Lupettismo

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« Delle tre branche del movimento (scout) personalmente considero la branca dei lupetti la più importante. Dico questo in ragione della psicologia del ragazzo. Penso che siate colpiti dal mio uso della parola "psicologia", perché io stesso non l'ho mai studiata: i libri di psicologia li trovo così pieni di paroloni che li evito con cura. Ma ho studiato i rapporti della polizia e i giornali, e persino le statistiche della criminalità, ed è stato interessante scoprire che la delinquenza giovanile comincia tra i ragazzi inglesi all'età di 10 anni e raggiunge il suo punto culminante a 12 anni. Vi sono più giovani delinquenti fino all'età di 12 anni che fino all'età di 18 anni. Quindi la sola conclusione possibile è che i loro animi cominciano a volgersi in quella direzione e a formarsi al bene o al mele all'età di 8 o 9 anni. Se dunque prendiamo i ragazzi solo all'età di 12 anni come esploratori non possiamo impedire loro del tutto di scivolare nel male, ed è meglio prenderli in più giovane età, prima che le loro tendenze si volgano alla direzione sbagliata. A quell'età sono anche più malleabili, controllabili e indirizzabili nella giusta direzione. »
(Robert Baden-Powell in un intervento alla quarta Conferenza mondiale dello scautismo (Kandersteg 1926), riportato anche in Taccuino.)

Il lupettismo è una branca dello scautismo rivolta a bambini e bambine, che vengono chiamati rispettivamente lupetti e lupette. Nella maggior parte delle associazioni è la prima branca del cammino scout e va dagli 8 agli 11/12 anni, in altre è la seconda dopo i castorini, in altre ancora la fascia di età si abbassa dai 6 ai 10 anni. Si basa su un metodo educativo originale che ha lo scopo di aiutare a crescere il/la bambino/a seguendo i principi dell'impegno e della solidarietà, educando alla conoscenza e allo sviluppo del proprio corpo e delle proprie capacità manuali.

Storia

Lo scautismo, nato nel 1907 ad opera di Robert Baden-Powell, era originariamente rivolto agli adolescenti, cioè prima solo agli esploratori e poi anche alle guide. C'erano però i bambini che vedevano i loro fratelli più grandi e chiedevano a gran voce di poter vivere le stesse avventure, così B.-P. si consultò con il suo collaboratore Percy Everett per creare degli "Junior Scout" ed un primo progetto fu pubblicato su The Headquarter's Gazette nel gennaio 1914. C'era già il nome "Wolf Cubs", un distintivo, un saluto ed alcune prove di progressione, nonché l'impegno a pubblicare un libro sull'argomento. In realtà, però, non si trattava dei lupetti come nella versione definitiva, bensì derivava dalla tradizione Zulu nella quale vengono chiamati "Lupi" i guerrieri della tribù e quindi i "Lupetti" dovevano essere gli aspiranti guerrieri[1].

Cominciarono allora a nascere in Gran Bretagna i primi reparti più o meno ufficiali di "scout cadetti", nei quali si insegnavano le tecniche di base, tra cui i nodi, il primo soccorso e l'osservazione[2]. Tuttavia Baden-Powell desiderava proporre qualcosa di più originale di uno scautismo annacquato e cercando si rese conto che nei racconti contenuti nei Libri della Giungla di Rudyard Kipling c'era già l'ambiente ideale che cercava, perciò chiese all'autore, che era già suo amico, il permesso di utilizzarli e gli fu subito concesso. Il 2 dicembre 1916 venne pubblicato il Manuale dei lupetti, che in un anno vendette ben 30.000 copie nella sola Gran Bretagna. B.-P. lasciò poi l'evoluzione del metodo nelle mani dei commissari nazionali britannici e la prima fu Vera Barclay, fino ad allora capo reparto dello Hertfordshire, il cui contributo fu determinante: fu lei, ad esempio, a scrivere la legge del lupetto e a parlare per prima di famiglia felice.

I lupetti al jamboree di Olympia

Nel 1918 si tenne a Londra la prima conferenza dedicata al lupettismo. Nel 1920 si svolse il 1° Jamboree mondiale dello scautismo, al quale parteciparono anche 420 lupetti che, guidati da Vera Barclay, eseguirono tutti insieme un grande urlo davanti a Baden-Powell. Nel 1921 ci fu il primo campo scuola Cub Master, mentre il lupettismo si era già esteso in Australia, Canada, Hong Kong, Malta, Nuova Zelanda, Palestina e Sudafrica[3]. Il 7 ottobre 1922, alla presenza anche di Kipling, ci fu un rally (incontro) di 19.000 lupetti per salutare il Principe del Galles che tornava da un viaggio attraverso l'Impero.

Nel 1966 il lupettismo compì 50 anni e si colse l'occasione per cambiare il nome ufficiale da "Wolf Cub" in quello attuale di "Cub Scouts". Ci furono inoltre varie iniziative per festeggiare il giubileo, ad esempio, in Italia il CNGEI organizzò un trofeo nazionale per i branchi chiamato "Le cacce di Kaa", in Gran Bretagna ci fu una grande buona azione con la quale vennero raccolte 5.150 sterline per comprare 23 cani guida per non vedenti[4][5].

Nel corso dei decenni, con i vari cambiamenti susseguitisi nelle società, in molte nazioni la giungla del lupettismo è stata messa in discussione e sono state avviate sperimentazioni per trovare un'altra ambientazione adatta a questa fascia d'età dello scautismo. In poche però si è arrivati ad abolire completamente la giungla, perlomeno non nell'ambito delle associazioni riconosciute da WOSM, come è accaduto ad esempio in Italia nei tardi anni 1970, nel periodo in cui nasceva l'AGESCI, quando tra gli altri furono provati gli indiani, Lo Hobbit e La collina dei conigli. Al contrario, invece, in Svezia sono state create 5 fasce d'età di 2-3 anni ognuna, di cui le prime due sono i Miniorscout, di 8-9 anni, e gli Juniorscout, di 10-11 anni.

Ultima tappa importante della storia è il 1991, 75° anniversario della fondazione, che segna ufficialmente l'apertura del lupettismo da parte di WOSM alle bambine.

Il lupettismo oggi

Oggi risultano iscritti all'Organizzazione Mondiale del Movimento Scout circa 13 milioni[6] di lupetti, ma in questo conto mancano tutte le lupette la cui federazione nazionale è affiliata all'Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici. Nel mondo ci sono associazioni le cui bambine non sono lupette, ma vivono un altro ambiente fantastico, tipo le brownies (folletti) dei Paesi anglosassoni e le coccinelle italiane.

Dall'epoca della fondazione ai giorni nostri il metodo non ha mai subìto cambiamenti sostanziali, tranne qualche piccola evoluzione per adeguarsi ai tempi, come ad esempio le prove per la progressione personale. Ancora oggi, infatti, molte associazioni prevedono le stesse tappe originali di Zampa Tenera, Prima Stella e Seconda Stella.

Il centenario

Nel 2016 ricorre il centenario del lupettismo, per il quale però non è stato organizzato nessun evento ufficiale, ad esclusione di qualche oggetto di merchandising (magliette, distintivi, portachiavi...) venduto sullo scout shop di WOSM. Le celebrazioni sono state quindi demandate all'iniziativa delle varie organizzazioni nazionali.

Note