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[[Immagine:Vera Barclay.jpg|thumb|200px|Vera Barclay in una insolita espressione triste <ref>Alcuni anni dopo la pubblicazione di questa foto, in un articolo su "The Scouter" nel novembre 1956, Vera si scusò pubblicamente per il cattivo esempio di dato dalla sua espressione triste motivando questa mancanza, disdicevole per una capo scuot, con il dispiacere che provava in quel momento: la foto fu infatti scattata al termine di quelle che lei credeva essere le sue ultime vacanze di branco.</ref>]] | [[Immagine:Vera Barclay.jpg|thumb|200px|Vera Barclay in una insolita espressione triste <ref>Alcuni anni dopo la pubblicazione di questa foto, in un articolo su "The Scouter" nel novembre 1956, Vera si scusò pubblicamente per il cattivo esempio di dato dalla sua espressione triste motivando questa mancanza, disdicevole per una capo scuot, con il dispiacere che provava in quel momento: la foto fu infatti scattata al termine di quelle che lei credeva essere le sue ultime vacanze di branco.</ref>]] | ||
'''Vera Barclay''', anche conosciuta con il nome di Vera Chalseworth e lo pseudonimo di Margaret Beech (Sussex, novembre [[1893]] – Londra, settembre [[1989]]) è stata una scrittrice e educatrice scout inglese. | |||
Oltre che famosa autrice di romanzi e racconti per fanciulli in lingua inglese e francese è stata co-autrice, insieme a [[Robert Baden-Powell]], del "[[Manuale dei Lupetti]]"<ref> Nonostante il manuale porti la firma di Baden-Powell pare che in realtà lo stesso B.-P. si limitasse a fornire alcuni contenuti, in realtà la stesura del manuale stesso è da attribuire maggiormente alla Barclay (vedere [[#L'importanza_nel_lupettismo | paragrafo dedicato]]) </ref>, è stata una importante studiosa in campo umanistico e una dei maggiori esperti inglesi nello studio della Sacra Sindone. | |||
Sempre ritenuta marginale nella storia del movimento (forse a causa del sessismo dell'epoca) troviamo invece sue importanti impronte nello scautismo moderno: si devono a lei la definizione di "famiglia felice" per il branco e la codifica della '''legge del lupetto''' ''"il lupetto ascolta il vecchio lupo; il lupetto non ascolta | Importantissima presenza nel movimento scout britannico, raro ed importante esempio di "donna capo" all'interno dell'[[associazione]] maschile: già [[capo]] di [[reparti]] di [[esploratori]] venne scelta da Baden-Powell come primo "[[Akela]] d'inghilterra" (ovvero responsabile della neonata [[branca]] [[lupetti]] dell'associazione Britannica) e diede a questa un importante impulso organizzativo quanto metodologico, sviluppando l'iniziale intuizione di B.-P. nell'ottica di uno "scautismo per fanciulli". | ||
Sempre ritenuta marginale nella storia del movimento (forse a causa del sessismo dell'epoca) troviamo invece sue importanti impronte nello [[scautismo]] moderno: si devono a lei la definizione di "famiglia felice" per il [[branco]] e la codifica della '''[[Legge L/C|legge del lupetto]]''' ''"il lupetto ascolta il [[vecchio lupo]]; il lupetto non ascolta sé stesso"'' <ref>pagina 196 "Scautismo e Lupettismo con Vera Barclay" di Fulvio Janovitz, Mimmo Sorrentino e Mario Sica (numero speciale 166 anno XXXVI di "Esperienze & Progetti" rivista del Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell) - ed. da Centro Studi ed Esperienze Scout-Baden Powell 2006</ref> | |||
== Biografia == | == Biografia == | ||
[[Immagine:Grande Urlo Olimpia.jpg|thumb|400px|Circa 500 Lupetti eseguono il "Grande Urlo davanti a B-P durante il primo Jamboree mondiale ad Olympia]] | [[Immagine:Grande Urlo Olimpia.jpg|thumb|400px|Circa 500 Lupetti eseguono il "Grande Urlo davanti a B-P durante il primo Jamboree mondiale ad Olympia]] | ||
