di Torino. È affiliata alla FederScout dal novembre 2006.
    • Associazione Soccorritori Italiani - Scout (ASI-Scout) – fondata in Lombardia a Pandino (CR) nel 2005 e proveniente dai GEL (Giovani Esploratori Lombardi), ha aderito immediatamente alla FederScout. L'associazione ha una Casa di Caccia a Fuipiano Valle Imagna (BG).
    • Associazione Veneta Scout Cattolici (AVSC) – fondata nel 1974 a Padova, proveniente dal CNGEI, è presente con gruppi nei comuni di Padova, Abano Terme, Ponte San Nicolò, Valdobbiadene, Mestrino (Lissaro) e Vigodarzere (Terraglione). Ha aderito alla Federscout dall'1 ottobre 1990.
    • Boy Scouts of Italy (BSI) – fondati nel 2004 a Civitavecchia (RM) e provenienti dalla nuova ASCI. Hanno aderito alla FederScout nel 2004.
    • Fondazione Scout Firenze 1º "Marliani Silvano" - nata a Firenze nel 2004 è entrata nella FederScout nel novembre 2007.
    • Giovani Esploratori Lombardi (GEL) - fondati nel 1995, provenienti dal CNGEI. Associazione di tradizione laica, è formata da vari gruppi a Milano e in Lombardia.
    • Gruppo Promotore Scout Pietrasanta - Il Gruppo nasce nel 1995 come settore dell'U.O.E.I. È entrato in contatto con la FederScout nella primavera del 2008 e nel novembre è stato ammesso quale Socio.
    • Gruppo Scout Indipendenti Manfredonia - nasce a Manfredonia, in provincia di Foggia, nel 2009 ed ha aderito alla FederScout nel 2010.
    • Gruppo Scout Madonna del Rosario – associazione scout parrocchiale di Villacidro (VS) in Sardegna. Già gruppo scout aderente all'AGES, è autonoma dal 1984 e ha aderito alla FederScout nel 2005.
    • Gruppo Scout Vicenza - fondato a Vicenza il 2 luglio del 2004 e proveniente da una sezione del CNGEI, l'associazione si definisce laica, pluralista ed indipendente, si pone come alternativa alle altre associazioni scout presenti nella città veneta.
    • Movimento Scout Cattolici (MSC) - nasce a Palermo nel 2005 ed aderisce alla FederScout nel 2009.
    • Scout Nautici Cattolici "Sirio" (SNC) - fondati a Roccella Jonica (RC) nel 2004 da un gruppo ex FSE.
  • Federazione Italiana delle Guide e degli Esploratori (FIGE) - full member dal febbraio 2009.
    • Giovani Scout Italiani (GSI)
    • Gruppo autonomo Campobello di Licata 1°
    • Gruppo autonomo Catania 10°
    • Sezione Scout di Gela "Fabio Rampulla" - ex sezione CNGEI di Gela divenuta indipendente nel 2001.

