Bagheera

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Bagheera
(en )
« Everybody knew Bagheera, and nobody cared to cross his path; for he was as cunning as Tabaqui, as bold as the wild buffalo, and as reckless as the wounded elephant. But he had a voice as soft as wild honey dripping from a tree, and a skin softer than down. »
(IT)
« Tutti conoscevano Bagheera, e nessuno osava attraversare il suo cammino; perché era astuta come lo sciacallo, coraggiosa come il bufalo selvatico, e scatenata come un elefante ferito. Ma aveva una voce dolce come il miele selvatico che cola da un albero, e la pelle più morbida del velluto. »
(Rudyard Kipling, Il libro della giungla)

Bagheera è uno dei personaggi principali de Il libro della giungla ed Il secondo libro della giungla di Rudyard Kipling. È una wp-it:pantera nera, il cui sesso è maschile nell'adattamento per lo scautismo delle storie di Mowgli (eseguito dallo stesso Kipling su richiesta di Robert Baden-Powell), mentre è femminile in alcune versioni cinematografiche e televisive. Dotato di grande forza, ma allo stesso tempo di saggezza, è uno dei maestri di Mowgli nella Giungla.

La parola "Bagh" significa "tigre" in lingua hindi. La pronuncia corretta del suo nome, secondo la regola generale della lingua inglese, dovrebbe essere "Baghìra", però è molto diffusa anche la pronuncia "Baghéra", come accade ad esempio nella famosa versione cinematografica a cartoni animati del 1967 della Disney.

Storia

Nato in cattività nel serraglio del Rajah di Oodeypore, in India, Bagheera comincia a desiderare la libertà dopo la morte di sua madre. Una volta cresciuto e diventato abbastanza forte, riesce a rompere la serratura della sua gabbia e a fuggire nella giungla, dove la sua intelligenza gli fa conquistare il rispetto di tutti i suoi abitanti, ad eccezione di Shere Khan la tigre. Bagheera, in seguito, rivela la sua storia a Mowgli e a nessun altro, mostrandogli la cicatrice che porta sotto il collo, causata dalla catena che lo teneva imprigionato.

Quando Babbo Lupo e Raksha decidono di adottare il cucciolo d'uomo ed Akela al consiglio della rupe chiede se c'è qualcuno che vuole parlare in suo favore, Bagheera riscatta la vita del bambino, permettendo che egli entri a far parte del branco di Seeonee, donando una sua preda, un toro appena ucciso. A causa di questo gesto, a Mowgli viene vietato di nutrirsi di bestiame.

La pantera compare in molte delle storie di Mowgli e contribuisce parecchio alla sua crescita ed alla sua istruzione. Quando alla fine il cucciolo d'uomo è cresciuto, arriva il momento in cui egli deve tornare alla società umana per vivere con i suoi simili, così Bagheera libera Mowgli dal suo debito nei confronti del branco uccidendo un altro toro.

Figura nello scautismo

Bagheera è un personaggio fortemente positivo, il cui Nome Giungla viene usato molto spesso. Nell'AGESCI, dove vige la diarchia, è generalmente uno dei capi unità insieme ad Akela[1], mentre nelle altre associazioni è comunque una figura importante all'interno del branco, ma il capo branco è soltanto Akela. Nel CNGEI Bagheera occupa il terzo posto dopo Akela e Baloo nella "gerarchia" dei Vecchi Lupi.

Le caratteristiche principali collegate al personaggio da prendere ad esempio per i lupetti sono l'igiene e la forza fisica. La sua Parola Maestra è:

(en )
« Feet that make no noise; eyes that can see in the dark; ears that can hear the winds in their lairs, and sharp white teeth »
(IT)
« Zampe che non fanno rumore, occhi che vedono nell'oscurità, orecchie che odono il vento delle tane, denti bianchi e taglienti »
(Parola Maestra di Bagheera)

Curiosità

Nel 1896 gli entomologi George ed Elizabeth Peckham diedero questo nome ad un genere di ragni saltatori da loro scoperti, proprio in onore del personaggio di Kipling. Nacque così il genere Bagheera, che comprende due specie, tra cui il Bagheera kiplingi.

Note

  1. Federico Colombo; Enrico Calvo, La Giungla, Edizioni Scout - AGESCI/Fiordaliso, 1989. ISBN 978-88-8054-718-1 Capitolo 3: Giungla ed educazione morale, Sezione 5: I maestri di Mowgli