Notte in tenda

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La notte in tenda (NIT) era una "unità di misura" per valutare il grado di esperienza di uno scout ed era maggiormente usata nella branca esploratori/guide, i quali segnavano volta per volta nel loro quaderno di caccia i vari bivacchi e campi effettuati, aggiornandone il totale. Anche dopo i passaggi, però, c'erano molti rover/scolte e pure capi adulti che continuavano a tenerne il conto per tutta la durata della loro vita scout.

Come è facilmente intuibile, si trattava di segnare quante notti venivano trascorse dormendo in una tenda con la propria pattuglia, anche se esistevano dei gruppi nei quali era tradizione includere pure le notti passate in accantonamento (cioè in strutture chiuse), facendolo così diventare il conteggio delle "notti passate fuori casa con gli scout".

Nel CNGEI il vecchio regolamento della progressione verticale di branca E, che è rimasto in vigore fino al 2004, prevedeva che per diventare Esploratore/Esploratrice d'Italia si dovessero trascorrere almeno 30 notti in tenda. Al giorno d'oggi, invece, le NIT hanno perso l'importanza che avevano una volta, in favore di altri parametri di valutazione, basati sulla maturazione personale dei ragazzi e delle ragazze.