Legatura piana

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La legatura piana viene normalmente utilizzata per unire due pali che si incrociano con un angolo di 0°, cioè che hanno gli assi paralleli.


La sua realizzazione è molto semplice:


Round lashing step 1.png

Si realizza un doppino a poca distanza da un capo libero. Dopo aver ritorto il doppino con un paio di giri su se stesso, lo si adagia nel solco che si forma nella giunzione tra i due pali.

Round lashing step 2.png

La fune viene poi avvolta in spire parallele e ben tese, avanzando verso l'occhio del doppino, fino a raggiungere una lunghezza dell'avvolgimento quasi uguale al diametro di un palo. Con un numero scarso di spire la giuzione è debole, mentre con un numero troppo elevato la strozzatura finale non ha effetto. Si fa passare quindi l'altro capo libero attraverso l'occhio del doppino.

Round lashing.png

Tenendo sempre tesi i capi liberi, si tira con più forza il capo opposto rispetto all'occhio del doppino, fino a che tutto il doppino non scompare sotto le spire. Si chiude infine con un nodo piano, tenendo sempre la fune tesa al massimo. In questo modo si ottiene una strozzatura che produce un discreto aumento di serraggio.

Double round lashing.png

Poichè con il sistema fino a quì descritto è difficile ottenere un serraggio sufficiente ad evitare lo scorrimento dei due pali sulla linea di giunzione, una soluzione vantaggiosa può essere quella di raddoppiare la legatura.

Wedged round lashing.png

La soluzione più efficace consiste nell'incastrare tra le spire ed i pali,dal lato opposto della strozzatura ed a legatura completata, una zeppa ricavata da un ramo di forma leggermente tronco-conica. Si ottiene in questo modo un notevole aumento della resistenza allo scorrimento ed un discreto aumento della rigidità della giunzione. Naturalmente la rigidità ottenuta è efficace, da sola, per carichi leggeri, mentre la per carichi medi o pesanti si deve applicare la regola dei due punti.

Sharp angle round lashing.png

Un'altro uso della legatura piana è quello di unire le estremità di due o più pali che si incrociano con angoli compresi tra 0° e 45°. Oltre al vantaggio della semplicità, questo tipo di giunzione offre in questo caso una resistenza allo scorrimento che non è possibile raggiungere con la strozzatura. Nell'utilizzo per la costruzione di piramidi, non presenta il difetto tipico degli altri tipi di legature, cioè la eccessiva libertà di movimento del vertice della piramide, che normalmente è causa dell'allentamento di altre legature presenti nella struttura.

Se si decide di utilizzarla, è necessario seguire le seguenti regole:

Deve essere realizzata prima di tutte le altre legature che riguardano i pali da unire.


Si dispongono prima i pali a fascio e poi si divaricano, formando un'angolo leggermente più stretto di quello che avranno ad opera finita.


Nel caso in cui i pali siano più di due si sovrappongono senza incrociarsi o accavallarsi, diversamente da quanto previsto nelle altre legature per treppiedi, ed in modo che si tocchino tutti l'uno con l'altro nella zona da legare.


Con fune tanto più robusta quanto maggiore è la lunghezza dei pali, questi si uniscono tutti insieme con la legatura piana, per una lunghezza di circa due volte il diametro delle spire, senza stringere le spire ne strozzare. La tensione della fune deve permettere l' apertura dei pali, afferrandoli a circa metà della loro lunghezza, fino alla posizione finale. Non cercare di divaricare i pali afferrandoli per le estremità opposte alla legatura poichè in questo modo la fune verrà sicuramente danneggiata in modo irreversibile. La spira che, nel caso di giunzione dei pali paralleli ha funzione di strozzatura, quì serve solo a tenere in posizione il fissaggio dei capi della fune, meglio se con qualche giro di torsione in più sul doppino. La chiusura più sicura si ottiene impiegando un nodo assolutamente solido ma facile da sciogliere, come il nodo di Rosendahl


Si fissano le estremità opposte ad una ad una, nella loro posizione prevista. L'ultima estremità si apre fino a sentire un leggero scricchiolio prima di fissarla. È fondamentale che l'apertura dell'angolo tra i pali non sia troppo scarsa da consentire che questi scivolino l'uno sull'altro, nè eccessiva da causare lo snervamento della fune.


Si deve sempre presente che la forza che la fune subisce è molto elevata, approssimativamente uguale alla forza con cui divarichiamo i pali moltiplicata per quante volte la lunghezza della legatura sta nella lunghezza del palo.


Plain Lashing On Four Spars.png