Nodo di Ashley
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Nodo di Ashley | |
ABOK | ##1452 |
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Utilizzo | giunzione funi di qualsiasi diametro - in lasco |
Tenuta sotto carico | da lenza - non addensante
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Il nodo di Ashley viene descritto per la prima volta nel manuale The Ashley Book of knots (ABOK), ed allo stesso autore , Clifford W. Ashley, ne viene attribuita la paternità. In seguito ad una prova di tenuta allo strappo effettuata da Ashley su diversi nodi di giunzione è risultato il più solido tra quelli che offrono la possibilità di essere poi disfatti (volontariamente) senza difficoltà. Questa ultima caratteristica dipende dal modo in cui il nodo viene eseguito. Il modo più sicuro è leggermente più complicato, ma con un po' di pratica si impara a farlo velocemente ed evita il rischio di realizzarne per errore uno simile ma pericoloso (ABOK #1409) .
Si sovrappone il corrente della fune sinistra sul dormiente per ottenere una "b". | |
Si infila il corrente nell' anello formato sul dormiente per ottenere un Nodo semplice. | |
Si passa il corrente della fune destra sotto quello sinistro e, invertendo la direzione, si infila nell' anello ottenuto in precedenza e si sovrappone al dormiente fino ad ottenere una "q". | |
Il corrente, passando dietro il dormiente, viene collocato a contatto del capo libero dell' altra fune, con orientamento opposto. | |
Serrando assieme ciascun corrente ed il dormiente dell' altra fune, tirare nelle opposte direzioni per chiudere il nodo. |
BIBLIOGRAFIA
The Ashley book of knots