Guidismo

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Il guidismo è un movimento parallelo allo scautismo nato ufficialmente nel 1910, tre anni dopo il corrispondente maschile fondato da Robert Baden-Powell. All'inizio fu coordinato da sua sorella Agnes, su richiesta dello stesso B.-P., ma qualche anno dopo la guida passò a Lady Olave, sua moglie, che fu proclamata "Capo Guida del Mondo".

Storia

Il 4 settembre 1909, appena due anni dopo il campo di Brownsea Island, Baden-Powell organizzò un Rally (cioè un incontro di Boy Scouts) presso il Crystal Palace, un immenso edificio di cristallo, poi distrutto da un incendio, nella periferia sud orientale di Londra. B.-P. non aveva idea di quanti ragazzi vi avrebbero partecipato e rimase stupito nel vedere che ne erano arrivati oltre 11.000. Ma fu un'altra cosa a sorprenderlo ancora di più: il vedere un gruppetto di ragazze, entrate di nascosto, che aspettavano di essere passate in rassegna al fianco dei loro colleghi maschi. Esse avevano iniziato spontaneamente a fare attività scout, indossavano l'uniforme ed il cappellone ed avevano anche i bastoni, come si usava allora.

Quando il Capo Scout si avvicinò a quella che era la pattuglia delle Volpi, le ragazze balzarono in piedi. Egli chiese loro: "Che cosa state facendo qui?" e la risposta della capo pattuglia fu: "Vogliamo fare la stessa cosa dei ragazzi. Vogliamo essere Girl Scouts!"

A quel punto B.-P. si trovava in difficoltà, perché non voleva spegnere l'entusiasmo di quelle ragazze, dimostratesi tanto determinate, così disse loro: "Non è possibile, questo è soltanto per i ragazzi. Però rifletterò su questa cosa". Egli comunque aveva già apertamente sostenuto, pubblicando alcuni articoli, che la legge, la promessa e gli ideali dello scautismo avrebbero potuto essere utili anche per le ragazze e inoltre nella seconda edizione di Scautismo per ragazzi, del giugno 1909, aveva perfino suggerito una possibile uniforme, con camicia di flanella blu e gonna dello stesso colore. D'altro canto Baden-Powell, che viveva in un'epoca in cui era inconcepibile realizzare un'organizzazione mista, riteneva che avere delle ragazze vestite come i maschi sarebbe stata una cosa piuttosto sconveniente, pertanto era preoccupato per ciò che avrebbero potuto dire i genitori. Essendo poi un ufficiale dell'esercito ancora in piena attività ed avendo quindi poco tempo libero (dato che era costretto a viaggiare molto all'estero), Robert si rivolse alla sorella minore Agnes e le chiese di studiare insieme a lui una soluzione apposita.

Nel novembre 1909 B.-P. pubblicò sulla Headquarters' Gazette un lungo documento dal titolo The Scheme for Girl Guides, successivamente uscito come manuale a sé stante. Questo era suddiviso in 5 capitoli:

  • Un suggerimento per la formazione del carattere delle ragazze
  • Come iniziare la formazione
  • Motivi per istituire le Girl Guides
  • Formazione e organizzazione
  • Suggerimenti pratici per l'organizzazione

Con questa pubblicazione venne introdotto ufficialmente il nome di Girl Guides e non più Girl Scouts, per significare che non si trattava di un'imitazione del modello maschile. Esso derivava dal nome di un corpo dell'esercito britannico in India, conosciuto ed apprezzato per l'entusiasmo dei suoi soldati e la capacità di sapersela cavare nelle varie difficoltà. Tale termine, inoltre, riassumeva la "missione" che competeva alle donne: quella di guidare sulla retta via i propri mariti e figli. Questo nome però non fu accettato di buon grado da tutte le ragazze, come anche l'introduzione delle attività prettamente femminili, come la puericultura e i lavori domestici. Non fu gradito nemmeno il fatto che le pattuglie dovevano essere chiamate con nomi di fiori anziché di animali. Fu così che non tutti accettarono il cambiamento e ancora oggi esistono associazioni in cui le ragazze si chiamano Girl Scouts (in italiano esploratrici), come ad esempio negli Stati Uniti.

