Teano 1 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Teano 1
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Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona Volturno
Provincia Caserta
Regione Campania
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Blu, Giallo e Rosso
Dedica Fazzolettone N/A
Capi Gruppo Antonio Feola - Maria Michela De BIasio
Recapiti
Indirizzo Via Rampa S. Agostino
Email N/A
Telefono N/A
Collegamenti Web
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Youtube N/A
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La Storia del Gruppo

La Nascita

I terribili anni Venti sono a metà. La guerra, la Grande guerra, è finita da sette anni, con quel che ha comportato sul piano economico, nelle relazioni sociali e nella vita politica. Mussolini si avvia fascistizzare l'Italia e lo scautismo si presenta ai suoi occhi con molti mo-tivi di diffidenza: le origini straniere del fondatore, il carattere internazionale del movimento,la pretesa di educare la gioventù, lo stile facilmente interpretabile come paramilitare, l'adesione al movimento cattolico. Sono cose inconciliabili con i suoi disegni politici e difatti, ben presto, ne decreterà la soppressione per riservare alle istituzioni del regime il monopolio dell'associazionismo giovanile. Pio XI non potrà validamente opporsi all'inevitabile male della soppressione dello scautismo, perché avrà da garantire la sopravvivenza dell'Azione Cattolica, non meno minacciata dello scautismo, e dovrà preservare anche la libera attività degli oratori. Anche Teano risente della crisi del tempo. La guerra ha sacrificato al fronte centinaia di giovani teanesi, ha restituito alla città un gran numero di invalidi e ha distribuito, a chi è rimasto a casa, miseria e ricchezza, molta miseria e poca ricchezza. L'instabilità politica e il disagio sociale seguiti alla Vittoria si ripercuotono nell'amministrazione della città al punto che il 9 giugno del 1924 circa duemila cittadini, in gran parte residenti nelle frazioni, danno alle fiamme il municipio e l'esattoria comunale. Per i giovani l'avvenire si fa sempre meno roseo. A loro rivolge grande attenzione la chiesa locale, alla quale è preposto un pastore di forte tempra, Mons. Calogero Licata, ma nell'agosto del 1925 il vescovo muore tragicamente, precipitando da un'impalcatura del Seminario che sta facendo ampliare per potenziarne studi e ricettività. Sono gli anni in cui l'Azione Cattolica locale, pur avversata fortemente dal fascismo, si va diffondendo in quasi tutti i centri della diocesi. Il Movimento degli Scout, invece, è presente solo a Teano. La sua costituzione risale al decennio precedente. Dal fascicolo dell'ottobre 1918 dell'organo ufficiale del C.N.G.E.L, "Sii preparato", si rileva difatti che il 15 ottobre 1918 viene conferito il brevetto di Sottocommissario al prof. Rocco Zecca, caporiparto della Sottosezione G.E.I. di Teano. Dal Bollettino Ufficiale del C.N.G.E.I. del 31 luglio 1920 (Anno VII, n. 53) si rileva poi che il 16 giugno di quell' anno viene costituito ad Aversa un comitato promotore per la fondazione della locale sezione, "trovandosi tuttora costituito un gruppo staccato dipendente dalla Sezione di Teano".

