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Grande gioco

Il grande gioco...

Idea originale

Attuale applicazione

Italia

  • art. 24 regolamento mnetodologico EG AGESCI
« Nei grandi giochi, in particolare, è offerta a ciascun ragazzo e a ciascuna ragazza la possibilità di sperimentare, attraverso un ruolo attivo, l’avventura che deriva soprattutto dall’impegno complessivo e dalle difficoltà tecniche da affrontare, pur rimanendo un’esperienza a misura del ragazzo e della ragazza. »
  • Manuale EG Agesci, pag. 205
    • (significato, funzionamento)

Note


Bibliografia

  • Robert Baden-Powell, Giochi scout, III ed., collana I libri di Baden-Powell, traduzione di Mario Sica, Nuova Fiordaliso, 2002. cap. 2 ISBN 88-8054-724-0
  • Mario Sica, Grandi giochi per esploratori e guide, ed. Nuova Fiordaliso, 1999, 240 pag., EAN 9788880547211
  • Mario Sica, Grandi giochi per lupetti e coccinelle, ed. Fiordaliso, ottobre 2004 (1a ristampa), 204 pag., ISBN 978-88-8054-772-3
  • AGESCI, Manuale della branca Esploratori e Guide, ed. Nuova Fiordaliso, Roma, 2001, cap. 10, ISBN 88-8054-517-5
  • AIGSEC-FSE, Il grande gioco - 1° parte, Sussidi tecnici n. 8, 1994
  • AIGSEC-FSE, Il grande gioco - 2° parte, Sussidi tecnici n. 9, 1994
  • AIGSEC-FSE, Il grande gioco - 3° parte (Schemi di grandi giochi), Sussidi tecnici n. 10, 1994

Voci correlate

[[Categoria:Giochi scout]]

Grido

SPR

  • Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, traduzione di Fausto Catani, Edizioni Scout Nuova Fiordaliso, 2003. ISBN 88-8054-714-3
    • p. 62: motto di sq legato a proprio animale
    • p. 63: imparare grido/richiamo del proprio animale (descritti per gli animali, pp. 65-69) -> "imparano a stare in contatto quando nascosti o di notte"; non puoi usare richiamo di altra pattuglia; caposq chiama sq con fischietto e richiamo

Agesci

  • AGESCI - Branca Esploratori e Guide, Manuale della Branca Esploratori e Guide, ed. Nuova Fiordaliso, ISBN 88-8054-517-5
    • p. 85: "Motto e urlo" aiutano a costruire "spirito e stile di Squadriglia"
    • p. 224: "Grido di Reparto": "Esprime l'unità e l'Estote Parati del Reparto, pronto per la prossima attività"
    • p. 224: "Grido di Squadriglia": "Esprime l'unità e la compattezza della banda, pronta a lanciarsi in una nuova avventura"
  • Fabio Fogu, Motto e grido di squadriglia, su Scout Avventura n. 12, 2007, pp. 4-5
    • (guardare)

Cngei

  • CNGEI - Sezione di Reggio Emilia, I Gruppi
    • "Oltre al nome, la pattuglia si cerca un "grido", ovvero una frase adatta al nome da "gridare" durante il quadrato."

MSS

  • 2120.01.it-ProfiloDelloScoutismo-V2010.pdf
    • grido
    • anche L/C ?