Eppure Baden-Powell scelse e preferì per le ragazze lo specifico nome di Guide per ragioni molto chiare, ancor oggi valide e significative:

"Recentemente mi è stato chiesto perché avessi scelto il nome di guide per il movimento delle ragazze, invece di chiamarle "Girl Scouts". Ebbene, la mia idea era questa. Oggi, le donne si sono conquistate negli affari del mondo una parte assai maggiore che in passato. Tale evoluzione, oltre ad esser nuova per loro, è anche un vantaggio palpabile per il progresso umano. La formazione delle guide è strutturata in modo da preparare la giovane generazione ad assumersi questa accresciuta responsabilità. C’è tuttavia da sperare che le nuove attività delle donne non cambieranno la loro mentalità al punto da indurle a dimenticare i loro speciali poteri-doveri in quanto donne. Uno dei più grandi tra questi è la forte influenza verso il bene che esse possono, se vogliono, esercitare sugli uomini. Tale influenza può rafforzata dal miqlior cameratismo che deriva da una più larga esperienza di vita: ma può esser indebolita dall’intrusione in quello che è decisamente il settore degli uomini. Le capacità di creare un focolare e di formare un carattere, che sono ad un tempo privilegio e responsabilità delle donne, sono oggi richieste più che mai, così come lo sono la tenera simpatia, il paziente coraggio, e la tranquilla dignità che aiuta un uomo e rialza il livello della sua cavalleria. Perciò il valore di una donna in gamba nel mondo è più alto che mai sia in quanto consigliera che come compagna dell’uomo. Il termine "guidare" sembra riassumere in una parola l’alta missione della donna, come madre, come moglie e come cittadina. Il nome di "guida" è quindi il migliore che possa esser dato a una ragazza, quale alto richiamo all’ideale cui essa si sta preparando. Questo valore sarebbe perduto e lo scopo svilito se si usasse il termine "scout". Ciò significherebbe niente di più che l’imitazione del movimento dei ragazzi senza uno scopo od idea ulteriori, e inviterebbe le ragazze a seguire un modello altrui piuttosto che assumerne uno loro proprio, a indebolire la loro posizione anziché rafforzarla come la vita moderna richiede". (B.-P., in Jamboree, ottobre 1921)

La nuova organizzazione crebbe molto rapidamente, al pari dello scautismo, probabilmente aiutata anche dal fatto che si trattava di un periodo in cui le donne si organizzavano per rivendicare i loro diritti ed ottenere la parità politica, giuridica ed economica. Dopo soli sei mesi, cioè nell'aprile del 1910, il neonato movimento contava già 6.000 iscritte in Gran Bretagna, Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Nuova Zelanda e Sud Africa. A partire dal 1912 nacquero altri gruppi femminili in Irlanda, Portogallo e Norvegia e Juliette Low fondò lo scautismo per ragazze negli USA. In Italia la prima espressione del guidismo è stata l'UNGEI (Unione Nazionale Giovani Esploratrici Italiane - Girl Scout d'Italia) che nacque proprio nel 1912, parallelamente al CNGEI.

Nel maggio 1912 uscì il manuale How Girls can help to build up the Empire (Come le ragazze possono aiutare a costruire l'Impero), una sorta di adattamento di Scouting for boys nel quale Agnes, con la collaborazione del fratello, aveva eliminato diversi capitoli, sostituito personaggi femminili a quelli maschili ed aveva introdotto nuovi capitoli riguardanti la puericultura, la cura dei malati, l'economia domestica e altre occupazioni più tipicamente femminili. Anche se l'autrice si era impegnata molto nel suo lavoro, era evidente che si trattava di un riadattamento e non di un'opera originale. Nel 1918 venne pubblicato il libro Girl Guiding, che, essendo basato sulle esperienze fatte fino a quel momento, forniva un indirizzo più solido e più chiaro del precedente manuale.

Ad Agnes successe Olave Baden-Powell, moglie di B.-P., che all'inizio era rimasta fuori dall'organizzazione, ma che poi dedicò al guidismo oltre mezzo secolo di vita. Nel febbraio 1919 ella avviò un Consiglio Internazionale ufficioso, del quale fu la presidente, con lo scopo non di propagandare o insegnare il guidismo, ma di raccogliere informazioni sulle associazioni esistenti, che a quell'epoca erano già una trentina. Nel 1920 venne organizzato un primo incontro ad Oxford, al quale parteciparono le rappresentanti di quindici associazioni nazionali, seguito da altri incontri. Nel 1928 a Parad, in Ungheria, le delegate delle 26 nazioni partecipanti decisero di dare vita alla World Association of the Girl Guides and Girl Scouts (WAGGGS) o anche Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (AMGE). Presidente fu eletta Rose Kerr, mentre Olave fu acclamata Capo Guida del Mondo.

Brownies e Rangers

Intorno al 1914 le richieste delle bambine più piccole che volevano diventare guide si fecero sempre più numerose, così Agnes decise di accettare anche loro e di chiamarle Rosebuds (boccioli di rosa), ma il nome non piacque molto. Secondo il primo regolamento del dicembre 1915, esse erano organizzate in pattuglie, ognuna delle quali aveva il nome di un albero tipico della vegetazione inglese e come capo una guida selezionata e capace. Due o più pattuglie formavano una compagnia, la cui capo doveva avere almeno 17 anni.

