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{{ | {{Persona | ||
|nome = Luigi | |||
|cognome = Pirotta | |||
|persona = è stato un archivista, paleografo e Capo Scout del [[CNGEI]] | |||
|immagine = Luigi Pirotta.png | |||
|descrizione = | |||
|nascita = Roma, [[9 giugno]] [[1900]] | |||
|morte = Roma, [[29 marzo]] [[1971]] | |||
|stato = italia | |||
}} | |||
Fu | Fu sovraintendente degli Archivi Capitolini e alla Biblioteca Romana, Accademico di S. Luca e Vice Segretario dell'Accademia stessa. Socio onorario e membro corrispondente di Istituti, Accademie, Riviste, fra le quali l'Enciclopedia Britannica. | ||
Fu tra i Capi del CNGEI che, all'avvento del fascismo, rimasero in carica fino all'ultimo per diramare alle [[Sezione CNGEI|Sezioni]] l'ordine di scioglimento del [[31 marzo]] [[1927]]. All'epoca Commissario Centrale, Luigi Pirotta condivise questa responsabilità con il Segretario Generale [[Gino Massano]] e il Vice Capo Scout [[Carlo Ratti]]. | |||
"Volpe Azzurra", questo il suo [[totem (soprannome)|totem]], tentò di riunire i [[Vecchi Lupi]] e i [[senior]]es in una nuova [[associazione]], il [[Lupercale]], prototipo delle molteplici forme che assunsero i vari gruppi di [[esploratori]] per poter continuare clandestinamente la loro attività scout durante il periodo della [[Giungla silente]]. | |||
Nel [[1929]] le Autorità di Pubblica Sicurezza, venute in sospetto, avevano dato il via ad un'inchiesta in tutta Italia. Furono schedati i nomi di tutti gli iscritti all'istituzione e su di loro furono raccolte notizie ed informazioni e per di più gli aderenti furono convocati, interrogati e perquisiti. Tra il [[1931]] e il [[1932]] la Polizia impose, con la forza, lo scioglimento del Lupercale. Luigi Pirotta, promotore del Lupercale e futuro Capo Scout del CNGEI, nel [[1933]] fu diffidato dalla Polizia ed espulso dall'Amministrazione del Governatorato di Roma, di cui dal [[1928]] era vice Segretario, per reato contro il capo del governo. Dopo nove mesi di disoccupazione a seguito di una nuova inchiesta disposta dal Ministero dell'Interno, fu riammesso in servizio, ma perse ogni anzianità ed emolumento. | |||
Rianimatore dell'Istituzione dopo la ripresa, attuò varie iniziative | Il [[22 agosto]] [[1944]] finalmente gli scouts si ritrovarono e fu costituito un "Comitato centrale provvisorio" che gli riaffidò l'incarico di Commissario Nazionale. Il [[4 novembre]] [[1945]] l'assemblea dei delegati GEI al IV Congresso del Corpo sanzionava Luigi Pirotta Capo Scout nazionale. | ||
Rianimatore dell'Istituzione dopo la ripresa, attuò varie iniziative: nominò una commissione per la preparazione di un nuovo regolamento, che approvò e fece diffondere nel [[1949]], rappresentò l'Istituzione in tutte le Conferenze Internazionali Scouts e guidò il Corpo ai [[Jamboree mondiale dello scautismo|Jamboree]] di [[6° Jamboree mondiale dello_scautismo|Moisson]] e [[7° Jamboree mondiale dello scautismo|Bad Ischl]]. | |||
Egli scrisse lasciando l'incarico: | Egli scrisse lasciando l'incarico: | ||
{{quote|Dopo centodue mesi di caccia scendo dalla Rupe del Consiglio... ho ubbidito al comandamento di [[Roberto Villetti|Papà Akela]], ho preso la guida dell'Istituzione nel baratro del 1944 e l'ho guidata fino alla celebrazione del suo quarantesimo anno di vita.}} | {{quote|Dopo centodue mesi di caccia scendo dalla Rupe del Consiglio... ho ubbidito al comandamento di [[Roberto Villetti|Papà Akela]], ho preso la guida dell'Istituzione nel baratro del 1944 e l'ho guidata fino alla celebrazione del suo quarantesimo anno di vita.}} | ||