Ragazzi Esploratori Italiani

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Associazione scout
Ragazzi Esploratori Italiani
Ragazzi Esploratori Italiani.png

Associazione non più esistente

Caratteristiche
Ambito Italia
Affiliazioni OWS
Numero censiti ?
Religione laica
Fondazione
Fondatori Sir Francis Vane e Remo Molinari
Data fondazione 12 luglio 1910
Data scioglimento 1914





Sito web



Quella dei Ragazzi Esploratori Italiani (REI) è stata la prima associazione scout fondata in Italia, a Bagni di Lucca, tra il giugno ed il luglio del 1910, dal baronetto inglese Sir Francis Vane e dal maestro Remo Molinari.

Storia

La fondazione

I Ragazzi Esploratori, traduzione letterale di "Boy Scouts", nacquero ufficialmente il 12 luglio 1910 a Bagni di Lucca, ma già alcuni mesi prima, nella piccola stazione termale, centro di villeggiatura frequentato da numerosi aristocratici e borghesi italiani e stranieri, c'era stato un importante incontro che aveva determinato l'evento:

« Una mattina di primavera del 1910, insegnavo all'aria aperta nel bel mezzo di un viale alberato una lezione di ginnastica ai miei alunni, quando un signore dall'aria distinta, che a lungo si era fermato ad osservarmi, si avvicinò e presentandosi mi diede alcuni consigli pratici e mi invitò a casa sua per un colloquio. Emozionato vi andai, il Vane gentilmente incominciò a parlare del Movimento Scout sorto in Inghilterra appena due anni prima, degli scopi educativi che si proponeva e degli ottimi risultati fino allora raggiunti nella formazione morale, spirituale e fisica dei giovani. Alla fine mi propose di creare gli esploratori a Bagni di Lucca »
(Dal diario della figlia del maestro Remo Molinari, citato in Esperienze & Progetti, Rivista bimestrale del Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell, n° 85, Anno XVIII, (3) Maggio-Giugno 1991, p. 6..)

La proposta del Vane interessò molto il giovane insegnante Molinari ed insieme decisero di portare avanti il progetto, seppur tra molte difficoltà. Fu fatto arrivare da Londra un modello di uniforme scout, che venne indossata da un bambino, suscitando stupore e ammirazione tra i ragazzi di Bagni di Lucca. Il fanciullo si chiamava Pompeo Dell'Omodarme e può essere considerato il primo Boy Scout italiano. Cappelli a falda boera ed altri tessuti per le divise furono ordinati a Londra e confezionati da un sarto del luogo, i bastoni scout invece furono ricavati da manici di vanghe. Alcune signore del paese cucirono la bandiera, che venne poi inaugurata il 26 giugno, dalla contessa Emmy Gamba insieme al pioniere dell'aviazione italiana Mario Calderara.

L'atto ufficiale di fondazione dei Ragazzi Esploratori venne redatto e firmato il 12 luglio 1910 al "Law Tennis Club" di Bagni di Lucca. Un pubblico numeroso assistette all'evento, tra cui numerose autorità, nobili locali, turisti inglesi ed italiani. Francis Vane tenne un discorso in inglese, seguito dai saluti di rito delle autorità, dopodiché i nuovi esploratori effettuarono il "Giuramento Scout", l'attuale Promessa. Al termine della cerimonia il Vane stesso consegnò ad ognuno dei ragazzi il distintivo scout: un giglio bianco in campo azzurro con le lettere R ed E.

Nel novembre 1910 Vane tenne una conferenza sullo scautismo a Genova. Con il suo incoraggiamento si costituì un comitato per fondare una sezione locale del REI, formata dal dott. James Richardson Spensley, dal maestro Mario Mazza e dal colonnello conte Ottavio Reghini. Nella neonata sezione REI Mazza fece confluire i ragazzi di una sua precedente iniziativa educativa, il gruppo delle Gioiose.

