4° Moot mondiale dello scautismo

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Evento
4° Moot mondiale dello scautismo
4° Moot mondiale dello scautismo
Localizzazione
Città Skjåk
Stato Norvegia
Dati dell'evento
Motto «Uno spirito nuovo per il mondo»
Partecipanti 2.636
Stati presenti 40
Periodo 2 - 12 agosto 1949










Il quarto moot mondiale dello scautismo (che all'epoca si chiamava World Rover Moot) si svolse presso le foreste di Skjåk, nella contea di Oppland, Norvegia, dal 2 al 12 agosto 1949. Si tratta di un luogo famoso per la sua particolare posizione geografica, in una profonda valle che lo protegge dalle piogge e lo rende pertanto meno piovoso del deserto del Sahara[1]. In occasione dell'evento venne inaugurata un'area di campeggio per turisti attiva ancora oggi[2].

Il capo del contingente italiano del CNGEI fu Aldo Marzot, all'epoca commissario regionale della Lombardia.

La Freccia Rossa della Bontà

25 rover italiani si distinsero in questo moot perché percorsero 8.000 km su delle motociclette leggere Guzzi di 65 cc di cilindrata, partendo dal Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano e arrivando a Skjåk, per dare visibilità alla fondazione dei mutilatini di Don Carlo Gnocchi, che si occupava dei bambini vittime della seconda guerra mondiale. Dei rover partecipanti, 19 erano milanesi, mentre gli altri 6 provenivano da Como, Bergamo e Brescia. L'intera impresa, che fu ideata da monsignor Andrea Ghetti, durò tra viaggi e campo 43 giorni, dal 17 luglio al 28 agosto, e fu un'occasione per quei ragazzi di vedere in prima persona i danni ancora ingenti lasciati dal conflitto in tutta l'Europa.

Il campo

Il capo campo fu Trygve E. Gundahl, membro del consiglio nazionale norvegese e formatore di branca rover, il vice capo campo fu Einar Simonsen, vice capo scout. Ospite d'onore della cerimonia di apertura fu il principe ereditario Olav V, che poi divenne re nel 1957. Il giorno successivo i partecipanti mandarono un telegramma al re Haakon VII per fargli gli auguri per il suo 77° compleanno e per ringraziarlo dell'ospitalità in Norvegia.

L'allora segretario generale del WOSM, John Skinner Wilson, nel suo libro Scouting around the world scrisse che l'hike sui monti della catena di Jotunheimen fu caratterizzato da un clima umido e freddo. Aggiunse anche che il campo fu gestito dai rover stessi, nel senso che non c'erano molti componenti dello staff organizzatore e nemmeno capi sottocampo.

I partecipanti[3]

  • Aden: 3
  • Armenia: 16
  • Australia: 36
  • Belgio: 60
  • Brasile: 3
  • Canada: 31
  • Congo Belga: 2
  • Costa d'Oro: 5
  • Danimarca DDS: 28
  • Danimarca KFUM: 70
  • Egitto: 22
  • Filippine: 4
  • Finlandia: 48
  • Francia: 64
  • Giamaica: 7
  • Gran Bretagna: 892
  • India: 24
  • Islanda: 36
  • Italia: 160
  • Libano: 13
  • Lussemburgo FNEL: 21
  • Lussemburgo FSL: 23
  • Norvegia: 203
  • Nuova Zelanda: 34
  • Paesi Bassi: 87
  • Pakistan: 14
  • Portogallo: 155
  • Rhodesia: 3
  • Sudafrica: 9
  • Svezia: 114
  • Svizzera: 260

Capi ed aiuti: 189

Note

Collegamenti esterni