Fuoco

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bussola Nota disambigua - Se stai cercando il FUOCO, vale a dire l'unità della Branca Scolte della FSE, o l'Unità della Branca R/S dell'AGESCI composta da ragazze, cioè da Scolte, vedi la voce Clan/Fuoco


Il fuoco è essenziale per la vita all'aperto. Comunque ci vuole una buona tecnica per saperlo accendere.

L'esca

Per accendere un fuoco c'è bisogno di un'esca: un qualcosa che prenda fuoco molto facilmente. Esistono vari tipi di esca ognuno con caratteristiche (quali calore e durata) diverse:

Cotone carbonizzato

necessario:

  • Contenitore di metallo munito di coperchio ( vanno bene le scatole dei biscotti, delle creme, barattoli del caffè ecc )La dimensione del barattolo è personale, dipende quanto prodotto volete fare in una sola volta.
  • Una fonte di calore (dipende cosa avete a portata di mano ).
  • Cotone
  • Forbici
  • Guanti (per non scottarsi quando dovrete toccare il contenitore di metallo )
  • Contenitore ( per la conservazione del cotone ottenuto. Una busta di plastica con chiusura a pressione o una scatolina di plastica con tappo ermetico vanno benissimo )

procedura:

Tagliate il tessuto scelto in strisce di circa 7 cm di diametro e piegatele a metà un paio di volte su se stesse. Poi con pochi tagli ottenete diversi rettangolini di tessuto. Di solito la dimensione è di 7x5cm (circa) ma potete farli anche più grandi.
Prendere il contenitore di metallo con il coperchio .
Praticare un piccolo foro al centro del tappo.
Inserite i rettangoli di tessuto nella scatola e chiudetela con il tappo.
Posizionare la scatola sulla fonte di calore.
Dopo poco inizierà ad uscire una notevole quantità di fumo dal foro nel tappo, il che indica che avete fatto tutto bene.
Quando la quantità di fumo che fuoriesce sarà diminuita notevolmente, attendere ancora 10 minuti, poi togliere la scatola dal fuoco.
Aprite la scatola e controllate di aver ottenuto dei quadratini di cotone carbonizzato, di un colore nero uniforme.

Il cotone carbonizzato è efficace, leggera, di facile produzione, bastano poche scintille per innescare la combustione del cotone carbonizzato.


Olio

Occorrente:

  • Olio di vaselina (quello che si compra in farmacia perché non è tossico).
  • Un buon contenitore in plastica e preferibilmente stagno (un barattolino delle urine oppure barattolino vix vapor pulito molto bene).
  • Cotone medicale ( cotone per le piccole medicazioni o per la pulizia della pelle, si compra in farmacia o al supermercato )

Procedimento: Prendete il cotone e rompetelo in batuffoli di circa 8cm ( queste dimensioni vi permetteranno di avere un esca da adattare in base alla situazione).
Inserite nel barattolo i batuffoli e create un primo strato.
Versate l'olio di vaselina in quantità corretta questa varierà in base agli strati di batuffoli di cotone che inserirete all'interno del barattolo: nel primo strato si verserà una quantità minore del secondo strato ( a sufficienza per inumidire il cotone che non si deve riempire ) la dose aumenterà aumentando gli strati, questo serve per dosare equilibratamente l'olio in tutti gli strati che andremo a fare nel barattolino, così da evitare che i livelli nel fondo del barattolo assorbano una quantità superiore di olio di vaselina e si riempano.
Creare un altro strato e ripetere il procedimento con lo stesso principio di dosaggio:Versare una quantità maggiore rispetto al primo strato, minore però dello strato successivo.
Ripetete queste operazioni fino a riempire il barattolo di cotone.
Arrivati all'ultimo strato versate una quantità maggiore ma non troppo, in maniera da equilibrare il dosaggio dell'olio di vaselina in tutti gli strati, e ottenere dei batuffoli non saturi ma luccicanti e umidi, che non gocciolino, ma che lascino sulle dita uno strato di olio.
L'esca di contone si incedierà con estrema facilità, l'olio di vaselina ha la funzione di rallentare la combustione aumentando la durata della fiamma.

Combustibile naturale

Procurarsi un pacco di diavolina naturale la quale prenderà velocemente fuoco.

Il posto

Per approfondire, vedi la voce Punto fuoco.

Innanzitutto il dove. Il fuoco si fa per terra in un luogo pianeggiante, lontano da oggetti infiammabili ed evitando che sia troppo vicino alle radici o alla base delle piante o alle tende. Trovata la zona si crea un cerchio di diametro massimo di 2 metri, dentro il quale non devono esserci erba secca, legnetti, pigne et similia.

La legna

Ci si procura molti legni asciutti, paglia o erba secca, carta e altri oggetti capaci di accendere il fuoco. nella fase di scelta della legna è da evitare quella di edera e di quercia per le loro proprietà venefice:

  • I legni duri ( robinia, quercia, frassino, olmo, faggio, ecc. ) hanno un grande potere calorifico e combustione lenta. Buoni per la cucina e per il riscaldamento.
  • I legni teneri ( pioppo, tiglio, acero, platano, ecc. ) hanno un potere calorifico medio e combustione rapida. Buoni per il fuoco da campo e per la legna di accensione.
  • I legni resinosi ( pino, abete, larice, ecc.) hanno un potere calorifico medio e combustione molto rapida. Buoni per il fuoco da campo e per la legna di accensione.

