Comunità Scout di Soviore

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Associazione scout
Comunità Scout di Soviore
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Caratteristiche
Ambito Italia
Affiliazioni indipendente


Religione cattolica
Fondazione
Fondatori don Sandro Crippa, Pietro Paolo Severi e altri capi di ASCI ed AGI
Data fondazione 4 settembre 1971
Contatti
Assistente Spirituale don Guido Gallese




Sito web



La Comunità Scout di Soviore è una libera aggregazione di giovani ed adulti che si riconoscono negli ideali dello scoutismo, fondata presso il santuario di Nostra Signora di Soviore il 7 novembre 1971 da alcuni capi di ASCI ed AGI.

Descrizione

Essa è una comunità indipendente da ogni associazione Scout esistente ed è aperta a Capi, Rover e Scolte di lingua Italiana di diverse associazioni nonché a giovani ed adulti esterni allo scoutismo che ne accettino lo stile di vita e di dialogo. I membri della Comunità non smettono in alcun modo di essere soci e membri della propria Associazione di provenienza, ma scelgono di vivere all'interno della Comunità le proprie differenze associative quali possibilità di confronto e crescita.

Obiettivi e strumenti

Obiettivo iniziale della Comunità fu quello di proporre un cammino integrativo a quello proposto normalmente dalle Associazione Scout (all'epoca ASCI ed AGI) e creare una occasione per la promozione di una coeducazione, intesa come dialogo tra persone, come modo di crescere insieme, come confronto, circolazione e scambio di idee e di opinioni, dentro e fuori l'Associazione[1].

In linea con questi ideali la Comunità oggi si propone come mezzo utile all'incontro di ragazzi di diversa provenienza associativa e territoriale, promuovendo un proficuo confronto su tematiche di carattere scoutistico ed umano. Scopo della comunità è altresì quello di mantenere vivo uno scoutismo fedele agli insegnamenti di Robert Baden-Powell e alla tradizione del più antico Scoutismo Cattolico Italiano, sicuro che questo spirito non sia "superato" e che questo tornare "ad fontes"[2] sia utile a tutti i Rover, Scolte, ma sopratutto capi, per vivere e promuovere uno scoutismo più maturo e fedele a se stesso.

La Comunità sente come propria le fede Cristiana e promuove, tramite l'approfondimento della conoscenza religiosa ed attività di forte impatto spirituale, di stimolare i membri ad una fede sempre più intima e matura

Organizzazione

La Comunità Scout di Soviore non ha alcuna forma istituzionale, non ha né uno statuto né un registro di associati, essa, legalmente, non esiste. Gli unici documenti ufficiali della Comunità esistenti sono "L'atto costitutivo" e i volantini delle attività proposte dalla Comunità. Non è possibile quantificare i membri della comunità in quanto questa si basa sulla libera adesione dei propri membri, non esiste una formula di iscrizione e l'adesione è regolata dalla "partecipazione".

« Si entra nella Comunità col partecipare alla sua vita e si esce estraniandosene »
(Atto costitutivo della Comunità art.7)

La struttura comunitaria si riscontra anche nella assenza di una gerarchia consolidata. Per le attività che richiedono un coordinamento (come le Route) vengono di volta in volta scelti capi che si assumono il ruolo di preparazione o conduzione. Fin dalla fondazione l'unico incarico stabile della Comunità è quello di Assistente Spirituale attualmente ricoperto da don Guido Gallese.

Regolamento

La Comunità non ha alcun regolamento al di fuori della Legge Scout.

Le Route di Soviore

In linea con i propri propositi di promuovere un confronto tra Scout di diverse associazioni e provenienze territoriali, e ritenendo che tale confronto sia incentivato e reso più fruttuoso dalla condivisione della Strada, luogo di scoutismo "vissuto" e non solo "discusso", la Comunità organizza due volte l'anno delle Route di Spiritualità. Tali route, in rigoroso stile scout, con percorsi impegnativi, attività spirituali intense e liturgie molto curate sono incentrate sul metodo Rover e indirizzate a novizi, Rover, Scolte e capi scout, ma aperte anche a giovani ed adulti esterni al movimento che accettino di vivere il metodo e lo stile scout senza riserve. A tali Route, oltre che scout di ogni associazione, si possono quindi incontrare: ex scout, giovani seminaristi, genitori[3] di scout incuriositi dalle attività vissute dai propri figli o persone affascinate da questo stile di vita o convinti dai propri fidanzati e compagni.

In tali incontri i partecipanti vengono riuniti in "unità di formazione" composte da 8-12 partecipanti di diversa provenienza territoriale ed associativa. Le "unità" così costituite vivono insieme il Campo Mobile sperimentando una fratellanza che va oltre le associazioni e abbraccia chiunque si senta Scout.