L'anno seguente -1921- la Sezione G.E.I. di Teano partecipa al campo estivo a L'Aquila e ottiene il 3° premio "per il bello addobbo dei suoi attendamenticon relativo diploma firmato da Vittorio Fiorini, il Presidente Generale che proprio in quell'anno avvia all'interno del Corpo un sostanziale movimento di riforma, volto a realizzare uno scautismo più autentico, ancora aconfessionale ma non più areligioso. Al campo de L'Aquila partecipa, non ancora ventenne, Francesco Senese, ritratto in due vecchie foto. Della Sezione del C.N.G.E.I. di Teano sappiamo solo queste scarne notizie, dalle quali tuttavia possiamo dedurre che quell 'esperienza scautistica non dovette essere affatto trascurabile. Il capo riparto, Rocco Zecca, era un maestro elementare nativo di Caserta e qui trasferitesi con tutta la famiglia. Nel 1918 contava già 60 anni e la cosa non desta meraviglia perché all'epoca i dirigenti del Corpo erano quasi sempre persone avanti negli anni. Il fatto che, nel 1920, il "gruppo staccato" di Aversa fosse posto alle dipendenze della Sezione di Teano (non più Sottosezione) e la partecipazione con successo al campo nazionale de L'Aquila nell'anno successivo, sono prove indubitabili della consistenza e della vitalità della Sezione della G.E.I, certamente numerosa e bene organizzata per essere matrice della sottosezione aversana. Nel 1925 nasce, nella nostra Teano, il primo Riparto dell'A.S.C.I. forse per immediata confluenza degli scout della Sezione G.E.I. nella consorella Associazione confessionale. Il responsabile del neonato riparto, Francesco Senese, proviene dalla sezione della G. E. I. ed è ragionevole presumere che anche altri scout abbiano preso parte alla precedente esperienza della Sezione del Corpo. Il nuovo Riparto ottiene l'immatricolazione (n. 817) dal Commissariato Centrale dell'A.S.C.I il 31 marzo 1925 ( L'Esploratore , Bollettino ufficiale dell'A.S.C.I, anno VII, n. 7, aprile 1925)- Il Direttore, Francesco Senese, ventitreenne con alcuni anni di appartenenza scoutistica, vi profonde grande impegno. L'assistente ecclesiastico don Pier Paolo Starace è una singolare e amabile figura di prete, destinata a far storia a Teano. Alto, atletico, don Pier Paolo ha la cura di una piccola parrocchia, quella dei Santi Cosma e Damiano nella chiesa di S. Maria de Foris, che conta solo qualche centinaio di anime, le dimensioni giuste per consentirgli di esercitare il ministero sacerdotale e di riservare grandi energie alla gioventù teanese. Nato a Roma il 28 giugno 1885 da famiglia stabiese di armatori, educato nei collegi salesiani di Trevi e di Loreto, dopo una breve esperienza missionaria e il servizio di Cappellano al fronte, viene incardinato nella nostra diocesi. A Teano, nei locali del soppresso monastero di S. Maria de Foris, fonda e dirige, insegnando anche lingua e letteratura francese (è autore di una Grammatica Francese), il Convitto-ginnasio " Sacro Cuore " che sopperisce alla carenza di istituti d'istruzione superiore nella zona. La fondazione del Riparto dell'A.S.C.I. è possibile per il forte diretto impegno di don Pier Paolo: la sede è ubicata in alcuni locali del convitto e anche il nome di Riparto "Sacro Cuore" è dovuto alla particolare devozione dell'Assistente. Don Pier Paolo allarga così il campo del suo apostolato tra i giovani. Con la sua salda guida spirituale e la sua costituzionale attitudine alla vita all'aperto e alle escursioni, il neonato Riparto è al sicuro da fallimenti. Subito inizia una fervida attività, testimoniata solo da alcune vecchie foto dei campi tenuti in quegli anni a Roccamonfìna, a Conca Campania, alle sorgenti del Torano ai piedi del Matese. Ritornato a Castellammare negli anni Quaranta, Mons. Starace conserverà sempre, fino alla morte avvenuta 1'8 novembre 1967, stretti contatti con gli amici teanesi, sacerdoti e laici. Nulla sappiamo di preciso sulla fine del Riparto di Teano, che non potette avvenire gran tempo dopo la promulgazione dei decreti legge del 9 gennaio 1927, con i quali il regime impose all'ASCI di apporre il fascio littorio su fiamme e bandiere, dettò rigorose limitazioni alla fondazione di nuovi riparti e sancì la soppressione di quelli esistenti nei comuni con meno di 20.000 abitanti. Teano all'epoca ne contava poco meno di 13.000. A quei decreti seguì la definitiva soppressione dell'ASCI, che fu sciolta formalmente il 16 maggio 1928. La gioventù teanese si ritrovò quindi inquadrata nell'Opera Nazionale Ballila e nella Gioventù Italiana del Littorio, nelle quali don Pier Paolo Starace, da cappellano, continuò il suo apostolato tra i giovani.