La legnaia è una piramide di legni suddivisi secondo il tipo (legna per l' accensione, legna di "transizione", legna per il mantenimento). Va mantenuta al riparo in caso di pioggia. Sarebbe ottimo portarsi un barattolino simile a quello per i rullini delle macchine fotografiche dove inserire, oltre a dei fiammiferi un pezzo di carta vetrata, da utilizzarla per togliere la parte di legno bagnato.

Accensione

Per accendere un fuoco c'è bisogno di un'esca: un elemento che prenda fuoco molto facilmente. Si consiglia perciò di utilizzare paglia, carta, olio di oliva (magari utilizzare quello del tonno in scatola) o cera. Accanto ai fiammiferi e, più recentemente, all'accendino, vi sono diversi modi per accendere un fuoco:

  • con la lente
  • con l'archetto
  • con la pietra focaia
  • con lo spago

Con la lente

Con una lente si concentrano i raggi del sole sull'esca finchè non inizia a far fumo. Alchè, ci si soffia sopra con delicatezza per farla ardere completamente. Infine ci si aggiunge piccoli rami secchi.

Con l'archetto

L'archetto si costruisce con un legno ricurvo sul quale verrà attaccato una striscia di cuoio o un cordino. Si prende un legno di 30 cm e di diametro di 2/3 cm il quale verrà messo con attorno un giro di corda. Si mette l’esca nella legna da ardere e si fa ruotare il bastone con l’archetto, senza fermarti neppure per un istante e senza premere sul bastone. Quando incomincia ad uscire del fumo, si aumenta la velocità fino a quando non esce il fuoco.

Con la pietra focaia

Si tiene in una mano la pietra focaia molto vicino all’esca. Si dà alla pietra un colpetto obliquo con un pezzetto d'acciaio, oppure con il dorso della lama di un coltello in acciaio. Si produrranno delle scintille che cadranno sopra all’esca e inizieranno a farla accendere. Si soffia moderatamente sull’esca, fino a far sorgere la fiamma. Alimenta con altra esca ben secca prima di aggiungere legna piccola e secca.

Con lo spago

Basta strofinare molto velocemente il ramo con una corda, mettendolo sopraelevato per non aver fastidio e tenendo sotto l'esca.

Tipi di fuoco

Vi son vari tipi di fuochi, ognuno con caratteristiche proprie:

A piramide

Erroneamente chiamato "a capanna", il fuoco a piramide viene fatto mettendo i legni creando un "cono" al cui interno viene riposta l'esca. Esso si accende con ogni tempo, fornisce calore e luce, però disperde calore e consuma legna. Riscalda in maniera irregolare. Bisogna alimentarlo costantemente. Adatto per il fuoco da campo.

A castello

I tronchi vengono messi a due a due paralleli, creando una sorta di castello, al cui interno viene inserita l'esca. Come il fuoco a piramide disperde calore e consuma legna. Riscalda in maniera irregolare. Bisogna alimentarlo costantemente. Adatto per il fuoco da campo.

A trincea

Si scava una fossa larga 20 cm, lunga e profonda quanto basta. Si possono appoggiare pentole grosse e consente anche di metterne di più, una accanto all'altra. Bisogna però stare molto attenti alla compattezza del terreno. Se poco compatto, potrebbe non reggere la pentola. La sua efficacia si basa sul vento: bisogna quindi orientarlo a secondo di dove tira il vento. Se il vento cambia spesso, allora si può creare una seconda trincea parallela a quella già fatta (fuoco a croce).

Polinesiano

Questo tipo di fuoco è tipico dei popoli della Polinesia. Si fa un buco nel terreno di circa 20 cm e lo si riveste con pietre piatte. Il fuoco polinesiano riscalda bene, mantiene il calore, non risente assolutamente del vento ma è poco pratico da alimentare.

Del boscaiolo

Questo fuoco è dato dall'unione tra il fuoco a piramide e a castello. Brucia bene e con ogni tempo. È ottimo per il fuoco da campo e per riscaldare. Ha bisogno di molta legna e deve essere alimentato costantemente.

A riflettore

Il fuoco è uguale a quello a piramide solo che il calore e la luce vengono riflessi da dei tronchi di legna verde, sostenuti da delle pietre. È adatto per la cucina individuale e per scaldarsi.

Del pastore

E' un fuoco sopraelevato da delle pietre, le quali distibuiscono il calore poichè il fuoco scalda le pietre, che scaldano la pentola, tenuta su con degli alari. È facile da costruire e cuoce rapidamente perchè tiene abbastanza il calore. Bisogna fare attenzione al tipo di pietra utilizzata perchè alcune pietre, con il calore, possono spaccarsi e lanciare schegge.

Alla trappeur

Scava una trincea larga 30 cm e lunga 50, orientata in modo che il vento vi soffi dentro, dato che risente molto dei cambiamenti del vento. Si mette un bastone, meglio se verde, perpendicolare alla fossa, sul quale si appoggiano dei bastoni che bruciano sulla parte opposta. È adatto per la cucina individuale.

Del pioniere

Si fa un piccolo fuoco e si mettono due tronchetti laterali verdi, sui quali si mette la pentola. È orientabile secondo il vento.

Come spegnerlo

Le braci son pericolose se tenute accese: con una folata di vento potrebbero riaccendersi. Quindi è consigliabile spegnerlo con terra o con acqua. Spento il fuoco, se da non più utilizzare più và ripulita la zona. In caso che il fuoco crea un incendio, se non si riesce a spegnerlo da soli, chiamate i vigili del fuoco tramite il 115.