Caserta 5 AGESCI

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Gruppo AGESCI
Caserta 5
AGESCI.svg

Gruppo Attivo

Localizzazione
Zona Caserta
Provincia Caserta
Regione Campania
Informazioni sul Gruppo
Anno di Fondazione N/A
Fazzolettone Blu e verde
Dedica Fazzolettone N/A
Capi Gruppo Gabriella Signorelli
Recapiti
Indirizzo Viale delle betulle
Email N/A
Telefono N/A
Collegamenti Web
Instagram N/A
Facebook N/A
Youtube N/A
Sito Web [www.parrocchiadelcarmine.org/index.php/attivita/gruppo-scout-caserta-5 Sito Web Ufficiale]
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Il Gruppo Caserta 5 inizia ufficialmente la sua esistenza nel settembre 1997 quando i Responsabili della Zona Caserta, Marcello Rauccio e Dina Tufano, autorizzano il censimento (cioè l’iscrizione all’AGESCI) dei suoi soci, capi e ragazzi, come Gruppo autonomo.

Per quella occasione si doveva scegliere il fazzolettone di gruppo. Facemmo allora una passerella, una sfilata di moda con tanto di modelli e votazioni finali, nel più puro stile democratico e la maggioranza tra capi e ragazzi scelse il foulard blu con due striscette verdi. Il fondo blu era voluto, perché ci ricordava la nostra origine dal Caserta 1 il cui foulard è appunto blu con due striscette, una bianca e una rossa. Il verde era il colore della speranza, dell’incoraggiamento per un gruppo nascente.

Allora il Gruppo era già completo delle sue tre unità: Clan, Reparto e Branco e la Comunità dei Capi era formata da Nello Tufano e Gabriella Signorelli, Capi Gruppo, don Giorgio Quici, Assistente Ecclesiastico, Costanza Signorelli, Stefano Russo, Dina Tufano, Vincenzo Tammaro, Stefania Palombo, Piergiuseppe Cicia e Gabriele Manzo.


La storia del gruppo inizia però molto tempo prima.

Nel 1994 il parroco don Giorgio Quici disponeva solo di alcuni locali nella Cooperativa Serena per creare una comunità parrocchiale al Parco degli Aranci e celebrare la Liturgia.

Si rivolgeva così al Gruppo scout Caserta 1, tuttora operante presso la Parrocchia di S. Bartolomeo in Centurano, ed esprimeva il desiderio di avere un Gruppo scout che, lavorando sulla formazione di bambini, ragazzi e giovani, contribuisse a creare quel senso di identità territoriale e di appartenenza sociale che mancavano in un quartiere nuovo privo di tradizioni condivise.

I Capi Gruppo del Ce 1, Enza Messana e Mario Izzo, nonché l’Assistente Ecclesiastico e allora parroco don Elio Catarcio gli dicevano che anche un Salesiano esperto di ragazzi come lui aveva bisogno di un periodo di apprendistato sul metodo scout. Noi crediamo infatti nella efficacia del nostro metodo, purchè sia ben conosciuto ed applicato.

Don Giorgio accettava quindi di far parte dall’anno 94-95 della Comunità Capi del Caserta 1 e di lavorare con il loro Branco come Baloo (così viene chiamato l’Assistente Ecclesiastico nel linguaggio giungla).


Il Caserta 1 era allora uno dei gruppi più numerosi della Campania per il numero di capi e di ragazzi. Nel settembre 1995 si decise allora di iniziare un servizio educativo orientato verso il nuovo quartiere: Costanza Signorelli ed Emanuele Tufano con un gruppo di ragazze e ragazzi del Clan (rover e scolte tra i 17 e i 20 anni) iniziavano un cammino educativo per il trasferimento della loro unità nel nuovo quartiere. Non fu facile, ma dopo una prima fase di avvicinamento e conoscenza, nel 1996 il passaggio era avvenuto. L’unità si era difatti fisicamente trasferita al Parco degli Aranci, pur continuando a far parte del Caserta 1.

In quell’anno Emanuele lasciava il gruppo ed entrava a farne parte Stefano Russo, come Capo Clan insieme a Costanza. Il Clan si sceglieva un nome: Alpha Rise, e cominciava ad accogliere giovani del Parco degli Aranci, mentre nello stesso anno si apriva il Branco…. di lupetti e lupettine tutti provenienti dal Parco, sotto la guida di Stefania Palumbo e Piergiuseppe Cicia, con l’aiuto di Gabriele Manzo.