1946 - La ricostruzione

Passata la bufera della guerra, che a Teano ha fatto molte centinaia di vittime e ha distrutto, con i bombardamenti del 6, 16 e 22 ottobre 1943, buona parte del centro, la vita associativa rinasce. La nuova associazione scautistica non ha più nel nome l'aggettivazione confessionale perché si vuole favorire una rinascita unitaria dello scautismo italiano in una sola associazione. Ben presto però risorge anche il vecchio C.N.G.E.I. che non era mai stato formalmente soppresso come ente morale (l'A.S.C.I. non aveva tale configurazione giuridica). Le due ricostituite organizzazioni, pur non ritrovando l'auspicata unità, confluiscono nel novembre 1944 nella F.E.I, la Federazione Esploratori d'Italia che poi si trasformerà in Federazione Italiana Scautistica, organismo che però svolgerà solo funzioni di collegamento e di coordinamento di particolari iniziative delle due associazioni. Il 'nuovo' scautismo poco si discosta da quello precedente. L'ossatura è sempre costituita dal Riparto "misto", nel quale convivono lupetti, esploratori e pionieri. Lo scautismo teanese trova subito un generoso e premuroso rifondatore: Carlo del Pezzo. Nato a Napoli il 22 ottobre 1906 da Giovanni, alto ufficiale della Marina Militare, e da Francesca Siciliano di Rende, trascorre con la famiglia parte dell'anno a Teano, nella villa addossata alle fabbriche dell'antico monastero di S. Maria de Foris, all'epoca in piena periferia. La famiglia, di antiche origini salernitane, è entrata nella storia di Teano tre secoli prima, con l'impresa di Ottavio del Pezzo, governatore della Città e artefice, nel gennaio 1648, della vittoria su Papone che gli fruttò, nel 1651, il feudo di Caianello con il titolo di duca. Il padre di don Carlo è podestà di Teano negli anni 1927-28. Don Carlo, laureatesi in giurisprudenza, dopo la guerra si trasferisce stabilmente a Teano e vi fa rinascere lo scautismo. Avvinto dall'ideale scout, si dedicherà fino alla fine all'Associazione, alla quale donerà la sua notevole raccolta di libri, anche rari, sullo scautismo, oggi conservata nella biblioteca del Comitato Regionale intitolata al suo nome. La fondazione ufficiale del nuovo Riparto, datata 8 settembre 1946, viene registrata presso il Commissariato Centrale dell'A.S.C.I. il 4 ottobre 1947, ma il Riparto è attivo già dall'anno precedente. Ha sede in alcuni locali della villa dei del Pezzo. Don Carlo, che è entrato nell'Associazione nel giugno 1945 e ha fatto la promessa il 18 agosto 1946, ne è direttore, coadiuvato da un giovane maestro, Paride Squillace, con l'incarico di istruttore. Il fazzoletto è azzurro con l'orlo bianco. Non è estranea alla rifondazione degli scout a Teano la volontà del vescovo Mons. Vincenzo Bonaventura Medori. da meno di un anno sulla cattedra di S. Paride, che ha intrapreso l'ardua ricostruzione delle rovine materiali e morali causate dalla guerra e rivolge paterne premure ai giovani, gravemente esposti alle lusinghe del diffuso contrabbando e della sola arte che viene loro offerta in quelle contingenze, quella di arrangiarsi. Per loro sacrifica la parte migliore dell'orto del Seminario e vi fa allestire il campo sportivo che dopo la sua morte, senza alcun atto formale, sarà per tutti il " Campo Medori ". Il Presule affida il nascente Riparto a un giovanissimo sacerdote del Seminario, don Michele Lamberti, attuale vicario generale della diocesi, che nomina Assistente Ecclesiastico nel febbraio 1946. I giovani sono in totale 21, tutti tra i 14 e i 18 anni: 11 pionieri, che formano due pattuglie, Rondine e Leone, e 10 esploratori, raggruppati nelle squadriglie Pantera e Volpe.