Il 18 e 19 dicembre si tenne a Firenze un Convegno delle sezioni REI operative nel centro-nord Italia, tra cui quella di Genova guidata dal suo Commissario Spensley e dal Presidente Reghini, durante il quale fu ufficialmente fondata la struttura operativa dell'associazione dei Ragazzi Esploratori Italiani nel capoluogo Toscano e nominati i componenti del Comitato Centrale. In quella occasione sir Francis Vane fu confermato Ispettore Generale del REI, l’equivalente oggi di Capo Scout d'Italia.

La visita al Sovrano d'Italia

L'evento più significativo nella storia del REI fu la visita al Re Vittorio Emanuele III nel parco reale di San Rossore a Pisa, poiché in seguito a ciò l'associazione ricevette l'Alto Patronato di Sua Maestà. Fu soprattutto grazie all'appoggio del prefetto di Lucca e del regio commissario, che erano stati presenti alla cerimonia del Giuramento Scout, che il Vane ottenne di esser ricevuto in udienza da Vittorio Emanuele III con i suoi esploratori. Il 6 novembre 1910 trenta ragazzi partirono per San Rossore, guidati dai dirigenti-fondatori Vane e Molinari e da alcuni istruttori scout e accompagnati da numerose autorità e da un folto gruppo di giornalisti.

« "Il Re e i Ragazzi Esploratori". Alle 10.30 poi S.M. passò in rivista la compagnia dei ragazzi esploratori dei Bagni di Lucca, una nobilissima istituzione che l'inglese Sir Francis Vane, un reduce dal Transvaal, ha fondato per educare i giovani alla bontà ed alla disciplina. I ragazzi, veri militari in miniatura, hanno tenuto un contegno così corretto da meritare l'ampia lode del Sovrano e delle persone del suo seguito. La compagnia dopo aver eseguito delle evoluzioni sul piazzale di San Rossore, si è allineata intorno ad una tavola riccamente imbandita ed hanno fatto molto onore ai dolci squisiti che loro erano stati offerti da S.M. Accompagnavano questi ragazzi oltre che il loro capo Sir Francis Vane, il comandante maestro Molinari, i signori Santini, Cherubini, Pistolozzi, marchese Pucci di Firenze, il generale Ulbrich, il giudice Douetti pretore di Borgo a Mozzano, le signore Helen Zimmern e Luisa Ball: quest'ultima è la più fervente propagandista dell'istituzione. La compagnia fu molto festeggiata dalla cittadinanza. Ad esso fecero cortesi accoglienze il sindaco Buonamici, il principe Amabelek Lazarew ciambellano della corte di Pietroburgo. »
(Il "Giornale d’Italia", 8 novembre 1910. Il brano è riportato in: Luigi Giani e Paolo Gori, Scout a Pontedera, Fornacette, CLD Libri, 2004, p. 19.)

I primi Centri d'Organizzazione

Le cronache dei quotidiani locali e nazionali avevano dato un notevole risalto già all'avvenimento della costituzione a Bagni di Lucca dei Boy Scouts italiani ed ancora di più lo dettero il 6 novembre 1910 in occasione della visita al Re. In seguito a ciò, diverse personalità italiane interessate al neonato Movimento Scout scrissero a Bagni di Lucca per avere informazioni e maggiori chiarimenti riguardo ai principi educativi. Vane e Molinari perciò stabilirono contatti e concordarono un progetto per la creazione di nuove sezioni REI in Toscana ed in tutta Italia. Nel 1911 il REI contava sezioni a: Albinia (GR), Brescia, Bardi (PR), Bagni di Lucca, Firenze, Genova, Gallura (OT), Giarre (CT), Lucca, Messina, Milano, Modena, Molinella (BO), Napoli, Perugia, Pisa, Pavia, Palermo, Pontedera (PI), Roma, Venezia, Viareggio (LU).

