Angelo Bagnasco

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Personalità
Mons. Angelo Bagnasco
Angelo Bagnasco

S.E.R. Angelo Bagnasco, Cardinale della Chiesa Cattolica

Nascita Pontevico, 14 gennaio 1943










Mons. Angelo Bagnasco (Pontevico, 14 gennaio 1943) è un sacerdote scout cardinale della Chiesa Cattolica, noto ai media per essere stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Italiana.


Angelo Bagnasco nasce nel bresciano da una famiglia genovese sfollata per la guerra, frequenta il ginnasio e il liceo classico presso il Seminario Arcivescovile di Genova e viene ordinato presbitero di quell'arcidiocesi il 29 giugno 1966 dal cardinal Giuseppe Siri, al quale sarà sempre legato.

Nel 1970 diviene Assistente Ecclesiale del gruppo ASCI Genova 10 (dal 1974 AGESCI) nel quale rimarrà in servizio per quasi 10 anni. Durante questi anni entra in contatto con la Comunità Scout di Soviore della quale diverrà subito estimatore e promotore spingendo diversi suoi rover alla partecipazione alle attività da questa organizzate.

Il rapporto con la Comunità Scout di Soviore

Nel 2000, quando e vescovo di Pesaro, viene coinvolto in prima persona nella Comunità Scout da due suoi ex rover (spinti verso la comunità scout da "don Angelo" stesso), ovvero don Guido Gallese, divenuto assistente spirituale della Comunità stessa, e da Riccardo Gallese, capo in servizio nell'AGESCI che è nel frattempo divenuto uno dei maggiori animatori.

Il primo incontro ufficiale tra la Comunità e il Monsignore avviene quindi il 30 dicembre 2000 quando il vescovo ufficia la Santa Messa conclusiva della Route di Natale 2000, conclusasi presso la Basilica di S.Paolo fuori le Mura in Roma.

Tale incontro si ripetè negli anni successivi divenendo piacevole consuetudine, grazie alla disponibilità del vescovo che, nonostante il suo crescere di impegni, si è sempre reso disponibile raggiungendo la comunità nelle varie parti d'Italia da questa scelti per i suoi incontri di Natale.

Nell'anno della sua creazione cardinalizia la comunità fissa il suo incontro invernale a Genova per condividerne la gioia per il nuovo incarico e permettere quello che si preannuncia come un congedo del cardinale, essendo parere di molti che i suoi nuovi impegni pastorali (il cardinale è stato nel frattempo eletto presidente della CEI) lo avrebbero allontanato dalla partecipazione diretta alla vita della comunità. Contrariamente a quanto pronosticato il cardinale rinnova la volontà di rimanere vicino alla comunità, annunciando di voler continuare a partecipare alle Route da questa organizzate. L'anno successivo questo proposito non potrà essere esaudito per motivi di salute: il cardinale è infatti colto da una forte influenza la sera precedente all'incontro con la comunità quando già si era recato in Lazio per l'incontro (fissato a Montecassino).

I rapporto tra il vescovo e la comunità non è mai stato reverenziale né di ospitalità ma sempre caratterizzato da stima e affetto reciproco, il cardinale si è infatti presto guadagnato l'appellativo di "nonno spirituale" della Comunità (essendo don Guido, padre spirituale della comunità, suo figlio spirituale)