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Nel 1969 | Nel 1969 Don Bruno, obbedendo alle disposizioni della curia, prepara le sue valigie per dirigersi verso [http://https://it.wikipedia.org/wiki/Cevoli Cevoli] dove è destinato a sorreggere la parrocchia. | ||
Don Bruno è stato un grandissimo punto di riferimento per gli scouts ponsacchini, poiché, oltre ad essere stato il fondatore degli scouts nella cittadina di Ponsacco ne è stato un convinto ed entusiasta protagonista. | Don Bruno è stato un grandissimo punto di riferimento per gli scouts ponsacchini, poiché, oltre ad essere stato il fondatore degli scouts nella cittadina di Ponsacco ne è stato un convinto ed entusiasta protagonista. | ||
Nessun altro sacerdote, avvicinatosi a Ponsacco dopo di lui, forse per i tanti ed eccessivi impegni della parrocchia, mai ha potuto dedicarsi come lui alle attività degli | Nessun altro sacerdote, avvicinatosi a Ponsacco dopo di lui, forse per i tanti ed eccessivi impegni della parrocchia, mai ha potuto dedicarsi come lui alle attività degli scout. | ||
Sin dal 1963, Don Bruno diede vita a importante iniziative che facevano assumere una maggiore responsabilità agli scouts. C’era, infatti, il bisogno di creare un’organizzazione intelligente, creare e stabilire i contatti con i dirigenti regionali e nazionali, compiere viaggi a Firenze per l’acquisto | Sin dal 1963, Don Bruno diede vita a importante iniziative che facevano assumere una maggiore responsabilità agli scouts. C’era, infatti, il bisogno di creare un’organizzazione intelligente, creare e stabilire i contatti con i dirigenti regionali e nazionali, compiere viaggi a Firenze per l’acquisto di divise, tende, zaini e di tutto il materiale e accessori di cui gli scout non possono fare a meno. | ||
Così, il 20 dicembre 1969, Don Bruno lascia Ponsacco diretto verso il paesino di Cevoli. I cevolesi lo accolgono calorosamente, addobbando la chiesa e facendolo sentire il benvenuto. A questa importante cerimonia non poteva mancare la presenza degli scout di Ponsacco che si recarono a Cevoli con il loro pullmino. Questo viaggio non godeva dell’allegria di cui godevano tutti i viaggi scout (anche i tragitti più brevi), ma vi era un velo di tristezza sui volti dei ragazzi che erano molto affezionati a Don Bruno. | Così, il 20 dicembre 1969, Don Bruno lascia Ponsacco diretto verso il paesino di Cevoli. I cevolesi lo accolgono calorosamente, addobbando la chiesa e facendolo sentire il benvenuto. A questa importante cerimonia non poteva mancare la presenza degli scout di Ponsacco che si recarono a Cevoli con il loro pullmino. Questo viaggio non godeva dell’allegria di cui godevano tutti i viaggi scout (anche i tragitti più brevi), ma vi era un velo di tristezza sui volti dei ragazzi che erano molto affezionati a Don Bruno. | ||
La cerimonia riesce bene, ma si capisce che nel cuore di Don | La cerimonia riesce bene, ma si capisce che nel cuore di Don Bruno resta un po’ di nostalgia di Ponsacco. | ||
Don Bruno cerca comunque di mantenere più contatti possibili con gli | Don Bruno cerca comunque di mantenere più contatti possibili con gli scout, per continuare a stare loro vicino e cercare di aiutarli. Infatti una volta a settimana si reca a Ponsacco per far visita ai suoi scout. | ||
I ragazzi | I ragazzi iniziano a sentire il bisogno di dimostrare quello che negli anni avevano incominciato a imparare, mettendo in campo la forza di reagire, la volontà, il sacrificio e il coraggio per far procedere il gruppo ponsacchino per la sua strada. | ||
Nonostante il sostegno di Don Bruno (anche se a distanza), gli | Nonostante il sostegno di Don Bruno (anche se a distanza), gli scout si avviano verso una crisi che, sembra, irreparabile. | ||
I capi iniziano ad allentare e alcuni addirittura a mollare il servizio fatto all’interno dell’associazione, chi per impegni diversi, chi per motivi anagrafici. Inoltre alcuni avevano messo su famiglia e c’è il bisogno di una loro sostituzione, di qualcuno pronto a una nuova formazione per intraprendere questa nuova strada. | I capi iniziano ad allentare e alcuni addirittura a mollare il servizio fatto all’interno dell’associazione, chi per impegni diversi, chi per motivi anagrafici. Inoltre alcuni avevano messo su famiglia e c’è il bisogno di una loro sostituzione, di qualcuno pronto a una nuova formazione per intraprendere questa nuova strada. | ||
Malgrado la crisi che gli scouts ponsacchini stavano attraversando, riescono comunque a partecipare a delle iniziative molto importanti a livello sociale, come le operazioni di soccorso per le popolazioni colpite dal terremoto del 1976, in Friuli. Queste operazioni di aiuto vennero fatte insieme alle associazioni scautistiche di Peccioli e di Casciana Terme. | Malgrado la crisi che gli scouts ponsacchini stavano attraversando, riescono comunque a partecipare a delle iniziative molto importanti a livello sociale, come le operazioni di soccorso per le popolazioni colpite dal terremoto del 1976, in Friuli. Queste operazioni di aiuto vennero fatte insieme alle associazioni scautistiche di Peccioli e di Casciana Terme. | ||
Più recentemente viene fatta un’importante operazione in tema di solidarietà e di assistenza. Gli scouts ponsacchini si dedicarono alla distribuzione di razioni di viveri e abiti alla parte della popolazione più bisognosa. Inoltre, continuarono il loro servizio di aiuto quando le calamità naturali | Più recentemente viene fatta un’importante operazione in tema di solidarietà e di assistenza. Gli scouts ponsacchini si dedicarono alla distribuzione di razioni di viveri e abiti alla parte della popolazione più bisognosa. Inoltre, continuarono il loro servizio di aiuto quando le calamità naturali colpivano le zone limitrofe, come le alluvioni nella Garfagnana. | ||
Il gruppo dovette affrontare non pochi problemi | Il gruppo dovette affrontare non pochi problemi dopo l’allontanamento di Don Bruno; ma le difficoltà sono fatte per essere affrontate e superate con saggezza contribuendo così a temprare i giovani educandoli e insegnando loro la strada per un’autogestione, in una parola, per la loro formazione. | ||
== Gemellaggio == | == Gemellaggio == |
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