Nel settembre 1997 Vincenzo Tammaro e Dina Tufano lasciavano il Caserta 1 insieme ad un gruppetto di guide ed esploratori sui 15 anni e formavano le prime tre squadriglie del nuovo Reparto: i Falchi, i Puma e le Tigri, la prima maschile e le altre due femminili, accogliendo ragazzi e ragazze del Parco tra i 12 e i 15 anni.

I primi Capi Squadriglia e Vice furono Daniela Iadarola, Mariel Triggianese, Ernesto Angotti e Chiara Tufano. La presenza di questi ragazzi già esperti di scautismo era molto importante perché essi avevano il compito, insieme ai Capi, di trasmettere le modalità e lo stile di vita scout ai nuovi arrivati.

Nonostante questo gli inizi non furono facili perché si trattava di costruire quasi da zero un modo comunitario di relazionarsi basato su regole che solitamente si apprendono gradualmente nel corso della crescita, inoltre mancava in loro il senso di appartenenza al quartiere, non essendoci ancora un contesto sociale di cui le famiglie si sentissero parte.

Dal 1995, tuttavia, il grosso prefabbricato e i containers che lo circondavano fornivano ambienti e visibilità ai gruppi ed alla comunità parrocchiale che don Giorgio andava formando e costituivano un primo luogo di identità sociale.

Il Gruppo si consolidava ed entrava nella rete di relazioni che si creavano attorno alla parrocchia. Un riconoscimento importante del nostro servizio fu il mandato di catechisti a tutti i Capi.

Il Reparto si sceglieva il nome della cometa allora di passaggio: Hale Bopp e si completava con una quarta Squadriglia maschile: gli Albatros.

Nel 2000 la Comunità Capi si trovò in gravi difficoltà: Stefano, Stefania e Piergiuseppe avevano dovuto lasciare il servizio, alcuni tentativi di nuovi ingressi avevano avuto breve durata e si rischiava di chiudere il Branco, interrompendo il “gioco” che ormai tanti bambini facevano con gioia. Per nostra fortuna Roberto e Manuela Cosentino, capi scout di Napoli momentaneamente residenti a Caserta, accettavano la direzione del Branco, insieme al piccolissimo Matteo che diventò la mascotte del gruppo. Entravano a far parte della Co.Ca. due giovani mamme: Ela Iorio e Annalaura Dello Stritto. Quest’ultima e Mariapina Sacco iniziavano il loro tirocinio nello staff di Branco mentre Ela entrava nello staff di Reparto.

Il 2000 fu anche l’anno del Giubileo che tutto il Gruppo col suo Assistente celebrò a Roma.

Per ciascuno di noi, bambino o adulto, quello rimane un ricordo indimenticabile.

In seguito alcune ragazze del Clan, “coltivate” da Costanza con immenso amore e rigore, completavano il loro cammino educativo con la Partenza ricevendo anche il Sacramento della Cresima e decidevano di entrare in Comunità Capi e iniziare il servizio educativo. Avemmo anche la gioia di accogliere un maschietto, merce rara nel nostro gruppo: Pasquale Piscitelli, il nostro attuale Capo Reparto. Per via “matrimoniale” abbiamo poi acquisito Italo Bernardo, Akela del Branco.

Ma ormai la Comunità Capi è ricca di tante giovani presenze, sempre con prevalenza femminile, e i “capi fondatori” ripongono in loro tutte le speranze e si impegnano con rinnovato entusiasmo a trasmettere loro esperienze e competenze.

Non dimentichiamo nella nostra rievocazione il servizio prezioso fornito da alcuni genitori, come Antonietta e Domenico Tammaro e Clelia e Giovanni Scaravilli che hanno partecipato alle Vacanze di Branco provvedendo ai pasti dei lupetti affamati, nonché le prestazioni da grande “Maestro di cucina” di Franco Porzio ai Campi di Reparto.

Il 27 settembre 2004 Nello Tufano, dopo aver ricoperto con continuità il ruolo di Capo Gruppo, e per un po’ anche quello di Capo Reparto, ci lascia per tornare alla ‘casa del Padre’. Il ricordo della sua signorilità, del suo amore per i ragazzi e la sua dedizione allo scoutismo, saranno per tutti i ragazzi e i capi del gruppo una strada da seguire.