PIONIERI Paride BORAGINE (c.p.) Raffaele STABILE (c.p.) Vincenzo BARRA Massimo CHIANESE Guido DE IORIO Cosimo DE SIMONE Mario Di BENEDETTO Antonio MANCINI Franco MANCINI Antonio TOSCANO Lucio TURCO ESPLORATORI Franco D'AIELLO (c.s.) Primo RUTILLA (c.s.) Aurelio AMENDOLA Giuseppe BARRA Pasquale COPPOLA Antonio IZZOLINO Oscar IZZOLINO Carmine RAZZINO Luigi SCIMIA Vittorio STAVOLONE

I tempi sono diffìcili, i mezzi scarsissimi. Anche la villa del Pezzo, danneggiata dalla guerra, non offre grande ospitalità. Tende, uniformi e materiale da campo vengono procurati alla meglio, ma l'attività è intensa. Già nel 1946, prima della fondazione ufficiale, il Riparto tiene due campi estivi dal 29 luglio al I agosto e dal 13 al 18 agosto, giorno in cui don Carlo pronuncia la promessa. Frequenti sono anche le uscite e i campi in quel primo anno. Ogni settimana don Michele tiene una riunione di "istruzione religiosa".L'anno seguente entra nell'Associazione come nuovo Assistente Ecclesiastico Mons. Felice Leonardo, rettore del Seminario, impegnato in un'opera di grande apostolato tra la gioventù teanese che guida sino al 1957, anno della sua elezione a Vescovo di Cerreto Sannita. Nella triste congiuntura del dopoguerra, i mezzi difettano ma grande è l'entusiasmo. L'attività dell'Associazione attira tanti giovani e il gruppo cresce. Don Carlo, che provvede generosamente a molte necessità del gruppo, desta l'attenzione dei dirigenti regionali che gli conferiscono il prestigioso incarico di Commissario del Settore Caserta-Nord e gli affidano anche la guida del Gruppo "S.Maria C.V. II". Per tali incombenze non può dedicare più la sua attività esclusivamente al Riparto, troppo giovane e privo di capi già formati, sicché dopo qualche anno cala il numero degli scout e rallentano le attività. Nel 1956, ormai cinquantenne, don Carlo è costretto a riassumerne la guida come Capo Gruppo. Anche la sede viene trasferita negli angusti locali al piano terra del palazzo Castallo,sul Corso, in coabitazione con l'Azione Cattolica parrocchiale. Nell'anno 1955/56 vengono censiti 23 scout, d'età compresa tra i 12 e i 25 anni L'impegno di don Carlo a livello regionale e la naturale uscita dall'associazione di giovani, molto spesso costretti ad andare via da Teano per trovare occupazione, determinano una certa instabilità nella compagine associativa. Dopo anni di alti e bassi, di interruzioni e riprese dell'attività, nel 1963 il gruppo si rinnova quasi completamente. Per la prima volta viene costituito il Branco, affidato all'Akela Elvio Accardo.Don Andrea Russo è l'assistente ecclesiastico; gli scout sono 25. Nicola BARRA, Salvatore BORAGINE, Angelo BROCCOLI, Gianfranco CONTESTABILE, Ciro COPPOLA, Cosma COPPOLA, Mario COPPOLA, Nando COPPOLA, Franco D'ANDRETA, Giuseppe DE GIULIO, Romolo DE MAIO, Elio DE SPIRITO, Antonio FIATO, Antonio GUTTORIELLO, Costantino