Route di Pasqua

La Route di Pasqua è l'attività originaria della Comunità Scout di Soviore. La prima avvenne nel 1977 con un centinaio di partecipanti, e negli anni arrivò a contarne fino a 350. Tradizionalmente la Route di Pasqua si è sempre svolta in Liguria nel magnifico contesto delle 5 terre attorno al Santuario "Nostra Signora di Soviore", dove la comunità è nata. Tra il 2005 e il 2007 motivi logistici ed organizzativi hanno portato la Route a Bargagli nel genovese pur mantenendo la stessa formula e sostanzialmente lo stesso programma, nel 2008 però le mutate condizioni organizzative hanno spinto la Comunità a riportare la Route a Soviore.

Route di Natale

Le Route ebbero inizio nel 1980 sulla scia del successo delle Route di Pasqua. A differenza delle Route di Pasqua, svolte sempre a Soviore, le Route di Natale si caratterizzano perché si cambiano cornice ogni anno, scegliendo di volta in volta una tematica diversa. Tradizionalmente ad ogni tematica viene legata la figura di un Santo, di cui vengono ripercorsi i passi e recuperati gli insegnamenti. Spesso proprio in base alla tematica (e al Santo collegato) viene scelta la meta della Route. Le Route sono continuate ininterrottamente fino al 1992, quando le condizioni di salute dell'Assistente don Sandro Crippa lo hanno spinto a sospenderle, con unica eccezione del 1996. Le Route sono riprese nel 2000, anno giubilare, sotto la direzione spirituale di don Guido Gallese.

Storia

Lo scoutismo intorno a Soviore e la fondazione della Comunità

Negli anni '60 le 5 terre sono state una delle più frequentate mete di Campi mobili di Rover (e in parte minore Scolte) di ASCI ed AGI, molti di questi gruppi avevano scelto il santuario di Soviore come perno dove accostarsi alle liturgie, grazie alla presenza, in questo santuario, di don Sandro Crippa: sacerdote amante e forte estimatore dello scoutismo. Così andò aumentando il via vai di scout intorno al santuario che chiedevano ospitalità per uscite di un fine settimana e, in misura maggiore, per "alcuni giorni di spiritualità" in occasione della Settimana Santa. Tra il 23 e 24 marzo 1967 avvenne la prima Prima Route Regionale Ligure dell'ASCI, oltre 200 Rover si riunirono così a Soviore per celebrare i riti del Giovedì e Venerdì Santo.

Dall'inizio degli anni '70 i riti della Settimana Santa cominciarono ad essere celebrati in tutta la loro completezza proprio per i Rover e le Scolte che ormai frequentano abitualmente il santuario in queste festività. Il santuario diviene così sempre più un luogo denso di scoutismo, qualcuno dice che è impossibile andare a Soviore senza vedere qualcuno in uniforme. Tra il 4 ed il 7 novembre 1971 prende forma la comunità: un gruppo di partecipanti ad un Campo Scuola Lupetti, diretto da Pietro Paolo Severi, si ritrovò a Soviore in visita del loro Assistente Spirituale di campo don Sandro Crippa, per continuare a discutere alcune tematiche affrontate a Bracciano durante il Campo Scuola. A Termine di questo incontro questo gruppo di capi, a cui se ne erano aggiunti altri, stilò e firmo un documento chiamato Atto costitutivo della Comunità di Soviore tra Educatori Scout.

La nascita del Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell e la crescità della Comunità

Il 15 giugno e 13 luglio 1974 si costituisce, con le stesse finalità, il Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell. La Comunità si impegna per la sua costituzione e in esso si riconosce, e il patrocinio del centro diverrà subito molto importante per lo sviluppo della Comunità stessa. Nel 1977 il Centro Baden-Powell decide di organizzare una Pasqua di Soviore con una Route dello spirito dalla sera del mercoledì santo alla Veglia Pasquale. Essa viene aperta a tutti i Rover, le Scolte e i Novizi di qualsiasi associazione scout nonché ad ospiti e simpatizzanti. Tre anni dopo, nel 1980, visto il successo della Route di Pasqua e volendo offrire alle associazioni una proposta più radicale di strada sempre connotata a forte spiritualità, don Sandro lanciò le Route di Natale. In queste occasione, l'Assistente Spirituale delle Route, don Sandro Crippa, slegandosi dalla predominanza del tema liturgico che a Soviore era necessariamente pasquale, può aprire orizzonti di anno in anno nuovi, portando i rover e le scolte a essere compagni di strada di diverse figure di santi o ad approfondire taluni temi particolarmente arricchenti, come ad esempio la sessualità. Altra peculiarità della Route di Natale è l'incontro con varie realtà ecclesiali, in modo particolare comunità monastiche e vescovi.

Questa scelta deriva dal desiderio di don Sandro di far capire agli scout la Chiesa anche nelle sue dimensioni meno facilmente comprensibili oggi: quella contemplativa e quella gerarchica. Il culmine di tale proposito fu l'incontro con Papa Giovanni Paolo II alla Route del 1985. Conclusa la Route del 1992, le precarie condizioni di Salute di don Sandro lo spingono a sospendere di qui dinnanzi le Route, con l'eccezione del 1996 quando viene preparata una Route in preparazione del Giubileo. Nel marzo 1999 la Comunità viene scossa dalla notizia della morte del suo Assistente, le attività per quell'anno vengono sospese.