Organizzazioni ed associazioni italiane indipendenti

  • Amici delle Iniziative Scout (AMIS) - fondati nel 1983 a Trieste da un gruppo di capi e genitori usciti dal CNGEI. Fondò la FederScout uscendone però nel 2002.
  • Associazione Gruppi Guide e Scout (AGGS) - fondata nel 1977 a Varese e proveniente dall'AGESCI. Vicina a Comunione e Liberazione.
  • Associazione Gruppo Scout Ceggia 1 - nata nel 2009, proveniente dall'AGESCI. L'associazione, dopo una iniziale fase nella quale essa ha operato come piccola associazione scout a carattere locale con le storiche unità del gruppo scout a sé direttamente affiliate, in linea con gli scopi associativi stabiliti dallo statuto, si è costituita quale realtà di promozione e tutela dello scautismo. Le unità (branco "Colline di Seeone", riparto "San Sebastiano" e clan "Santa Cecilia" sono confluite nella FSE, mentre l'Associazione gruppo Scout Ceggia 1 è divenuta l'ente promotore del gruppo scouts d'Europa secondo quanto richiesto dalla FSE per la nascita di gruppi a sé affiliati. Il Gruppo Scout Ceggia 1 ha assunto il nome "Ivo Poggiani" (storico fondatore del gruppo nel 1947) per rivendicare la continuità ideale e materiale del Gruppo Ceggia 1 nella successione ASCI-AGESCI-FSE. L'Associazione Gruppo Scout Ceggia 1 guarda quindi al futuro non più come piccola associazione scout, ma quale associazione di promozione e tutela per lo scautismo ciliense e dello scautismo in generale.
  • Associazione Guide e Scouts San Benedetto (SSB) - nata nel 1990, proveniente dalla FSE, si ispira alla spiritualità benedettina.
  • Associazione Italiana di Scautismo Raider (Assoraider) - fondata da Aldo Marzot nel 1965, proveniente da una divisione del CNGEI. Inizialmente era sorta come "quarta branca" per adulti, in seguito fu aperta anche alle altre branche, prima monosessuali ed oggi miste.
  • Associazione Scout Evangelici Italiani (ASEI) - fondata nel 1988 da alcuni membri della chiesa evangelica romana come "Gruppo Scout Evangelici di Roma", ha preso il nome attuale nel 1994.
  • Associazione Scout La Salle - nata nel 1980 a Guardia Sanframondi (Benevento) come "Movimento d'Iniziativa Scout", passò successivamente all'AGESCI, dalla quale uscì nell'anno scout 1990/91 prendendo l'attuale denominazione.
  • Associazione Scout San Giorgio (ASSG) - nata nel 1996 a supporto del 4º Gruppo "San Giorgio" dell'allora locale Sezione di Trieste del CNGEI, dal 2005 si costituisce indipendentemente mantenendo le proprie tradizioni di oltre 60 anni di scautismo laico a Trieste.
  • Associazione Scouts Musulmani Italiani (ASMI) - fondata nel 2008 a Milano, si propone di essere ammessa alla FIS.
  • Compagnia di San Giorgio - fondata a Roma nel 2001 e formata da adulti scout di provenienza AGESCI ed FSE.
  • Confederazione Italiana dello Scautismo Cristiano (CISC) - nata nel 2010, raccoglie associazioni di ispirazione cattolica:
    • Associazione Gruppo Pescara 1
    • Associazione Gruppo Pescara 2
    • Associazione Movimento per Moscufo
    • Associazione Vega Scout
    • Gruppo Promotore degli Scout - con sede a San Casciano in Val di Pesa.
  • Federazione dei Giovani Esploratori Italiani (FeGEI)
    • Associazione per la Promozione dello Scoutismo (ScoutProm) - nata nel 1991 da adulti scout del CNGEI della sezione di Trieste.
    • Giovani Esploratori Italiani del Friuli-Venezia Giulia (GEI-FVG) - fondati nel 2005 da una parte della sezione di Trieste del CNGEI
    • Giovani Esploratori Italiani della Puglia (GEI Puglia) - fondati nel 2006 a Taranto dai dirigenti della locale Sezione CNGEI, espulsi dall'associazione nazionale.
  • Federazione Italiana Associazioni di Adulti Scaut e Raider (FIAAS Raider)
    • Adulti Scaut Raider Calabria
    • Associazione Adulti Raider Como – Cantù
    • Associazione Adulti Raider Flumini
  • Federazione Italiana dello Scautismo Raider (FIS Raider) - costituita a Cagliari il 15 settembre 2007 dai Presidenti delle tre associazioni raider che operano in Sardegna, in Calabria ed in Lombardia.
  • Gruppo Scout Pablo Neruda - fondato a Padova nel 1991.
  • Protezione Civile Scout Cattolici Italiani (PCS) - fondati nel 2002 in Puglia.
  • Scout Ranger - associazione nata a Nonantola nel 1986.
  • Slovenska Zamejska Skavtska Organizacija (SZSO) - fondata nel 1976 dall'unione delle associazioni di scout e guide cattoliche slovene di Trieste e Gorizia. Ha accordi con l'AGESCI Friuli-Venezia Giulia.
  • Taborniŝka Organizacija Rod Modrega Vala (RMV) - "Organizzazione degli Esploratori Gruppo dell’Onda Blu" (riferimento al mare di Trieste), associazione culturale laica di sloveni in Italia che ha aderito allo scautismo da diversi anni.