LAURO, Bene- detto LERRO, Michele LERRO, Alfredo LUCIANELLI, Enzo MIGLIOZZI, Franco NAPOLITANO, Salvatore RAZZINO, Bruno RUBINO, Franco TAMMARO. Nel 1964 salgono a 30 con don Antonio Santillo assistente ecclesiastico. Nel 1965, nuovo Assistente Ecclesiastico è don Giovanni Palumbo, il gruppo si riduce a 16 scout tra i 12 e i 18 anni, l'anno successivo risale a 24 unità. L'impegno di don Carlo a livello regionale e la naturale uscita dall'associazione dei giovani, molto spesso costretti ad andare via da Teano per trovare occupazione, determinano una certa instabilità nella compagine associativa. Dopo anni di alti e bassi, di interruzioni e riprese dell'attività, nel 1963 il gruppo si rinnova quasi completamente. Per la prima volta viene costituito il Branco, affidato all'Akela Elvio Accardo. Don Andrea Russo è l'assistente ecclesiastico; gli scout sono 25: Elvio ACCARDO, Walter ACCIARDI, Luigi ANDREOLI, Lello ARIVELLA, Antonio BARRA, Mario BARRA, Nicola BARRA, Enrico CASILLI, Aquilino COMPAGNONE,Stefano DE SIMONE, Antonio FEOLA, Luigi GELSOMINO, Michele GRANIERI,Euclide GRANIERI, Dario IZZOLINO, Alfredo LUCIANELLI, AntonioMARRESE, Gaetano MARRESE, Vincenzo PALMIERI, Paolo PESCE, Pasquale ROSSI, Salvatore SALME, Antonio SPAZIANO, Pietro SPAZIANO, Gaetano ZANNI. Nel 1964 salgono a 30 con don Antonio Santillo assistente ecclesiastico: Elvio ACCARDO, Walter ACCIARDI, Luigi ANDREOLI, Lello ARIVELLA, Emilio AUTIERI, Alfredo BALASCO, Mario BARRA, Alfonso CAPRIO, Giovanni CERICOLA, Aquilino COMPAGNONE, Stefano DE SIMONE, Angelo D'ERRICO, Gerardo GAMMARDELLA, Amato GIACCA, Carmine GIARRUSSO, Italo GRANIERI, Michele GRANIERI, Paolo IANNACCONE, Dario IZZOLINO, Cosimo LAURENZA, Domenico LERRO, Vincenzo LERRO, Carmine MACRINO, Enrico MARSEGLIA, Rosario MARTORELLI, Alberto MESOLELLA, Claudio PILOTTI, Rosario PILOTTI, Aquilino POLITO, Salvatore SALME, Fernando ZANNI. Nel 1965, nuovo Assistente Ecclesiastico don Giovanni Palumbo, il gruppo si riduce a 16 scout tra i 12 e i 18 anni: Emilio AUTIERI, Alfredo BALASCO, Mario BISCOTTI, Giovanni CAPARCO, Corrado CIPULLO, Giulio DE MONACO, Cosimo GELSOMINO, Luigi GELSOMINO, Antonio LOMBARDI, Carmine MACRINO, Enrico MARSEGLIA, Rosario MARTORELLI, Pasquale PENSA, Pietro PIERRI, Carlo SOLARI, Pietro SPAZIANO. L'anno successivo risale a 24 unità: Emilio AUTIERI, Alfredo BALASCO, Ciro BALBO, Alfredo CANGIANO, Giovanni CAPARCO, Beniamino DE GIGLIO, Costantino DE GIGLIO, Claudio DE ROSA,Giacomo Di MARIA, Cosimo GELSOMINO, Luigi GELSOMINO, Paolo IANNACCONE, Antonio LANCIA, Sergio LAURENZA, Domenico LERRO, Aldo MATANO, Guido MESOLELLA, Giuseppe MIGLIOZZI, Franco PELUSO, Pasquale PENSA, Aquilino POLITO, Carlo SOLARI, Pasquale TRAMONTANO, Oreste VETRANO. L'incremento numerico registrato nel 1966 non è però accompagnato da una crescita dell'impegno e l'anno seguente il Gruppo cessa l'attività.

