Materassino gonfiabile

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Il materassino gonfiabile è il tipo di letto da campo che si avvicina di più ad un letto vero, grazie alla molta aria di cui è riempito e ad un rigonfiamento messo ad una estremità che funge da cuscino. Realizzato anche nella versione a due piazze, può avere varie altezze e dimensioni e quindi R-value differenti, ma in genere questo non è molto alto. Ha bisogno di essere gonfiato a forza di polmoni oppure con un'apposita pompa esterna, a pedale o elettrica, e di un'aggiunta di aria dopo qualche giorno, visto che tende a sgonfiarsi naturalmente. Non bisogna però immettere troppa aria, altrimenti il letto risulterà troppo duro.

Come è noto, però, l'aria non è un buon isolante e inoltre essa si muove continuamente all'interno del materassino, specialmente quando ci si gira. Per questo motivo si usa suddividere il volume in più camere tubolari oppure inserire delle strutture a nido d'ape oppure ancora appiccicare del materiale isolante, come il piumino o il micropile. Un altro metodo consiste nell'usare un gonfiabile ed uno stuoino messi uno sopra l'altro, in modo che il primo dia la morbidezza ed il secondo l'isolamento. Se lo stuoino è messo sotto, lo strato supplementare protegge meglio il rivestimento da eventuali forature.

Un altro svantaggio, soprattutto dei modelli più alti e senza camere interne, è la scomodità delle zone laterali, perché l'aria, sotto il peso del corpo, si sposta verso il centro e si ha quindi l'impressione di cadere fuori.

Materassino da spiaggia o da piscina

È di normale plastica, quindi soggetto a rovinarsi a contatto con il terreno, e può essere realizzato in diverse dimensioni e forme, ad esempio di animali acquatici. Non essendo progettato per dormirci una notte intera, non è traspirante e perciò fa sudare, inoltre fa molto rumore quando ci si gira e si sfrega sulla plastica. Infine è poco isolante (ha un valore R al massimo di 0,9), ma in compenso è molto leggero.

In caso di foratura, se non si riesce a trovare il buco a vista oppure ad orecchio, si procede come per le camere d'aria delle biciclette: si gonfia un poco il materassino, lo si tappa e lo si immerge in una vasca piena d'acqua. Lo si stringe quindi con le mani finché non si individua il punto da dove escono le bollicine.

Materassino da campeggio

Di norma è abbastanza pesante da trasportare, a meno di non comprare quelli ultraleggeri di alta qualità. È fatto di uno spesso tessuto impermeabile, che però dopo qualche anno perde le sue caratteristiche e causa il progressivo sgonfiamento, poiché l'aria comincia a filtrare attraverso le fibre. Esistono in commercio delle bombolette di spray impermeabilizzante, ma bisogna valutare se la spesa vale l'impresa.

Se invece capita una foratura, è inutile mettere il materassino nell'acqua, poiché il tessuto si inzuppa diventando impermeabile e non si vedranno mai le bollicine. Si può quindi procedere gonfiandolo al massimo e sedendosi sopra mentre si tende l'orecchio oppure sistemare dei fogli di carta leggera (tipo fazzolettini o carta igienica) e guardare quale si muove.

Uso e manutenzione

È consigliabile portarsi sempre appresso l'apposito kit di manutenzione ed eventualmente anche un tappo di scorta, per far fronte ad ogni evenienza. Se non lo si ha più a disposizione, va bene anche un kit per le biciclette o a limite si può usare provvisoriamente del silicone o del nastro telato.

Dopo aver individuato il foro con i metodi sopra descritti ed avergli disegnato intorno un cerchio con un pennarello per non perderlo più, il materassino va sgonfiato completamente. Inoltre, nel caso di un gonfiabile in tessuto è necessario rendere la superficie ruvida, in modo che la colla faccia meglio presa, usando della carta abrasiva a grana finissima.

In seguito si ripulisce e si asciuga con cura la zona tutta intorno al foro, si spalma la colla su entrambe le superfici, si appiccica la toppa e si lascia asciugare fino al giorno successivo, possibilmente tenendola sotto un peso. Per riparare i tessuti serve il mastice, mentre per quelli da mare è necessario un adesivo adatto alla plastica flessibile ovvero colla vinilica. Se il foro è molto piccolo, si può riempirlo con la sola colla.