Gestione dell'unità: differenze tra le versioni

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Per gestire un'unità, generalmente si intende la possibilità di un capo in una staff di poter essere responsabile dei ragazzi che gli vengono affidati nei confronti dell'associazione di appartenenza e di poter fare attività.<br>
Per gestire un'unità, generalmente si intende la possibilità di un capo in una staff di poter essere responsabile dei ragazzi che gli vengono affidati nei confronti dell'associazione di appartenenza e di poter fare attività.
Tralasciando gli obblighi legali e burocratici (generalmente, il codice civile reputa legali responsabili tutte le persone maggiorenni ai quali vengono affidati i ragazzio o comunque presenti nel luogo di ritrovo; di riflesso, la responsabilità è anche dei capi gruppo), generalmente un'unità viene affidata a una staff di capi, la quale al suo interno sarà presente un capo (o due in caso di unità mista o parallela) che avrà l'opportuna formazione per poter censire l'unità.<br>
 
Tralasciando gli obblighi legali e burocratici (generalmente, il codice civile reputa legali responsabili tutte le persone maggiorenni ai quali vengono affidati i ragazzio o comunque presenti nel luogo di ritrovo; di riflesso, la responsabilità è anche dei capi gruppo), generalmente un'unità viene affidata a una staff di capi, la quale al suo interno sarà presente un capo (o due in caso di unità mista o parallela) che avrà l'opportuna formazione per poter censire l'unità.
 
==Gestione di un'unità AGESCI==
==Gestione di un'unità AGESCI==
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Per gestire un'unità, generalmente si intende la possibilità di un capo in una staff di poter essere responsabile dei ragazzi che gli vengono affidati nei confronti dell'associazione di appartenenza e di poter fare attività.

Tralasciando gli obblighi legali e burocratici (generalmente, il codice civile reputa legali responsabili tutte le persone maggiorenni ai quali vengono affidati i ragazzio o comunque presenti nel luogo di ritrovo; di riflesso, la responsabilità è anche dei capi gruppo), generalmente un'unità viene affidata a una staff di capi, la quale al suo interno sarà presente un capo (o due in caso di unità mista o parallela) che avrà l'opportuna formazione per poter censire l'unità.

Gestione di un'unità AGESCI

Per approfondire, vedi la voce Formazione Capi AGESCI.

Per poter censire un'unità, essa deve essere autorizzata dai Responsabili di Zona AGESCI. Con la riforma dell'iter formativo avvenuta con il Consiglio Generale del maggio 2008, sono state cambiate molte cose, in quanto con l'andare del tempo, si è visto che le zone davano un pò troppe deroghe alle autorizzazioni di apertura di unità. Pertanto, a partire da settembre 2008, per condurre un'unità, un capo deve aver frequentato il CFT e il CFM per poter censire un'unità della branca nella quale si è fatto il CFM [1]. In caso il capo cambiasse branca l'anno successivo al CFM, egli deve svolgere il CAM entro l'anno scout. Passati i due anni di autorizzazione, il capo dovrà necessariamente fare il CFA. A seguito di questo, per due anni potrà condurre un'unità. Poi dovrà richiede la nomina a capo, e da allora sarà terminato la prima fase dell'iter di formazione.

Note

  1. Regolamento Organizzazione AGESCI, Art. 52