Roma 28 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Roma 28
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Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona Centro Urbis
Provincia Roma
Regione Lazio
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Fazzolettone bianco e verde
Dedica Fazzolettone N/A
Capi Gruppo Francesco Gabbuti e Stefania Porcedda
Recapiti
Indirizzo Via di villa emiliani 15
Email roma28@roma28.it
Telefono 068083124 - Ufficio parrocchiale di San Luigi Gonzaga
Collegamenti Web
Instagram N/A
Facebook N/A
Youtube N/A
Sito Web [www.roma28.it Sito Web Ufficiale]
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« E anche questa volta ce l'abbiamo fatta!! Zaino in spalla, cantando sulle nostre piste, senieri o strade, continueremo insieme, per quel poco o tanto che ci compete, a cambiare il mondo solo con la nostra capacità di amare gli altri. »

Storia

Il Gruppo Scout AGESCI Roma 28 nacque nella sera del 10 giugno 1944 dall'idea di tre persone: Fr Angelo, il Prof. Federico Minutilli e il P.Audax Bellincampi. P. Bellincampi aveva già fatto dello scoutismo clandestino prima della liberazione ed voleva fondare un Gruppo di esploratori presso la Parrocchia di San Roberto. Il preside conosceva il movimento tramite i confratelli francesi che inviavano opuscoli dello scoutismo francese o belga. F. Angelo contattò un suo ex allievo Salvatore Castiglione divenuto poi vice presidente della locale sezione dell'Azione Cattolica.

Salvatore Castiglione fu il primo scout del Roma 28, e proprio lui parla in una lettera del 1994 in occasione del 50° anniversario dalla fondazione del gruppo dei suoi ricordi legati allo scoutismo.

« Dieci giugno 1944. Dciottomilaseicento giorni fa! O qualcuno di più? Probabilmente si. Ed eccomi ancora con il mio vecchio e nuovo Reparto al campeggio di Lecce Dei Marsi. Il tempo, a volte, fa quello che in realtà non fa mai. Ritorna. Il fuoco di bivacco illumina ancora il buio di quella notte, allunga le ombre degli alberi ricciuti di foglie, delle tende annidate sugli alberi e di tutti gli scouts che hanno il volto rosso di fiamma e di corsa. Sono già in tenda, assieme a mio figlio Paolo che è alla sua prma esperienza di campeggio e, d'improvviso, una voce: "Salvatore non sei orgoglioso di avere un Reaprto come questo?" Si certo. Ma come si fa a rispondere quando la commozione ti fa groppo alla gola? Allore rispondo adesso a quella domanda rivoltami, a distanza, da una guida delle Lontre che avevano la tenda a monte della mia. Si ero orgoglioso di quel Reparto. E lo sono ancora, perchè non ho perso di vista nessuno di quelli che lo componevano e che oggi sono al servizio della società con lo spirito, l'entusiasmo e l'allegria che ci accompagnarono sulla strada del nostro primo campeggio: 19-24 luglio 1944, Roma-Veio e ritorno a piedi, "con la tua casa tutta sulle spalle", mentre camminavamo tra carri armati, camions e residuati bellici americani e tedeschi, da poco abbandonati distrutti dai due eserciti. Ma, giustizia vuole che io condivida questo orgoglio con Fratel Angelo, Preside del Collegio San Gabriele nel quale studiai, che mi spinse amorevolmente a formare il Gruppo con Felice Bendotti, Fderico Minutilli, con mio fratello Mimmo, Don Aroldo Mini, Primo Assistente Spirituale, Padre Enrico, i fratelli Massimo e Danilo Sordelli,Giuseppe Elmi, Renzo Uberto Montini, Filiberto Lipparelli e Padre Bellincampi, il quale anche se non coinvolto direttamente nel Gruppo, gli fu sempre vicino con preziosi consigli. E con tantissimi altri che ricordo come persone di famiglia, La grande famiglia scout. E a voi che vi prodigate a continuare il cammino iniziato mezzo seoclo fa, il mio cordiale ringraziamento per la "carica" che mi viene ancora da voi e l'augurio che ci scambiavamo anche allora: "Buona caccia, fratelli!" Salvatore Castiglione »

Iniziò così il difficle percosro di questo gruppo, prima per il reclutamento dei capi, quindi il corso-capi diretto dal Prof.Mazza e poi dei ragazzi per formare il Riparto, poi il Branco e dopo qualche anno anche il Clan.