1969 - Un Vescovo Scout

Da qualche anno lo scautismo teanese è in letargo. Ha partecipato appena alla stagione del Concilio Vaticano II ed è assente al grande travaglio del movimento cattolico nel postconcilio. Il Sessantotto ha travolto, a Teano come altrove, l'Azione Cattolica e ha posto in crisi l'intero laicato. Anche lo scautismo nostrano ha riposto fiamme e guidoni. Nell'ansia pastorale del vescovo Mons. Sperandeo, in quel momento di grave crisi, diventa ancor più intensa la grande attenzione che ha sempre riservato ai giovani, nei quali vede “ la forza della Chiesa di domani" . L'esodo dalle associazioni è massiccio, ma nell'inimitabile stile del Pastore c'è la consegna di non tagliare i ponti con coloro, e non sono pochi, che sulla scia di quel rivolgimento hanno abbandonato le pur fiorenti associazioni giovanili. Sono in tanti ad andare via, ma nessuno di loro scompare dal cuore del Vescovo. Pastore di grandi vedute, sempre attento ai segni dei tempi, sa riconoscere in ogni forma di associazionismo il lato positivo da utilizzare e valorizzare; intuisce che il tempo della contestazione è destinato a passare e che non si può fondare un'efficace e duratura azione pastorale solo su quei gruppi spontanei che si vanno formando sulle ceneri di un inquadramento del laicato forse troppo rigido, ma fortemente diffuso, nelle associazioni cattoliche tradizionali. La rifondazione del Gruppo è opera sua. Ne ha dato commossa testimonianza don Aurelio De Tora nella pubblicazione " Partì...senza partire" , curata dal Gruppo nella ricorrenza del primo anniversario della morte di Mons. Sperandeo: "21 Settembre 1969, festa di S. Matteo, festa onomastica del Vescovo S. E. Mons. Matteo Guido Sperandeo. Era la prima volta che partecipavo da Parroco alla funzione in Cattedrale.... Dopo la funzione mi sento invitato a cena dal Vescovo. Passammo insieme la serata: manifestò, tra l'altro, il suo assillo per i giovani, per le associazioni, per l'A. C. ! II discorso cadde anche sugli scout, una volta così fiorenti a Teano e con elementi di spicco che avevano dato la vita per lo scoutismo, come don Carlo del Pezzo. Mi guidò nella ricerca di probabili elementi da avvicinare, mi indicò qualche locale di cui poterci servire come sede; mi parlò soprattutto dello spirito di B. P; insomma mi fece diventare scout! .... Quale gioia per Mons. Sperandeo quando gli riferii che, con l'aiuto di Dio, avrebbe ripreso vita a Teano l'A. S.C. I. con il Riparto "S. Urbano ", sotto la guida dello studente Gino Gelsomino, coadiuvato dal sottoscritto come Assistente ecclesiastico e dagli aiuto capi riparto Giulio De Monaco, Aquilino Polito e Paolo lannaccone. Sorgevano le prime due squadriglie: la Castoro e l'Aquila. La notte del Natale Mons. Sperandeo potè celebrare in Cattedrale con la partecipazione degli Scouts in uniforme ai lati dell'altare e volle esprimere pubblicamente la sua gioia. " Ha ragione don Aurelio quando dice che Mons. Sperandeo lo " fece diventare scout “ . Al campo di Garofali (1967) il Vescovo si era unito ai giovani che dovevano pronunziare la Promessa e a modo suo, da Vescovo, era "entrato" nel Gruppo. Intorno a don Aurelio, nominato assistente ecclesiastico, il Riparto si ricostituisce nel 1969 con 15 scout. L'anno successivo (1970) diventano 20. Nel 1971 salgono a 25 e don Aurelio è affiancato da don Carlo Lambiase. Da quel momento lo scautismo teanese si consolida e cresce fino a superare, come attualmente, le cento unità. Don Carlo e don Aurelio guidano un gruppo molto giovane per l'età degli asssociati, ma che si sente erede di una lunga tradizione. Dopo qualche anno, al clan viene assegnata una sede al piano terra dell'episcopio e il contatto con il Vescovo diventa quasi quotidiano. Quando il 25 novembre 1984 Mons. Sperandeo è in procinto di recarsi nella cattedrale per celebrare la liturgia conclusiva del suo sorridente episcopato teanese, gli scouts vanno a salutarlo in episcopio e gli annodano al collo il foulard del gruppo sul quale hanno fatto ricamare il suo motto episcopale.