Cerimonie scout

  • [1]
    • p. 63: quando capo chiama per sestiglie, "Se il Capo aveva detto “Con il grido”, la sestiglia lancia il proprio grido prima che il capo sestiglia si volga verso il Capo per presentarla."
    • p. 73: es. per aprire cerchio di parata L/C (o CdR o CdGQ, p. 93)
    • pp. 102-103: "Quale che sia la formazione, è tradizione che ciascuna squadriglia, appena assunto all'interno della formazione il proprio "piazzamento", lanci il suo grido, presentandosi così al Capo. Essa vuole così significare al Capo di essere pronta ad ascoltarlo e ad entrare in azione: pertanto, se la squadriglia ha solo lanciato un grido, ma in effetti non è al completo o non è pronta, il Capo farà ripetere il grido. Il capo squadriglia si assicurerà dunque che tutti i membri della squadriglia siano allineati ed in ordine. Quindi, voltandosi verso il Capo, lancia il grido di presentazione, cui la squadriglia risponde. Contemporaneamente o subito dopo tale risposta, il capo squadriglia saluta al guidone." [...] "Oltre al grido “ufficiale” (generalmente intonato all’animale di squadriglia), molte squadriglie dispongono anche di altri gridi adatti alle varie esigenze e circostanze della vita di squadriglia."
    • p. 121: dopo consegna specialità di sq: "Dopo il saluto, tornato al posto, il capo squadriglia lancia il grido di squadriglia, ripreso da tutti i suoi compagni di squadriglia."
    • p. 124: dopo nomina di nuovo caposq e saluto da parte di ogni membro della sq
    • p. 134-135: ispezione al campo "All'arrivo del Capo, il capo squadriglia saluta col grido di squadriglia: la squadriglia si mette sull'attenti e il capo squadriglia saluta il guidone. Il Capo restituisce il saluto ed invita il capo squadriglia ad accompagnarlo nell'ispezione.

Totem

Fonti (?)

  • CNGEI Lecce
  • Scoutwiki es
  • Scoutwiki fr
  • Lupo Rosso, Estote parati, aprile 1933 (presunto), cit. in Tracce Scout nn. 3-4, 2011, p. 19
    • totem = "animale sacro" (linguaggio nativo americano)
    • si credeva fin dagli uomini primitivi discendenza da animali o piante, che venivano venerati; sia in civiltà greche che ebraiche che romane; nome che accomunava la tribù/società/comunità
    • pellerossa è personale, dato dopo aver superato prove
    • totem = simbolo delle caratteristiche positive di un animale
    • es. "Aquile randagie" (aquile per "volontà, decisione, osservazione, potenza, nobiltà di Ideali")
    • altri es.: lupo (fratellanza esploratori, tenacia), castoro (laborioso), cervo (scienza dei boschi), volpe (ardita e astuta)
  • Cerimonie scout: p. 141-142, 183


Il totem (o nome di caccia) è...

Idea originale

Attuale applicazione

Italia

  • AGESCI
  • CNGEI
  • FSE: Guidoni al vento, circolare della Branca Esploratori dell'AIGSEC, 2004

Svizzera

  • [2]
  • MSS (2120.01.it-ProfiloDelloScoutismo-V2010.pdf)
    • "In alcune sezioni già nella branca lupetti i bambini ricevono il nome scout, che sottolinea le loro caratteristiche particolari. Il nome scout e il battesimo, sottoforma di esperienza positiva, rafforzano l’appartenenza allo scoutismo a lungo termine."
    • "Anche il nome scout è un'importante tradizione e il battesimo spesso avviene nella branca esploratori. Il nome scout sottolinea le caratteristiche positive dei ragazzi e rafforza lo spirito di appartenenza al movimento scout. Per far sì che ciò sia possibile, il battesimo deve essere un’esperienza positiva e indimenticabile."
bussola Nota disambigua - l'insegna del Branco

Il Totem (o nome di caccia) è un nome, di solito di un animale (ma a volte anche di piante, alberi o agenti atmosferici), seguito da un aggettivo, che viene dato ad uno scout per sottolineare una sua caratteristica. Normalmente il nome dell'animale richiama una caratteristica fisica della persona, mentre l'aggettivo una caratteristica della personalità.

