Follina 1 FSE

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Gruppo FSE
Follina 1
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Localizzazione
Distretto Belluno-Trentino-Alto Adige
Provincia Treviso
Regione Veneto
Il gruppo
Numero censiti 82
Capo gruppo Fulvia De Battista
Fazzolettone blu Savoia bordato di rosso sul lato destro (ovvero lato inferiore delle Fiamme) e di giallo sul lato sinistro (ovvero lato superiore delle Fiamme)
Dedicato a Santa Maria di Sanavalle
Ente promotore Parrocchia Madonna del Rosario
Recapiti
Indirizzo Piazza 4 novembre, 20

31051 Follina (TV)

Telefono Fulvia De Battista

Tel. 0438 971838 - Cell. 333 6055657

Sito web



Il primo Riparto ASCI

A Follina lo Scautismo giunse nel lontano 1923, ad opera del Rev.mo Padre Anacleto M. Milani e del Cappellano P. Luigi M. Crippa dell'Ordine dei Servi di Maria, giunti in paese solo 8 anni prima, nel 1915. Il Riparto fu affidato alla direzione di Luigi Tandura, classe 1902, allora ventunenne. Il nucleo di esploratori fu iscritto all'ASCI, Associazione Scautistica Cattolica Italiana, nell'autunno di quell'anno, e registrato ufficialmente il 18 dicembre 1923 con il nome di "Follina 1°, S. Filippo Benizi", al numero progressivo 511.


I primi censiti per l'anno scout 1923-1924 sono venticinque: 14 "Seniori" (quelli che poi nel dopoguerra saranno chiamati Rover, ragazzi sopra i 16 anni), 9 Esploratori e 1 Lupetto, oltre al Capo Riparto. Diciannove gli iscritti nel 1926, tra i quali Marino De Mari, caduto nel 1936 in Africa Orientale Italiana all'età di 22 anni. Il gruppo cessò le attività a seguito dello scioglimento imposto dal governo fascista con il Regio Decretro Legge n° 5 del 9 gennaio 1927: esso vietava i gruppi scout cattolici nei centri con meno di 20.000 abitanti, includendo quindi i paesi come Follina e gli altri della zona, per evitare sovrapposizioni e "concorrenza" con la neonata ONB, Opera Nazionale Balilla.

A Follina lo Scautismo non rinasce ufficialmente che nel 2003. Però va segnalata un’altra iniziativa che prende vita e forma negli anni quaranta e cinquanta in paese, e più precisamente nel Seminario Minore dell’Ordine dei Servi di Maria, che era ospitato nello stabile in cui ora ha sede la casa di Riposo “San Giuseppe”. I ragazzi che frequentavano il Seminario infatti diedero vita ai GEM, i Giovani Esploratori Mariani, e nelle attività extracurricolari erano divisi in squadriglie con tanto di guidoni, uscite e campeggi estivi.

La rinascita

Nel 2003 per iniziativa del Parroco e Priore, P. Francesco M. Polotto, si costituiscono due Unità di Guide ed Esploratori, che fin da principio vengono censite con il Gruppo scout Polpet 1° FSE dell’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici. A dar vita all’attività vi sono Andrea Padoin e Vania Frezza, con l’aiuto di Davide Rosa e Samuele Pillonetto. A loro si uniscono presto Lisa Scapol e Fabio Tittonel, e le attività iniziano a raccogliere un certo numero di ragazzi e ragazze, che arrivano a vestire l’uniforme scout nella primavera 2004. Le prime Promesse si svolgono in riva al Lago di Santa Croce, e già in quell’occasione viene scelto un fazzolettone proprio per le unità follinesi, differente da quello rosso e verde di Polpet. Si indossano così i colori che verranno mantenuti per tutte le Unità di Follina, e che vengono usati per ricamare le prime Fiamme di Riparto. I Capi follinesi partecipano attivamente agli incontri della Direzione di Gruppo di Polpet e agli eventi promossi dal Distretto FSE Belluno-Trentino-Alto Adige. Nell’autunno del 2006 Alessandro Manca, di Polpet, si rende disponibile per formare un Branco di Lupetti, e l’iniziativa ha subito successo. Nasce così il Branco “Alba sulle Rupi” tuttora diretto da Alessandro – Akela con l’aiuto – negli anni – di numerosi Capi e Rovers disposti a scendere dal bellunese tutte le settimane a Follina. Nell’autunno 2007 le prime Guide giungono all’età di uscire dal Riparto, e danno vita al Fuoco di Scolte “Pietre Vive”, grazie all’impegno di Antonella Galantin prima e di Elisa David poi, entrambe di Belluno. Le Scolte fin da subito si danno un gran da fare: iniziano la collaborazione con la Caritas foraniale, con la Casa di Riposo, prestano il loro servizio dove ci sia bisogno. Nell’estate 2008 partecipano come barelliere al pellegrinaggio diocesano a Lourdes promosso dall’UNITALSI, l’estate successiva sono in Abruzzo in una tendopoli di sfollati dal terremoto; inoltre iniziano a dedicarsi all’attività stessa delle Unità, rendendosi disponibili per le ragazze più giovani. È così che nell’autunno 2009 si riesce a dar vita anche al Cerchio di Coccinelle, grazie alla determinazione di Sara, con l’aiuto poi di Giulia e Giovanna. Nell’autunno 2009 entra in gruppo anche Benvenuta Galleazzi, mamma di due ragazzi del Riparto che accetta di giocarsi appieno nella grande avventura. Pronuncia la sua Promessa scout dopo pochi mesi (in una bella sera stellata, a meno nove gradi!) e si dedica fattivamente alle Guide, con l’aiuto di un’altra scolta, Marta. Infine, sempre nel 2009, il primo Esploratore giunge al termine del cammino in Riparto, ed accetta di divenire Rover, unendosi al Clan intergruppo “Beato Giovanni XXIII” di Polpet/Longarone e salendo così settimanalmente a Ponte nelle Alpi per le riunioni. L’anno 2010/2011 si apre con la prospettiva di consolidare le Unità numericamente: nasce in questi giorni la terza squadriglia di Esploratori, il Branco è ormai al numero massimo di bambini e Coccinelle e Guide aumentano di numero.

