Castorini

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Il saluto dei castorini

I castorini sono una branca dello scoutismo rivolta ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 5 e i 7 anni.

In Italia si contano 92 colonie con un totale di circa 1500 castorini, facenti capo all'Associazione Italiana Castorini (AIC)[1].

Legge, Patto e Motto

I Castorini, secondo tutta la tradizione scout, hanno una loro Legge, un loro Patto (l'equivalente della promessa per le altre branche) e un loro Motto.

Legge

  • Il Castorino è felice perchè operoso e amico di tutti

Patto

  • Prometto di essere amico di Gesù, di amare tutti e di fare bene ogni cosa

Motto

  • "Insieme"

Metodo

Il Castorismo è pensato per rispondere alle esigenze educative di una fascia di Età (5-7 anni) nella quale si manifesta una decisa evoluzione fisica, psicologica, cognitiva ed affettiva.
L’ambiente fantastico è quello del “Bosco” (da non confondere con l'ambiente fantastico Bosco delle coccinelle), tratto dal libro “Il Bosco delle Meraviglie” di Tony Wolf e quello più specifico di “Colonia”, tratto dal libro “Gli Amici del Bosco”, un adattamento di due libri: “Friends of the Forest” ed. Scout of Canada, e “Grogh: storia di un castoro” di A. Manzi ed. Bompiani.

Il Saluto

Il Saluto del Castorino è Buona Nuotata ed il gesto eseguito con la mano destra riproduce il movimento fatto dal Castoro con gli incisivi quando rosicchia. Esistono inoltre dei saluti eseguiti in particolari momenti delle attività (per esempio, il saluto di fine riunione) o in occasioni speciali. Il Grande Ciak è un saluto eseguito da tutta la Colonia (simile al Grande Urlo del Branco) e viene effettuato solo durante alcune cerimonie importanti (Patto, Cambio delle Code, ...) o attività molto rilevanti.

La Colonia

I Castorini sono riuniti in unità denominate Colonie. La Colonia può raggiungere un minimo di 10 e un massimo di 20-24 Castorini in rapporto ai capi (almeno uno ogni 5 bambini). Il Capo Colonia è il Grande Castoro bruno (un Castoro di peluche) coadiuvato dai Vecchi Castori (un Capo Colonia ed altri adulti maggiorenni) insieme costituiscono la Direzione di Colonia. Occasionalmente possono essere creati dei gruppi di bambini detti Capanne che hanno solo funzioni logistiche e non prevedono ruoli.

La progressione Personale

La progressione dei Castorini è basata sull'età del bambino (non ci sono delle prede da svolgere). Il pelo del Castoro si scurisce con il passare degli anni ed allo stesso modo i Castorini vedono la loro progressione nella Colonia come una crescita naturale compiuta da tutti i Castorini. La crescita dei Castorini è scandita dai cambi della coda, delle cerimonie in cui i Castori della stessa età ricevono una coda del colore corrispondente al livello di progressione raggiunto. Al colore della Coda è associato un verbo che rappresenta l'impegno per i bambini di quell'età.

* Coda Bianca : Imparare
* Coda Grigia : Costruire
* Coda Fulva : Esplorare
* Coda Marrone : Fare
* Coda Nera : Aiutare

In occasione del Passaggio di Coda il bambino riceve, dal Grande Castoro bruno, un messaggio che, partendo dalle sue caratteristiche positive, lo esorta a migliorare in alcuni aspetti. Non si tratta di un impegno o di una preda ma è solo il consiglio dato al bambino da qualcuno che gli vuole bene.