Centri Studi, Associazioni e Comunità Scout Interassociative

  • Associazione Italiana Collezionisti Scout (AICoS)
  • Associazione Italiana di Scout Filatelia (AISF)
  • Centro Documentazione Agesci, con sede a Roma
  • Centro Sardo Studi e Documentazioni Scout
  • Centro Studi Scout "Eletta e Franco Olivo" del CNGEI, con sede a Trieste
  • Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell
  • Centro Studi e Documentazione Scout Mario Mazza, con sede a Genova
  • Centro Studi Scout "No Frontier", con sede a Talsano, affiliato alla FeGEI
  • Centro Studi Scout "San Giorgio", con sede a Taranto
  • Comunità Scout di Sant'Antimo, Abbazia di Sant'Antimo
  • Comunità Scout di Soviore, nata presso il Santuario di Nostra Signora di Soviore
  • Consorzio Interscout, servizi per lo scautismo (assicurazione, ecc.)
  • Fondazione Monsignore Andrea Ghetti "Baden"

Bibliografia

  • 1944-1984. 40º Anniversario della Ricostituzione C.N.G.E.I. Sezione di Firenze, a cura di Franco Bemporad e Arnaldo Fracassini, Firenze, Tipografia IRSA, 1984.
  • AA.VV., Guidismo, una proposta per la vita. Storia dell'AGI Associazione Guide Italiane 1943-1974, Roma, Edizione scout nuova fiordaliso, 2002.
  • Alberto dal Porto, Sir Francis Patrick Fletcher-Vane, Padova, AGESCI Comitato Regionale Veneto - Centro Studi e Documentazione, 2010.
  • Andrea Padoin, Breve storia dello Scautismo, Roma, Edizione scout nuova fiordaliso, 2003.
  • Anita Pitrelli Marinelli, Storia dell'Associazione Guide Italiane nelle regioni Puglia e Lucania dall'anno 1944 all'anno 1974, Taranto, Comune di Taranto Istruzione e Cultura, 1998.
  • Antonio Stefani, Fuori dalla Giungla Silente. Soppressione e rinascita dello scautismo a Vicenza (1926-1945), Vicenza, Galla Libreria Editrice, 1995.
  • Antonio Viezzoli, Dieci lustri di vita G.E.I., ristampato ed aggiornato al 1976 a cura del Centro Studi Scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, suppl. a «Scautismo», 18 (1977), 4-6.
  • Atti dell'Incontro Capi Regionale. Raccogliamo una traccia per non perdere la memoria. 1974-2004, a cura di Antonio Scalini, Gravina di Catania, AGESCI Sicilia-Centro Studi e Documentazione, 2005.
  • Beatrice Pisa, Crescere per la patria. I giovani esploratori e le giovani esploratrici di Carlo Colombo (1912-1927), Milano, Edizioni Unicopli, 2000.
  • Carlo Guarnieri, La storia del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani 1943-2004, Roma, Edizioni scout nuova fiordaliso, 2004.
  • Carlo Verga e Vittorio Cagnoni, Le Aquile Randagie. Scautismo clandestino lombardo nel periodo 1928-1945, Roma, Edizioni scout nuova fiordaliso, 2002.
  • Carmelo Carabetta, Movimento Scout. Educazione e uguaglianza, Milano, FrancoAngeli, 1991.
  • Chiacchierate di bivacco sul C.N.G.E.I. del Senior Scout dr. Alberto Medoro Savini, Quaderni di Studi e Documenti del Centro Studi Scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, (1997), 3.