Attività internazionali

Il REI fu anche la sezione italiana dei British Boy Scouts (BBS), fondati a Londra nel 1909 e di cui il Vane era divenuto presidente, dopo essere uscito per contrasti dall'organizzazione scout originale fondata da Robert Baden-Powell. L'11 novembre del 1911 Vane tenne a battesimo The Order of World Scouts, di cui venne proclamato "Grand Scoutmaster", per unificare idealmente tutti i capi e i dirigenti scout legati ai BBS nel mondo, sia nell'impero britannico che in altri paesi, tra cui appunto l'Italia con il REI. Già nel 1912, però, a corto di risorse finanziarie, il movimento parallelo di Vane si trovò in crisi e questo creò difficoltà anche alla giovane sezione italiana.

Nel luglio del 1913, poi, una pattuglia formata da sette esploratori del REI, condotta da Spensley, partecipò al primo grande raduno scout internazionale, che si tenne a Birmingham, nel Regno Unito.

La Visita di Baden-Powell in Italia

Nel febbraio del 1913 Baden-Powell, ritornando dal viaggio di nozze insieme alla giovane moglie Olave, fece scalo a Napoli per una visita alla città. Alla stazione di Portici ebbe la sorpresa di incontrare gli esploratori nautici della sezione locale del REI collegata a quella di Napoli, che lo condussero a visitare la loro sede nel porto.

I primi problemi

Nel 1911 Mario Mazza, che copriva la carica di segretario della sezione genovese del REI, lasciò l'associazione per contrasti ideologici con il presidente di sezione Ottavio Reghini, riguardanti l'aspetto confessionale. Mazza ricostituì quindi le Gioiose liguri in chiave scout, le quali, dopo l'autorizzazione concessa dalla Curia di Genova, cambiarono denominazione in Ragazzi Esploratori Cattolici Italiani (RECI). Pur non andando oltre i confini della regione Liguria, il RECI può essere considerato la prima associazione scout cattolica in Italia. Nel 1916 confluì nella neonata Associazione Scouts Cattolici Italiani (ASCI).

Parallelamente, nel 1912, il prof. Carlo Colombo fondò una nuova associazione che chiamò Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani (Boy Scout d'Italia) (CNGEI) e Unione Nazionale delle Giovinette Esploratrici Italiane (Girl Scout d'Italia) (UNGEI). Una buona parte dei rimanenti REI liguri confluirono, in seguito, in questa nuova realtà e lo stesso col. Reghini divenne presidente della sezione CNGEI di Genova. Spensley, in qualità di commissario del REI della Liguria, continuò ad occuparsi della costituzione delle sezioni di Genova e Savona, collaborando comunque in più occasioni con il CNGEI, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

Il REI cessò definitivamente di esistere fra il 1914 ed il 1915, sia a causa della forte espansione del CNGEI, che assorbì quasi tutti i ceppi scout presenti all'epoca (tranne quelli del RECI), sia per il successo che stava ottenendo l'Associazione dei Ragazzi Pionieri Italiani (ARPI) di Ugo Perucci.

Il giglio REI

Il Vane scelse quale simbolo scout per i suoi Ragazzi Esploratori un giglio, così come aveva fatto in Inghilterra Baden-Powell. Sulla sua origine si è assai discusso e molti hanno sostenuto l'ipotesi che quel modello corrispondesse al giglio fiorentino. Ciò in realtà potrebbe essere vero e se non proprio al fiore di Firenze nella sua forma classica, almeno ad una delle sue molte varianti. Ma c'è anche un'altra ipotesi: il simbolo scelto dal Vane potrebbe anche trattarsi dello stesso motivo floreale che l'inglese aveva potuto ammirare sulla facciata del Reale Casinò di Bagni Lucca, sito a pochi chilometri dal centro del paese, cioè nella piccola frazione di Ponte al Serraglio. Il Casinò, insieme con il Law Tennis Club, era assai frequentato dai facoltosi villeggianti. Il giglio si può ammirare ancora oggi ben modellato negli stucchi dell'architrave decorativa esterna e al tempo compariva anche nella tappezzeria interna del circolo. Quell'emblema però non corrisponde al simbolo di Firenze, ma al giglio borbonico. L'edificio infatti, in stile neoclassico, era stato costruito durante il periodo in cui sul Ducato di Lucca (già Repubblica) regnava Carlo Ludovico di Borbone, dal 1815 al 1847. Lo stemma dei Borboni è costituito infatti da tre gigli d'oro in campo azzurro (propriamente non sono gigli ma fiordalisi).

