Carlo Colombo

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Personalità
Carlo Colombo
Carlo Colombo

Carlo Colombo, fondatore del CNGEI

Nascita Oleggio (NO), 12 agosto 1869
Morte Roma 17 ottobre 1918










Carlo Colombo (Oleggio (NO), 12 agosto 1869 – Roma 17 ottobre 1918) fu il fondatore del CNGEI, la seconda associazione scout in Italia e la più antica tuttora esistente..


La formazione

Ebbe la sventura di perdere anzitempo il padre e si trovò giovanissimo a dover assumere l'onere della famiglia. Con grandi sacrifici e privazioni, riuscì a conseguire la licenza liceale; vinse un concorso bandito dalle province dell'Antico Regno Sardo, per il quale ottenne una modica retta che gli permise di iscriversi alla Facoltà di Medicina dell'Università degli studi di Torino dove, aiutandosi con lezioni private, provvide al proprio sostentamento ed a quello della madre e dei fratelli minori.

Fu uno degli allievi prediletti del professor Angelo Mosso, che cercò d'aiutarlo finanziariamente procurandogli un posto come assistente straordinario nel suo Istituto di Fisiologia, all'epoca uno dei più fecondi cenacoli di ricerche scientifiche dell'Università di Torino. Erano quelli gli anni in cui l'équipe del professor Mosso procedeva nelle ricerche sulla pressione del sangue.

Nel luglio 1894 si laureava brillantemente con una tesi sulla pressione del sangue nell'uomo, che metteva in risalto il nuovo apparecchio sfigmomanometro del suo grande maestro, il professor Mosso, abbandonando la chiusa vita di laboratorio per lanciarsi nella ricerca di nuove vie di applicazioni pratiche dei postulati scientifici appresi.

Dallo studio delle leggi fisiologiche e delle applicazioni terapeutiche, Colombo maturò l'idea della prevenzione fisica e giudicò utile pensare anche ai sani per prevenire il male e preparare nei giovani i forti cittadini del domani. La natura del medico ricercatore lo induceva a tentare l'applicazione di una vasta azione di profilassi morale e sociale tendente a preparare giovani generazioni utili alla nazione e al mondo.

Lo scoutismo

Nel 1907 il futuro Lord Baden-Powell, sperimenta insieme ad un gruppo di ragazzi appositamente scelti di diverse estrazioni sociali, un metodo educativo rivoluzionario sull'isola inglese di Brownsea. Il primo campeggio scout della storia riesce. L'anno successivo viene pubblicato il libro Scouting for Boys e nasce così, in forma del tutto spontanea, lo scautismo al quale lo stesso Baden-Powell darà una struttura metodologica ancora oggi in larga parte applicata.

Colombo decise quindi di approfondire la conoscenza sul metodo Scout, effettuando un viaggio di studio in Inghilterra, dove ebbe la possibilità di incontrare il loro fondatore, il generale Robert Baden-Powell. Al suo rientro in patria maturò il convincimento di creare un'organizzazione giovanile scout aperta a giovani di qualsiasi ceto sociale e confessione religiosa sull'esempio del modello inglese, ma apportandovi alcuni adattamenti di metodo e forma, legati al costume anglosassone, rendendolo così più confacente alla nostra mentalità e tradizione latina.

La proposta di Colombo era di creare un'organizzazione ramificata sul territorio nazionale, nelle colonie e presso le comunità italiane all'estero, slegata da qualsiasi organizzazione politica o religiosa, in cui tutti i giovani italiani vi si potevano identificare utilizzando come collante l'amore e il rispetto verso il proprio paese e la famiglia, nello spirito ideale proposto dalla "Legge" dei Giovani Esploratori. Per Colombo il metodo scout significava il superamento di quelle dottrine pedagogiche che puntavano sullo stato, sulla scuola o sulle chiese il compito di formare la gioventù.

Nel gennaio del 1912, Colombo terminò di scrivere lo statuto del suo movimento, che chiamò Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani (CNGEI) e Unione Nazionale delle Giovinette Esploratrici Italiane (UNGEI). Analogamente a quanto aveva fatto Baden-Powell con il suo campo sperimentale nell'isola di Brownsea, Colombo effettuò il suo esperimento ai Prati della Farnesina di Roma nell'ottobre 1912, insieme ad un gruppo di ragazzi presi nell'ambiente della Società Lazio. Il campo fu un successo.

Il 30 giugno 1913 Colombo, dopo alcuni contatti con il REI (Ragazzi Esploratori Italiani), la prima associazione Scout nata in Italia nel 1910 e già in crisi, fonda a Roma la nuova associazione. Molti dirigenti del REI entrano nel CNGEI, il quale adotta lo stesso giglio del REI ed anche la sigla dell'associazione viene spesso abbreviata da CNGEI in GEI proprio per facilitare la transizione. Colombo lanciò un proclama che invitava tutti a confluire in un'associazione unica. Il Perucci ed il Mazza, però, declinarono l'invito. Questo non impedì al CNGEI di estendersi presto in tutta l'Italia.

Fino a questo punto la chiesa cattolica aveva guardato con sospetto allo scoutismo. Ma a metà degli anni '10 il clima iniziò a mutare, e fu studiata la possibilità di avere all'interno del CNGEI alcune unità di esploratori cattolici, sul modello inglese. Le trattative però si arenarono, e nel 1916 grazie all'opera del conte Mario di Carpegna venne fondato l'ASCI. Sfumarono così tutte le speranze di avere un'associazione scout unica per l'Italia, come sognata da Carlo Colombo, e questa divisione rimane in vita ancor oggi.

La guerra

Il 19 marzo 1917 Carlo Colombo partì per il fronte ottenendo d'essere assegnato quale medico di una Compagnia Alpini in prima linea sullo Zugna, nei pressi di Rovereto (TN), dove si meritò la Medaglia di Bronzo al valor militare. Alla fine di agosto del 1918 il ministero lo richiamò a Roma per assistere al II Convegno Nazionale del CNGEI. Egli rispose all'appello, ma tornò esaurito nelle forze e sofferente covando in sé il germe dell'infezione tifica che aveva contratto in trincea. Morì a Roma il 17 ottobre 1918.

Curiosità

Nel febbraio 2008 a Oleggio il gruppo Oleggio 2 assieme ad alcuni rappresentanti del CNGEI del Piemonte, Liguria e Lombardia ha intitolato a Carlo Colombo una via cittadina.