Dall'inizio delle attività nel 1945 il gruppo visse una grave e grande crisi da ricordare nel 1947 al 1953. In questi anni il Riparto si dovette aggregare con il Roma 39 fino al '50, nesgli anni successivi la situazione pian piano si risollevò ma i bambini che erano stati lupetti eccellenti, non riuscivano ad essere dei buoni scout all'interno del reparto. Si dovette quindi aspettare gli anni successivi dal 1954 al 1960, anni nei quali si concluse la prima età del gruppo e prima di una riorganizzazione.

« "...nessun profumo vale l'odore di quel fuoco...". B.P »

Dal 1961 la riorganizzazione con l'arrivo di numerosi giovani nelle file del Clan del gruppo permette l'inzio dell'"età moderna" del Roma 28. L'anno successivo ci fu un nuovo intergruppo con il Roma 39 del Convitto Nazionale, ma questa volta solo con il Clan e non con il Riparto. Ma nel 1963 con la fondazione della nuova parrocchia nella Chiesa di San Luigi Gonzaga il gruppo si estese, dove poi si trasferì, per accogliere tutti i giovani che si affacciavano su Piazza delle Muse e Villa Savoia. Il Riparto si sdoppia nel 1964 per il grande incremento di ragazzi grazie all'aiuto del Mons Stefano de Grada che seguì sia loro che il Clan.

Il percorso scoutistico del gruppo continua glorioso nel corso degli anni. Dopo l'unificazione delle associazioni ASCI e AGI si potè parlare finalmente di Branco misto. Infatti fino a quel momento si aveva un'unica componente maschile ed aveva sede all'istituto San Gabriele. Nel 1974 entrano per la rpima volta delle bambine nel Branco del Roma 28, si arrivò persino alle squadriglie miste nel 1983 ma poco dopo l'AGESCI le dichiarò non ammissibili. Si riformarono le squadriglie monosessuali, due maschili Sparvieri e Albatros e due femminili Papere e Lontre. Nel 1981 dopo due anni di interruzine riaprì anche il Clan che raccoglieva i nuovi giovani usciti dal Riparto e gli ex Rover e Scolte del Clan precedente.

Per la prima volta però nel 1988 si pensò alla chiusura del Branco, poichè non c'era disponibilità di due capi brevettati o che avessero comunque iniziato il percorso di formazione. Si pensò quindi per non smettere di fare un servizio importante per la parrocchia a creare il "sabato del villaggio" una via di mezzo tra un oratorio ed un Branco e coninvolse più di 100 bambini. l'anno successivo già due capi avevano iniziato la formazione e si potè riaprire il Branco ma purtroppo il "Sabato del Villaggio" dovette chiudere per la mancanza di volontari e non si poteva aprire un Branco così grande da poter contenere tutti i bambini.

Nel 1994 il gruppo festeggiò i suoi 50 anni e molti degli ex ricordano così la loro esperienza e i valori che ognuno di loro ha vissuto e si è portato dietro:

« Per me è stata un'esperienza molto bella e gratificante e di questo devo ringraziare i miei vecchi capi. Mi ha formato profondamente dandomi una serie di direttive che continuano ancora ad essere fondamentali sia per me che per mia moglie anche lei scout. Questo spirito che abbiamo assorbito nel nostro essere scout per molti anni, ci influenza nella vita di lavoro, di famiglia, lo spirito di servizio e quest'idea di lasciare il mondo un pò meglio di come lo si è trovato, nel lavoro cercare di far vivere meglio le persone con cui si sta a contatto, quando questo è possibile, risolvere con un minimo spririto di iniziativa i problemi. »
« Responsabilità, affidabilità e servizio. »
« Competenza e concretezza, la prima intensa come professionalità e un andare a fondo nelle cose. »
« Capacità di confrontaci con chiunque, con quelli uguali e diversi e ad essere più tolleranti, quindi cercare di incontrarsi con l'altro. »

Fazzolettone

Il fazzolettone di gruppo è composto per metà dal colore verde speranza e metà dal colore bianco purezza.

Unità

Chiusura

L'avventura del Gruppo Roma 28 è terminata a settembre 2015 dopo 70 anni nella Chiesa di San Luigi Gonzaga nel quartiere Parioli.

Collegamenti esterni