Noceto 1 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Noceto 1
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Provincia Parma
Regione Emilia-Romagna
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Storia

Da alcuni anni in Europa si parla insistentemente di un metodo educativo, nato da una idea di un generale inglese. Metodo che mette al centro il ragazzo, metodo che ha grande successo in ogni parte arrivi. Don Giuseppe Cavalli, viene a conoscenza di questo metodo e pensa che potrebbe essere proposto ai giovani di quel piccolo paese in cui, da qualche mese, è chiamato ad essere sacerdote.

Il 23 maggio 1924 nasce il gruppo scout Noceto 1.

Nel 1928 il regime fascista decreta lo scioglimento delle associazioni e i 35 censiti con una mesta cerimonia, depongono davanti al loro assistente, ai piedi dell’altare i loro fazzolettoni, i loro cappelloni e le loro insegne, giurando che appena fosse stato possibile, il gruppo sarebbe rinato.

La guerra nel 1945 è finita, non ci sono più impedimenti e Don Paolo Ghezzi, l’allora sacerdote in paese, decide che è tempo di rispolverare le vecchie promesse e di rimettere al collo il fazzolettone. Il 25 gennaio sono in 13 davanti all'altare a riprendersi le insegne: Rinasce ASCI.

Nel 1971, Margherita Cantoni, Enrica Alinovi, Cristina Marchiani e Adelia Devodier riescono a vincere le ultime riserve e le ultime perplessità riguardo alla partecipazione alla vita scout delle ragazze e fondano il primo cerchio di coccinelle e il primo reparto femminile di guide. A Noceto arriva l'AGI.

Nel 1974 L'ASCI e l'AGI si fondono e nasce l'AGESCI.

Nel 1985 si festeggiò il 60° anniversario della fondazione con la partecipazione di un grande numero di fratelli scout di altre città.

Gli anni più recenti, forse perché più vicini a chi scrive ci paiono troppo pieni di eventi importanti per essere sintetizzati, ma non possiamo non citare il massimo storico delle iscrizione del gruppo (oltre 200) la nascita dal Gruppo di Noceto del Gruppo Scout Medesano 1 la partenza di Suor Eugenia per la missione in Africa e la conseguente fondazione del Gruppo Scouting and Mission che si propone col proprio lavoro di sostentare gli sforzi di Suor Eugenia.

Ottant'anni di passi ritmati da canzoni, di zaini dal peso condiviso. Ottant'anni di fazzolettoni al collo, ottan’anni di promesse pronunciate con la stessa emozione e con il valore immutato dell'Estote Parati.