Vera Barclay nacque nel Sussex nel novembre 1893 dal Charles W. Barclay, reverendo di una parrocchia anglicana, e Florence Louisa Charlesworth, famosa scrittrice di romanzi. Educata fin | Vera Barclay nacque nel Sussex nel novembre 1893 dal Charles W. Barclay, reverendo di una parrocchia anglicana, e Florence Louisa Charlesworth, famosa scrittrice di romanzi. Educata fin dall'infanzia al servizio verso gli altri, si innamorò subito dello [[scautismo]] ed entra nella fraternità scout nel [[1912]], diventando nel [[1914]] la prima capo donna del movimento, prestando servizio da Capo Reparto in un gruppo maschile. Commossa dai bambini del suo villaggio che la salutavano con le tre dita e le chiedevano insistentemente di entrare nei "Boy Scouts", comincia ad interessarsi alla metodologia lupetti, i cui primi passi erano descritti da Baden-Powell nell'Headquarter's Gazette. | ||
Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, si arruola nella Croce Rossa prestando servizio | Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, si arruola nella Croce Rossa prestando servizio nell'ospedale di guerra di Netley, vicino Portsmouth, nel frattempo accosta al suo servizio di [[Capo]] [[Reparto]] quello di [[vecchio lupo]] sostituendo molti capi chiamati al fronte. In questo periodo dedica alle attività scout tutti i lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì sera oltre che i fine settimana e buona parte delle vacanze, coinvolgendo in questo anche la sorella Angela. Nel [[1915]], in seguito ad una grave crisi di coscienza, abbandona l'Anglicanesimo, convertendosi al cattolicesimo, creando per questo grosso scalpore all'interno dell'[[associazione]] britannica che, in momento di guerra ancor più che di pace, si era stretta intorno al Re. | ||
Nel 1915 incomincia ad occuparsi di lupettismo scrivendo numerosi articoli ed il 16 giugno 1916 partecipa al primo incontro capi | Nel 1915 incomincia ad occuparsi di lupettismo scrivendo numerosi articoli ed il [[16 giugno]] [[1916]] partecipa al primo incontro capi sul lupettismo organizzato dallo stesso Baden-Powell. Al termine di questo incontro B.-P., positivamente impressionato da quanto Vera ha finora scritto, le chiede insistentemente di collaborare alla composizione del manuale dei lupetti (che molti attribuiscono principalmente a lei) convincendola a trasferirsi a Londra. Nel settembre 1916 si ha il battesimo della [[branca]] e Vera Barclay viene scelta come responsabile, guadagnando il titolo di prima [[Akela]] d'Inghilterra. | ||
In occasione del [[Jamboree|primo Jamboree ad Olympia]] Baden-Powell le chiede di portare con se 1000 lupetti per il "Grande Urlo", ma la Barclay, ritenendo ciò disagevole per i ragazzi, accetta per "soli" 500 (anche se poi riuscì a portarne "solo" 420). Così Vera si recò in visita a tutti i 32 branchi prescelti per controllare che in tutti questi il "Grande Urlo" (e la danza di Kaa, anch'essa svolta durante il Jamboree) fossero conosciute nella stessa forma. L'idea fu buona in quanto Vera, invece di registrare un successo, si dovette rendere | In occasione del [[1° Jamboree mondiale dello scautismo|primo Jamboree ad Olympia]] Baden-Powell le chiede di portare con se 1000 lupetti per il "[[Grande Urlo]]", ma la Barclay, ritenendo ciò disagevole per i ragazzi, accetta per "soli" 500 (anche se poi riuscì a portarne "solo" 420). Così Vera si recò in visita a tutti i 32 [[branchi]] prescelti per controllare che in tutti questi il "Grande Urlo" (e la danza di [[Kaa]], anch'essa svolta durante il Jamboree) fossero conosciute nella stessa forma. L'idea fu buona in quanto Vera, invece di registrare un successo, si dovette rendere conto della grande eterogeneità presente allora in associazione (ancora non era stata istituita una formazione capi centralizzata). Proprio al Jamboree di Olympia riceve, davanti ai suoi lupetti, il [[Lupo d'Argento]], ovvero la più alta onorificenza dello scautismo di allora. | ||