Critiche

Nonostante il castorismo sia stato sperimentato in AGESCI già dal 1980 per un periodo di tre anni, e i capi colonia si appoggiano ad una Comunità Capi AGESCI, questa branca non è mai stata riconosciuta dall'associazione.
Alcune critiche mosse al castorismo sono le seguenti:

  • Ha molti richiami al simbolismo del Branco adattati all'ambiente della "colonia", non ha quindi una propria identità originale, ma attinge al lupettismo modificandone e snaturandone ambiente fantastico, simboli, e cerimonie.
  • Il lupettismo nasce da un'esigenza specifica dei bambini stessi, che pressavano i Capi Scout per poter diventare esploratori. Il castorismo è probabilmente più espressione di una volontà di genitori e di Capi che vogliono che lo scautismo gestisca ogni età della vita o che non sanno come sistemare i bambini non ancora in età di Branco.
  • Non è necessariamente un bene che ogni fase della vita dell'individuo, in particolare del bambino, debba essere scandita dallo scautismo. Anzi, può essere preferibile che il bambino in età pre-Branco cresca con regole, ma senza patti o promesse, tappe o distintivi (che per di più nel castorismo non sono neppure frutto di progressione personale, ma soltanto basati sull'età). Questo anche poi per poter apprezzare meglio le scelte coscienti del lupettismo.
  • Mancano aspetti fondamentali dello scautismo come la spiritualità e l'autoeducazione.
  • Il passaggio da castorino a lupetto "per magia" rappresenta un pessimo approccio al Branco. Tra l'altro, il bambino sarà sempre "nato" castorino e diventato magicamente lupo, mentre per B.-P. anche lo Scout è un "lupo" (vedi il "Manuale dei Lupetti"), con un percorso unico che inizia appunto da lupetto.
  • In tutte le associazioni che hanno introdotto questa branca, dopo qualche anno si assiste ad una grave perdita di iscritti su tutte le branche, soprattutto quelle più anziane.
  • Lo scautismo nasce soprattutto per gli adolescenti, ma questi raramente apprezzano di far parte della stessa associazione di cui fanno parte anche dei bambini così piccoli; anzi, proprio il danno alla loro autostima potrebbe essere uno dei motivi delle perdite di iscritti delle associazioni con castorini.
  • Alcune associazioni (ad esempio quella messicana) hanno già deciso di chiudere la branca, nonostante fosse molto popolare.

Risposta alle critiche

Premessa: Il Castorismo è stato ufficialmente riconosciuto da AGESCI tanto che nel 2012 ha stipulato con AIC (Associazione Italiana Castorini) un ‘Protocollo di Intesa’ che ne attesta la validità come metodo Scout e ne puntualizza le strategie comuni. Il Consiglio generale AGESCI del 2023 ha ribadito la validità del metodo impegnando l’Associazione a stipulare un nuovo e più stretto protocollo di Intesa. Il Castorismo non è una branca dell’AGESCI ma questo non impedisce a 91 gruppi Scout AGESCI di tutta Italia di aver aperto Colonie di Castorini totalmente e felicemente integrate.
Risposta alle critiche mosse al Castorismo:

