Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici: differenze tra le versioni

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Il 26 agosto 1976 l'AGESCI propone il "Dossier Scouts d'Europe"<ref> Il "Dossier Scouts d'Europe" è un documento che proviene dal Comitato Centrale dell'AGESCI stilato da Mario Sica (allora responsabile dei rapporti esteri dell'AGESCI)che si propone di analizzare la nuova situazione venutasi a creare con la nascita della nuova "Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici".
Il 26 agosto 1976 l'AGESCI propone il "Dossier Scouts d'Europe"<ref> Il "Dossier Scouts d'Europe" è un documento che proviene dal Comitato Centrale dell'AGESCI stilato da Mario Sica (allora responsabile dei rapporti esteri dell'AGESCI)che si propone di analizzare la nuova situazione venutasi a creare con la nascita della nuova "Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici".
Tale documento più che commentare l'associazione Italiane si sofferma su quella francese della quale vengono commentati stralci di documenti e si riportano vari documenti a questa critica.</ref> in cui vengono commentati stralci di documenti della FSE francese e si presume una vicinanza di questa agli ambienti estremi del vescovo [[Marcel_Lefebvre | Lefebvre]] <ref> nel Dossier Scouts d'Europe leggiamo ''Scelta religiosa e scelta politica della FSE ci appaiono inserirsi nella corrente di pensiero reazionario e anti-rivoluzionario sempre viva in Francia, che si riallaccia alla tradizione e agli scritti dei Bonald, dei Maistre, dei primo Lamenois, del primo Chateaubriand, di Charles Maurras, dell'Action Francaise, e che trova, nel campo ecclesiale, un epigono nel caso dell'ex vescovo di Dakar e di Tulle, Mons. Lefebvre..   
Tale documento più che commentare l'associazione Italiane si sofferma su quella francese della quale vengono commentati stralci di documenti e si riportano vari documenti a questa critica.</ref> in cui vengono commentati stralci di documenti della FSE francese e si presume una vicinanza di questa agli ambienti estremi del vescovo Lefebvre <ref> nel Dossier Scouts d'Europe leggiamo ''Scelta religiosa e scelta politica della FSE ci appaiono inserirsi nella corrente di pensiero reazionario e anti-rivoluzionario sempre viva in Francia, che si riallaccia alla tradizione e agli scritti dei Bonald, dei Maistre, dei primo Lamenois, del primo Chateaubriand, di Charles Maurras, dell'Action Francaise, e che trova, nel campo ecclesiale, un epigono nel caso dell'ex vescovo di Dakar e di Tulle, Mons. Lefebvre..   
Tale documento venne diffuso principalmente tra i sacerdoti ed i vescovi.''  
Tale documento venne diffuso principalmente tra i sacerdoti ed i vescovi.''  
Questo venne pubblicato quando già i dirigenti della FSE francese avevano pubblicamente preso posizione a favore della Chiesa ufficiale contro il vescovo Lefebvre.</ref>
Questo venne pubblicato quando già i dirigenti della FSE francese avevano pubblicamente preso posizione a favore della Chiesa ufficiale contro il vescovo Lefebvre.</ref>
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Tale "incidente diplomatico" costituì per lungo tempo motivo di risentimento tra le due associazioni.
Tale "incidente diplomatico" costituì per lungo tempo motivo di risentimento tra le due associazioni.


A seguito del riconoscimento della FSE nella diocesi di Roma il 6 marzo 1986 si riunì per la prima volta la Commissione Paritetica di AGESCI ed FSE. Tale commissione fu volutamente fortemente dalla [[Conferenza Episcopale Italiana | CEI]] con lo scopo di confrontare le associazioni nelle strutture, nel metodo, nella chiesa e nel mondo attuale per giungere ad una riconciliazione.  
A seguito del riconoscimento della FSE nella diocesi di Roma il 6 marzo 1986 si riunì per la prima volta la Commissione Paritetica di AGESCI ed FSE. Tale commissione fu volutamente fortemente dalla CEI con lo scopo di confrontare le associazioni nelle strutture, nel metodo, nella chiesa e nel mondo attuale per giungere ad una riconciliazione.  


Tra il 1986 e il 1987 le due associazioni si incontrarono 7 volte senza però successo grande successo in quanto si ottiene semplicemente il chiarimento delle reciproche posizioni senza però aprire un dialogo: l'AGESCI ritiene che non ci siano tra le due associazioni differenze tali da giustificare l'esistenza della seconda associazione e ne propone il riassorbimento, la FSE al contrario ribadisce la sua identità metodologica e strutturale e chiede un riconoscimento bilaterale e la creazione di un segretariato che costituisca un raccordo tra le due associazioni e rappresenti entrambe le associazioni nel mondo cattolico.
Tra il 1986 e il 1987 le due associazioni si incontrarono 7 volte senza però successo grande successo in quanto si ottiene semplicemente il chiarimento delle reciproche posizioni senza però aprire un dialogo: l'AGESCI ritiene che non ci siano tra le due associazioni differenze tali da giustificare l'esistenza della seconda associazione e ne propone il riassorbimento, la FSE al contrario ribadisce la sua identità metodologica e strutturale e chiede un riconoscimento bilaterale e la creazione di un segretariato che costituisca un raccordo tra le due associazioni e rappresenti entrambe le associazioni nel mondo cattolico.
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