  • Cronaca rievocativa a ricordo ed onore del Prof. Carlo Colombo fondatore del C.N.G.E.I. nel cinquantenario della sua morte 1918-1968, a cura di Antonio Viezzoli, suppl. a «Il Sentiero», 10 (1968), 3.
  • Domenico Sorrentino, Storia dello scautismo nel mondo. Fatti, protagonisti, avventure. 1907-1957, Roma, Nuova Fiordaliso, 1997.
  • Enrica Corradini Adami, La storia del CNGEI, «Scautismo», 28 (1987), 3, p. 6.
  • Fabrizio Marinelli, I Giovani Esploratori Italiani. Breve storia del C.N.G.E.I. 1912-1976, Roma, Edizioni Scautismo, 1983.
  • Ferdinando Romagnoli, Scoutismo, Milano, Ulrico Hoepli Editore-Libraio della Real Casa, 1916, ristampato dal Centro Studi Scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, Trieste, 2006.
  • Fondatori dell'Asci. Mario di Carpegna e p. G. Gianfranceshi S.J., a cura di Paola Dal Toso, Roma, Centro Documentazione AGESCI, 2006.
  • Giuseppe dell'Oglio, Alere Flammam. Breve storia dello scautismo in Italia, Milano, Lampi di stampa, 2010.
  • Giuseppe dell'Oglio, Breve storia dello scautismo in Italia, in Essere scout... diventare cittadino, a cura di Teddy D'Arienzo e Giuseppe dell'Oglio, Roma, CNGEI-Chil, 2009, pp. 17–34.
  • Lo Scautismo italiano all'estero. 1914-1974, a cura di Andrea Padoin, Martellago, Edizioni Eurooffset, 2010.
  • Mario Sica, Gli scout. Storia di una grande avventura iniziata con 22 ragazzi su un'isola, Bologna, Società editrice il Mulino, 2002.
  • Mario Sica, Qui comincia l'avventura scout. Il campo sperimentale di Brownsea, Roma, Nuova Fiordaliso, 1998.
  • Mario Sica, Storia dello scautismo in Italia, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2006, 4ª edizione. ISBN 978-88-8054-774-7.
  • Mattia Pessina, Obbedire? Lo scautismo italiano di fronte al fascismo, Trieste, Centro Studi Scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, 2010.
  • Mauro Furia, La vita e le opere del prof. Carlo Colombo fondatore del C.N.G.E.I., «Adulti nello Scautismo», 38 (1998), 6.
  • Mauro Furia, Storia dei Ragazzi Esploratori Italiani R.E.I., «Esperienze & Progetti», 18 (1991), 3.
  • Mauro Furia, Storia del Giglio Scout, Parma, Centro Studi Scout sulle problematiche giovanili «Carlo Colombo», 1990.
  • Organi Centrali del C.N.G.E.I. una ricerca a cura di Rossano Fano, Quaderni di Studi e Documenti del Centro Studi Scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, (1999), 4.
  • Piet J. Kroonenberg, Gli intrepidi. Scautismo clandestino e rinascita del movimento nei paesi dell'Europa centro-orientale, Roma, Edizioni scout nuova fiordaliso, 2001.
  • Teresio Bosco, Robert Baden-Powell capo-scout del mondo, Torino, Elle Di Ci, 1997.
  • Vittorio Pranzini e Nicolò Pranzini, Dizionario Scout illustrato. Il Grande Gioco in novecento vocaboli, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2007.
  • Vittorio Pranzini, 1907-2007. Cent'anni di Scautismo tra storia metodo e attualità, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2007.

Collegamenti esterni