  • Il Castorismo ha un suo metodo originale e specifico che si discosta nettamente da quello del Branco. Il metodo è codificato in un Regolamento e nelle Direttive Metodologiche. Ogni anno si svolgono 6 - 8 Campi di Formazione Metodologica che lo illustrano a circa 180 - 200 adulti (molti dei quali con notevoli esperienze in Branca L/C); nessuno a nostra memoria ha mai lamentato, in sede di verifica, delle relazioni di ‘modifica o snaturamento’ del metodo L/C.
  • Il Castorismo ha un suo “Mondo Fantastico” con una connotazione specifica e perfino con una funzione diversa da quello del Branco. Non esiste infatti la “Morale per tipi” che è caratteristica fondamentale dell’Ambiente Fantastico del Branco/Cerchio. Il “Mondo Fantastico” serve per far immergere i bambini in un mondo a loro misura e creare un linguaggio comune. Il Capo Colonia è un pupazzo di peluche (Il grande castoro bruno) e gli altri appartenenti allo staff sono solo dei ‘Vecchi Castori’ che vengono chiamati con i loro nomi e non rappresentano ne incarnano alcun valore morale (se non quelli personali).
  • Il Castorismo ha sue specifiche cerimonie, codificate e descritte nelle Direttive Metodologiche, studiate su misura per quella fascia di età per assolvere alle stesse funzioni di tutte le altre branche: rendere evidenti e celebrare i momenti di crescita e l’appartenenza ad un gruppo strutturato.
  • Lo scoutismo nacque dall’individuazione, da parte di Baden Powel di uno “Spazio educativo” per dei ragazzi di 10 - 15 anni che non avevano punti di riferimento. In seguito, si valutò che anche in età minore ci potesse essere uno spazio e delle esigenze educative che il metodo Scout potesse affrontare. Il Castorismo nasce dall’osservazione da parte di sempre più gruppi Scout, della presenza di bambini con i quali è possibile effettuare delle azioni educative lungo una strada (in questo caso un fiume) che li porti a diventare ‘Donna e Uomo della Partenza’.
  • Non c’è nessuna evidenza psicologica e pedagogica che possa avvalorare l’idea che ‘ .. può essere preferibile che il bambino in età pre-Branco cresca con regole, ma senza patti o promesse, tappe. Questo anche poi per poter apprezzare meglio le scelte coscienti del Lupettismo…’ Si tratta di valutazioni personali, rispettabili certo, ma assolutamente personali.
  • Il Metodo dei Castorini prevede una grande attenzione alla Spiritualità dei bambini e individua strumenti specifici e specifiche attenzioni.
  • Esistono addirittura due modalità di progressione Personale, una basata sulla crescita comunitaria (Le code) ed una personale e specifica (il messaggio del Grande Castoro Bruno).
  • Grande attenzione è data al passaggio dal Castorino a Lupetto/Coccinella in quello che chiamiamo il “Passaggio Accompagnato” e che comincia mesi prima del passaggio vero e proprio con incontri che consentano ai bambini di familiarizzare con alcuni Lupetti/Coccinelle (che vengono chiamati KEEO) e che li accoglieranno al loro arrivo in Branco /Cerchio. L’ultimo e formale evento, il passaggio “magico”, è vissuto in maniera molto serena e gioiosa dai bambini con la stessa fantasia e immaginazione che permette loro di immedesimarsi nei panni di un Lupetto o di una Coccinella
  • Risponde a totale falsità la critica sulla diminuzione del numero degli iscritti nei gruppi con Colonie, o forse questa tendenza si è invertita negli ultimi anni. L’apertura di una Colonia al contrario rappresenta per molti Gruppi una opportunità per far conoscere e fidelizzare allo Scoutismo bambine e bambini prima che vengano fagocitati nel mondo delle proposte sportive o culturali che negli ultimi anni si è notevolmente aperto alla fascia di età 8 - 11 anni.
  • Completamente priva di riscontri e di attendibilità è l’affermazione che ’ Lo scautismo nasce soprattutto per gli adolescenti, ma questi raramente apprezzano di far parte della stessa associazione di cui fanno parte anche dei bambini così piccoli; anzi, proprio il danno alla loro autostima potrebbe essere uno dei motivi delle perdite di iscritti delle associazioni con castorini’ Nei nostri gruppi i bambini sono anzi oggetto di curiosità e di maggiori attenzioni soprattutto da parte degli adolescenti e giovani uomini e donne (Branche E/G e R/S). Non si comprende su quali basi si sono formulate certe affermazioni se non si conosce la realtà di un gruppo con i Castorini. Nei nostri gruppi i castorini sono amati e coccolati da tutti!!
  • Non mettiamo in dubbio che ci possa essere stata qualche associazione che abbia deciso di porre fine all’esperienza dei Castorini, ma forse si farebbe meglio a guardare ad un più ampio spettro di nazioni. In Europa, ad esempio, i Castorini sono presenti in Austria, Belgio (una delle associazioni), Inghilterra, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Spagna, Svizzera ed in altre nazioni sono comunque presenti esperienze, simili a questa, rivolte a bambini di quella fascia di età (Belgio, Croazia, Francia, Liechtenstein, Portogallo).

Per concludere il Castorismo rappresenta una valida opportunità per i gruppi che abbiano, nella loro realtà parrocchiale e sociale, dei bambini in fascia di età 5 - 7 anni, il Castorismo portato avanti secondo il metodo dell’Associazione Italiana Castorini garantisce loro una proposta genuinamente Scout che troverà una naturale continuazione nella proposta di scoutismo portata avanti dall’AGESCI.


Note

  1. [1]; esistono altre associazioni con una branca Castorini

Voci correlate

Collegamenti esterni