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Lecco 3 AGESCI: differenze tra le versioni

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Il gruppo c'è e con le salite dal Branco il Reparto cresce: nel '''1957''' a [https://it.wikipedia.org/wiki/Schilpario Schilpario] si ritorna alla vita di campo vera dopo qualche anno di interruzione. Nel '''1958''', in [https://it.wikipedia.org/wiki/Val_Codera Val Codera] - e non a caso in questa valle-lo Scautismo maschile ritrova entusiasmo e passione.
Il gruppo c'è e con le salite dal Branco il Reparto cresce: nel '''1957''' a [https://it.wikipedia.org/wiki/Schilpario Schilpario] si ritorna alla vita di campo vera dopo qualche anno di interruzione. Nel '''1958''', in [https://it.wikipedia.org/wiki/Val_Codera Val Codera] - e non a caso in questa valle-lo Scautismo maschile ritrova entusiasmo e passione.


Inizia così un cammino educativo che arriva ai giorni nostri. I ragazzi nati tra l'inizio degli anni '40 e la metà degli anni '50 fanno in tempo ad avere Luigi come capo reparto e poi come capo clan, ma soprattutto come amico e fratello maggiore. Luigi muore nel '''1971''', quando quasi tutti i componenti la generazione che l'hanno  avuto come capo hanno fatto e stanno facendo, a loro volta, il capo. La sua grandezza sta nel far innamorare i suoi ragazzi dello Scautismo, nel far cogliere l'intuizione educativa che lo sosteneva, nel sollecitare le migliori energie e la proiezione nel futuro; resta il grande dispiacere di averlo perso e di non avergli potuto far conoscere la parabola della vita di ciascuno di loro. È per questo messaggio di fiducia e di impegno che numerosi ragazzi, assai diversi tra loro ma accomunati dallo stesso spirito nel compiere la stessa esperienza, stabiliscono relazioni forti, fondate sul riconoscimento dei talenti di ciascuno e sul rispetto della diversità. Restituiscono la fiducia ricevuta da Luigi al momento della chiamata al servizio di capo. Questo contesto favorisce, grazie alla leadership illuminata di Luigi, il confronto e lo scambio, il gusto delle riunioni e delle uscite preparate e ben realizzate, l'impegno associativo nella zona, nella regione e a livello nazionale. Molti sono i giovani vivaci e talvolta in rivalità tra loro, ma consapevoli dell'importanza dell'esperienza che stanno vivendo a livello personale, convinti soprattutto del privilegio di viverla in un gruppo attivo e impegnato. In questa fase si aprono anche nuove unità di lupetti e di esploratori, che danno vita al gruppo del Lecco 2 e successivamente dopo la fusione [[AGI]]-[[ASCI]], ai gruppi del '''Lecco 3''' e del Cernusco Lombardone. Lo Scautismo cresce e lo fa in modo equilibrato: anche la generazione parallela di femmine si consolida con una ripartizione dei meriti e delle responsabilità più diffusa di quella maschile, riflessa nella figura carismatica di Luigi.  
Inizia così un cammino educativo che arriva ai giorni nostri. I ragazzi nati tra l'inizio degli anni '40 e la metà degli anni '50 fanno in tempo ad avere Luigi come capo reparto e poi come capo clan, ma soprattutto come amico e fratello maggiore. Luigi muore nel '''1971''', quando quasi tutti i componenti la generazione che l'hanno  avuto come capo hanno fatto e stanno facendo, a loro volta, il capo. La sua grandezza sta nel far innamorare i suoi ragazzi dello Scautismo, nel far cogliere l'intuizione educativa che lo sosteneva, nel sollecitare le migliori energie e la proiezione nel futuro; resta il grande dispiacere di averlo perso e di non avergli potuto far conoscere la parabola della vita di ciascuno di loro. È per questo messaggio di fiducia e di impegno che numerosi ragazzi, assai diversi tra loro ma accomunati dallo stesso spirito nel compiere la stessa esperienza, stabiliscono relazioni forti, fondate sul riconoscimento dei talenti di ciascuno e sul rispetto della diversità. Restituiscono la fiducia ricevuta da Luigi al momento della chiamata al servizio di capo. Questo contesto favorisce, grazie alla leadership illuminata di Luigi, il confronto e lo scambio, il gusto delle riunioni e delle uscite preparate e ben realizzate, l'impegno associativo nella zona, nella regione e a livello nazionale. Molti sono i giovani vivaci e talvolta in rivalità tra loro, ma consapevoli dell'importanza dell'esperienza che stanno vivendo a livello personale, convinti soprattutto del privilegio di viverla in un gruppo attivo e impegnato. In questa fase si aprono anche nuove unità di lupetti e di esploratori, che danno vita al gruppo del [[Lecco 2]] e successivamente dopo la fusione [[AGI]]-[[ASCI]], ai gruppi del '''Lecco 3''' e del Cernusco Lombardone. Lo Scautismo cresce e lo fa in modo equilibrato: anche la generazione parallela di femmine si consolida con una ripartizione dei meriti e delle responsabilità più diffusa di quella maschile, riflessa nella figura carismatica di Luigi.  


Così le due associazioni, con grande indipendenza e autonomia, viaggiano in parallelo verso la grande svolta dello Scautismo italiano, la fusione nell'[[AGESCI]] delle due associazioni di genere, avvenuta nel '''maggio 1974.''' Si chiude anche questo periodo, caratterizzato in modo evidente dalla "congiuntura" sociale e professionale assai favorevole, che determina un livello di indipendenza economica e di autonomia sociale molto anticipato rispetto ai tempi attuali (2018). In altre parole, lo studio universitario permette di garantire 5-6 anni di servizio come capo per entrambi i generi, l'inizio del lavoro subito dopo la laurea e solitamente a Lecco ne permette il prolungamento e, soprattutto '''agli inizi degli anni '80''', per la prima volta numerosi ex-scout ed ex-guide, ormai adulti, tornano a fare di nuovo il capo e la capo.
Così le due associazioni, con grande indipendenza e autonomia, viaggiano in parallelo verso la grande svolta dello Scautismo italiano, la fusione nell'[[AGESCI]] delle due associazioni di genere, avvenuta nel '''maggio 1974.''' Si chiude anche questo periodo, caratterizzato in modo evidente dalla "congiuntura" sociale e professionale assai favorevole, che determina un livello di indipendenza economica e di autonomia sociale molto anticipato rispetto ai tempi attuali (2018). In altre parole, lo studio universitario permette di garantire 5-6 anni di servizio come capo per entrambi i generi, l'inizio del lavoro subito dopo la laurea e solitamente a Lecco ne permette il prolungamento e, soprattutto '''agli inizi degli anni '80''', per la prima volta numerosi ex-scout ed ex-guide, ormai adulti, tornano a fare di nuovo il capo e la capo.
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