Storia d'oggi

L‘ultimo trentennio costituisce il più lungo periodo di attività ininterrotta del Gruppo. Anche la crisi interna dei primi anni Novanta, generata da divergenze di vedute tra i Capi si risolve con un immediata ripresa grazie all'interessamento e al personale intervento del Vescovo Mons. Tommasiello. Nel 1992 non ha luogo il censimento ufficiale, ma il gruppo continua ugualmente, senza interruzioni, le attività. I tempi sono enormemente cambiati rispetto ai quelli eroici' del pionerismo degli anni venti e non meno tristi, del dopoguerra. Le mutate condizioni economiche, la diffusione dell' istruzione, la disponibilità di mezzi di locomozione e di comunicazione consentono ora maggiori attività. Anche la struttura associativa è cambiata e l'impegno dell' Associazione nel sociale si è arricchito di contenuti. Per tutti questi motivi la storia dell' associazione nell ultimo trentennio presenta grandi novità rispetto al passato con la creazione del Gruppo,in sostituzione del vecchio Riparto misto, le branche acquistano una loro spiccata autonomia e il gruppo, armonizzandone le attività, assurge a elemento unificante che garantisce il corretto percorso dell'intero sistema educativo. La permanenza nell associazione di rover "in servizio", l' unificazione con l'A.G.I., il coinvolgimento dei genitori, ecc. ampliano enormemente prospettive e scopi dell'Associazione. Nel 1972 ha felice inizio a Teano la prima esperienza di scautismo femminile con l'ingresso nella Comunità Capi dell'A.S.C.I. di tre guide: Giovanna Compagnone, Ivana Giordano e Maria Antonietta Polito. Questo primo timido tentativo di guidismo incontra grande fortuna e già nell' anno successivo, al primo censimento, l'A.G.I. teanese conta ben 31 adesioni. Vengono formati un Cerchio , con a capo Giovanna Compagnone, Paola D'Angelo e Lucia Laurenza, e un Ceppo guidato da Anna Turco. Nel 1974 aderiscono altre due guide, ma nell'estate, essendo i tempi ormai maturi. L'A.S.C.I. e l'A.G.I. si fondono e danno vita all'A.G.E.S.C.I., nella quale il Gruppo di Teano conterà sempre una costante larghissima presenza femminile. Nel primo biennio la presenza femminile è limitata al solo Noviziato Don Carlo Lambiase, assistente ecclesiastico, diventa anche maestro dei novizi e guida le nuove leve in numerose attività, talvolta ardite per un gruppo ancora in via di formazione, come la route estiva in Sardegna. Sapientemente gli assistenti ecclesiastici mirano a creare l'indispensabile amalgama per far convivere stabilmente scautismo maschile e femminile Nel 1977 formati i nuovi capi, il Gruppo si completa con la costituzione di tutte le branche. Intanto, lo scioglimento delle locali associazioni giovanili di Azione Cattolica e il venir meno di quei gruppi spontanei formatisi immediatamente dopo il Concilio fanno del Gruppo Scout l' unica organizzazione cattolica della gioventù a Teano. Vi profondono grande impegno i due assistenti ecclesiastici, don Aurelio De Tora e Don Carlo Lambiase, giovani sacerdoti ai quali il vescovo Mons. Sperandeo ha affidato due parrocchie di Teano centro. Il Gruppo viene a trovarsi in una condizione di esclusività nell'ambito dell'associazionismo giovanile cattolico.Il fatto, da un lato favorisce un abbondante reclutamento di giovani, ma dall'altro indirizza verso lo scoutismo anche giovani desiderosi di vivere forme associative, ma che non sono attratti specificamente dall'ideale scout. Ne consegue una certa instabilità della compagine associativa, un troppo frequente entrare ed uscire dall'associazione, per poi entrarvi talvolta di nuovo. Tuttavia il Gruppo , nella carenza di altre associazioni del movimento cattolico, svolge bene questo ruolo di supplenza senza mai perdere o tradire le sue peculiarità. In pochi anni si giunge a formare un clan numeroso e saldo, costituito da molti rover e da numerose scolte che hanno iniziato il percorso da lupetti e coccinelle. Nel 1986 don Peppino Leone, nominato parroco di Teano, succede come assistente ecclesiastico a don Aurelio De Tora e don Carlo Lambiase. Essendo stato assistente ecclesiastico del Gruppo di Sparanise, sorto da pochi anni e fortemente sostenuto e incoraggiato nella fase iniziale dal Gruppo teanese, è per lui quasi naturale inserirsi immediatamente nel Gruppo, che finisce col ruotare per lungo tempo intorno alla sua figura.

