Buona Azione

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« Come Scouts siete impegnati a compiere almeno una Buona Azione ogni giorno. (...)
Quando vi alzate al mattino ricordatevi che avete una Buona Azione da compiere a vantaggio di qualcuno durante la giornata. Fatevi un nodo al fazzoletto per ricordarvene.
Se mai vi capitasse di aver dimenticato un giorno la Buona Azione, il giorno successivo ne dovrete fare due. Pensate che nella Promessa Scout vi siete impegnati sul vostro onore a compierla.
Guardatevi bene, però, dal pensare che gli Scouts debbano fare una sola Buona Azione al giorno. Una è loro dovere, ma se saranno cinquanta, tanto meglio.
Una Buona Azione, può anche essere minima. È una Buona Azione anche il mettere un soldino nella cassetta dei poveri, od aiutare una vecchia donna ad attraversare la strada, o far posto a sedere a qualcuno, o dare da bere ad un cavallo assetato, o togliere una buccia di banana dal marciapiede. Ma una deve essere compiuta ogni giorno, ed ha valore soltanto se non avrete accettato in cambio una ricompensa. »
(Robert Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, Seconda chiacchierata)

La Buona Azione (abbreviata in B.A.) è un gesto di aiuto che si fa per cortesia ad un'altra persona, anche senza che essa lo abbia richiesto esplicitamente. Baden-Powell la chiamava "Good Turn", cioè scherzo buono, intendendo dire che lo Scout deve sorprendere l'altra persona con il suo atto nato spontaneamente. Per definirsi tale, quindi, essa deve essere compiuta volontariamente e l'autore non deve accettare nessuna ricompensa in cambio. Idealmente l'Azione dovrebbe anche restare anonima. Nella Branca E del CNGEI si parla più propriamente di Buon Tiro[1].

La Buona Azione riveste una grande importanza nel mondo scout, a partire dalle prime fasce d'età e salendo man mano, fino a diventare servizio vero e proprio in branca R/S e per gli adulti. In molte associazioni nella promessa L/C è compreso l'impegno a fare un BA ogni giorno. Non è detto che debba trattarsi per forza di un gesto complicato o che comporta sacrificio, ma deve essere adeguato all'età e alle possibilità della persona. Per un lupetto infatti può essere sufficiente aiutare la mamma a spazzare per terra o il papà a lavare la macchina, un esploratore può raccogliere la spazzatura che ha trovato su un prato, un rover può portare un sorriso a delle persone che ne hanno bisogno, ecc.

Tradizioni

Una tradizione scout molto vecchia, che alcuni mantengono tuttora, consiste nel fare un piccolo nodo alla punta del fazzolettone per ricordarsi di compiere la Buona Azione quotidiana e scioglierlo nel momento in cui questa viene effettuata.

Molti branchi hanno l'usanza di tenere in tana un "buonazionometro", ovvero un indicatore delle BA realizzate dai bambini nel corso dell'anno. Può trattarsi, ad esempio, di un contenitore a forma di cassetta della posta, dentro la cui fessura ognuno infila dei bigliettini con sopra scritto la sua BA.

Curiosità

Lo scautismo negli Stati Uniti nacque grazie ad un avvenimento fortuito: uno Scout londinese di 15 anni vide un americano che trascinava faticosamente una valigia pesante, allora gli si avvicinò, prese il bagaglio e glielo portò fino all'albergo dove alloggiava. Arrivati a destinazione, quando l'uomo prese il borsellino per dargli una mancia, il ragazzo rifiutò cortesemente dicendo: "No, grazie. Sono uno Scout e aiutandola ho compiuto la mia Buona Azione". L'americano restò colpito dalla gentilezza, così si informò sugli Scout, comprò Scouting for Boys, e una volta tornato in patria si adoperò affinché il movimento nascesse anche negli U.S.A.

Note

  1. Pagina 26 del manualetto ufficiale di preparazione alla promessa per E/E Prometto sul mio onore (edizione 2007).