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Lecco 3 AGESCI: differenze tra le versioni

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=== La fase delle relazioni e dello sviluppo (anni '50-'70) ===
=== La fase delle relazioni e dello sviluppo (anni '50-'70) ===


'''A metà degli anni '50''', l'[[AGI]] di Lecco-componente femminile dello scautismo italiano-ha già vissuto in modo naturale e positivo il primo passaggio generazionale. Le guide e le scolte che hanno avuto come capo le "ragazze del '46" hanno raccolto il testimone e stanno facendo crescere le unità in modo sereno e continuo, mentre l'[[ASCI]] - componente maschile dello scautismo italiano - entra in crisi per il rapido e inesorabile processo di "uscita" dal movimento da parte di chi lo aveva fondato, nonostante un faticoso, e purtroppo inutile, tentativo di fermare l'emorragia e di evitare la chiusura delle unità. Il "combinato educativo" tra le Cheftaines, che nel frattempo continuano ad offrire ai bambini lecchesi un'esperienza di lupettismo di assoluto valore, e la scelta di [[Luigi Buizza]] di rispondere "alla vocazione dello Scautismo" apre una nuova e importante fase di consolidamento e di crescita del movimento. Luigi, incarnando nel profondo lo spirito e le convinzioni delle guide delle prime promesse, interpreta la sua esperienza di scout come la "sua" esperienza di vita, la sua vocazione assoluta, globale, totalizzante... Da solo, ma con l'assistenza e la fiducia preziosa garantita da preti di grande spessore umano ed educativo, nel reparto fa crescere gli adolescenti che salgono dal branco dei lupetti nel quale le Cheftaines hanno fatto conoscere loro lo spirito di [[Mowgli]] in maniera speciale e talmente coinvolgente da interrompere il flusso delle uscite e aumentare invece le salite al reparto di almeno un paio di generazioni: così il cerchio si chiude e questa seconda fase inizia la sua storia.  
'''A metà degli anni '50''', l'[[AGI]] di Lecco - componente femminile dello scautismo italiano - ha già vissuto in modo naturale e positivo il primo passaggio generazionale. Le guide e le scolte che hanno avuto come capo le "ragazze del '46" hanno raccolto il testimone e stanno facendo crescere le unità in modo sereno e continuo, mentre l'[[ASCI]] - componente maschile dello scautismo italiano - entra in crisi per il rapido e inesorabile processo di "uscita" dal movimento da parte di chi lo aveva fondato, nonostante un faticoso, e purtroppo inutile, tentativo di fermare l'emorragia e di evitare la chiusura delle unità. Il "combinato educativo" tra le Cheftaines, che nel frattempo continuano ad offrire ai bambini lecchesi un'esperienza di lupettismo di assoluto valore, e la scelta di [[Luigi Buizza]] di rispondere "alla vocazione dello Scautismo" apre una nuova e importante fase di consolidamento e di crescita del movimento. Luigi, incarnando nel profondo lo spirito e le convinzioni delle guide delle prime promesse, interpreta la sua esperienza di scout come la "sua" esperienza di vita, la sua vocazione assoluta, globale, totalizzante... Da solo, ma con l'assistenza e la fiducia preziosa garantita da preti di grande spessore umano ed educativo, nel reparto fa crescere gli adolescenti che salgono dal branco dei lupetti nel quale le Cheftaines hanno fatto conoscere loro lo spirito di [[Mowgli]] in maniera speciale e talmente coinvolgente da interrompere il flusso delle uscite e aumentare invece le salite al reparto di almeno un paio di generazioni: così il cerchio si chiude e questa seconda fase inizia la sua storia.  


'''A metà degli anni '50''', lo Scautismo maschile va un po' in crisi per mancanza dei Capi; si rivolge così, come la parte femminile ai suoi inizi, a Milano, ai gruppi più solidi, per un aiuto, che arriva dal Milano 1° di [[Baden]], nella persona di Vittorio Fasciotti. Con don Giulio Maino egli mantiene vivo un piccolo gruppo di esploratori che '''nell'estate del 1956''', guidati da [[Luigi Buizza]] e don Alfonso Ferraresi, nel frattempo stabilmente insediato al [https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_della_Vittoria_(Lecco) Santuario della Vittoria], sede del Reparto, partono per un campo mobile di Reparto ''sui generis'', con auto e lambrette, che li porterà in giro per il nord d'Italia. Ne fanno parte Alberto Erba, Ninotta Locatelli, Nanni Bertarelli, Gianfranco Sacchi, Fausto Frizzi, Tano Grossi e Flavio Annoni.
'''A metà degli anni '50''', lo Scautismo maschile va un po' in crisi per mancanza dei Capi; si rivolge così, come la parte femminile ai suoi inizi, a Milano, ai gruppi più solidi, per un aiuto, che arriva dal Milano 1° di [[Baden]], nella persona di Vittorio Fasciotti. Con don Giulio Maino egli mantiene vivo un piccolo gruppo di esploratori che '''nell'estate del 1956''', guidati da [[Luigi Buizza]] e don Alfonso Ferraresi, nel frattempo stabilmente insediato al [https://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Nostra_Signora_della_Vittoria_(Lecco) Santuario della Vittoria], sede del Reparto, partono per un campo mobile di Reparto ''sui generis'', con auto e lambrette, che li porterà in giro per il nord d'Italia. Ne fanno parte Alberto Erba, Ninotta Locatelli, Nanni Bertarelli, Gianfranco Sacchi, Fausto Frizzi, Tano Grossi e Flavio Annoni.
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