La luna sulle vette: differenze tra le versioni

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'''La luna sulle vette''' è un canto delle [[Aquile randagie]] (è infatti conosciuto anche come '''Canto delle Aquile randagie'''). E' stato scritto da [[don Andrea Ghetti]] e [[Vittorio Ghetti]]. Compare su "Canti di mezzanotte" (Commisariati regionali lombardi [[ASCI e AGI]]).
'''La luna delle vette''' è un canto delle [[Aquile randagie]] (è infatti conosciuto anche come '''Canto delle Aquile randagie''' o '''Lamento delle Aquile'''). E' stato scritto da don [[Andrea Ghetti]] e [[Vittorio Ghetti]]. Compare su "Canti di mezzanotte" (Commisariati regionali lombardi [[ASCI e AGI]]).


== Testo ==
== Testo ==
 
<poem>
La luna che risplende inonda di luce<br>
La luna che risplende inonda di luce
le vette che scintillano lassù<br>
le vette che scintillano lassù
La nenia che cantiamo sull’ali del sogno<br>
La nenia che cantiamo sull’ali del sogno
lontano porta i cuori e fa sognar<br>
lontano porta i cuori e fa sognar
Sognar lontani dì l’antica libertà<br>
Sognar lontani dì l’antica libertà
del tempo che già fu del tempo che sarà.
del tempo che già fu del tempo che sarà.


Lontano ci risponde lo scroscio del fiume<br>
Lontano ci risponde lo scroscio del fiume
che scorre tra le rocce con fragor<br>
che scorre tra le rocce con fragor
Sotto un manto di stelle la fiamma s’innalza<br>
Sotto un manto di stelle la fiamma s’innalza
guizzando verso il ciel finché muor<br>
guizzando verso il ciel finché muor
Ma mai non può morir non morirà mai più<br>
Ma mai non può morir non morirà mai più
la fiamma che ravviva la nostra gioventù
la fiamma che ravviva la nostra gioventù


Ma non morirà mai più.
Ma non morirà mai più.
</poem>Registrazione - esecuzione tradizionale, voce e chitarra di Agostino Migone 


[[Categoria:Canti_scout]]
[[File:LaLunaDelleVette-AgostinoMigone.mp3|miniatura|La Luna delle Vette - esecuzione tradizionale, voce e chitarra di Agostino Migone]]
[[Categoria:Canti scout]]

Versione attuale delle 10:26, 31 ago 2023

La luna delle vette è un canto delle Aquile randagie (è infatti conosciuto anche come Canto delle Aquile randagie o Lamento delle Aquile). E' stato scritto da don Andrea Ghetti e Vittorio Ghetti. Compare su "Canti di mezzanotte" (Commisariati regionali lombardi ASCI e AGI).

Testo

La luna che risplende inonda di luce
le vette che scintillano lassù
La nenia che cantiamo sull’ali del sogno
lontano porta i cuori e fa sognar
Sognar lontani dì l’antica libertà
del tempo che già fu del tempo che sarà.

Lontano ci risponde lo scroscio del fiume
che scorre tra le rocce con fragor
Sotto un manto di stelle la fiamma s’innalza
guizzando verso il ciel finché muor
Ma mai non può morir non morirà mai più
la fiamma che ravviva la nostra gioventù

Ma non morirà mai più.

Registrazione - esecuzione tradizionale, voce e chitarra di Agostino Migone

File:LaLunaDelleVette-AgostinoMigone.mp3