Per iniziare “con il piede giusto” le Unità di Follina, d’intesa con Alessandro Galantin, Capo Gruppo del Polpet 1 FSE, hanno scelto di proporre - per l'Anno Scout 2010 / 2011 - l’incarico di Capo Gruppo al Commissario di Distretto, Aldo De Menech di Longarone Nell'anno scout 2011/2012 è stato eletto poi capo gruppo Andrea Padoin (il fondatore del Gruppo); dal 2012/2013, a seguito di avvicendamenti in gruppo, è stata poi eletta come nuova Capo Gruppo, dal Consiglio di Gruppo, Fulvia De Battista .

Il nome del Gruppo

Il Gruppo scout Follina 1 si intitola a "Santa Maria di Sanavalle". La vallata dove sorge Follina, che va da Combai a Vittorio Veneto, è spesso chiamata Valsana, termine derivante dalla denominazione che diedero i monaci cistercensi all'Abbazia di Follina al loro arrivo: Sanavalle. Infatti il titolo dell'Abbazia è proprio Santa Maria di Sanavalle. Sanavalle - Sanae Vallis - è il nome che i monaci hanno attribuito, nel XIV Secolo, alla porzione di territorio che afferisce al monastero di S. Maria, grossomodo corrispondente all’attuale abitato di Follina - cui confini sono: a Est, il torrente Marèn; a Ovest, il fiume Follina; a nord il Monte Pianezze; a Sud, le località: Tre Ponti e Fornasette, nei pressi delle quali i primigeni monaci colonizzatori praticarono una profonda incisione che permise alle acque dei fiumi Soligo e Follina di refluire liberando dall’impaludamento le terre intorno al piccolo colle ove sorge il monastero di S. Maria, rendendo salubri i territori circostanti allo stesso; di qui la chiara derivazione del toponimo di Sanae Vallis. Con Valsana oggi si descrive spesso però il territorio dell'intera Val Mareno, comprendente anche gli abitati limitrofi a Follina, compresi i comuni di Cison di Valmarino e Miane. Con la scelta di chiamare il Gruppo "S. Maria di Sanavalle" quindi abbiamo voluto scegliere un appellativo che fosse identitario della nostra presenza in Follina ma anche ecumenico nel comprendere il territorio circostante, rispondendo così alla nostra vocazione interparrocchiale e intercomunale.

Il fazzolettone

Il fazzolettone del Follina 1 è "blu Savoia bordato di rosso sul lato destro (ovvero lato inferiore delle Fiamme) e di giallo sul lato sinistro (ovvero lato superiore delle Fiamme)". Perchè questi colori? Al momento delle prime Promesse pronunciate dalle Guide e dagli Esploratori di Follina (primavera 2004), d’intesa con il Distretto, il Gruppo Polpet 1° al quale le Unità follinesi appartenevano ci propose di scegliere fin da subito un fazzolettone differente, che sarebbe rimasto in uso a Follina in vista della costituzione di un Gruppo autonomo. Alla fine la scelta fu fatta considerando due “collegamenti” ideali che gli Scouts e le Guide di Follina vorrebbero avere con la loro terra: · il collegamento all’Abbazia ed al culto Mariano che qui è così presente da oltre un millennio; · il collegamento con il Comune che ci ospita. Ecco allora i colori del fazzolettone, che va “letto” nelle due metà, destra e sinistra: · al lato sinistro, quello del cuore e della Promessa, il fazzolettone è azzurro bordato di giallo (oro): il primo colore è per eccellenza il colore di Maria, al quale abbiamo abbinato l’oro per ricordarci che la “nostra” immagine mariana è stata solennemente incoronata nel 1921, quando l’intera Abbazia venne elevata al rango di Basilica Minore. Tale colore è anche un tributo all’Ordine dei Servi di Maria presente in Abbazia e che ci accoglie con grande benevolenza. · al lato destro il fazzolettone è azzurro bordato di rosso: questi due sono i colori ufficiali del Gonfalone Comunale di Follina, che richiama la presenza dell’Abbazia (torre romanica, sulla parte bassa) e la secolare tradizione manifatturiera della lana (i folloni sulla parte alta, per il trattamento dei tessuti). In questo modo ci sentiamo legati al paese che accoglie le nostre attività, ed all’intera Vallata che nei secoli è cresciuta e si è sviluppata proprio grazie all’Abbazia Santa Maria di Sanavalle in Follina.