Sacco a pelo

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Un sacco a pelo a mummia

Il sacco a pelo (chiamato anche saccoletto) è un sacco imbottito progettato per far riposare o dormire una persona in modo confortevole in un certo intervallo di temperature. È utilizzato abitualmente nei campi scout, sia all'interno della tenda che nei bivacchi presso i rifugi alpini. Se si è distesi per terra va abbinato ad un letto da campo, per avere maggiore isolamento dal terreno ed evitare che il rivestimento si strappi e l'interno si bagni; se si dorme all'addiaccio in climi freddi è utile rinforzarlo inserendolo dentro un sacco da bivacco impermeabile.

Caratteristiche

La cerniera

Il saccoletto è praticamente una coperta ripiegata su sé stessa che avvolge completamente l'utilizzatore ed è chiuso sul lato lungo da una cerniera lampo. Essa di norma ha una copertura esterna e/o interna antivento, alla quale bisogna fare attenzione quando si apre e chiude per non farla incastrare nei dentini. La cerniera può essere lunga:

  • fino a metà persona, per evitare il più possibile perdite di calore nei modelli invernali;
  • fino ai piedi;
  • fin sotto i piedi e continuare sul lato corto inferiore per consentire l'apertura completa e la trasformazione in una coperta.

Alcuni sacchi a pelo dello stesso modello vengono prodotti con la cerniera a destra o a sinistra per poterli unire e trasformarli in un letto a due piazze.

L'imbottitura

L'isolante interno è distribuito maggiormente sulla facciata superiore e sui lati e meno in quella inferiore, dove il peso del corpo lo schiaccia e quindi la maggior parte della schermatura è fornita dal materassino. Una serie di cuciture forma degli scomparti, evitando che il contenuto se ne vada in giro e si accumuli solo in alcune zone. Il materiale è tipicamente:

  • piumino d'oca, caldo, leggero, molto comprimibile, adatto a tutte le stagioni, è però fragile e da trattare con delicatezza, inoltre assorbe facilmente l'umidità, trattenendola a lungo;
  • materiale sintetico (come la fibra cava), resistente ma pesante, si asciuga velocemente e isola perfino quando è bagnato;
  • cotone, usato solo nei modelli estivi per la sua alta traspirabilità.

A seconda del materiale contenuto, un saccoletto è adatto per 2, 3 o 4 stagioni, in ordine crescente di freddo. Esistono pure dei modelli universali con l'imbottitura estraibile.

La forma

La forma è essenzialmente di due tipi:

  • a mummia o a sarcofago, ha la parte dei piedi più ristretta rispetto alle spalle, quindi è scomodo nei movimenti, ma tiene più al caldo l'occupante;
  • a coperta o a larva, ha forma rettangolare ed è più confortevole, sacrificando però le performance in termini di tenuta del calore; spesso non ha nemmeno la parte che si mette sotto la testa.

Ci sono inoltre sacchi a pelo con braccia e gambe, utilizzati per dormire a temperature molto basse.

Altri aspetti

  • La maggior parte dei sacchiletto ha un cappuccio pure imbottitto che, se chiuso del tutto intorno alla testa con l'apposito laccio, lascia sporgere fuori solo il naso.
  • Un accessorio utile sono le tasche interne, dove riporre ad esempio la torcia oppure il cellulare.
  • Una cosa a cui fare attenzione al momento dell'acquisto è la misura in base alla statura della persona, indicata con lo stesso sistema dei vestiti, dalla S alla XL.
  • Una scelta intelligente è il modello con il materassino autogonfiante integrato, che permette di risparmiare peso, ingombro e denaro.

Temperature di utilizzo

Le temperature indicate su un sacco a pelo leggero

Un sacco a pelo consente di dormire anche all'aria aperta, per questo motivo il fabbricante è tenuto a scrivere sull'etichetta le quattro temperature previste dalla normative europea EN 13537 del 2005:

  • limite superiore: è la temperatura esterna più alta alla quale un uomo adulto standard è in grado di avere una notte di sonno confortevole senza sudare eccessivamente, con la cerniera aperta e le braccia di fuori; è l'unico valore la cui indicazione è facoltativa;
  • temperatura di comfort: è la temperatura esterna più bassa alla quale una donna adulta standard è in grado di avere una notte di sonno confortevole senza interruzioni;
  • limite inferiore: è la temperatura minima alla quale un uomo adulto standard è in grado di avere una notte di sonno confortevole senza interruzioni (sono circa 5 °C in meno rispetto alla donna);
  • limite estremo: è la temperatura esterna più bassa alla quale una donna adulta standard è protetta dall'ipotermia (ma non dal congelamento delle estremità) e riesce ad avere 6 ore di sonno non confortevole e non continuativo.

I valori più utili da considerare sono quelli della cosiddetta zona di transizione tra il comfort ed il limite inferiore. Si tratta comunque di numeri indicativi, dato che ogni individuo ha una diversa capacità di sopportazione del freddo, dipendente anche dalle condizioni psico-fisiche del momento nonché da cosa si indossa per dormire.

Per una migliore leggibilità in qualsiasi lingua, le quattro temperature solitamente vengono scritte su una fascia colorata che va dal rosso al giallo fino al blu.

Uso e manutenzione

Quando lo si trasporta è opportuno infilare il sacco a pelo in un apposito sacchetto impermeabile chiuso con un laccio, introducendolo alla rinfusa un pezzo alla volta partendo dalla parte dei piedi. Non va compresso troppo né piegato o arrotolato, per non rovinare l'imbottitura, soprattutto se si tratta di piumino. Va poi sempre sistemato all'interno dello zaino e mai al di fuori, perché si potrebbe bagnare in caso di pioggia o neve.

Con i climi freddi è consigliabile mangiare dei cibi grassi a cena e poi fare qualche breve esercizio fisico oppure bere una tazza di tè bollente subito prima di coricarsi, in modo da aumentare la temperatura corporea e trovarsi da subito a proprio agio, dato che così facendo l'aria presente all'interno del sacco si riscalda più rapidamente. Se si dorme all'addiaccio non ci si deve stendere troppo vicini al fuoco, con il pericolo che qualche favilla incandescente provochi dei fori nel tessuto o causi bruciature più serie.

Dopo essersi alzati al mattino, se le condizioni climatiche lo consentono, è opportuno non richiudere subito il saccoletto, ma aprirlo e stenderlo all'aria aperta per far evaporare l'umidità accumulatasi durante la notte ed evitare la formazione di cattivi odori. Non va appoggiato direttamente per terra, altrimenti non si asciuga.

Per quanto riguarda il lavaggio, occorre seguire le istruzioni scritte sull'etichetta, per non rischiare di compromettere le proprietà isolanti. Tuttavia di norma si può farlo in lavatrice, utilizzando un detersivo neutro, un ciclo lento per capi delicati e una centrifuga breve e poco veloce. Se è macchiato o molto sporco e ci vuole una pulizia più energica, questa va fatta a mano. Per allungarne la vita utile, preservandolo dall'usura e dallo sporco dovuti al contatto con il corpo, si può usarlo infilandoci dentro un saccolenzuolo, che è più economico e facile da lavare.

Prima di metterlo ad asciugare (appoggiato in orizzontale) bisogna scuoterlo per bene, in modo da far redistribuire uniformemente l'imbottitura all'interno ed evitare che si ammuffisca. Questa operazione va poi ripetuta altre volte fino alla completa asciugatura, che richiede vari giorni. Anche prima di conservarlo è utile agitare un po' il sacco a pelo e poi riporlo aperto, possibilmente appeso nell'armadio.