Il giglio bianco fu posto in campo azzurro e furono aggiunte sotto le iniziali R ed E, cioè "Ragazzi Esploratori". Queste lettere, però, dopo la visita del REI al Re Vittorio Emanuele III, furono lette anche come "Regi Esploratori", in onore del sovrano. In seguito il CNGEI, in omaggio ai primi gruppi scout, adottò lo stesso giglio con la scritta "Sii preparato" nel cartiglio.

La legge

La legge del REI era la seguente:

  1. l'onore dell'Esploratore è al di sopra d'ogni sospetto
  2. l'Esploratore è leale
  3. il dovere dell'Esploratore è quello di aiutare gli altri
  4. l'Esploratore è amico di tutti e fratello d'ogni altro Esploratore
  5. l'Esploratore è cortese
  6. l'Esploratore ubbidisce agli ordini
  7. l'Esploratore ama e protegge gli animali
  8. l'Esploratore è sempre gaio e sorridente
  9. l'Esploratore è economo

Spensley, in merito alla legge, disse una volta:

« Questi articoli sono nove, ma il più importante fra tutti è quello di aiutare gli altri. Non basta per l'uomo affamato l'affermare che il pane è buono e può nutrirlo, bisogna che lo mangi, così non basta dire che questi principii sono belli e buoni e veri, bisogni viverli, e la nostra Società è sorta proprio per aiutare la nuova generazione a praticare più perfettamente ed intrinsecamente questi principii di vita. »
(James Richardson Spensley)

Curiosità

Dopo il risalto destato dalla notizia della nascità dei Boy Scouts italiani, il redattore del quotidiano "La Tribuna" scrisse per loro l'inno "Piccoli Cavalieri" che il maestro e compositore lucchese Giacomo Puccini si impegnò a musicare[1].

Importanza del REI

Nonostante l'esperimento di Francis Vane abbia avuto vita breve (circa 4 anni) e sia da molti ritenuto di relativa importanza, la nascita a Bagni di Lucca nel 1910 dei "Ragazzi Esploratori" è stata fondamentale e di sostanziale importanza nel dare inizio ed un forte impulso alla formazione delle successive associazioni scout italiane. Anche grazie al risalto dato dalla stampa locale e nazionale - in particolare dopo la visita al Re - gli esperimenti successivi tennero in considerazione l'iniziativa del Vane. Contemporaneamente numerosi pedagogisti italiani si avvicinarono con entusiasmo allo scautismo, dopo aver conosciuto le iniziative e le finalità educative dei Ragazzi Esploratori.

Ancora oggi il REI possiede un proprio sito internet, www.esploratori.org, curato dagli affiliati italiani all'Ordine degli Scout del Mondo.

Bibliografia

  • Mauro Furia (a cura di) Storia dei ragazzi esploratori italiani. 1910 – Bagni di Lucca. Nascita dello scautismo in Italia, allegato a Toscana Scout, Firenze, 2001 .
  • Mauro Furia (maggio/giugno 1991). Come nacquero i R.E.I. Ragazzi Esploratori Italiani. Esperienze e Progetti (85).
  • Mario Sica, Storia dello scautismo in Italia, 4a ed. Roma, Fiordaliso, 2006. ISBN 978-88-8054-774-7
  • Luigi Giani; Paolo Gori, Scout a Pontedera, Fornacette, CLD Libri, 2004.

Note

  1. Notizia tratta da: Mauro Furia (a cura di), Storia dei ragazzi esploratori italiani. 1910 – Bagni di Lucca. Nascita dello scautismo in Italia, Firenze, allegato a Toscana Scout, 2001.