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[[ | [[Immagine:Get-colore-piccola.png|200px|thumb|Frontespizio [[Media:GET-v04.pdf|<small>Vedi il file PDF</small>]]]] | ||
Fino a qualche anno fa si datava l'inizio delle attività scout in Trentino – Alto Adige nel novembre del [[1918]], con l'arrivo a Trento di [[Luigino Battisti]], fautore e promotore della prima Sezione del CNGEI in Regione. | |||
Tuttavia questo scritto del [[1916]], nel mezzo della Grande Guerra, riporta indietro di due anni almeno l'arrivo del Movimento all'ombra del tridente. | |||
All'epoca Trento si trovava a ridosso della prima linea, i cittadini di Rovereto e del basso Trentino erano stati «sfollati» nelle regioni più remote dell'Impero Austro-Ungarico, profughi, diremmo oggi. Fermenti irredentisti percorrevano gli animi. | |||
In un contesto di questo genere è perciò ovvio aspettarsi quell'enfasi nazionalista, che pervadeva del resto tutto il movimento scout, in particolar modo nelle nazioni belligeranti e che non risparmia il documento. Tuttavia questo non riesce a cancellare nel testo lo spirito di fratellanza che caratterizza il vero scoutismo e nemmeno, sorprendentemente, una visione alquanto laica e pluralista del movimento. | |||
Questa "presentazione" dello scoutismo e il concomitante avvio delle attività scout in Trentino, fu voluto e promosso dal dottor [[Rudolf Muck]], commissario di polizia di Trento, personalità fortemente invisa agli irrendentisti. Egli seguì personalmente l'associazione e si ha almeno una testimonianza del fatto che partecipasse alle uscite dei Giovani Esploratori. Scrive infatti Fulvia de Finetti in "Bruno de Finetti e il suo impegno per la didattica"<ref>Cfr. "Bruno de Finetti e il suo impegno per la didattica" - Fulvia de Finetti - Convegno Nazionale della Mathesis - Giornata in onore di Bruno de Finetti - Trento, 3 novembre 2006 : [http://www.brunodefinetti.it/Bibliografia/Bruno%20de%20Finetti%20a%20Trento%20e%20il%20suo%20impegno%20per%20la%20didattica.pdf Vedi il documento in PDF]</ref> | |||
{{quote|Ben presto deve interrompere gli studi regolari, in seguito all’ordine di evacuazione della “Imperiale Regia Fortezza di Trento”, si ritira a Coredo con la famiglia e prosegue da solo gli studi. Lì segue le vicende di quegli anni e dà prova del suo attaccamento alla patria, quando incontratosi in un bosco con il capo della polizia, Muck, nei pressi di un campeggio di giovani esploratori reclutati a Trento tra austriacanti o sbandati, alla provocatoria domanda del Muck, che ben conosceva i sentimenti italiani dei suoi zii, se al ritorno a Trento sarebbe entrato nei giovani esploratori, rispose con "Spero di sì", volendo chiaramente far intendere che lo avrebbe fatto solo se si fosse trattato di un corpo italiano}} | |||
Rudolf Muck fu anche l'ultimo alto ufficiale austriaco ad andarsene prima dell'arrivo degli italiani. Scrive Aldo Gorfer ne "La fine di un Impero"<ref>Cfr: "La fine di un Impero" - Aldo Gorfer – [http://www.trentinocultura.net/doc/radici/storia/grande_guerra/fine_impero_h.asp Trentinocultura.net]</ref> descrivendo quei concitati giorni: | |||
{{quote|Quella lontana notte di sabato 2 novembre 1918 pochi dormirono. Iniziava nel Trentino il "rebaltòn" [...]<br /> | |||
Nel frattempo lasciava Trento il comandante della Polizia, il dott. Muck. Fatto un falò dei documenti, partiva per Innsbruck con il treno delle 12.30}} | |||
Pochi giorni dopo alcuni di quegli stessi ragazzi, "austriacanti" e sbandati, probabilmente entravano nei [[CNGEI|Giovani Esploratori Italiani]], promossi in città da Luigino Battisti, figlio dell'eroe Cesare Battisti, giunto al seguito delle truppe italiane vittoriose. | |||
==Note== | |||
<references /> | |||
[[Categoria:Storia scout]] | [[Categoria:Storia scout]] | ||
[[Categoria:Testi sullo scautismo]] | [[Categoria:Testi sullo scautismo]] | ||
[[Categoria:Reparto]] | [[Categoria:Reparto]] |