Allo stesso Jamboree padre [[Jaques Sevin]], venuto con una sparuta rappresentanza dei primi "[[Scouts de France]]", aveva chiesto di incontrarla per chiederle di recarsi in Francia per spiegare ai capi il metodo del lupettismo. Vista la sua grande padronanza del Francese ciò non le fu difficile così nel 1923 si svolse a Chamarande il primo campo scuola lupetti, che replicò nel 1925 e 1926, quando nomina padre Sevin "Akela Leader" affidandogli il compito di dirigere i campi scuola successivi. Dopo il Jamboree dichiarò sulle pagine | Allo stesso [[Jamboree]] padre [[Jaques Sevin]], venuto con una sparuta rappresentanza dei primi "[[Scouts de France]]", aveva chiesto di incontrarla per chiederle di recarsi in Francia per spiegare ai capi il metodo del lupettismo. Vista la sua grande padronanza del Francese, ciò non le fu difficile, così nel [[1923]] si svolse a Chamarande il primo [[campo scuola]] lupetti, che replicò nel [[1925]] e [[1926]], quando nomina padre Sevin "[[Akela]] Leader" affidandogli il compito di dirigere i campi scuola successivi. Dopo il Jamboree dichiarò sulle pagine dell'[[Headquarter's Gazette]] di voler abbandonare il movimento per farsi suora nell'ordine di san Vincenzo de Paoli, tuttavia, una volta in contatto con gli ambienti cattolici, dispiaciuta nel constatare come questi diffidassero dello [[scautismo]], tornò a far parte del movimento per dargli un maggior respiro all'interno del mondo cattolico. | ||
A questo scopo scrisse | A questo scopo scrisse due libri dedicati particolarmente al pubblico cattolico: "Good Scouting - note da una parrocchia cattolica" ([[1927]]) e "The Scout Way" ([[1929]]) guadagnandosi l'appoggio delle gerarchie cattoliche britanniche e la benevolenza del cardinale Bourne, primate d'Inghilterra. Nelle estati tra il [[1920]] ed il [[1929]] si occupò del servizio dei giovani meno fortunati dei quartieri popolari di Birmingham, dove organizzò alcuni campi della durata di sei mesi, denominati "Gospel Farm", che le consentirono un importante lavoro educativo e le permisero di dimostrare come il [[metodo scout]] fosse utile negli ambienti cattolici. Nei restanti sei mesi invernali, invece, continuava il suo servizio di capo scout. Sempre a Birmingham lanciò la Catholic Scout Guild, di cui fu la prima segretaria generale. Si rese sempre più attiva negli ambienti cattolici assistendo il canonico Drinkwater nell'impostazione dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole, scrivendo regolarmente racconti, poi raccolti in un libro, sul "The Sower", il mensile edito dal coninco stesso. Tanta attività si ripercosse sulla sua salute e, nel [[1930]], dovette abbandonare tutto per andare a riposarsi presso un'amica nella contea di Norfolk. Non avendo ottenuto i miglioramenti sperati, Vera fu costretta a partire per la più salubre Svizzera, vivendo a Berna dal settembre [[1931]] al [[1936]]. | ||
In | In quegli anni si dedicò alla stesura di vite di Santi e alla composizione di romanzi per ragazze, editi sotto gli pseudonimi di Margaret Beech e Vera Chalseworth. Di nuovo in Inghilterra, fece ritorno nel Sussex andando a vivere con una amica svizzera nei dintorni di Brighton e scrivendo racconti per bambini, spesso di argomento ecologico. In questo periodo aumentò la sua popolarità quando un suo libro divenne un programma radiofonico della BBC chiamato "L'ora dei bambini". Nonostante l'età e gli acciacchi, allo scoppio della guerra divenne subito attiva, dando impulso e direzione alle attività assistenziali promosse dagli scout inglesi. Successivamente alla guerra lasciò nuovamente l'Inghilterra, andando a vivere in Svizzera e Francia, ma rimanendo in contatto con l'[[associazione]] Inglese scrivendo periodicamente sull'Headquarter's Gazette. | ||
Nel 1953 cominciò a dedicarsi agli studi sulla Sacra Sindone, in cui divenne una dei tre maggiori esperti inglesi: fu in contatto con G. Envie, di Torino, col salesiano Luigi Fossati, con don P. Coero-Borga, Segretario del Centro Internazionale di Sinologia, e con | Nel [[1953]] cominciò a dedicarsi agli studi sulla Sacra Sindone, in cui divenne una dei tre maggiori esperti inglesi: fu in contatto con G. Envie, di Torino, col salesiano Luigi Fossati, con don P. Coero-Borga, Segretario del Centro Internazionale di Sinologia, e con l'americano Antony Sarva, producendo numerosi scritti in argomento. Si interessò della sua datazione al carbonio, scrivendo agli scienziati della "Atomic Energy Research Establishment". Alla Sindone dedicò anche un libro divulgativo per i ragazzi intitolato "The Face of a King", pubblicato nel [[1955]]. Le sue peggiorate condizioni di salute la riportarono a Londra nel [[1983]] quando, all'età di quasi 89 anni, andò a vivere, ormai cieca, presso una istituzione religiosa dove le potevano essere garantite le cure necessarie. Morì 6 anni dopo all'età di 95 anni. | ||
