Roma 147 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Roma 147
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Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona Cassiopea
Provincia Roma
Regione Lazio
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Ciclamino con bordo scozzese
Dedica Fazzolettone N/A
Capi Gruppo N/A
Recapiti
Indirizzo Largo Nostra Signora di Coromoto, 2 - 00151 Roma
Email segreteria@roma147.org
Telefono N/A
Collegamenti Web
Instagram N/A
Facebook N/A
Youtube N/A
Sito Web [www.roma147.org Sito Web Ufficiale]
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Distintivo rm147.png

Storia di una crescita fatta di aspirazioni, impegno, battaglie per “…divenire per gli altri dei fratelli, solidali nella fatica, amici nel dolore e compagni nella gioia … nella certezza di poter guardare ad ogni notte che viene aspettando un’alba di pace, che speriamo ci vedrà camminare instancabili sulle strade di Dio

Storia

Già nei tempi lontani quando non avevamo la chiesa di oggi e S. Giovanni di Dio era ospitata nel garage in via Raffaele Battistini, dove c’è l’edicola di Matteo, il gruppo scout era presente.

Allora era una parte del gruppo ASCI Rm 25 che aveva la sua sede centrale nella vicina parrocchia di S. Silvia e si presentava costituito da un Branco di lupetti e un Reparto di esploratori.

Lo scoutismo in parrocchia era stato portato a quella epoca da un giovanissimo sacerdote siciliano, don Carmelo Zuccarello ed aveva i colori arancio e verde. Molti dei nostri genitori ne hanno fatto parte come lupetti, esploratori o capi, per ricordare qualche nome potremmo citare Enzo Porcella e Patrizia D’attilio, Claudio Berardi, Pietro Cattani, e tanti altri che continuano a frequentare la parrocchia del quartiere.

Dopo un lungo periodo di assenza lo scoutismo è tornato in parrocchia nel 1991; il Rm 147, così è identificato il gruppo scout di Cormoto, dal fazzolettone ciclamino con bordino scozzese, è nato dalla volontà di don Romano Rossi e di alcuni capi come Federico colombo, Alessio e Mirella Cassano e Stefano Rocca, che hanno tenacemente lavorato e “combattuto” perché nascesse nella nostra parrocchia questa realtà.

La zona (struttura che unisce più gruppi scout di una stessa porzione di territorio) Gianicolense Orso Montano contestava il fatto che un quartiere del genere, economicamente e culturalmente benestante, non avesse bisogno di un simile intervento educativo.

Il numeroso afflusso di ragazzi e le molteplici attività portate avanti hanno, comunque, dato nel tempo ragione a don Romano.

Dal lontano 1991 di tempo ne è passato, il gruppo è cresciuto, tante esperienze vissute insieme hanno contribuito a renderlo una presenza nella parrocchia: ci sono stati tempi di grande gioia e di prosperità, tempi di sofferenza e precarietà, tempi di dolore profondo, nei nostri cuori sono sempre vivi Luca, Valentina e Guido.

Il gruppo , attualmente è formato da ragazzi e ragazze dagli 8 ai 21 anni, divisi in tre branche: la branca lupetti e coccinelle (branco Assisi) che accoglie bambini e bambine dagli 8 agli 11 anni, caratterizzata dal gioco e dall'ambiente fantastico della giungla ispirato al celebre libro di R. KiplingIl libro della giungla”; la branca esploratori e guide (reparto Aquile Randagie) che vede ragazzi e ragazze di 11-16 anni crescere insieme all'insegna dell’avventura, dell’autonomia e della competenza; infine la branca rovers e scolte (clan Myositis), giovani dai 16 ai 21 anni che vivendo in uno spirito di sevizio fraterno percorrono la strada della vita preparandosi a divenire uomini e donne della “Partenza”, pronti a testimoniare le proprie scelte e la propria fede.

Ventennale Agesci Roma 147

Questi 20 anni di attività scout hanno visto passare tanti ragazzi e tanti educatori, insieme abbiamo condiviso campi in montagna, veglie sotto le stelle, esperienze di vera comunità e momenti di deserto personale. Abbiamo provato a percorrer la strada che il Signore ci indicava “sorridendo e cantando anche nelle difficoltà”, facendo sempre del “nostro meglio” fino in fondo.

Nel 2001 il gruppo ha festeggiato il suo decennale con un campo di gruppo in Toscana a pochi chilometri da Camaldoli: un’esperienza memorabile sia per la bellezza dei luoghi e della natura che ci ospitava, sia per l’accoglienza ricevuta per esser il gruppo di don Romano sia, infine, per la presenza al campo di quest’ultimo.

Nell'estate del 2004 il reparto ha svolto il suo primo campo nautico a Bracciano. L’esperienza ha fato scaturire nei capi un lungo momento di riflessione che è sfociato, poi, nella decisione di adottare anche l’acqua come ambiente educativo nel quale svolgere le proprie attività. Dunque, sono ormai sei anni che il Rm 147 è un gruppo ad indirizzo nautico.

La scelta ha fatto riaffiorare vecchie tradizioni di alcuni dei nostri capi, come quella dell’allora capo Maurizio Di Russo, che da ragazzo, nel gruppo ASCI Roma III, apparteneva ad una squadriglia nautica.

Il nostro percorso in parrocchia prosegue, guidati e sostenuti dal nostro mitico assistente don Gianpiero: nella speranza di divenire per gli altri dei fratelli, solidali nella fatica, amici nel dolore e compagni nella gioia; nella fede di imparare da Gesù ad illuminare ogni istante del cammino con la lampada della Parola; nella certezza di poter guardare ad ogni notte che viene aspettando un’alba di pace, che speriamo ci vedrà camminare instancabili sulle strade di Dio.

Scopo educativo

Consiste nell'educazione integrale della persona umana colta nella sua unicità di creatura, quale cittadino della società civile e membro attivo della Chiesa.

Con riferimento ad ogni ragazzo noi ci occupiamo:

  • della formazione del suo carattere;
  • della formazione fisica;
  • della formazione sociale e spirituale;
  • della abilità manuale, intesa come capacità di sapersela sbrigare da soli in ogni circostanza.

Mezzi educativi

Utilizza mezzi diversi a seconda delle fasce di età cui si rivolge.

Tra questi mezzi, però, ce ne sono alcuni che risultano comuni a tutte le fasce di età. Essi sono:

  • il gioco: che educa lo spirito e il carattere, mantiene giovani e rende felici;
  • la vita all'aperto: che propone una vita sana e semplice nonché un rapporto autentico e armonico con la natura;
  • la comunità: che fa sperimentare la bellezza dello stare con gli altri e stimola la piena realizzazione di se stessi nel porre le proprie capacità a vantaggio di tutti e al servizio del prossimo;
  • la interdipendenza fra pensiero ed azione: che consente di vivere e sperimentare concretamente i valori teorici proposti identificando, così, una educazione attiva e dinamica in opposizione ad una educazione statica e sedentaria;
  • l’autoeducazione: che rende il giovane protagonista della propria crescita in una relazione aperta e dialettica con gli educatori scout;
  • la coeducazione: che permette di sperimentare, con un progetto, la relazione uomo-donna in una società costruita a misura di ragazzi, al di fuori di ruoli precostituiti e di ogni condizionamento sociale.