Il dopo don Sandro Crippa

Dopo lo smarrimento iniziale per la scomparsa di don Sandro, principale animatore delle Route, le attività ricominciano e già a Pasqua 2000, si riaprono le Route di Pasqua sotto la conduzione di Michele Grossi e l'assistenza spirituale di don Francesco Pieri (che in qualità di rover aveva già frequentato le Route animate da don Sandro. Nell'inverno dello stesso anno alcuni capi di diverse associazioni [4] normali frequentatori delle Route di Soviore, contattarono don Guido Gallese, sacerdote anch'egli attivo membro della Comunità di Soviore da Rover, per riprendere le Route di Natale. Nello stesso anno con una quarantina di partecipanti riprendono le Route di Natale con una Route svoltasi a Roma in occasione del Giubileo.

Successivamente, durante la Route del 2002, don Guido confessa come egli fosse stato designato successore da don Sandro stesso che, anni prima, gli aveva ceduto quale testimone nella simbolica staffetta un fermacarte in peltro (raffigurante un giglio su croce di Gerusalemme, simbolo dello scoutismo cattolico) donatogli da un Rover delle Route[5]. Dal 2005, a causa di problemi della staff organizzativa delle Route di Pasqua, la conduzione di queste passa a don Guido Gallese, esigenze organizzative porteranno queste Route a svolgersi, tra il 2005 e il 2007 a Bargagli (Genova) dove il sacerdote è parroco.

La vicinanza di mons. Angelo Bagnasco

In occasione della Route di Natale 2000 mons. Angelo Bagnasco (allora vescovo di Pesaro) viene invitato a celebrare la messa conclusiva della Route di Natale. Il vescovo è sempre stato un grande estimatore delle attività della Comunità Scout di Soviore fin da quando prestava servizio quale Assistente Ecclesiale di gruppi scout a Genova: in quel periodo spronò molti dei suoi rover, tra cui lo stesso Guido Gallese (poi divenuto don Guido Gallese) a partecipare a queste Route. L'invito fu accettato e il 30 dicembre 2000 vi fu il primo incontro tra la Comunità e il vescovo, incontro che fu rinnovato negli anni e puntualmente accettato dimostrando grande vicinanza, manifestando approvazione e lasciando sempre parole di incoraggiamento per l'operato della Comunità Stessa. Il vescovo, che nel frattempo ricoprì diversi incarichi e nel 2007 fu creato cardinale, negli anni ha sempre raggiunto la Comunità nelle diverse parti d'Italia dove questa si incontrava fino ad ospitarla nel 2007 nella propria diocesi celebrando la messa conclusiva della Route nella cattedrale da lui presieduta.

Atto costitutivo

  1. Capi dell'ASCI e dell'AGI - siamo convinti che la formazione permanente di ognuno di noi non deve esaurirsi nei campi di 2° tempo dell'Associazione, ma deve trovare mezzi e modi di rinnovarsi e di approfondirsi ulteriormente, secondo l'ideale di un'educazione permanente cristiana.
  2. Ne abbiamo trovato il mezzo nel centro spirituale del Santuario di Soviore, che la Provvidenza ha posto sulla nostra strada - ed il modo nella continuità dello Scoutismo, armonizzato ed arricchito dalla nostra condizione di adulti, impegnati in un servizio educativo non professionale.
  3. Ci ripromettiamo che la Comunità sia una occasione per la promozione di una coeducazione, intesa come dialogo tra persone, come modo di crescere insieme, come confronto, circolazione e scambio di idee e di opinioni, dentro e fuori l'Associazione.
  4. La Comunità è aperta a tutti coloro (anche estranei all'Associazione) che ne vivono e condividono gli ideali o desiderano conoscerli.
  5. Ci ripromettiamo almeno un incontro annuale al Santuario di Soviore. - La vita della Comunità si realizza però anche attraverso altri incontri e contatti spontanei ed informali, convegni di studio, diffusione di scritti.
  6. Consideriamo principale impegno di ogni membro della Comunità: di collocarsi quale vivificatore del suo ambiente, ispiratore di desiderio di approfondire le motivazioni e gli strumenti del proprio impegno, suscitatore di positiva autocritica e ripensamento.
  7. Si entra nella Comunità col partecipare alla sua vita e si esce estraniandosene.

Note

  1. cfr dall'atto costitutivo
  2. ad fontes era il motto di don Andrea Ghetti, da sempre promotore ed amico della Comunità Scout di Soviore
  3. per tradizione della Comunità i genitori di scout possono partecipare alla Route solo su autorizzazione dai figli
  4. questi erano Antonio Posa, Marco Filisetti, Federico Foglia e Riccardo Gallese, capi in servizio in AGESCI, FSE ed AEEC
  5. autore di tale fermacarte e Riccardo Gallese, fratello dello stesso don Guido

Collegamenti esterni