Casa di Caccia Luna Rossa

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Paola e Diego, Esploratori d'Italia

Ricavata da una vecchia scuola di paese completamente ristrutturata, la casa di Caccia, di proprietà del Comune di Terragnolo, è in gestione alla Sezione di Rovereto del CNGEI dal 1980. La casa è intitolata a "Luna Rossa", l'indimenticata Esploratrice d'Italia Paola Rauss la cui tragica scomparsa scosse la Sezione nel 1983.

Località

La frazione di Geroli

45°52′51″ N 11°10′22″ E


L'edificio sorge ai margini della frazione di Geroli sulle pendici del monte Pasubio in Val di Terragnolo ad un altitudine di 750 m. a circa 18 km da Rovereto, in provincia di Trento, regione Trentino-Alto Adige.

La Casa

Vista dell'ingresso

L'edificio, che può ospitare fino a cinquanta persone, è disposto su due piani, al piano terra l'ampio corridoio d'ingresso con anticamera per le calzature pesanti, i bagni con doccia calda, ampio salone/refettorio, cucina attrezzata e cameretta per il personale di servizio o infermeria. Al piano superiore la grande mansarda è divisa in due camerate, una più grande da quaranta posti è provvista di bagni, l'altra più piccola da quindici letti è adatta ad accompagnatori o gruppi più modesti.

Sul retro un ampio spazio a prato che generalmente ospita l'alzabandiera.

Nei pressi è possibile affittare prati per il campeggio appoggiandosi alla casa per i servizi. Ottimo per pioneristica e Hike. Fuoco di bivacco esterno alla casa.

Attività

La struttura è adatta ad ospitare ogni tipo di attività scout e di gruppi organizzati. Posta sulle pendici del Monte Pasubio offre la possibilità di escursioni a piedi ed in mountain bike, anche di più giorni appoggiandosi ai numerosi bivacchi, malghe e rifugi presenti sul gruppo montuoso.

Sul fondo valle, inoltre, scorre il torrente Leno sulle cui rive è stato ricavata dal Comune di Terragnolo un area balneabile.

Itinerari

N.B. Gli itinerari sono solo esempi di percorsi possibili. Cambiamenti delle condizioni del terreno e della disponibilità di strutture in quota impongono di informarsi e prepararsi adeguatamente usando sempre buon senso e prudenza. Il Pasubio è una montagna percorsa da mille sentieri, recenti e antichi, alcuni abbandonati, indispensabili cartina al 25.000, bussola e una certa pratica di orientamento. Abbigliamento e attrezzatura adeguati all'escursione.

Geroli - Malga Bisorte - Passeggiata (lupi)

Da Geroli ci si incammina verso il "Masetto", maso S. Giuseppe, che ospita un oasi faunistica dove è possibile ammirare i cervi che vi soggiornano. La strada prosegue salendo verso malga Sarta (6km) e poi malga Bisorte (altri 2,5km) attraversando luoghi di grande interesse naturalistico e storico del Pasubio, linea del fronte durante la Grande Guerra (1914 - 1918). Malga Bisorte è aperta nei giorni festivi di luglio e agosto (tel 0464 396326). Interessante la possibilità in inverno di una escursione con le "ciaspole" (racchette da neve). Presente un bivacco.

Dente Austriaco, Dente Italiano, Settecroci (1 o 2 giorni)

Partenza Malga Bisorte (possibilità di ristoro e pernottamento in malga o nel bivacco) ottimo punto panoramico sulla Valle di Terragnolo, con estesa veduta del gruppo del Brenta-Adamello. Proseguendo si sale la Val Zuccaria (ex zona di seconda linea austriaca del fronte nella I guerra mondiale) fino ai piedi del Colsantino, poi si gira sulla sinistra fino alla selletta di Monte Buso (in quella zona si vedono i resti del famoso “capel de fer”, ex paravalanghe per l’ospedale e la farmacia dell’armata austriaca del Pasubio). Dalla selletta Monte Buso si scende la mulattiera lasciando sulla sinistra il “Laghetto Secco” si arriva all’imbocco della Val Gulva dove nasce il Leno di Terragnolo e quindi girando sulla destra Malga Buse. In quella zona si notano ancora molte rovine di opere militari, l’arrivo della teleferica da Terragnolo e l’ex cimitero militare di Malga Buse. Da Malga Buse (possibilità di ricovero di emergenza) si sale sempre con sentiero evidenziato fino alla famosa “Conca Cisterna”, ricovero in prima linea della Brigata d’assalto del Pasubio (si notano le caverne in roccia su 3 piani, dove alloggiavano i soldati austriaci, le rovine del vascone per l’acqua e la centrale elettrica per la zona austriaca del Pasubio). Oltre, si arriva alla selletta del Piccolo Roite e quindi al Dente Austriaco, storico caposaldo tedesco contrapposto al Dente Italiano ben visibile a poca distanza. Siamo a quota 2206. Da questo punto la strada è sempre in discesa. Si scende nella selletta dei Denti, il sentiero prosegue sulla sinistra fra cippi, ricordo dei caduti, fino a raggiungere la zona Sette Croci (monumento in ricordo di un fatto storico). Il sentiero prosegue e sulla destra si porta fra piccole valli e dossi a quota 2000, poi, seguendo il crinale di Val Caprara, scende nella grande prateria di Malga Costa. In caso di cattivo tempo da Settecroci è consigliabile seguire il sentiero battuto e ben segnato per Malga Buse. Da Malga Costa zigzagando si scende al Passo Borcola nella zona dove esiste una piccola piramide di pietra, monumento al III Kaiserjaeger. Di li si scende per il sentiero 148 che incrocia la strada fatta per salire a Malga Bisorte.

Presso il Comune di Terragnolo in frazione Piazza, è disponibile inoltre il libro "Itinerari del Pasubio e delle valli del Leno".

Contatti

Per informazioni e prenotazioni:
Giancarlo Pederzolli

  • Indirizzo: Via Valbusa, 19 - 38068 Rovereto (TN)
  • Telefono: 0464439078
  • Cellulare: 3332686453
  • E-mail: gpederzolli@alice.it

Collegamenti esterni