Nodo barcaiolo

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Nodo barcaiolo montato su di un moschettone

Il nodo barcaiolo è un nodo bloccante che viene utilizzato per fissare una qualsiasi corda a un ancoraggio. Esso deve probabilmente il proprio nome gergale al fatto che viene da sempre utilizzato, nei porti, per legare le cime delle barche agli ormeggi del molo. Di fatto, in ambito nautico il nodo barcaiolo viene chiamato nodo parlato e viene utilizzato anche per dar volta su una trappa o su una cima.

In ambito scout il nodo barcaiolo viene invece chiamato nodo paletto o parlato e viene utilizzato come inizio delle legature.

Nell'alpinismo viene utilizzato, congiuntamente a un apposito moschettone di sicurezza, per collegare l'alpinista a un ancoraggio (per esempio ad un chiodo) durante le manovre di autoassicurazione, di soccorso e, più raramente di assicurazione. Il barcaiolo è un nodo di facile esecuzione e può essere rimosso senza particolari difficoltà anche se la corda si è bagnata o è stata sottoposta a forte trazione. Questo nodo permette altresì di variare agevolmente la distanza tra l'alpinista e l'ancoraggio, senza tuttavia sciogliere il nodo stesso una volta che esso sia stato eseguito (la qual cosa permette all'alpinista di restare autoassicurato).

Esiste anche il mezzo barcaiolo che, a differenza del suo fratello maggiore, non è un nodo bloccante ma un nodo di sicura. Esso permette lo scorrimento dei due capi di corda, sia in un senso sia nell'altro, generando però un attrito che viene sfruttato come "freno" potenziale dall'alpinista che svolge le manovre di sicurezza nei confronti del compagno scalatore.