== L'importanza nel movimento Scout == | == L'importanza nel movimento Scout == | ||
Nonostante la sua poca notorietà in patria, Vera Barclay fu estremamente importante nella storia del movimento scout. Molti la considerano ben più importante di [[Agnes Baden-Powell|Agnes]] ed [[Olave Baden-Powell]] e attribuiscono la differenza di notorietà al fatto che la moglie e la sorella di [[Robert Baden-Powell]] si dedicarono | Nonostante la sua poca notorietà in patria, Vera Barclay fu estremamente importante nella storia del movimento scout. Molti la considerano ben più importante di [[Agnes Baden-Powell|Agnes]] ed [[Olave Baden-Powell]] e attribuiscono la differenza di notorietà al fatto che la moglie e la sorella di [[Robert Baden-Powell]] si dedicarono all'associazione femminile, dove la visibilità di una donna era necessaria alla credibilità della stessa (molti considerano [[Agnes Baden-Powell]] poco più che una "presta nome" di B.-P., egli stesso affermava che ella non aveva nessuna delle qualità di un [[capo]] scout) mentre Vera offrì il suo servizio nell'Associazione Maschile, dove il sessismo imperante dell'epoca non faceva che annebbiare le sue imprese (lo stesso Wilson era diffidente alle sue proposte). | ||
Se la [[guidismo|branca guide]] (appannaggio di Agnes e Olave Baden-Powell) era trainata in maniera importante da B.-P. (fu lui a firmare i manuali di tale branca) la [[branca]] [[lupetti]] fu affidata completamente a Vera, che godeva della piena fiducia di B.-P. (quando la nominò [[Akela]] d'Inghilterra disse: ''«Ho scelto per questo incarico la sola persona capace ed in grado di assumersi delle responsabilità»'') | |||
Riguardo la posizione della donna in associazione scriveva: | Riguardo la posizione della donna in associazione scriveva: | ||
{{quote|La sola posizione che una donna può occupare adeguatamente nello Scautismo è quella di capo Branco. Ed io sono tale. Talvolta una donna deve riempire i buchi per mandare avanti un Reparto finché non si trova un capo uomo. Io | |||
Al di fuori del lupettismo quindi, secondo la Barclay, una capo donna può costituire solo un ripiego, in questo Vera era sulla stessa linea di B-P che si crucciava di non saper creare un metodo per le guide in quanto egli, evidentemente, non era una donna. | {{quote|La sola posizione che una donna può occupare adeguatamente nello [[Scautismo]] è quella di [[capo]] [[Branco]]. Ed io sono tale. Talvolta una donna deve riempire i buchi per mandare avanti un [[Reparto]] finché non si trova un capo uomo. Io l'ho fatto, saltuariamente, durante gli ultimi quindici anni. Ho così conosciuto molto da vicino una mezza dozzina di Reparti» «È impossibile per una donna, per quanto brava, per quanto osservatrice, per quanto esperta, che non è mai stata un ragazzo, capire la mentalità di un ragazzo, sintonizzarsi con essa. Più un ragazzo cresce e più ha bisogno della guida di un uomo. Sostituire questa con quella di una donna, vuol dire, in realtà, negargli un diritto congenito; giacché, dopo tutto, dove sarebbe un ragazzo senza suo padre?}} | ||
Al di fuori del lupettismo quindi, secondo la Barclay, una capo donna può costituire solo un ripiego, in questo Vera era sulla stessa linea di B.-P., che si crucciava di non saper creare un metodo per le [[guide]] in quanto egli, evidentemente, non era una donna. | |||
=== L'importanza nel lupettismo === | === L'importanza nel lupettismo === | ||
Da quanto risulta dalla maggior parte dei documenti Vera fu la principale autrice | Da quanto risulta dalla maggior parte dei documenti, Vera fu la principale autrice del ''[[Manuale dei lupetti]]'', oltre che ispiratrice di aspetti importanti del metodo quali la ''[[famiglia felice]]'' e la ''[[Legge L/C|legge del lupetto]]''. | ||