Dopo un concorso in seguito al quale non venne trovato nessun nome abbastanza significativo, lo stesso Baden-Powell decise di chiamare le bambine Brownies, che sono dei folletti buoni della tradizione popolare inglese. L'uniforme cambiò da blu a marrone (il colore del bosco) ed il distintivo divenne una ghianda con sovraimpressa la lettera B, alla quale venivano aggiunte le foglie alla conquista della seconda classe ed il motto "LAH" (Lend A Hand, Dai una mano) al raggiungimento della prima classe. Poi, poco alla volta, vennero adottate alcune metodologie già collaudate nel lupettismo, come il personaggio fantastico del "Gufo bruno" come capo unità e la sestiglia (six) guidata da una brownie stessa. A differenza dei lupetti, però, il metodo scout per le bambine è stato adattato diversamente nelle varie nazioni del mondo. Ad esempio in Italia esistono le coccinelle.

Qualche anno dopo ci si pose anche l'interrogativo di cosa fare con le ragazze più grandi, dato che verso il 1916 cominciarono a formarsi pattuglie di guide con più di 16 anni, che successivamente diventarono intere compagnie. Inizialmente queste ragazze vennero chiamate Senior Guides ed il nome di Citizen Guides proposto nel 1919 non piacque a nessuno. Anche in questo caso fu B.-P. a risolvere la questione, ricordando che quando aveva creato la terza branca maschile erano stati proposti due nomi ed era stato scelto Rover, quindi per le ragazze rispolverò l'altra proposta: Rangers. Per la denominazione italiana fu poi scelto "scolta".

Il guidismo oggi

Anche oggi le ragazze scout sono raggruppate nella WAGGGS/AMGE, la quale accoglie solo associazioni femminili e conta circa 10.000.000 di iscritte in 145 nazioni del mondo. Al contrario, l'organizzazione mondiale maschile (WOSM/OMMS) iscrive associazioni sia maschili che miste ed ha circa 28.000.000 di membri. Nel tempo la maggior parte delle associazioni scout ha iniziato ad accogliere anche ragazze. Questo però non ha fermato la crescita del guidismo, che continua ad occuparsi a livello mondiale di problemi legati alla condizione femminile.

Il guidismo, è stato detto, non è pura imitazione del metodo maschile, ma ha una sua dignità, una sua storia, delle tradizioni: qualcuno ha sostenuto che il guidismo "non è scautismo femminile, bensì scautismo femminista" (Convegno internazionale con taglio storico, "1907 - 2000", tenutosi alla terza Università di Montpellier dal 21 al 23 settembre 2000, cfr. "Esperienze e Progetti" n.133, Luglio - Settembre 2000, p.28). In alcune nazioni, dunque, convivono oggi sia un'associazione scout (aperta a ragazzi e ragazze) che un'associazione di guide (aperta solo alle ragazze) e ci sono dei casi, come in Gran Bretagna, dove l'associazione delle guide ha più iscritti di quella degli scout. Altrove, ad esempio negli Stati Uniti, sono rimaste due associazioni separate e quella scout accetta solo ragazzi.

In molti altri paesi, invece, come ad esempio l'Italia, alcune associazioni solo scout o guide si sono fuse per formare delle associazioni miste. Questo è avvenuto nel 1974 per l'AGI (Associazione Guide Italiane) e l'ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani), che si sono unite nell'AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), e nel 1976 per il CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani) fusosi con l'UNGEI (Unione Nazionale Giovani Esploratrici Italiane) per formare il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani. Diversamente, l'AIGSEC (Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici), fondata nel 1976 e appartenente alla UIGSE-FSE, è di fatto un'associazione unica per ragazzi e ragazze, ma formata da due sezioni separate (maschile e femminile), continuando così a dare un grande valore pedagogico alla specificità del guidismo, in buona parte derivato direttamente dalla metodologia dell'AGI.

Ancora oggi, comunque, è necessario che esistano due organizzazioni distinte, poiché non in tutto il mondo la cultura locale consente a ragazzi e ragazze di fare attività insieme.

Il centenario

Considerato come si sono evoluti i fatti storici, si è deciso di festeggiare il centenario del guidismo su tre anni, ognuno dei quali ha un proprio momento specifico:

  • 2010 – PLANT – semina il cambiamento. Un anno per riflettere in che modo offriamo, attraverso il metodo, opportunità, formazione ed esperienze alle ragazze ed ai ragazzi, affinché diventino cittadini del mondo attivi, preparati ed entusiasti.
  • 2011 – GROW – fai crescere le idee. Un anno per maturare la consapevolezza delle nostre radici, valorizzando il meglio che c'è nelle nostre ragazze e nei nostri ragazzi, sviluppando i nostri talenti.
  • 2012 – SHARE – condividi i frutti. Un anno per aprirci al mondo, per offrire a piene mani la nostra ricchezza ed arricchirci con il contributo stesso del mondo.

Le celebrazioni si sono aperte ufficialmente il 10 aprile 2010, centesimo giorno dell'anno.