Castorini

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Il saluto dei castorini

I castorini sono una branca dello scoutismo rivolta ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 5 e i 7 anni.

I castorini sono una branca dello scautismo poco diffusa in Italia, dove si contano 23 colonie con un totale di circa 500 castorini, facenti capo all'Associazione Italiana Castorini (AIC)[1].

Legge, Patto e Motto

I Castorini, secondo tutta la tradizione scout, hanno una loro Legge, un loro Patto (l'equivalente della promessa per le altre branche) e un loro Motto.

Legge

  1. Il castoro è felice insieme agli altri
  2. Il castoro gioca, canta e lavora

Patto

  • Desidero: amare la famiglia e gli altri
  • Osservare la Legge della Colonia
  • Fare bene ogni cosa

Motto

"Insieme"

Metodo

Il Castorismo è pensato per introdurre il castorino al mondo leggermente più complesso del branco.
L’ambiente fantastico è quello del “Bosco” (da non confondere con l'ambiente fantastico Bosco delle coccinelle), tratto dal libro “Il Bosco delle Meraviglie” di Tony Wolf e quello più specifico di “Colonia”, tratto dal libro “Gli Amici del Bosco”, un adattamento di due libri: “Friends of the Forest” ed. Scout of Canada, e “Grogh: storia di un castoro” di A. Manzi ed. Bompiani.

Il Saluto

Il Saluto del Castorino è Buona Nuotata ed il gesto eseguito con la mano destra riproduce il movimento fatto dal Castoro con gli incisivi quando rosicchia. Esistono inoltre dei saluti eseguiti in particolari momenti delle attività (per esempio, il saluto di fine riunione) o in occasioni speciali. Il Grande Ciak è un saluto eseguito da tutta la Colonia (simile al Grande Urlo del Branco) e viene effettuato solo durante alcune cerimonie importanti (Patto, Cambio delle Code, ...) o attività molto rilevanti.

La Colonia

I Castorini sono riuniti in unità denominate Colonie, costituiti da due o più Capanne (le sestiglie per i lupetti). La Colonia può raggiungere un minimo di 10 e un massimo di 20-24 Castorini in rapporto ai capi (almeno uno per capanna). La Colonia è diretta da un Capo Colonia (Doc), coadiuvato da uno o più vice, insieme costituiscono la Direzione di Colonia, tutti assumono nomi di Bosco (Doc, Gym, Fiordaliso, Tic Tac, Malak, Orchidea, Albicocca, Pigna Secca, Gnomo Mago, ecc.). La Colonia prende il nome di un Bosco (es. Bosco Felice, Bosco Incantato, ecc.) e le Capanne vengono chiamate come frutti o piante del Bosco (mirtilli, lamponi, funghi, ecc.). L'urlo di Capanna va effettuato cominciando dal Capo Capanna, che fa un passo in avanti e grida il nome della sua Capanna. Il resto della Capanna risponde ripetendo il nome della Capanna. I Castori non salutano durante l'urlo come viene fatto nelle altre Branche.

Il Grande Fiume

Il Grande Fiume rappresenta il percorso del Castorino, come accade con la Rupe del Consiglio per i Lupetti. Il Grande Fiume è presente in ogni Diga (Sede), viene riprodotto su un cartellone o dipinto, e lungo le sue anse sono disposti i nomi dei Castorini, in base alla loro coda. La progressione dei Castorini è basata sull'età del bambino (non ci sono delle prede da svolgere). Il pelo del Castoro si scurisce con il passare degli anni ed allo stesso modo i Castorini vedono la loro progressione nella Colonia come una crescita naturale compiuta da tutti i Castorini. La crescita dei Castorini è scandita dai cambi della coda, delle cerimonie in cui i Castori della stessa età ricevono una coda del colore corrispondente al livello di progressione raggiunto.

Critiche

Nonostante il castorismo sia stato sperimentato in AGESCI già dal 1980 per un periodo di tre anni, e i capi colonia si appoggiano ad una Comunità Capi AGESCI, questa branca non è mai stata riconosciuta dall'associazione.
Alcune critiche mosse al castorismo sono le seguenti:

  • Ha molti richiami al simbolismo del Branco adattati all'ambiente della "colonia", non ha quindi una propria identità originale, ma attinge al lupettismo modificandone e snaturandone ambiente fantastico, simboli, e cerimonie.
  • Il lupettismo nasce da un'esigenza specifica dei bambini stessi, che pressavano i Capi Scout per poter diventare esploratori. Il castorismo è probabilmente più espressione di una volontà di genitori e di Capi che vogliono che lo scautismo gestisca ogni età della vita o che non sanno come sistemare i bambini non ancora in età di Branco.
  • Non è necessariamente un bene che ogni fase della vita dell'individuo, in particolare del bambino, debba essere scandita dallo scautismo. Anzi, può essere preferibile che il bambino in età pre-Branco cresca con regole, ma senza patti o promesse, tappe o distintivi (che per di più nel castorismo non sono neppure frutto di progressione personale, ma soltanto basati sull'età). Questo anche poi per poter apprezzare meglio le scelte coscienti del lupettismo.
  • Mancano aspetti fondamentali dello scautismo come la spiritualità e l'autoeducazione.
  • Il passaggio da castorino a lupetto "per magia" rappresenta un pessimo approccio al Branco. Tra l'altro, il bambino sarà sempre "nato" castorino e diventato magicamente lupo, mentre per B.-P. anche lo Scout è un "lupo" (vedi il "Manuale dei Lupetti"), con un percorso unico che inizia appunto da lupetto.
  • In tutte le associazioni che hanno introdotto questa branca, dopo qualche anno si assiste ad una grave perdita di iscritti su tutte le branche, soprattutto quelle più anziane.
  • Lo scautismo nasce soprattutto per gli adolescenti, ma questi raramente apprezzano di far parte della stessa associazione di cui fanno parte anche dei bambini così piccoli; anzi, proprio il danno alla loro autostima potrebbe essere uno dei motivi delle perdite di iscritti delle associazioni con castorini.
  • Alcune associazioni (ad esempio quella messicana) hanno già deciso di chiudere la branca, nonostante fosse molto popolare.


Note

  1. AIC - L'associazione Ultimi dati disponibili, non aggiornati; esistono altre associazioni con una branca Castorini

Voci correlate

Collegamenti esterni