[[Immagine:Character Training.jpg|thumb|300px|Copertina di "Character Training in the Wolf-Cub Pack"]] | [[Immagine:Character Training.jpg|thumb|300px|Copertina di "Character Training in the Wolf-Cub Pack"]] | ||
La firma di B-P a questo manuale ha quindi i motivi opposti della notorietà di Agnes Baden-Powell: era necessaria la firma di un uomo per dare credibilità a questo strumento presso i capi maschi | Il contributo di B.-P. al manuale pare sia stato in realtà poco più che di ispirazione, egli era infatti solerte nel lasciare sulla scrivania della futura prima Akela d'Inghilterra bigliettini recanti consigli per il manuale (appuntati su fogliettini di carta emostatica appartenenti al set da barba del capo che, a quanto pare, era mentre si radeva che pensasse meglio) ma la stesura del manuale si deve alla stessa Vera che, al momento della pubblicazione dello stesso, si impegnò nella presentazione del libro sull'[[Headquarter's Gazette]]. | ||
Nella presentazione scriveva: | |||
{{quote|Il popolo sussiegoso che si aspettava un manuale ponderoso su come educare il bambino tra gli otto e i dodici anni, vale a dire: esercizi di ordine chiuso, mentre tu gli giri attorno dentro una macchinina stupida; il sistema per fiaccare il suo spirito esuberante sotto il peso da incubo di | La firma di B.-P. a questo manuale ha quindi i motivi opposti della notorietà di Agnes Baden-Powell: era necessaria la firma di un uomo per dare credibilità a questo strumento presso i capi maschi dell'epoca. Nella presentazione scriveva: | ||
Questa presentazione mostra la visione del metodo da parte di Vera: nelle sue mani il lupettismo passò | |||
{{quote|Il popolo sussiegoso che si aspettava un manuale ponderoso su come educare il bambino tra gli otto e i dodici anni, vale a dire: esercizi di ordine chiuso, mentre tu gli giri attorno dentro una macchinina stupida; il sistema per fiaccare il suo spirito esuberante sotto il peso da incubo di un'accademia puntigliosa, quel popolo si troverà penosamente deluso. Ma se comprerà il libro, si ricrederà facilmente. Perché nella copertina si troverà di fronte un [[Lupetto]] vero e gioioso il quale, come il Capo si augura, non permetterà di aspettarsi niente di molto serioso tra le due copertine!}} | |||
Questa presentazione mostra la visione del metodo da parte di Vera: nelle sue mani il lupettismo passò dall'essere uno [[scautismo]] adattato ai bambini ad uno "scautismo per fanciulli", ovvero un [[Metodo scout|metodo]] a sé che si poneva in continuità ma in distinzione dal metodo utilizzato in reparto. Si impegnò molto per l'unificazione del metodo dopo che, dovendo portare (su richiesta di B.-P.) 500 lupetti al [[1° Jamboree mondiale dello scautismo|Jamboree di Olympia]], facendo visita ai [[branchi]] prescelti, si rese conto di come in realtà ci fosse una grande eterogeneità fra gli Akela: Ad esempio in un branco il [[grande urlo]] veniva eseguito facendo scandire le iniziali delle frasi ''do your best / do our best'' (D Y B / D O B) anziché la frase estesa, a tal fine si dedicò sempre (anche se in maniera discontinua) a scrivere sull'[[Headquarter's Gazette]] anche quando i suoi motivi di salute la portarono all'estero. | |||
Successivamente alla pubblicazione del | Successivamente alla pubblicazione del [[Manuale dei lupetti]], oltre ai vari articoli, scrisse alcuni importanti manuali per lupetti tra cui "Character Training in the Wolf-Cub Pack" e "Cubbing - How to Run a Cub Pack", entrambi tradotti in italiano (seppur poco conosciuti) insieme ad alcuni articoli. | ||
=== | ===L'accreditamento presso il mondo cattolico=== | ||
