Ponte Priula 1 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Ponte Priula 1
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Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona Vittorio Veneto
Provincia Treviso
Regione Veneto
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Verde, Arancione, Giallo
Dedica Fazzolettone N/A
Capi Gruppo Daniele Barbari, Cinzia Battistella
Recapiti
Indirizzo Via Tempio Votivo 1

31010 Ponte della Priula (TV)

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Sito Web [www.scbpontedellapriula.it/2008/il-gruppo-scouts-di-ponte-della-priula/ Sito Web Ufficiale]
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Ponte Priula 1


STORIA

Tutto ebbe inizio nel 1983 nella cucina della canonica di Ponte della Priula. Intorno al tavolo il parroco don Francesco e alcuni genitori seriamente preoccupati per il futuro dei loro giovani. In paese si sentiva parlare di droga e di “cattive compagnie”. Le proposte educative erano deboli. Alesandro Borean, da poco arrivato in paese, e lo stesso don Francesco – forti dell’esperienza maturata a Conegliano – lanciano la proposta di creare un gruppo scout. Idea subito accolta. Si avviano le prime attività e nel luglio dell’83 si sperimenta il primo campo lupetti. La risposta è al di sopra delle attese. Ma si procede con i piedi di piombo per non fare il passo più lungo della gamba. Il gruppo dei capi ha pochissima esperienza, necessita di studio e applicazione. Per questo arrivano i “rinforzi” dai gruppi storici di San Pio X e Spresiano. Si ara bene il terreno prima di procedere con la semina. E l’aratura è stata davvero buona se 25 anni dopo il gruppo scout è ancora presente ed estremamente vitale. Da allora sono “passati” tra gli scout 467 tra bambini, ragazzi, giovani e adulti (di cui 66 capi/animatori); Quindici coppie di giovani si sono conosciuti al gruppo e si sono sposati; uno dei primi capi, Rosina Barbari, è diventata suora; Elettra Viel e Michele Biz, dopo il matrimonio, hanno fatto la scelta di vivere in una missione in Argentina; più d’uno ha scelto di dedicarsi alla vita amministrativa e nel volontariato.

Nel 2003 alcuni genitori si sono messi in rete per offrire un supporto al gruppo, per confrontarsi tra di loro sui problemi educativi e per coinvolgere altri genitori nel progetto scout. Molto altro è successo in questi 25 anni e riassumerlo è praticamente impossibile. Segnaliamo solo i campi più significativi: a Nocera Umbra, a Lourdes (campo di servizio nel ’92 e ’98), a Cosenza in una comunità di accoglienza. E gli impegni settimanali, mai sbandierati, nelle frontiere della solidarietà: dalla casa di riposo al Ceod, dalla Fondazione Bernardi, alla Protezione civile.

Attualmente il gruppo è composto da una settantina di ragazzi (metà arrivano da fuori parrocchia). I capi sono tredici. L’accoglienza avviene a 8 anni. Il giorno di ritrovo è il sabato pomeriggio (ma i più grandi si incontrano nel corso della settimana).

Fazzolettone

Il fazzolettone è composto da un triangolo di color verde e due strisce giallo e arancione sul bordo.

In occasione del 25° anniversario del gruppo i ragazzi del reparto San Carlo e le ragazze del Reparto Primavera (ricordo che è un gruppo misto unito in un solo reparto senza un nome), hanno svolto un indagine documentario per scoprire la storia del gruppo, la sua fondazione e il motivo dei colori del fazzolettone.

I membri fondatori intervistati hanno risposto in maniera differente ma simile:

  • il verde è per la natura, il giallo e l’arancio perché sono colori della luce, colori solari, caldi
  • il colore verde è stato scelto perché rappresenta la natura e la speranza, il giallo e l’arancione perché sono tinte solari e accostate al fazzolettone verde stimolano l’avventura
  • il primo fazzolettone era blù con banda rossa: infatti nel primissimo campo scout fatto a Borgo Val Sugana nel luglio del 1983, i ragazzi al collo lo portavano con questi colori, per poi accorgersi, a fine estate, che questi erano i colori degli scout di Spresiano che li avevano dal 1948, essendo il gruppo di Spresiano, assieme con Oderzo, fra i più antichi della provincia di Treviso.
  • il verde rappresenta la natura, teatro in cui si fanno le maggiori attività scout, mentre il giallo e l’arancione sono colori della vivacità
  • il giallo del profilo è stato scelto perché rappresenta il sole, la gioia, la luce cioè tutte componenti rappresentative dello “spirito scout”. (nel significato dei colori il giallo è simbolo dell’oro, dell’allegria, della felicità e della fantasia. È un colore caldo, gaio, tonico, dinamico, creativo. Rappresenta l’ottimismo, l’intelligenza, la saggezza, e la parola.)
  • Nel luogo dove avvenivano le prime riunioni è presente un nespolo e in particolare riguardo a questo nespolo Paolo De Martin dice nell'intervista:

Ricorda come gli incontri avvenissero sotto il meraviglioso nespolo giapponese che stà davanti alla canonica, e avendo già stabilito che il verde sarebbe stato il colore di base, (il Verde, nel significato dei colori, rappresenta l’energia, la prosperità, il vigore della natura, la pienezza della salute. E’ il colore della speranza, di chi vuole crescere, affermarsi.) qualcuno, alzando il capo e vedendo come il nespolo fosse pieno di bei frutti gustosi di color arancione, propose questo colore così solare anche a ricordo del luogo delle prime riunioni del costituendo gruppo capi e scout. (nel significato dei colori l’arancione è il colore dell’ottimismo, denota forza, onore e generosità.)

Ed ecco come le nespole giapponesi sono finite nel fazzolettone degli scout di Ponte