Origini

Nel suo libro autobiografico "Lessons from the Varsity of Life" del 1933, il fondatore dello scautismo, Robert Baden-Powell racconta che, quando combatteva in Rhodesia (l'attuale Zimbabwe) i suoi nemici, i Matabele, lo chiamarono impeesa, termine da lui tradotto come "l'animale che si sposta furtivamente di notte" ("the beast that creeps about by night")[1]. Di qui, tale animale che viene tradizionalmente identificato nel lupo; in realtà in Africa non vi sono lupi (se si eccettuano i pochi esemplari di lupo etiope in Etiopia), e infatti tale termine significa iena. B. -P. non ha mai utilizzato tale nome nell'ambito dello scautismo, così come non ha mai utilizzato gli altri soprannomi che gli furono dati sia in Africa (Katankye, l'uomo dal grande cappello; Mhlalapanzi, l'uomo che si sdraia per sparare) sia dagli Indiani d'America (Pino solitario all'orizzonte). non attribuiva molta importanza alla totemizzazione, né usò mai il termine Totem con questo significato; tuttavia, lasciò che tale tradizione prendesse piede nello scautismo. Fu negli anni '20 che un giovane Commissario inglese, John Hargrave (White fox), lanciò questo gioco. Però lo portò tanto all'eccesso che B.-P. fu costretto a sconfessarlo e poi metterlo alla porta. Ma ormai l'idea era lanciata e fu seguita presto da un capo francese, Paul Coze (Panthère à l'affùt) che aveva vissuto a lungo presso gli Indiani d'America.

Le attuali tradizioni italiane sul Totem si rifanno anche alle pagine di "Scautismo per Ragazzi" (quinta chiacchierata), in cui Baden-Powell racconta la cerimonia iniziatica in uso presso gli Zulu. L'usanza voleva che il ragazzo, giunta l'ora in cui sarebbe diventato un guerriero (e quindi ammesso nella comunità degli adulti), fosse dipinto di bianco e allontanato dal villaggio. La pittura sarebbe svanita dopo un certo tempo, durante il quale il ragazzo avrebbe dovuto provvedere a sé stesso, ma senza farsi vedere da alcuno.

Obiettivi educativi

La tradizione della totemizzazione non costituisce parte integrante del metodo scout di nessuna associazione. La validità del Totem e della totemizzazione va dunque valutata nel contesto educativo entro cui si colloca. Si presume, ad esempio, che una tale tradizione possa essere in linea col metodo scout a condizione che al "nome di caccia" ed alla relativa cerimonia venga attribuito un significato educativo e che il tutto si svolga secondo le caratteristiche tipiche dello stile scout, come la gioiosità e la fraternità. A tale proposito, si può ricordare come Baden-Powell avesse scritto che non si devono dare soprannomi come "scimmia" o "pappagallo".

Attuale utilizzo

In Agesci il Totem viene dato solitamente a coloro che stanno per entrare o sono entrati nell'Alta Squadriglia dai membri più anziani del reparto, in una cerimonia chiamata totemizzazione. Durante questa cerimonia lo scout per ricevere il suo "Totem" dovrà superare delle prove che testimonieranno il suo valore. Alcuni reparti invece conferiscono il nome Totem dopo alcuni eventi come l'Hike, Missioni, Imprese o sul finire del primo campo estivo. E' interessanti notare come in alcuni gruppi della stessa associazione la Totemizzazione sia un evento aperto a tutto il reparto, mentre in altri sia una cerimonia segreta di cui non si conoscono né le prove né il rito.

Nel C.N.G.E.I. il Totem viene dato (a discrezione della sezione) tra l'ultimo anno di esploratori e il primo anno di servizio nei senior, in una cerimonia segreta detta totemizzazione.

Negli Scout d'Europa normalmente il nome di caccia viene attribuito al termine del terzo campo estivo oppure quando l'esploratore o la guida stanno per ricevere la Seconda Classe (intorno ai 15 anni di età). La cerimonia della Totemizzazione varia molto a seconda delle tradizioni del riparto.

Note

  1. Robert Baden-Powell, Lessons from the Varsity of Life, , 1933. Capitolo IV: Spying and Scouting, sezione: Jan Grootboom

Bibliografia

  • Commissariato Nazionale:Esploratori FSE, Norme Direttive e Cerimoniale della Branca Esploratori, Padova, Scouting Soc. Coop, 2006.