Il suo contributo fu importantissimo per | Il suo contributo fu importantissimo per l'accreditamento del metodo presso gli ambienti cattolici. Dal [[1927]] si impegnò per promuovere l'applicazione del metodo scout negli ambienti cattolici e affidò alla pubblicazione di due libri ("Good Scouting - note da una parrocchia cattolica" e "The Scout Way") la pubblicizzazione di tali successi. In breve tempo si guadagno l'appoggio della élite cattolica di Inghilterra e delle gerarchie ecclesiali. Il cardinale Bourne le propose di condurre un [[branco]] a Westminster (sede vescovile), branco nel quale fu duraturo il ricordo della capo. | ||
=== La popolarità | === La popolarità all'estero === | ||
I suoi scritti ebbero grande risonanza in tutto il mondo scout e Vera era in contatto con molti capi di tutto il mondo che facevano riferimento a lei per consigli. Era sua abitudine rispondere a tali lettere, quando ritenute di interessa maggioritario, | I suoi scritti ebbero grande risonanza in tutto il mondo scout e Vera era in contatto con molti [[capi]] di tutto il mondo che facevano riferimento a lei per consigli. Era sua abitudine rispondere a tali lettere, quando ritenute di interessa maggioritario, sull'Headquarter's Gazette, ritenendo così di fare un migliore servizio. Ebbe grandi rapporti con lo scautismo svizzero e francese in particolare, paesi in cui trascorse parte della sua vita. La Barclay parlava francese in maniera eccellente essendo stata istruita da bambina in questa lingua. Padre [[Jacques Sevin]], con la quale manteneva un rapporto di grande amicizia, la ritenne importantissima nello sviluppo del movimento francese, sia per la sua presenza nella formazione degli Akela (egli stesso ricevette la nomina di [[Akela]] leader da Vera stessa) sia per l'impegno di creare un metodo vicino al mondo cattolico (Sevin fondò gli "Scouts de France": associazione confessionale cattolica). | ||
La figura della Barclay è piuttosto conosciuta in Francia (più che in Inghilterra) sia a causa del successo delle sue novelle (bene in francese quanto in inglese) sia forse per la maggiore emancipazione della donna in quella società che non le negò il riconoscimento della sua importanza nel movimento Scout. Nelle | La figura della Barclay è piuttosto conosciuta in Francia (più che in Inghilterra) sia a causa del successo delle sue novelle (bene in francese quanto in inglese) sia forse per la maggiore emancipazione della donna in quella società che non le negò il riconoscimento della sua importanza nel movimento Scout. Nelle sue biografie francesi, difatti, non troviamo nessuna remora nel definirla "l'autrice del Manuale dei lupetti", cosa che non avviene in altri paesi. | ||
== Opere di Vera Barclay== | == Opere di Vera Barclay== | ||
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* ''Danny, the Detective.'' 1918 | * ''Danny, the Detective.'' 1918 | ||
* ''Danny, again.'' 1919 | * ''Danny, again.'' 1919 | ||
* ''Book of Cub Games'' (con una presentazione di R. Baden Powell) 1920 | * ''Book of Cub Games'' (con una presentazione di R. Baden-Powell) 1920 | ||
* ''Cubbing - How to Run a Cub Pack'' 1920 | * ''Cubbing - How to Run a Cub Pack'' 1920 | ||
* ''The mysterious Tramp.'' 1920 | * ''The mysterious Tramp.'' 1920 | ||
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* ''Come condurre un Branco'' (Cubbing - How to Run a Cub Pack) ed. Fiordaliso 1946 | * ''Come condurre un Branco'' (Cubbing - How to Run a Cub Pack) ed. Fiordaliso 1946 | ||
* ''Saggezza della Giungla'' (Jungle Wisdom - Traduzione di Ermanno Ripamonti) ed. Fiordaliso 1985 | * ''Saggezza della Giungla'' (Jungle Wisdom - Traduzione di Ermanno Ripamonti) ed. Fiordaliso 1985 | ||
* | * ''Scautismo e Lupettismo con Vera Barclay'' (numero speciale 166 anno XXXVI di "Esperienze & Progetti", rivista del Centro Studi ed Esperienze Scout Baden-Powell), 2006 comprendente: | ||
** ''Il metodo Scout'' (the Scout Way - Traduzione di Fausto Catani) | ** ''Il metodo Scout'' (the Scout Way - Traduzione di Fausto Catani) | ||
** ''I lupetti e la formazione della personalità'' (Character training in the Wolf Cub Pack - Traduzione di Domenico Sorrentino) | ** ''I lupetti e la formazione della personalità'' (Character training in the Wolf Cub Pack - Traduzione di Domenico Sorrentino) |