Il Gruppo si caratterizza in questi anni per una costante partecipazione a iniziative pastorali: nel 1980 si rende promotore della fiaccolata che nella notte di Natale accompagna il Bambino da una chiesa periferica alla cattedrale per la Messa di mezzanotte, tradizione che sarà mantenuta sino al 1995; dal mercoledì santo del 1981 cura la sacra rappresentazione della Via Crucis, giunta ormai a un livello di perfezione confermato nelle ultime edizioni dalla massiccia e composta partecipazione di migliaia di fedeli; dal 1995 partecipa all'annuale pellegrinaggio a Lourdes, organizzato dalla Piccola Opera della Redenzione di P. Arturo D'Onofrio, con una decina di “Rover in servizio” che i pellegrini dell'Opera chiamano più semplicemente gli “ Scout di Mons. Sperandeo, in memoria del nostro pio Pastore che l'opera annovera tra i suoi maggiori benefattori. Due giovani scout del Gruppo della fine degli anni settanta, sono oggi sacerdoti diocesani. L'impegno di un buon numero di rover/scolte consente al Gruppo di uscire dal chiuso dell'associazione e di assumere una configurazione del tutto nuova nel sociale. L'attività esterna del Gruppo è indirizzata in due specifiche direzioni: una particolare attenzione ai valori culturali e alle tradizioni locali; un impegno concreto in favore di chi necessita di aiuto. Nel primo campo, il gruppo si rende promotore di iniziative del tutto nuove, come la proiezione in piazza, nel corso dell' Estate Teanese del 1995, di antiche vedute di Teano; l'allestimento nella Casa Comunale di una mostra antologica delle opere di storia locale (1988), ripetuta nel (1998 in occasione della fiera campionaria di S. Antonio; la pubblicazione di vedute e di miniature da antiche stampe nel 1995 e nel 1999. E' il frutto di una grande passione e di uno spirito di amore alla terra natale che si sono diffuse nel gruppo da quando don Aurelio De Tora, negli anni 1978/79,coinvolse molti scout nell'allestimento della raccolta di sculture nella cripta della Cattedrale. La generosità del Gruppo nel portare aiuto al prossimo si estrinseca in mille iniziative. Basta ricordare l'immancabile collaborazione del Gruppo alle tante raccolte di fondi per la cura di malattie sociali o per la ricerca scientifica, le adozioni a distanza di bambini nei paesi colpiti da guerre e calamità naturali, le giornate di volontariato e di animazione spese nelle comunità di anziani e di malati. In occasione del terremoto del 1980 e dell'alluvione di Sarno del 1998 squadre autosuffìcienti di scout teanesi hanno prestato soccorso per molti giorni. Tutto questo, ma ci sono anche tante altre iniziative, non ha affatto limitato le attività proprie del Gruppo, che anzi si è reso spesso promotore e organizzatore di particolari e impegnative attività scautistiche a livello zonale, come il XXXII S. Giorgio provinciale, tenutosi nel 1977 a Teano, e la Festa dei Popoli, organizzata nel 1986 da lupetti e coccinelle della Zona Caserta sulla collina di S. Antonio. Folte rappresentanze del gruppo hanno preso parte: a varie routes interregionali e nazionali; negli ultimi anni, non pochi scout teanesi hanno assunto nell'Associazione ruoli e responsabilità a livello zonale e regionale. La storia del Gruppo ora diventa cronaca per continuare a testimoniare, a dispetto di certe credenze, il senso di socialità e lo spirito associativo della gioventù tranese.


Il Branco

Branco Lupi delle Colline

Akela: Pino Mastrati

Bagheera: Maria Michela De Biasio

Chill: Rosaria Napoletano

Kaa: Anna Maria Del Vecchio

Ferao: Giorgia Salvati

Mysa: Francesca Lepre


Il Reparto

Reparto S. Urbano

Capo Reparto: Roberto De Fusco

Aiuto Capo Reparto: Andrea De Iorio

Aiuto Capo Reparto: Paride Cirimele


Reparto S. Giovanna D'Arco

Capo Reparto: Alessia Lepre

Aiuto Capo Reparto: Giuseppina Razzino

Aiuto Capo Reparto: Margherita De Rosa

Comunità R/S

Clan Stella Polare

Capo Clan: Antonio Diana

Capo Fuoco: Simona De Iorio

Maestro dei Novizi:Sergio D'Angelo